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mercoledì 13 aprile 2011

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148 infrazioni a carico dell'Italia - I numeri delle infrazioni

Salute: Efsa, misure per -50% rischio infezioni consumo polli

SALUTE: EFSA, MISURE PER -50% RISCHI INFEZIONI CONSUMO POLLI
IN 2009 NOTIFICATI OLTRE 190MILA CASI,COSTO SANITARIO UE 2,4 MLD
(ANSA) - ROMA, 13 APR - Con la bella stagione, e le diete di
primavera, il consumo di carne di pollo e' piu' frequente. Ma
occhio alle carni poco cotte e alla mancanza di igiene: il
Campylobacter, un batterio che si trova comunemente
nell'intestino del pollame, puo' causare la campilobatteriosi,
con conseguenti diarrea e febbre. Un problema diffuso
nell'Unione europea dove, nel 2009, sono stati notificati
198.252 casi di campilobatteriosi umana, con un costo stimato
sulla sanita' pubblica e sulla perdita di produttivit… che si
aggira intorno ai 2,4 miliardi di euro l'anno. Sono i dati
presentati dall'Efsa, l'Autorita' per la sicurezza alimentare,
che ha pubblicato un parere scientifico per la riduzione di
Campylobacter nei polli.
I polli sono un'importante fonte di campilobatteriosi umana;
al consumo di questa carne bianca, in particolare, sono
riconducibili il 20-30% del totale di casi nell'uomo. Secondo
gli esperti Efsa, ''il rischio si puo' ridurre fino al 50%''
attraverso apposite misure prima della macellazione attuabili
dagli allevatori per evitare che i batteri possano penetrare nei
ricoveri dove i polli sono alloggiati. Utili le zanzariere,
ridurre l'et… in cui i polli vengono mandati al macello, e
cessare le pratiche di diradamento (in quanto gli esseri umani
che accedono ai ricoveri possono trasportarvi batteri
dall'esterno).
Altre misure possibili per la riduzione dei rischi nella
filiera di produzione delle carni comprendono, precisa
l'Authority con sede a Parma: la cottura su scala industriale o
l'irradiazione delle carni, misure che possono in egual misura
distruggere tutto il Campylobacter eventualmente presente sulla
carne; e il surgelamento delle carcasse per 2-3 settimane, con
cui si conseguirebbe un calo di oltre il 90%, mentre con il
surgelamento delle carcasse per periodi brevi (2-3 giorni) o il
loro trattamento con acqua bollente (a 80 øC per 20 secondi) o
con sostanze chimiche come l'acido lattico si otterrebbe una
riduzione stimata tra il 50 e il 90%.(ANSA).

MON
13-APR-11 16:51 NNNN

La Corte di cassazione ha preso atto che la fattispecie di cui all’art. 186, comma 1, lett. a), Cod. strada (guida in stato di ebbrezza con tasso alcoolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8) è stata depenalizzata dall’art. 33, comma 4, l. n. 120 del 2010, ed ha ritenuto di non dover trasmettere gli atti alla competente autorità amministrativa, “in considerazione del principio di legalità – irretroattività”, operante sia per gli illeciti penali (art. 2 c.p.), sia per gli illeciti amministrativi (art. 1 l. n. 689 del 1981, richiamata dall’art. 194 Cod. strada), e non rinvenendosi nella legge n. 120 del 2010 una apposita previsione che imponga la trasmissione e che possa far ritenere derogato il suddetto principio di irretroattività.(Link diretto al sito dell'autore)

SENTENZA N. 38692 UD. 28 SETTEMBRE 2010 - DEPOSITO DEL 3 NOVEMBRE 2010
Stampa Chiudi

CIRCOLAZIONE STRADALE – GUIDA IN STATO DI EBBREZZA - TASSO ALCOOLEMICO - ART. 186, COMMA 1, LETT. A), COD. STRADA - DEPENALIZZAZIONE - CONSEGUENZE
La Corte di cassazione ha preso atto che la fattispecie di cui all’art. 186, comma 1, lett. a), Cod. strada (guida in stato di ebbrezza con tasso alcoolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8) è stata depenalizzata dall’art. 33, comma 4, l. n. 120 del 2010, ed ha ritenuto di non dover trasmettere gli atti alla competente autorità amministrativa, “in considerazione del principio di legalità – irretroattività”, operante sia per gli illeciti penali (art. 2 c.p.), sia per gli illeciti amministrativi (art. 1 l. n. 689 del 1981, richiamata dall’art. 194 Cod. strada), e non rinvenendosi nella legge n. 120 del 2010 una apposita previsione che imponga la trasmissione e che possa far ritenere derogato il suddetto principio di irretroattività.
 
Testo Completo: Sentenza n. 38692 del 28 settembre 2010 - depositata il 3 novembre 2010
(Sezione Quarta Penale, Presidente A. Morgigni, Relatore L. Bianchi)


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La Corte di cassazione ha ritenuto che, per effetto delle modifiche apportate all’art. 186 Cod. strada dalla legge n. 120 del 2010, la confisca del veicolo, che consegue alla guida in stato di ebbrezza, ha assunto natura di sanzione amministrativa accessoria (in precedenza, le Sezioni Unite, con sentenza n. 23428 del 2010, avevano ritenuto che si trattasse di una pena accessoria).(Link diretto al sito dell'autore)

SENTENZA N. 40523 UD. 4 NOVEMBRE 2010 - DEPOSITO DEL 16 NOVEMBRE 2010
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CIRCOLAZIONE STRADALE – GUIDA IN STATO DI EBBREZZA – CONFISCA DEL VEICOLO - ART. 186 COD. STRADA – MODIFICHE INTRODOTTE CON LEGGE N. 120 DEL 2010 – NATURA GIURIDICA – SUCCESSIONE DI LEGGI NEL TEMPO – CONSEGUENZE.
La Corte di cassazione ha ritenuto che, per effetto delle modifiche apportate all’art. 186 Cod. strada dalla legge n. 120 del 2010, la confisca del veicolo, che consegue alla guida in stato di ebbrezza, ha assunto natura di sanzione amministrativa accessoria (in precedenza, le Sezioni Unite, con sentenza n. 23428 del 2010, avevano ritenuto che si trattasse di una pena accessoria). Si è anche precisato che la citata novella non ha abrogato l’istituto del sequestro prodromico alla confisca, ma si è limitata a modificarne la qualificazione giuridica, trattandosi ora di un sequestro amministrativo. Tuttavia, nei casi in cui il sequestro venne legittimamente eseguito secondo le regole all’epoca vigenti, in applicazione del principio della perpetuatio iurisdictionis il giudice penale, che è sempre competente ad infliggere le sanzioni amministrative conseguenti alla commissione di un reato, non deve investire della questione l’autorità amministrativa, ma deve valutare se l’atto già compiuto fosse conforme ai requisiti sostanziali di natura amministrativa attualmente necessari per l’adozione della misura.
 
Testo Completo:
Sentenza n. 40523 udienza del 4 novembre 2010 - depositata il 16 novembre 2010
(Quarta Sezione Penale, Presidente F. Marzano, Relatore G. Maisano)


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La Corte ha precisato che, in tema di contravvenzione di ingresso o soggiorno illegale nel territorio dello Stato, l’irrogazione dell’espulsione quale sanzione sostitutiva della pena pecuniaria spetta al giudice di pace, alla cui competenza il reato è devoluto, ma che l’applicazione della misura ha natura discrezionale e non obbligatoria ed è subordinata alla condizione della insussistenza di situazioni ostative all’immediata esecuzione dell’espulsione con accompagnamento alla frontiera a mezzo della forza pubblica. (link diretto)

SENTENZA N. 13408 UD. 22 FEBBRAIO 2011 - DEPOSITO DEL 1 APRILE 2011
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STRANIERI – INGRESSO E SOGGIORNO ILLEGALE – ESPULSIONE – OBBLIGATORIETA’ – ESCLUSIONE – COMPETENZA
La Corte ha precisato che, in tema di contravvenzione di ingresso o soggiorno illegale nel territorio dello Stato, l’irrogazione dell’espulsione quale sanzione sostitutiva della pena pecuniaria spetta al giudice di pace, alla cui competenza il reato è devoluto, ma che l’applicazione della misura ha natura discrezionale e non obbligatoria ed è subordinata alla condizione della insussistenza di situazioni ostative all’immediata esecuzione dell’espulsione con accompagnamento alla frontiera a mezzo della forza pubblica.
 
Testo Completo: STRANIERI – INGRESSO E SOGGIORNO ILLEGALE – ESPULSIONE – OBBLIGATORIETA’ – ESCLUSIONE – COMPETENZA
La Corte ha precisato che, in tema di contravvenzione di ingresso o soggiorno illegale nel territorio dello Stato, l’irrogazione dell’espulsione quale sanzione sostitutiva della pena pecuniaria spetta al giudice di pace, alla cui competenza il reato è devoluto, ma che l’applicazione della misura ha natura discrezionale e non obbligatoria ed è subordinata alla condizione della insussistenza di situazioni ostative all’immediata esecuzione dell’espulsione con accompagnamento alla frontiera a mezzo della forza pubblica.
Sentenza n. 13408 del 22 febbraio 2011 - depositata il 1° aprile 2011
(Sezione Prima Penale, Presidente S. Chieffi, Relatore A. Tardio)


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Cassazione:...confisca del veicolo per il reato di guida in stato di ebbrezza..." (Link diretto al sito dell'autore)

SENTENZA N. 41080 UD. 6 OTTOBRE 2010 - DEPOSITO DEL 22 NOVEMBRE 2010
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CIRCOLAZIONE STRADALE – REATO DI GUIDA IN STATO DI EBBREZZA – SENTENZA DI PATTEGGIAMENTO – OMESSA STATUIZIONE CIRCA LA CONFISCA DEL VEICOLO – CONSEGUENZE DELLO IUS SUPERVENIENS (L. 29 LUGLIO 2010, N. 120) – INDIVIDUAZIONE.
Con la decisione in esame la Corte ha affermato che, ove il giudice, in sede di patteggiamento, abbia omesso – vigente la disciplina antecedente alla novella introdotta dalla L. 29 luglio 2010, n. 120 - di ordinare la confisca del veicolo per il reato di guida in stato di ebbrezza, la sentenza deve essere annullata con rinvio al fine di consentire al giudice di disporre la confisca amministrativa, non implicando la trasformazione della natura giuridica della confisca (oggi sanzione amministrativa accessoria, al pari della sospensione della patente di guida) alcuna violazione del principio di legalità di cui all’art. 1 della L. 24 novembre 1981, n 689.
Testo Completo:
Sentenza n. 41080 udienza del 6 ottobre 2010  - depositata il 22 novembre 2010
(Quarta Sezione Penale, Presidente R. Galbiati, Relatore C. D’Isa)


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La Corte ha precisato che, in tema di contravvenzione di ingresso o soggiorno illegale nel territorio dello Stato, l’irrogazione dell’espulsione quale sanzione sostitutiva della pena pecuniaria spetta al giudice di pace, alla cui competenza il reato è devoluto, ma che l’applicazione della misura ha natura discrezionale e non obbligatoria ed è subordinata alla condizione della insussistenza di situazioni ostative all’immediata esecuzione dell’espulsione con accompagnamento alla frontiera a mezzo della forza pubblica.

SENTENZA N. 13408 UD. 22 FEBBRAIO 2011 - DEPOSITO DEL 1 APRILE 2011
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STRANIERI – INGRESSO E SOGGIORNO ILLEGALE – ESPULSIONE – OBBLIGATORIETA’ – ESCLUSIONE – COMPETENZA
La Corte ha precisato che, in tema di contravvenzione di ingresso o soggiorno illegale nel territorio dello Stato, l’irrogazione dell’espulsione quale sanzione sostitutiva della pena pecuniaria spetta al giudice di pace, alla cui competenza il reato è devoluto, ma che l’applicazione della misura ha natura discrezionale e non obbligatoria ed è subordinata alla condizione della insussistenza di situazioni ostative all’immediata esecuzione dell’espulsione con accompagnamento alla frontiera a mezzo della forza pubblica.
 
Testo Completo: STRANIERI – INGRESSO E SOGGIORNO ILLEGALE – ESPULSIONE – OBBLIGATORIETA’ – ESCLUSIONE – COMPETENZA
La Corte ha precisato che, in tema di contravvenzione di ingresso o soggiorno illegale nel territorio dello Stato, l’irrogazione dell’espulsione quale sanzione sostitutiva della pena pecuniaria spetta al giudice di pace, alla cui competenza il reato è devoluto, ma che l’applicazione della misura ha natura discrezionale e non obbligatoria ed è subordinata alla condizione della insussistenza di situazioni ostative all’immediata esecuzione dell’espulsione con accompagnamento alla frontiera a mezzo della forza pubblica.
Sentenza n. 13408 del 22 febbraio 2011 - depositata il 1° aprile 2011
(Sezione Prima Penale, Presidente S. Chieffi, Relatore A. Tardio)


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La IV sezione, chiamata ad esaminare una complessa serie di questioni in tema di causalità e colpa, con riguardo alla morte, dovuta a mesotelioma pleurico, di un lavoratore reiteratamente esposto, nel corso della sua esperienza lavorativa (esplicata in ambito ferroviario), ad una sostanza oggettivamente nociva come l’amianto, ha affermato che, ai fini della sussistenza del rapporto di causalità tra le violazioni delle norme antinfortunistiche ascrivibili ai datori di lavoro imputati e l’evento predetto (link diretto)

SENTENZA N. 43786 UD. 17 SETTEMBRE 2010 - DEPOSITO DEL 13 DICEMBRE 2010
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LAVORO (DIRITTO PENALE) – REATI DI OMICIDIO E LESIONI COLPOSE – MALATTIA PROFESSIONALI – ESPOSIZIONE AD AMIANTO IN AMBITO FERROVIARIO
La IV sezione, chiamata ad esaminare una complessa serie di questioni in tema di causalità e colpa, con riguardo alla morte, dovuta a mesotelioma pleurico, di un lavoratore reiteratamente esposto, nel corso della sua esperienza lavorativa (esplicata in ambito ferroviario), ad una sostanza oggettivamente nociva come l’amianto, ha affermato che, ai fini della sussistenza del rapporto di causalità tra le violazioni delle norme antinfortunistiche ascrivibili ai datori di lavoro imputati e l’evento predetto, il giudice di merito deve accertare: (a) se presso la comunità scientifica sia sufficientemente radicata, su solide e obiettive basi, una legge scientifica in ordine all’effetto acceleratore della protrazione dell’esposizione dopo l’iniziazione del processo carcinogenetico; (b) in caso affermativo, se si sia in presenza di una legge universale o solo probabilistica in senso statistico; (c) nel caso in cui la generalizzazione esplicativa sia solo probabilistica, occorrerà chiarire se l’effetto acceleratore si sia determinato nel caso concreto, alla luce di definite e significative acquisizioni fattuali; (d) infine, per ciò che attiene alle condotte anteriori all’iniziazione e che hanno avuto durata inferiore all’arco di tempo compreso tra inizio dell’attività dannosa e l’iniziazione della stessa, si dovrà appurare se, alla luce del sapere scientifico, possa essere dimostrata una sicura relazione condizionalistica rapportata all’innesco del processo carcinogenetico. Con riguardo all’elemento psicologico, si è evidenziato che la pericolosità dell’esposizione all’amianto per il rischio di mesotelioma risale – con riferimento al settore ferroviario - almeno agli anni sessanta, e che gli imputati avrebbero potuto acquisire tali conoscenze sia direttamente, sia tramite i soggetti eventualmente delegati in materia di igiene e sicurezza, e si è conseguentemente ritenuto che si è in presenza di un comportamento soggettivamente rimproverabile a titolo di colpa quando l’attuazione delle cautele possibili all’epoca dei fatti avrebbe significativamente abbattuto le probabilità di contrarre la malattia.
Testo Completo: Sentenza n. 43786 del 17 settembre 2010  - depositata il 13 dicembre 2010
(Sezione Quarta Penale, Presidente F. Marzano, Relatore R. M. Blaiotta)


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Valle D'Aosta: Regione sperimenta 'l'infermiere di famiglia'

VALLE D'AOSTA: REGIONE SPERIMENTA 'L'INFERMIERE DI FAMIGLIA' =

Aosta, 13 apr. - (AdnKronos) - Arriva in Valle d'Aosta
l'infermiere di famiglia. Il progetto, sperimentale, e' stato
approvato recentemente dalla Giunta regionale e dovrebbe partire nel
mese di giugno. ''L'infermiere di famiglia - spiega Giuliana
Vuillermin, referente del progetto - si discosta dalla figura
dell'infermiere tout court in quanto opera nell'ambito della
prevenzione primaria, secondaria e terziaria e non piu' solo nel campo
dell'erogazione di prestazioni sanitarie''.

L'obiettivo generale del progetto e' di mantenere la persona a
domicilio, ridurre gli accessi alle strutture o i ricoveri. In
concreto l'iniziativa propone un nuovo modello assistenziale per la
presa in carico ''proattiva'' dei cittadini ed un nuovo approccio
organizzativo che assume il bisogno di salute prima dell'insorgere
della malattia, o prima che essa si manifesti o si aggravi, prevedendo
ed organizzando le risposte assistenziali. Spiega ancora Vuillermin
''nel caso ad esempio di una persona infartuata l'infermiere di
famiglia opera andando ad analizzare quali possono essere state le
cause scatenanti dell'infarto, ad esempio stili di vita non corretti e
suggerisce dei correttivi''.

(Avd/Col/Adnkronos)
13-APR-11 10:41

NNNN

Salute: sbarca in Italia contraccettivo che 'copre' tre anni. Il ginecologo, si impianta sottocute nel braccio della donna

SALUTE: SBARCA IN ITALIA CONTRACCETTIVO CHE 'COPRE' TRE ANNI =
IL GINECOLOGO, SI IMPIANTA SOTTOCUTE NEL BRACCIO DELLA DONNA

Roma, 13 apr. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Sbarca in Italia un
nuovo contraccettivo ormonale sottocutaneo. Lo impianta il ginecologo
nel braccio della donna, dove rimane posizionato e attivo per tre
anni, e se si cambia idea basta rimuoverlo. La novita' e' stata
presentata oggi a Roma.

Nessun rischio, quindi, di dimenticare di assumere la pillola: a
partire da maggio sara' disponibile questo piccolo 'bastoncino' di due
millimetri di diametro e 4 cm di lunghezza che il medico inserisce
sotto la cute del braccio. "Il ginecologo, appositamente istruito - ha
detto Chiara Benedetto, ordinario di ostetricia e ginecologia e
direttore del Dipartimento di discipline ginecologiche e ostetriche
dell'Universita' di Torino - ha a disposizione uno speciale
applicatore. Il primo atto che compie e' inserire il dispositivo sotto
la cute, nella parte interna del braccio, in modo che possa essere
rilevato dalla donna in qualunque momento. E qui rimane per 3 anni".

"Se in questo periodo la paziente decide di non avere piu'
bisogno di contraccezione, torna dal ginecologo e fa rimuovere
l'impianto sottocutaneo con un'anestesia locale, senza lasciare
cicatrici". (segue)

(Bdc/Zn/Adnkronos)
13-APR-11 11:41

NNNN

Salute: esperti, estendere screening epatite B e C a tutti

SALUTE: ESPERTI, ESTENDERE SCREENING EPATITE B E C A TUTTI
MEDICI LO FACCIANO COME PER MALATTIE METABOLICHE E PRESSIONE
(ANSA) - ROMA, 12 APR - Estendere lo screening per l'epatite
B e C a tutti in modo da effettuare una diagnosi precoce
dell'infezione ed evitare che si arrivi alla malattia e le sue
complicazioni, che possono sfociare nel trapianto di fegato o
nel tumore. A farlo dovrebbero essere i medici di base, cosi'
come gia' fanno con lo screening per le malattie metaboliche e
l'ipertensione. L'invito arriva da alcuni esperti in occasione
della campagna promossa dall'associazione Epac onlus.
''Un'epatite che si evolve in carcinoma, cirrosi o trapianto
costa al Ssn oltre 100 mila euro a persona - spiega Carlo
Federico Perno, dell'universita' di Tor Vergata - mentre il
costo di uno screening e' di 3-4 euro''. Grazie ai nuovi farmaci
per la cura dell'epatite C e' possibile pensare oggi ''che la
maggioranza delle persone infettate - continua - potra' guarire
definitivamente. Anche per l'epatite B e' possibile controllare
il virus e la malattia farmacologicamente. Per questo e'
essenziale garantire l'accesso alla terapia a chi ne ha
bisogno''. Il problema e' che, secondo le stime dei medici,
''oltre il 50% delle infezioni e' tuttora non diagnosticata -
aggiunge Gloria Talliani, della Sapienza di Roma - Proprio per
queste persone e' essenziale arrivare ad una diagnosi precoce,
che tramite lo screening e' rapida e indolore''.
Per sensibilizzare sul tema e questa malattia e' stata
allestita da questa mattina a piazza Montecitorio a Roma una
struttura dove alcuni deputati e dipendenti della Camera si sono
fatti prelevare campioni di sangue per lo screening. Il gazebo
e' aperto fino alle 17 di oggi anche al pubblico. L'epatite B in
Italia colpisce oltre 500 mila persone e quella C 2,5 milioni,
mentre ogni anno muoiono piu' di 20 mila persone per malattie
croniche del fegato. (ANSA).

Y85-NAN
13-APR-11 14:47 NNNN

Salute: una mela al giorno leva il medico di torno? Studio conferma

SALUTE: UNA MELA AL GIORNO LEVA MEDICO DI TORNO? STUDIO CONFERMA =
(AGI) - Washington, 13 apr. - E' proprio vero che una mela al
giorno leva il medico di torno. Almeno nelle donne, stando ai
risultati di uno studio dell'Universita' della Florida
presentato in occasione di una conferenza dal titolo
'Experimental Biology' a Washington. I ricercatori hanno
riscontrato infatti che le donne che seguono la dieta di 'una
mela al di'' possono avere un colesterolo 'cattivo' basso di
quasi un quarto gia' in sei mesi, oltre che avere un peso forma
migliore. Per arrivare a questi risultati lo studio ha
coinvolto 80 donne tra i 45 e i 65 anni d'eta', invitate a
mangiare 75 grammi di prugne secche al giorno per un anno e
altre 80 invitate a mangiare la stessa quantita' di mela
essiccata in aggiunta alla dieta normale. I ricercatori hanno
prelevato campioni di sangue sia all'inizio dello studio che
dopo 3, 6 e 12 mesi. "I cambiamenti nelle donne - ha detto
Bahram Arjmandi, scienziato che ha coordinato lo studio - sono
stati incredibili". Coloro che hanno mangiato la dose stabilita
di mela hanno mostrato una riduzione del 23 per cento del
colesterolo LDL, quello conosciuto anche come 'colesterolo
cattivo'. Le stesse donne sono risultate avere anche livelli
piu' bassi di biomarcatori associati a malattie cardiache, come
la proteina C-reattiva. Inoltre, hanno perso in media 1,5
chilogrammi. E' gia' noto da tempo che le mele sono considerate
una buona fonte di fibre ma ora, con questo nuovo studio si
sono aggiunti altre informazioni riguardanti i benefici per la
salute di questo frutto. (AGI)
Red/Pgi
131255 APR 11

NNNN

"I poliziotti costretti a lavorare nella sporcizia" - (La protesta si allarga)

La protesta si allarga 
dopo Milano, Genova, Roma, Napoli la denuncia di Pesaro  e Pisa 

  I precedenti

'Igiene sui posti di lavoro: pensavamo che peggio di così non si potesse. E invece...."


(Segnalateci le singole situazioni che pubblicheremo ben volentieri)

Salute/ Parkinson,ecco come non farsi 'travolgere' dalla malattia

Salute/ Parkinson,ecco come non farsi 'travolgere' dalla malattia
Da venerdì a Treviso ciclo studi promossi dalla Cattolica di Roma

Roma, 13 apr. (TMNews) - Difficoltà motorie, tremori, problemi di
coordinazione possono rendere la vita di una persona colpita da
malattia di Parkinson un percorso a ostacoli, con ovvi
impedimenti anche per i familiari e per tutti coloro che si
occupano di assistere un paziente (caregiver): ma ci sono dei
suggerimenti, delle strategie che possono aiutare paziente e
caregiver ad affrontare al meglio la malattia, come ad esempio
strategie per ottimizzare l`impiego delle capacità motorie
residue del paziente, oppure gli ausili (informazione e
addestramento all`uso) che possono essere impiegati da paziente e
caregiver nella vita di tutti i giorni.

Questi e altri consigli saranno forniti da esperti del settore
nel ciclo di incontri promossi dal dipartimento di scienze
gerontologiche, geriatriche e fisiatriche del policlinico A.
Gemelli diretto da Roberto Bernabei e dall`Istituto di Neurologia
dell`università Cattolica del Sacro Cuore, in sinergia con
l`azienda Ussl di Treviso e con l`associazione dei pazienti con
malattia di Parkinson di Treviso, dal titolo "incontri per
care-giver e pazienti con malattia di Parkinson. Vivere con la
malattia di Parkinson: usare al meglio la funzionalità residua,
migliorare il rapporto paziente/caregiver".

Questo progetto, in continuità con le precedenti iniziative
promosse dal Centro studi Achille e Linda Lorenzon, è stato
fortemente sollecitato dai pazienti e supportato dal Direttore
Generale della Ussl, Dottor Claudio Dario. L`iniziativa ha
l`intento di mettere le persone colpite da malattia di Parkinson
e le loro famiglie al centro di un itinerario formativo per
migliorare la qualità di vita dei pazienti, dei loro familiari e
dei loro caregiver. "In quest`ottica" - spiega la professoressa
Anna Rita Bentivoglio, Istituto di Neurologia della Cattolica di
Roma - "presentiamo il progetto di una serie di eventi e di
incontri che intendiamo realizzare nei prossimi 12 mesi".

Red/Cro

131509 apr 11

La prima sezione della Corte di cassazione ha chiesto alla Corte di giustizia dell’Unione Europea di pronunciarsi, in via pregiudiziale, e con applicazione del procedimento d’urgenza, su una serie di questioni di interpretazione degli articoli 2, par. 2, lett. b); 7, par. 1 e 4; 8, par. 1 e 4; 15, par. 1, 4, 5 e 6, della Direttiva 2008/115/CE (Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare).(link diretto)

ORDINANZA N. 11050 UD. 18 FEBBRAIO 2011 - DEPOSITO DEL 18 MARZO 2011
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SICUREZZA PUBBLICA – IMMIGRAZIONE CLANDESTINA - DIRETTIVA 2008/115/CE - INTERPRETAZIONE - RIMESSIONE ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL'UNIONE EUROPEA
La prima sezione della Corte di cassazione ha chiesto alla Corte di giustizia dell’Unione Europea di pronunciarsi, in via pregiudiziale, e con applicazione del procedimento d’urgenza, su una serie di questioni di interpretazione degli articoli 2, par. 2, lett. b); 7, par. 1 e 4; 8, par. 1 e 4; 15, par. 1, 4, 5 e 6, della Direttiva 2008/115/CE (Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare). La Corte di giustizia è stata chiamata, in particolare, a chiarire: (a) se gli artt. 7 (par. 1 e 4), 8 (par. 1, 3 e 4) e 15 (par. 1) della Direttiva vadano interpretati nel senso che è precluso allo Stato membro, invertendo le priorità e l’ordine procedurale indicato dalle predette disposizioni, intimare allo straniero irregolare di lasciare il territorio nazionale quando non sia possibile dar corso all’allontanamento coattivo, immediato o previo trattenimento; (b) se l’art. 15, par. 1, 4, 5 e 6 della Direttiva, vadano quindi interpretati nel senso che è precluso allo Stato membro far conseguire all’ingiustificata mancanza di collaborazione dello straniero al rimpatrio volontario, e per questa sola ragione, la sua incriminazione a titolo di delitto, con una sanzione detentiva (la reclusione) quantitativamente superiore (fino a dieci volte) rispetto al già esaurito, od oggettivamente impossibile, trattenimento ai fini di allontanamento; (c) se l’art. 2, par. 2, lett. b), della Direttiva possa essere interpretato, alla luce dell’art. 8 della stessa Direttiva e degli ambiti della politica comune individuati dall’art. 79 del Trattato sul Funzionamento dell’UE (TFUE), nel senso che sia sufficiente che lo Stato membro decida di configurare come reato la mancata cooperazione dello straniero al suo rimpatrio volontario, perché la Direttiva non trovi applicazione; (d) se gli artt. 2 (par. 2, lett. b) e 15 (par. 4, 5 e 6) della Direttiva vadano, all’inverso, interpretati, anche alla luce dell’art. 5 della Convenzione EDU, nel senso che essi siano d’ostacolo alla sottoposizione dello straniero irregolare, per il quale non sia oggettivamente possibile, o non sia più possibile, il trattenimento, ad una spirale di intimazioni al rimpatrio volontario e di restrizioni della libertà che dipendono da titoli di condanna per delitti di disobbedienza a tali intimazioni; (e) se, conclusivamente, anche alla luce del decimo “considerando”, del previgente art. 23 della Convenzione di applicazione dell’Accordo di Schengen (CAAS), delle raccomandazioni e degli orientamenti richiamati in premessa dalla Direttiva e dell’art. 5 della Convenzione EDU, sia possibile affermare che gli artt. 7 (par. 1 e 4), 8 (par. 1, 3 e 4) e 15 (par. 1, 4, 5 e 6) della Direttiva conferiscono valore di regola ai principi che la restrizione della libertà ai fini del rimpatrio va considerata alla stregua di extrema ratio, e che nessuna misura detentiva è giustificata se collegata ad una procedura espulsiva in relazione alla quale non esiste alcuna prospettiva ragionevole di rimpatrio.
 
Testo Completo: Ordinanza n. 11050 del 18 febbraio 2011 - depositata l'8 marzo 2011
(Sezione Prima Penale, Presidente S. Chieffi, Relatore E. Iannelli)


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Salute: indagine eurisko, metà italiane fa sesso non protetto

SALUTE: INDAGINE EURISKO, META' ITALIANE FA SESSO NON PROTETTO =
(AGI) - Roma, 13 apr. - Meta' delle donne italiane fa sesso
senza alcun contraccettivo: tra queste, solo un terzo lo fa per
scelta, cioe' perche' vuole avere figli. Gli altri due terzi
"rischiano" grosso. E' quanto emerge da uno studio condotto da
GfK Eurisko sulle donne italiane in eta' fertile, finalizzato a
esplorare l'utilizzo dei contraccettivi (con particolare
riferimento ai contraccettivi ormonali) e a comprendere i
bisogni e le aspettative delle donne in quest'area. L'indagine
e' stata condotta via web (metodologia C.A.W.I.) su un campione
di 2.030 donne italiane in eta' compresa tra i 18 e i 45 anni,
rappresentativo dell'universo di riferimento in base ai
parametri di eta', Regione di appartenenza e livello di
istruzione. Un quarto delle donne intervistate utilizza un
contraccettivo ormonale, con cui ha un rapporto di "amore e
odio". Infatti, il contraccettivo ormonale ha un impatto
positivo sul benessere psicologico: le donne che usano un
contraccettivo ormonale nell'80% dei casi si sentono libere di
vivere la propria sessualita', sicure e tranquille (in modo
significativamente superiore a tutti gli altri metodi
contraccettivi). Il contraccettivo ormonale e' pero' anche
vissuto come un peso, un pensiero sempre presente, un impegno,
un problema che crea ansia (doversi ricordare di prenderlo,
paura di dimenticarlo?). E' proprio questa dimensione di peso/
impegno, insieme ai disturbi (soprattutto gonfiore, ritenzione
idrica) a rappresentare una delle principali cause di
"abbandono" della pillola ed e' anche causa di "mal uso": a
otto donne che usano la pillola su dieci e' capitato di
dimenticarla, 1 su 4 l'ha dimenticata in media due volte
nell'ultimo mese. Circa un terzo delle donne, pur essendo molto
attente e consapevoli, vivono in modo poco sereno la
contraccezione: sono le donne che cercano piu' delle altre
sicurezza e tranquillita' e per cui il contraccettivo
rappresenta maggiormente un impegno e che, proprio per questo,
piu' spesso delle altre si dimenticano di assumere la pillola:
quasi una donna su due di questo gruppo, infatti, ha
dimenticato la pillola almeno una volta nell'ultimo mese. Le
donne italiane desiderano un contraccettivo che le faccia
sentire libere, sicure e tranquille, ben tollerato e pratico da
utilizzare, che non rappresenti per loro un peso, un impegno,
che non le faccia pensare, che consenta loro di dimenticarsi
della contraccezione. Tale aspettative sono ancora piu' forti
per il segmento delle donne "attente e ansiose". (AGI)
Pgi
131142 APR 11

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"L'allarme del Silp dopo l'attentato al chiosco Blanco- Rogo l'ombra del racket".."A rischio prevenzione e indagini"





Sicurezza: in quali condizioni? Incontro con le forze dell'ordine - Venerdì 15 aprile 2011 - Milano

'Immigrati: Speroni (Lega), mitagliamoli come tunisini con pescherecci'

IMMIGRATI: SPERONI 'EVOCA' HITLER E DICE 'SPARARE E' LECITO' =
(AGI) - Roma, 13 apr. - "Molto spesso quando i nostri
pescherecci, disarmati, si avvicinano alle coste della Tunisia
vengono mitragliati. Usiamo lo stesso metodo", anche
l'eurodeputato della Lega Francesco Speroni, dai microfoni di
'24 Mattino' su Radio 24, evoca l'uso delle armi per il
contrasto all'immigrazione clandestina. "Non sbagliano i
tunisini. Se uno invade le acque territoriali di un Paese
sovrano - osserva Speroni - e' lecito usare le armi, questo e'
diritto internazionale. L'ha fatto anche Zapatero, se viene
violata la sovranita' di un Paese e' lecito usare le armi, poi
se e' opportuno o meno lo decide il governo".
All'obiezione che sui barconi potrebbero esserci potenziali
profughi Speroni ribatte cosi': "Non ce l'hanno certo scritto
in fronte se sono profughi, ma non c'e' una situazione in
Tunisia che giustifichi l'arrivo di profughi. Se venissero da
Malta o dal Canada lei direbbe che sono profughi?". "Scusate -
aggiunge - in Libia l'Europa non sta usando le armi? Le armi o
si possono usare o no. Noi siamo invasi, c'e' gente che viene
in Italia senza permesso, violando tutte le regole. A questo
punto vanno usati tutti i mezzi per respingerli, eventualmente
anche le armi". "Noi in Libano, in Afghanistan stiamo usando le
armi, perche' non dobbiamo usarle per difendere i nostri
confini? Si parla tanto dei 150 dell'Unita', qui si tratta di
difendere i sacri confini della Patria, come qualcuno ancora
dice", dice Speroni he suggerisce: "Per esempio, si puo' fare
un blocco navale, cosa abbiamo a fare la Marina militare se non
e' capace di fermare un'invasione?".
L'esponente leghista, nel testo dell'intervista diffuso
dall'emittente, chiama anche in causa il capo del nazismo:
"Hitler - dice infatti - ha sbagliato tutto: se fosse vissuto
nei giorni nostri avrebbe mandato dei tedeschi coi barconi a
invadere il mondo e nessuno avrebbe potuto fermarli perche'
'beh, ci sono le ragioni umanitarie'". (AGI)
Bal
131117 APR 11

NNNN
IMMIGRATI: SPERONI (LEGA), MITRAGLIAMOLI COME TUNISINI CON PESCHERECCI** =
'LECITO USARE LE ARMI PER FERMARE INVASIONE DI ACQUE
TERRITORIALI'

Roma, 13 apr. (Adnkronos) - "Molto spesso, quando i nostri
pescherecci, disarmati, si avvicinano alle coste della Tunisia vengono
mitragliati. Usiamo lo stesso metodo". E' quanto suggerisce, a
proposito di emergenza immigrati, l'eurodeputato della Lega nord
Francesco Speroni, intervenendo su Radio 24, sulla scia delle
dichiarazioni di ieri del viceministro leghista Roberto Castelli che
aveva detto: "Con gli immigrati non possiamo usare le armi, per ora".

(Sin/Zn/Adnkronos)
13-APR-11 11:21

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IMMIGRATI: SPERONI (LEGA), MITRAGLIAMOLI COME TUNISINI CON PESCHERECCI (2) =

(Adnkronos) - Speroni non prende le distanze dal collega di
partito, anzi: "Non sbagliano i tunisini a mitragliare, se uno invade
le acque territoriali di un Paese sovrano e' lecito usare le armi,
questo e' diritto internazionale; l'ha fatto anche Zapatero. Se viene
violata la sovranita' di un Paese e' lecito usare le armi; poi se e'
opportuno o meno lo decide il governo".

All'obiezione che sui barconi potrebbero esserci potenziali
profughi, Speroni ribate: "Non ce l'hanno certo scritto in fronte se
sono profughi, ma non c'e' una situazione in Tunisia che giustifichi
l'arrivo di profughi. Se venissero da Malta o dal Canada sarebbero
profughi? In Libia - aggiunge - l'Europa non sta usando le armi? Le
armi o si possono usare o no. Noi siamo invasi, c'e' gente che viene
in Italia senza permesso, violando tutte le regole. A questo punto
vanno usati tutti i mezzi per respingerli, eventualmente anche le
armi". (segue)

(Sin/Col/Adnkronos)
13-APR-11 11:22

NNNNZCZC
ADN0258 6 POL 0 ADN POL NAZ

IMMIGRATI: SPERONI (LEGA), MITRAGLIAMOLI COME TUNISINI CON PESCHERECCI (3) =
'SE HITLER AVESSE INVASO IL MONDO CON TEDESCHI SU BARCONI
NESSUNO LO AVREBBE FERMATO'

(Adnkronos) - Speroni azzarda poi un esempio 'storico'. "Hitler
ha sbagliato tutto - afferma - Se fosse vissuto nei giorni nostri,
avrebbe mandato dei tedeschi con i barconi a invadere il mondo e
nessuno avrebbe potuto fermarli perche' 'ci sono le ragioni
umanitarie'...".

continua ancora l'europarlamentare della Lega nord: "Noi, in
Libano e in Afghanistan, stiamo usando le armi: perche' non dobbiamo
usarle per difendere i nostri confini? Si parla tanto del 150°
dell'Unita' d'Italia, qui si tratta di difendere i sacri confini della
Patria come qualcuno ancora dice".

Speroni pensa in particolare alla Marina militare: "Per esempio
- suggerisce - si puo' fare un blocco navale. Cosa abbiamo a fare la
Marina militare, se non e' capace di fermare un'invasione?".

(Sin/Col/Adnkronos)
13-APR-11 11:29

NNNNIMMIGRAZIONE:SPERONI,ANCHE MITRA CONTRO CHI VIOLA SOVRANITA'
COME FANNO I TUNISINI QUANDO MITRAGLIANO NOSTRI PESCHERECCI
(ANSA) - ROMA, 13 APR - ''Non sbagliano i tunisini. Se uno
invade le acque territoriali di un Paese sovrano, e' lecito
usare le armi, questo e' diritto internazionale. L'ha fatto
anche Zapatero, se viene violata la sovranita' di un Paese e'
lecito usare le armi, poi se e' opportuno o meno lo decide il
governo''. Lo dice, intervistato da '24 Mattino' su 'Radio 24',
il parlamentare europeo Francesco Speroni, leghista, che
parlando della possibilita' di usare le armi contro
l'immigrazione clandestina, spiega: ''molto spesso quando i
nostri pescherecci, disarmati, si avvicinano alle coste della
Tunisia vengono mitragliati. Usiamo lo stesso metodo''.
A chi gli fa presente che sui barconi potrebbero esserci
potenziali profughi, Speroni replica: ''non ce l'hanno certo
scritto in fronte se sono profughi, ma non c'e' una situazione
in Tunisia che giustifichi l'arrivo di profughi. Se venissero da
Malta o dal Canada lei direbbe che sono profughi?''.
E a proposito dell'uso delle armi, l'eurodeputato del
Carroccio prosegue: ''In Libia l'Europa non sta usando le armi?
Le armi o si possono usare o no. Noi siamo invasi, c'e' gente
che viene in Italia senza permesso, violando tutte le regole. A
questo punto vanno usati tutti i mezzi per respingerli,
eventualmente anche le armi''. E ancora: ''Noi in Libano, in
Afghanistan stiamo usando le armi, perche' non dobbiamo usarle
per difendere i nostri confini? Si parla tanto dei 150
dell'Unita', qui si tratta di difendere i sacri confini della
Patria, come qualcuno ancora dice''.
Speroni aggiunge: ''per esempio, si puo' fare un blocco
navale, cosa abbiamo a fare la Marina militare se non e' capace
di fermare un'invasione?''.
L'esponente leghista, nell'intervista a 'Radio 24' parla
anche del capo della Germania nazionalsocialista: ''Hitler ha
sbagliato tutto: se fosse vissuto nei giorni nostri avrebbe
mandato dei tedeschi coi barconi a invadere il mondo e nessuno
avrebbe potuto fermarli perche' 'beh, ci sono le ragioni
umanitarie'''.(ANSA).

PAG
13-APR-11 12:23 NNNNIMMIGRAZIONI: ALFANO (IDV) A UE, SPERONI ISTIGA A VIOLENZA
PARLAMENTO EUROPEO INTERVENGA
(ANSA) - ROMA, 13 APR - ''Le parole dell'eurodeputato Speroni
sono gravissime e rappresentano una vera istigazione alla
violenza. Chiederemo immediatamente al presidente del Parlamento
europeo di adottare dei provvedimenti nei confronti
dell'esponente del Carroccio''. E' quanto afferma in una nota
l'eurodeputata dell'Italia dei Valori, Sonia Alfano.
''In Europa esiste il principio della solidarieta' e
dell'essere uniti anche nelle diversita' - prosegue Alfano - non
e' accettabile che una forza in palese difficolta' come la Lega
alzi il tiro sulla pelle di poveri disperati per recuperare una
credibilita' di fronte ai propri elettori ormai
irrimediabilmente persa''. (ANSA).

PH
13-APR-11 12:24 NNNNIMMIGRAZIONE: DONADI, LEGA SPARA? SI', MA SOLO C ...

(ANSA) - ROMA, 13 APR - "La Lega spara s�, ma solo cazzate.
Le parole irresponsabili, violente e razziste di Castelli prima
e di Speroni poi dimostrano solo l'incapacit… del Carroccio di
affrontare il fenomeno migratorio". Lo afferma il presidente del
gruppo parlamentare Idv Massimo Donadi.
"Fare demagogia - dice Donadi - e risolvere i problemi di
immigrazione e sicurezza Š facile a chiacchiere, ben pi—
difficile Š farlo con i fatti stando al governo. La deriva
violenta assunta dalla Lega in questi giorni Š la certificazione
del fallimento delle politiche di questo governo
sull'immigrazione".
"I toni incendiari del Carroccio - conclude il capogruppo Idv
- alimentano un clima d'odio che potrebbe creare seri problemi.
Berlusconi e Maroni intervengano sulla questione e dicano se le
parole di Speroni e Castelli rappresentano la linea del
governo". (ANSA).

COM-CLA
13-APR-11 12:24 NNNN

Sciopero Cgil: Camusso, svuotare luoghi lavoro

Ballarò, puntata del 12 aprile 2011 - Maurizio Crozza commenta con gusto le argomentazioni del nostro Premier durante il processo.