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sabato 19 marzo 2011

La nonnina Annarella che inveisce contro il governo nuovo idolo della rete. 1/2

Postazioni autovelox illegali - Segnalaci le postazioni sospette con indicazione della località che le pubblicheremo





TRUFFA AUTOVELOX:ASAPS,SCHIAFFO A CHI SI OCCUPA DI SICUREZZA BASTA A CHI LI USA PER FARE CASSA ANCHE CON TRUCCHI E INGANNI







TRUFFA AUTOVELOX:ASAPS,SCHIAFFO A CHI SI OCCUPA DI SICUREZZA
BASTA A CHI LI USA PER FARE CASSA ANCHE CON TRUCCHI E INGANNI
(ANSA) - FORLI', 19 MAR - ''E' ora di dire basta a chi usa
l'autovelox solo per fare cassa utilizzando anche trucchi e
inganni, le associazioni che si occupano di sicurezza stradale
dovrebbero costituirsi parte civile nei procedimenti penali''.
Cosi' Giordano Biserni, presidente dell'Associazione sostenitori
della Polstrada (Asaps), commenta i risultati dell'operazione
condotta dalla Guardia di Finanza di Brescia su un giro di
autovelox taroccati e utilizzati in molte regioni, che a portato
a 558 denunce e 146 amministrazioni comunali coinvolte, con 367
funzionari pubblici.
''Se i fatti denunciati dalla Finanza, con l'organizzazione
di un sistema truffaldino di rilevamento della velocita',
saranno dimostrati, ci troveremmo di fronte ad una forma di
inganno fatto sistema che, oltre ad avere una forte rilevanza
penale, va a minare il gia' sofferente rapporto fiduciario fra
controllori e controllati'', commenta l'Asaps. ''E' ormai
consuetudine che di fronte ai bilanci falcidiati degli enti
locali alcuni amministratori ricorrano all'uso sistematico degli
autovelox, e misuratori di velocita' in genere, piu' che per
logiche riconducibili ad una reale sicurezza stradale, a logiche
di mera cassa. La vocazione di alcuni piccoli comuni di
utilizzare gli autovelox su strade statali e superstrade lo sta
a dimostrare, in quanto i ricavi delle sanzioni non vanno certo
all'ente proprietario della strada. Anche la legge 120 del
luglio scorso, che prevede che la meta' degli introiti (dedotte
le spese) vada all'ente proprietario della strada a prescindere
dall'organo di polizia che rileva la sanzione, tarda a trovare
applicazione per la mancanza dei conseguenti provvedimenti
attuativi. Nel caso di Desenzano si sarebbe arrivati addirittura
ad alterare la misurazione della velocita' in eccesso. Se cosi'
fosse realmente allora il controllo della velocita' sarebbe
sceso su una incredibile china criminale''.
''L'utilizzo di autovelox non a norma, con l'organizzazione
scientifica di una truffa colossale e un giro d'affari
milionario, e' un fatto di estrema gravita' anche per la
credibilita' dei vari corpi di Polizia Locale e dello Stato -
sottolinea il presidente dell'Asaps - che si occupano seriamente
dei controlli, e di tante associazioni, che con dedizione e
passione si occupano di sicurezza stradale. Mentre si sta
attuando uno sforzo coeso per abbassare le cifre della
mortalita' stradale con risultati positivi e incoraggianti,
certe notizie minano lo sforzo costante di chi e' in prima linea
nel contrasto allo stragismo stradale. Di fronte ad episodi come
quello di Desenzano le associazioni che si occupano di sicurezza
stradale con serieta' non devono solo strillare il loro
disappunto e disagio, ma devono cominciare a pensare di
costituirsi parte civile nei procedimenti contro chi abusa di
uno strumento legittimo e utile (se usato con logiche di
sicurezza), per fini solo di cassa e perdipiu' truffando gli
automobilisti. A questo punto la materia va regolamentata in
modo piu' puntuale, anche individuando un'apposita autorita' per
la verifica preliminare e costante dei contratti con ditte
appaltatrici dei servizi e modalita' di rilevamento e
accertamento. Si crei poi - suggerisce ancora Biserni - un fondo
comune degli introiti e una gestione armonica dei proventi su
tutto il territorio nazionale e regionale in relazione alle
esigenze locali delle strade e per migliorarne veramente la
sicurezza''.(ANSA).

GIO
19-MAR-11 12:22 NNNN

PERDE CINQUE FALANGI, 'E' STATA BOMBA MENTRE MI RAPINAVANO'



PERDE CINQUE FALANGI, 'E' STATA BOMBA MENTRE MI RAPINAVANO'
BOLOGNESE VAGAVA CONFUSO NEL REGGIANO, ACCUSA 3 STRANIERI PARMA
(ANSA) - PARMA, 19 MAR - Spettera' alla squadra mobile di
Reggio Emilia, nell'inchiesta del sostituto procuratore
Valentina Salvi, fare luce su quanto successo a un 49enne,
residente nel Bolognese ed impiegato nel settore del commercio,
ritrovato giovedi' scorso, attorno alle 13, con una mano
gravemente mutilata. Come riportano alcuni giornali locali,
l'uomo, ben vestito ma con il corpo coperto di fango, vagava
sotto choc lungo una strada di Villa Curta di Reggio Emilia e,
dopo essere stato soccorso da alcuni passanti, e' stato
raggiunto da un'automedica del 118 e da una pattuglia della
polizia.
Subito trasportato all'ospedale Santa Maria Nuova di Reggio,
ha raccontato agli agenti di essere stato rapinato nei pressi di
Parma da una banda composta da tre stranieri: ''Mi hanno preso
tutto'', e' riuscito a dire. I banditi, sempre secondo l'uomo,
lo avrebbero poi caricato su un'auto e abbandonato nei campi tra
Gavassa e Villa Curta, vicino all'argine del torrente Rodano.
Qui alcuni testimoni hanno raccontato alla polizia di avere
sentito, pochi minuti prima del ritrovamento dell'uomo, uno
scoppio in lontananza, forse la deflagrazione di un ordigno. Un
dettaglio che coinciderebbe con le profonde ferite alle mani
dell'uomo, che per altro non sarebbe stato in grado di dire come
l'ordigno gli sarebbe arrivato tra le mani. Il 49enne ha infatti
perso cinque falangi della mano destra ed ha riportato diverse
fratture alla mano sinistra; ferite che, anche secondo l'equipe
medica del reparto di Ortopedia che lo ha attualmente in cura,
sono compatibili con i danni provocati dall'esplosione di una
piccola bomba.
Ora il racconto dell'uomo e le testimonianze dei residenti
della zona sono al vaglio degli uomini della squadra mobile di
Reggio Emilia. Il racconto presenta infatti non pochi lati
oscuri, in particolare gli agenti stanno cercando di risalire
all'ordigno che ha provocato le profonde ferite alle mani
dell'uomo, oggetto di qui il ferito non ha per ora saputo dare
indicazioni.(ANSA).

ROMA: METRO A, CHIUSA STAZIONE MANZONI PER BAGAGLIO SOSPETTO



ROMA: METRO A, CHIUSA STAZIONE MANZONI PER BAGAGLIO SOSPETTO =

Roma, 19 mar. - (Adnkronos) - La stazione della metro 'A'
Manzoni, a Roma, e' stata chiusa alle 9.35 su disposizione della
polizia per la presenza di un bagaglio sospetto. I treni transitano
senza fermarsi. Lo comunica in una nota l'Agenzia Roma Servizi per la
Mobilita'.

(Rre/Col/Adnkronos)
19-MAR-11 10:03

NNNN

Giappone: 11 italiani contaminati da radioattività (link diretto alla fonte)

Ma la quantità rilevata, secondo gli esperti dell'ospedale di Careggi, non ha alcuna rilevanza dal punto di vista clinico