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martedì 26 aprile 2011

REFERENDUM: PISAPIA, A MILANO GESTIONE PUBBLICA ACQUA E' EFFICIENTE - NUCLEARE: BINDI, SCOPO BERLUSCONI E' SOLO EVITARE REFERENDUM

REFERENDUM: PISAPIA, A MILANO GESTIONE PUBBLICA ACQUA E' EFFICIENTE =

Milano, 26 apr. (Adnkronos) - "A Milano la gestione pubblica
dell'acqua e' efficiente; un esempio virtuoso che ci invita ad
estendere tutte quelle iniziative volte a diffondere l'utilizzo
dell'acqua pubblica, buona, controllata e quindi sicura. Penso alla
diffusione capillare nei quartieri anche a Milano cosi' come in
provincia delle case dell'acqua dove potersi approvvigionare". Lo ha
detto durante un incontro con i lavoratori dell'azienda Mm, il
candidato sindaco del centrosinistra per la citta' di Milano, Giuliano
Pisapia.

Durante l'incontro, Pisapia ha anche ribadito il forte valore
che la Metropolitana Milanese ha per il capoluogo lombardo. "Il
patrimonio - ha sottolineato - di capacita' di progettazione
dell'azienda e' un valore indiscusso e riconosciuto per le sue
potenzialita' di espansione in Italia e all'estero. Certo, devono
cambiare gli indirizzi strategici: nel settore siamo tutti i giorni
dinanzi a ritardi o a inaccettabili rinvii che fanno temere
annullamento degli impegni gia' assunti, come per il prolungamento di
MM3 a Paullo e di MM2 a Vimercate".

La gestione delle infrastrutture, ha spiegato, "per il trasporto
pubblico su ferro ha bisogno di valorizzare pienamente competenze e
capacita' largamente presenti: questo sara' il tema di fondo delle
nuove politiche organizzative e del personale pubblico a Milano".

(Red-Ocs/Zn/Adnkronos)
26-APR-11 18:28

NNNN
NUCLEARE: BINDI, SCOPO BERLUSCONI E' SOLO EVITARE REFERENDUM

(ANSA) - ORBETELLO (GROSSETO), 26 APR - ''Berlusconi
sconfessa il governo sul nucleare. E' chiaro che vuole
proseguire con il programma di realizzazione delle centrali. Ora
e' chiaro che vogliono solo evitare il referendum''. A dirlo e'
il presidente del Pd Rosy Bindi, ad Orbetello per partecipare ad
un'iniziativa di sostegno alla candidata sindaco del
centrosinistra Monica Paffetti, commentando le dichiarazioni del
presidente del Consiglio.
''Il governo - dice Bindi - continua a fare pessime figure e
a dimostrarsi del tutto inaffidabile. Come se non bastassero le
giravolte sulla crisi libica ecco che arriva il dietrofront del
presidente del Consiglio sulla moratoria nucleare. Cosi' mentre
conferma al presidente francese i progetti e le commesse
nucleari, confessa che il programma di costruzione delle nuove
centrali e' solo temporaneamente sospeso per evitare il
referendum''. Per Rosy Bindi ''e' una vergognosa presa in giro
degli italiani, a cui un giorno si dice una cosa e il giorno
dopo l'opposto'', mentre il governo dimostra di non avere alcuna
chiara strategia per il futuro energetico del paese ma si vive
alla giornata con il solo obiettivo di svuotare in modo del
tutto truffaldino i referendum. Un motivo in piu' - conclude -
per rafforzare la partecipazione ai referendum di giugno e
fermare le scelte pericolose sul nucleare e la privatizzazione
dell'acqua e quella incostituzionali sul legittimo
impedimento''. (ANSA).

COM-FBB
26-APR-11 18:38 NNNN
NUCLEARE: BERSANI, PER EVITARLO LIBERARSI DI BERLUSCONI

(ANSA) - ROMA, 26 APR - ''Se gli italiani verranno scippati
del referendum sul nucleare hanno una occasione: ci sono le
amministrative e ormai gli italiani avranno capito che per
liberarsi del nucleare devono liberarsi di Berlusconi''. Lo dice
il segretario del Pd Pier Luigi Bersani commentando l'annuncio
di oggi del premier sull'obiettivo di evitare il referendum.
''C'e' da rimanere allibiti: c'e' un presidente del Consiglio
che dice esplicitamente di voler evitare di sentire gli italiani
che non sono d'accordo per andare avanti lo stesso'', ha
concluso Bersani. (ANSA).

CHI/MRS
26-APR-11 18:25 NNNN
NUCLEARE. RUTELLI: GOVERNO FRAUDOLENTO, ORA REFERENDUM NECESSARIO


(DIRE) Roma, 26 apr. - "Il referendum sul nucleare e' inevitabile
alla luce delle odierne dichiarazioni del premier Berlusconi",
dichiara il leader di Alleanza per l'Italia, Francesco Rutelli.
"Avendo sconfessato in modo chiaro ed esplicito le dichiarazioni
del governo in Parlamento, il presidente del Consiglio ha reso
evidente- continua- che le norme approvate dalle Camere sono in
realta' una moratoria e non l'abrogazione del programma nucleare
italiano. Come presentatore dell'emendamento che proponeva una
scelta netta, vedo ribadita l'interpretazione che oggi appare
chiara come il sole: la Corte di Cassazione non potra' che
confermare il referendum poiche' l'intento del governo e'
fraudolento", osserva il leader di Api.
Per Rutelli "resta, naturalmente, l'orizzonte della ricerca
per una energia nucleare di nuova generazione e per uno
smaltimento corretto delle scorie esistenti, ma sara' bene-
conclude Rutell - andare tutti al referendum per evitare che
anche questa vicenda diventi l'ennesima commedia italiana".

(Com/Tar/ Dire)
19:34 26-04-11

NNNN
NUCLEARE. IDV: CI BATTEREMO FINO ALLA FINE PER FARE IL REFERENDUM
"PER RIVENDICARE I DIRITTI DEI CITTADINI A ESPRIMERSI".

(DIRE) Roma, 26 apr. - "L'Italia dei Valori che ha raccolto con
tanta fatica, in completa solitudine, oltre un milione di firme
per il referendum contro il nucleare, si battera' fino all'ultimo
momento per rivendicare i diritti dei cittadini ad esprimersi. Ci
fa piacere che oggi, dopo essere stati derisi, molti si uniscano
alla nostra battaglia". E' quanto afferma il portavoce
dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, che prosegue: "Ci
auguriamo che, oltre a mettere il cappello per fini
propagandistici, le altre forze politiche dell'opposizione si
battano insieme a noi seriamente con risorse logistiche ed
economiche per la difesa dell'ambiente, del territorio, della
salute dei cittadini, della democrazia. L'Italia dei Valori e'
convinta che in democrazia debbano decidere gli elettori".

(Tar/ Dire)
19:24 26-04-11

NNNN
NUCLEARE: LAI (PD), REFERENDUM SARDO ASSUME VALENZA PIU' AMPIA =
(AGI) - Oristano, 26 apr. - "Con la cancellazione del
referendum abrogativo sul nucleare del 12 giugno, il referendum
regionale sardo assume una valenza piu' ampia. Per una volta la
volonta' dei sardi puo' rappresentare la volonta' di tutti gli
italiani". Lo ha dichiarato il segretario regionale del Pd,
Silvio Lai, parlando oggi a Oristano durante la riunione della
direzione regionale del partito.
"La decisione del governo di stoppare il programma nucleare
rappresenta una sconfitta per la coalizione che governa il
Paese", ha osservato il segretario del Pd sardo. "Ancora una
volta, un'esigenza del premier, quella sul referendum sul
legittimo impedimento prevale sugli elementi strategici
generali del centrodestra". (AGI)

Red/Rob
261917 APR 11

NNNNNucleare/ Berlusconi: avanti. E opposizione chiede referendum
Bersani allibito, per Di Pietro il premier è "un tappetaro"

Roma, 26 apr. (TMNews) - Lo stop del governo italiano al
referendum non è un addio definitivo all'energia prodotta
dall'atomo, piuttosto è una pausa temporanea per evitare che il
referendum di giugno affossi definitivamente il progetto. Fin
qui, lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi,
dopo l'incontro blaterale Italia-Francia a Villa Madama. "Se
fossimo andati oggi - ha detto Berlusconi - a quel referendum il
nucleare non sarebbe stato possibile per molti anni a venire".
Quel che Berlusconi non ha detto, invece, è che se il referendum
sul nucleare si farà, porterà probabilmente molti italiani alle
urne, e in quel caso, trovandosi già lì, più di qualcuno, è il
ragionamento, potrebbe votare anche per gli altri quesiti, quello
sull'acqua pubblica e quello sul legittimo impedimento, ovvero
quel che più preme al presidente del Consiglio.

E' proprio su questo nervo scoperto che l'opposzione ha
martellato per tutto il giorno. "Il tappetaro che indegnamente
occupa palazzo Chigi - ha tuonato ad esempio Antonio Di Pietro -
ha svelato la truffa che ha organizzato ai danni dei cittadini e
della Costituzione, cioè che non ha alcuna intenzione di
rinunciare al nucleare, e la 'sospensione' è solo una messa in
scenda per dare una fregatura alla maggioranza degli italiani che
dopo Fukushima voterebbero contro la follia nucleare. Poi - ha
concluso - passata la festa, gabbato lo santo. Una volta
scavallato il referendum il programma nucleare riprenderà come se
niente fosse alla faccia della democrazia e della Costituzione".

Anche dal Pd, i toni sono stati alti. Le parole del presidente
del Consiglio sul nucleare, ha detto il segretario, Pierluigi
Bersani, fanno rimanere "allibiti" e l'unico modo per evitare che
l'Italia si doti di centrali atomiche è "liberarsi di
Berlusconi". "È come se Berlusconi avesse detto agli italiani
'evito di sentirvi, perché so che non siete d'accordo, e così
vado avanti lo stesso'. Gli italiani hanno capito che se vogliono
liberarsi del nucleare devono liberarsi anche di Berlusconi".
"Colui che ogni tre per due - ha aggiunto la capogruppo al
Senato, Anna Finocchiaro - si appella al popolo contro le manovre
della politica ricorre alla più squallida delle manovre per
boicottare un referendum che vedrebbe sconfitta la linea del
governo in materia energetica e che soprattutto rischierebbe di
trainare con se anche il referendum sul legittimo impedimento,
con la certa bocciatura di un provvedimento fatto a posta per
tutelare gli interessi di Berlusconi".

Per Nichi Vendola, governatore della Puglia e leader di Sel,
Berlusconi "prende in giro" gli italiani sul nucleare e la
Cassazione dovrebbe ora "tenerne conto". "Le parole del premier -
ha detto - sono l'immediata conferma dell'intenzione del governo
di voler prendere in giro gli italiani, calpestando in modo
arrogante e cialtronesco, il loro diritto ad esprimersi su una
questione, come quella dell'energia nucleare, da cui dipende la
sicurezza ambientale e la sopravvivenza delle generazioni future
del nostro Paese". "Dopo questa aperta dichiarazione d'intenti
del governo al limite dell'imbroglio, - ha aggiunto il leader di
Sel - ci auguriamo che la Corte di Cassazione ne tenga conto al
momento di valutare la sopravvivenza del quesito referendario. E'
quanto mai evidente che a questo punto il 12 giugno si andrà a
votare e il popolo italiano si esprimerà democraticamente su
nucleare, acqua pubblica, legittimo impedimento".

Gic

261845 apr 11
NUCLEARE: DI PIETRO, NAPOLITANO BLOCCHI MANOVRA TRUFFALDINA CONTRO ITALIANI =

Roma, 26 apr. (Adnkronos) - ''Oggi parliamo di un incubo. Un
incubo che 25 anni fa e' diventato reale e ancora oggi continua a
uccidere. Un incubo che poco piu' di un mese fa si e' ripetuto
dall'altra parte del mondo, in Giappone, e che potrebbe ripetersi
ancora se non ci decideremo a cancellare per sempre il nucleare. Ma
bisogna cancellarlo sul serio, non solo fingere come vorrebbe fare
Berlusconi. Oggi, a Roma, il tappetaro che indegnamente occupa palazzo
Chigi ha svelato la truffa che ha organizzato ai danni dei cittadini e
della Costituzione. Ha ammesso quello che noi dell'Italia dei valori
stiamo denunciando da giorni: non ha alcuna intenzione di rinunciare
al nucleare, e la 'sospensione' e' solo una messa in scena per dare
una fregatura alla maggioranza degli italiani che dopo Fukushima
voterebbero contro la follia nucleare''. Lo scrive sul suo blog il
leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro.

''Poi, passata la festa, gabbato lo santo. Una volta scavallato
il referendum -prosegue l'ex pm- il programma nucleare riprendera'
come se niente fosse alla faccia della democrazia e della
Costituzione.Tanti si chiedono perche' il truffatore ha svelato cosi'
il suo piano. Semplice. Perche' non poteva fare diversamente
altrimenti avrebbe dovuto rompere i contratti con la Francia per il
ritorno al nucleare e, come ha detto per rassicurare Sarkozy, non ha
alcuna intenzione di farlo. Ma la conferenza stampa di oggi e il solo
mantenimento di quei contratti sono la prova provata della truffa che
il governo ha organizzato contro i cittadini e contro la legge".

"A questo punto -conclude Di Pietro- e' assolutamente
indispensabile che chi ha il compito di garantire il rispetto delle
regole blocchi questa manovra truffaldina, un vero e proprio
tradimento ai danni del popolo italiano e della Carta costituzionale.
Il Presidente della Repubblica non deve firmare una legge
dichiaratamente scritta per fregare gli italiani".

(Red-Pol/Ct/Adnkronos)
26-APR-11 18:18

NNNN
NUCLEARE: DI PIETRO, IL 'TAPPETARO' HA SVELATO LA TRUFFA

(ANSA) - ROMA, 26 APR - ''Oggi, a Roma, il tappetaro che
indegnamente occupa palazzo Chigi ha svelato la truffa che ha
organizzato ai danni dei cittadini e della Costituzione. Ha
ammesso quello che noi dell'Italia dei valori stiamo denunciando
da giorni: non ha alcuna intenzione di rinunciare al nucleare, e
la 'sospensione' e' solo una messa in scena per dare una
fregatura alla maggioranza degli italiani che dopo Fukushima
voterebbero contro la follia nucleare''.
Lo scrive nel suo blog il leader dell'Italia dei Valori,
Antonio Di Pietro.
''Poi, passata la festa, gabbato lo santo. - aggiunge - Una
volta scavallato il referendum il programma nucleare riprendera'
come se niente fosse alla faccia della democrazia e della
Costituzione. Tanti si chiedono perche' il truffatore ha svelato
cosi' il suo piano. Semplice. Perche' non poteva fare
diversamente altrimenti avrebbe dovuto rompere i contratti con
la Francia per il ritorno al nucleare e, come ha detto per
rassicurare Sarkozy, non ha alcuna intenzione di farlo''.
''A questo punto - prosegue - e' assolutamente indispensabile
che chi ha il compito di garantire il rispetto delle regole
blocchi questa manovra truffaldina, un vero e proprio tradimento
ai danni del popolo italiano e della Carta costituzionale. Il
presidente della Repubblica non deve firmare una legge
dichiaratamente scritta per fregare gli italiani. Tutte le
persone oneste, indipendentemente da quello che pensano del
nucleare, devono insorgere e protestare contro questo attentato
alla democrazia''.
(ANSA).

SR
26-APR-11 18:06 NNNN
NUCLEARE: BERSANI, CI SIAMO MESSI A TAPPETINO
GOVERNO RIFERISCA SU ESITO INCONTRO CON FRANCIA
(ANSA) - ROMA, 26 APR - ''Ci siamo messi a tappetino''. Cosi'
il segretario del Pd Pier Luigi Bersani commenta le parole del
premier Silvio Berlusconi sul nucleare e sul futuro del
referendum. ''Nella sostanza il presidente del Consiglio ha
detto agli italiani: non voglio sentirvi perche' so che siete
contro e cosi' vado avanti lo stesso'', ha detto Bersani secondo
il quale urge, a questo punto ''che il governo venga a riferire
sull'esito dell'incontro''.(ANSA).

CHI/IMP
26-APR-11 17:57 NNNNNUCLEARE: FRANCESCHINI, E' L'ULTIMO IMBROGLIO DI BERLUSCONI =

Milano, 26 apr. (Adnkronos) - "E' l'ultimo imbroglio del
Premier", Cosi' il capogruppo del Pd alla Camera Dario Franceschini
commenta le affermazioni di Silvio Berlusconi sul nucleare. Per
Franceschini "questa vicenda nasce dalla volonta' di Berlusconi di non
avere il quorum al referendum sul legittimo impedimento. Pur di non
dare lai cittadini a possibilita' di esprimersi vuole fare una legge
anche sull'acqua".

(Dra/Ct/Adnkronos)
26-APR-11 17:54

NUCLEARE: PERDUCA, EMENDAMENTO NON PUO' ANNULLARE REFERENDUM

(ANSA) - MONTALTO DI CASTRO (VITERBO), 26 APR - ''Il Senato
ha approvato un emendamento che non abolisce affatto il nucleare
in Italia, ma stabilisce una moratoria di cinque mesi. Quindi
non ci sono i presupposti per annullare il referendum del 12 e
13 giugno prossimo''. Lo ha detto oggi a Montalto di Castro il
senatore radicale Marco Perduca, a margine della manifestazione
indetta da Associazione Etruria Radicale, Radicali Maremma e
Comitato Antinucleare di Montalto di Castro, il cui slogan e'
stato: ''Siamo contro il nucleare e vogliamo andare a votare''.
''E' indispensabile - ha aggiunto Perduca - fare informazione
sia sull'emendamento che sui contenuti del referendum. Non e'
possibile che il servizio pubblico, cioe' la Rai, continui a far
passare solo il messaggio del presidente del consiglio Silvio
Berlusconi, secondo cui il referendum e' superato''.
Ad avviso di Perduca, il governo ha stabilito la moratoria
sul nucleare per approfondire i temi della sicurezza, ''ma
finora non ha coinvolto ne' gli esperti del Cnr ne' quelli
dell'Onu e dell'Unione Europea. Non si capisce quindi con chi
intendano approfondire l'aspetto fondamentale della questione,
cioe' la sicurezza degli impianti''.
Infine, il parlamentare radicale ha ribadito che spetta solo
agli italiani ''con un si' o con un no, scegliere tra le
centrali nucleari o una vera politica energetica basata sul
risparmio, le fonti alternative e rinnovabili''. (ANSA).

YJ6-DE
26-APR-11 17:47 NNNNNUCLEARE: REALACCI (PD), BERLUSCONI SENZA VERGOGNA =

Roma, 26 apr. (Adnkronos) - ''Berlusconi e' ormai senza piu'
alcuna vergogna. Ammettere di aver voluto la moratoria sul nucleare
solo per evitare un referendum che avrebbe quasi certamente perso e'
inquietante e sebbene la truffa fosse evidente a tutti e semmai ce ne
fosse ancora bisogno si tratta di un'ennesima prova di cosa pensa il
presidente del Consiglio della democrazia. Prende in giro il Paese e
se ne vanta". Lo afferma Ermete Realacci, responsabile Green economy
del Pd.

"Ma su un tema tanto importante per il proprio futuro -aggiunge-
gli italiani non si faranno truffare ancora e la strada per il ritorno
al nucleare e' sempre piu' in salita. Del resto anche prima del
disastro di Fukushima la maggior parte degli italiani, anche tra gli
elettori del centrodestra, era profondamente contraria ad un ritorno
all'atomo, una scelta vecchia, sbagliata, insicura e antieconomica per
l'Italia''.

(Red-Pol/Ct/Adnkronos)
26-APR-11 17:49

NNNN
ZCZC
DIR0448 3 POL 0 RR1 / DIR

REFERENDUM. APPELLO ART.21 CONTRO L'OSCURAMENTO


(DIRE) Roma, 26 apr. - "Non abbiamo intenzione alcuna di
accettare l'oscuramento politico e mediatico dei referendum. Da
oggi chiederemo a tutti i protagonisti del mondo dello
spettacolo, del cinema, dell'informazione di ribellarsi
all'imbroglio, di beffare i censori e di far sapere ai cittadini
che e' un loro diritto votare ed essere informati sui quesiti".
Cosi' Giuseppe Giulietti e Federico Orlando, portavoce e
presidente di Articolo21 illustrano i contenuti dell'appello
promosso sul sito di Articolo 21.
I primi firmatari (in ordine alfabetico) sono: Silvia
Bartolini (popoloviola.org), Bice Biagi (giornalista), Patrizia
Bovi (musicista), Paolo Butturini (segretario stampa romana),
Stefano Corradino (direttore Articolo21), Lella Costa (Attrice),
Cristina Crippa (Attrice), Domenico D'Amati (Avvocato), Elio De
Capitani (Attore-Regista), Santo Della Volpe (giornalista), Tana
De Zulueta (giornalista), Fulvio Fammoni (presidente Comitato
Liberta' Informazione), Tommaso Fulfaro (segretario nazionale
Articolo21), Giuseppe Giulietti (portavoce di Articolo21), Flavio
Lotti (Portavoce Tavola della Pace), Lucio Manisco (giornalista),
Giovanna Marini (musicista), Giovanna Marturano (partigiana),
Gianfranco Mascia (ilpopoloviola.it), Massimo Marnetto (Liberta'
e Giustizia, Roma), Loris Mazzetti (giornalista), Roberto
Morrione (presidente Libera Informazione), Roberto Natale
(presidente Fnsi), Federico Orlando (presidente Articolo21),
Marco Paolini (attore teatrale), Ottavia Piccolo (attrice), Ennio
Remondino (giornalista), Massimo Rendina (partigiano), Gianni
Rossi (giornalista), Claudio Rossoni, Ernesto Ruffini (avvocato),
Shukri Said (presidente Associazione Migrare), Franco Siddi
(segretario Fnsi), Carlo Verna (segretario Usigrai), Vittorio
Viviani (Attore), Vincenzo Vita (senatore Pd).

(Com/Tar/ Dire)
17:34 26-04-11

NNNN
NUCLEARE. REALACCI (PD): BERLUSCONI PRENDE IN GIRO E SI VANTA


(DIRE) Roma, 26 apr. - "Berlusconi e' ormai senza piu' alcuna
vergogna. Ammettere di aver voluto la moratoria sul nucleare solo
per evitare un
referendum che avrebbe quasi certamente perso e'
inquietante e sebbene la truffa fosse evidente a tutti e semmai
ce ne fosse ancora bisogno si tratta di un'ennesima prova di cosa
pensa il presidente del Consiglio della democrazia. Prende in
giro il Paese e se ne vanta". Lo afferma Ermete Realacci,
responsabile green economy del Pd, commentando le dichiarazioni
di Silvio Berlusconi oggi nel corso del vertice con il presidente
francese Nicolas Sarkozy.
"Ma su un tema tanto importante per il proprio futuro gli
italiani non si faranno truffare ancora e la strada per il
ritorno al nucleare e' sempre piu' in salita- aggiunge Realacci-
del resto anche prima del disastro di Fukushima la maggior parte
degli italiani, anche tra gli elettori del centro destra, era
profondamente contraria ad un ritorno all'atomo, una scelta
vecchia, sbagliata, insicura e antieconomica per l'Italia".

(Com/Ran/Dire)
17:31 26-04-11 begin_of_the_skype_highlighting            31 26-04-11      end_of_the_skype_highlighting

NNNNNUCLEARE. LEGAMBIENTE: STOP ANTI-REFERENDUM, BERLUSCONI CONFESSA
MA È ILLUSORIO SPERARE CHE GLI ITALIANO ABBIANO LA MEMORIA CORTA.

(DIRE) Roma, 26 apr. - "Finalmente Berlusconi dice la verita'".
Cosi' il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza sulle
dichiarazioni odierne del presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi in merito al nucleare. "Lo stesso Berlusconi-
aggiunge- ci ha spiegato oggi come la moratoria e l'emendamento
con il quale la maggioranza intende far saltare il quesito
referendario sul nucleare siano soltanto un raggiro per impedire
agli italiani di decidere democraticamente del loro futuro
energetico".
Il presidente del Consiglio "spera che tra un paio d'anni
l'emotivita' degli italiani, scatenata dall'incidente di
Fukushima, si sia placata- prosegue Cogliati Dezza- ma gli
italiani hanno buona memoria. Gia' prima del disastro giapponese,
al ricordo di quello di Cernobyl, il 65% di loro era contrario
alla costruzione di centrali in Italia. Oggi questa percentuale
e' aumentata ancora e non sara' facile tornare indietro: tra 25
anni i cittadini continueranno a ricordare che il nucleare e' una
scelta insostenibile. Sperare che abbiano la memoria corta e' una
pura illusione".

(Com/Ran/Dire)
17:28 26-04-11

NNNN
NUCLEARE: FRANCESCHINI, TRUCCHI PER EVITARE REFERENDUM =
(AGI) - Milano, 26 apr. - "Sono una serie di trucchi ed
espedienti per sottrarre agli italiani la possibilita' di dire,
come popolo sovrano, la propria opinione su temi cosi' centrali
per il futuro, come il nucleare, l'acqua e la giustizia". Cosi'
il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, a margine
di un incontro alla Fondazione Don Gnocchi, commenta
l'ammissione fatta dal premier sullo stop al nucleare, deciso
per evitare il
referendum.
"Se c'erano dubbi, ora e' ancora peggio - ha detto
Franceschini - e' un trucco per evitare il
referendum. Prima lo
hanno fissato in giugno, bocciando la mozione che abbiamo
presentato in Parlamento e che avrebbe consentito
l'accorpamento al 15 maggio facendo risparmiare 300 milioni di
euro agli italiani in tempo di crisi. Poi tolgono tutti gli
argomenti, come il nucleare o l'acqua, che possono portare al
raggiungimento del quorum". "E tutto questo - ha sottolineato -
per evitare il rischio che il legittimo impedimento raggiunga
il quorum". E a chi gli fa osservare che il premier ha solo
ammesso di voler evitare il
referendum sul nucleare,
Franceschini ha replicato: "Quello che ammette e' assolutamente
irrilevante. Sono solo una serie di trucchi". (AGI)
Cre/Chi
261708 APR 11

NNNNNUCLEARE: WWF, O PIETRA TOMBALE O SI VA A VOTO REFERENDUM

(ANSA) - ROMA, 26 APR - ''La volonta' popolare non deve
essere ignorata, o si mette una pietra tombale sul nucleare
oppure si va al voto con il
referendum''. Lo afferma Maria
Grazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del Wwf Italia, a
margine del sit-in anti-atomo in occasione del 25/o anniversario
di Chernobyl che si sta svolgendo sotto l'ambasciata di Ucraina
in piazza Verdi a Roma.
''Il grande pericolo che stiamo correndo - dice Midulla - e'
di perdere ulteriore tempo. Non c'e' una strategia e si vive con
la speranza di poter ripresentare il nucleare''. Ma, conclude,
''un governo democratico non puo' non tener conto della volonta'
popolare''. (ANSA).

Y99-NAN/IMP
26-APR-11 16:54 NNNN

Cassazione: Notifiche: nulla quella al portiere se l'ufficiale notificante non attesta l'assenza del destinatario

Notifiche: nulla quella al portiere se l'ufficiale notificante non attesta l'assenza del destinatario


Cassazione Civile, Sezione II, Sentenza n. 19417 del 11 settembre 2010 []
volgimento del processo

diritto civileA. I. ha impugnato la sentenza n. 9369 del 21 febbraio 2006 con la quale il Giudice di Pace di Roma ne ha respinto il ricorso avverso la cartella esattoriale n. 09720031053848204 per l’importo complessivo di euro 42,18 notificatagli in data 10 marzo 2005 ai sensi dell’articolo 139 c.p.c. per il mancato pagamento di una sanzione amministrativa emessa dal Comune di Roma nell’anno 2001.

L’Amministrazione intimata non ha svolto attività difensiva.

Attivatasi procedura ex art. 375 c.p.c., il Procuratore Generale ha fatto pervenire requisitoria scritta nella quale, concordando con il parere espresso nella nota di trasmissione, ha concluso chiedendo l’accoglimento del ricorso.



Le considerazioni svolte nella relazione e condivise dal Procuratore Generale sono da recepire.

L’odierno ricorrente aveva dedotto con l’opposizione di non aver mai ricevuto la notificazione del verbale di cui alla cartella; quindi, depositatasi dal Comune in sede di costituzione la copia notificata del verbale, aveva contestato la validità della notificazione, in quanto effettuata al portiere dello stabile di sua residenza per difetto dei requisiti di legge.

Il Giudice di Pace ha respinto l’eccezione, ritenendola un indebito ampliamento dei motivi posti a fondamento del ricorso, qualificandola come mutatio libelli.

Con l’unico motivo di ricorso si deducono violazione e falsa applicazione dell’articolo 320 c.p.c. nonché vizi di motivazione su un punto decisivo della controversia per avere il G.d.P. erroneamente ritenuto di non doversi pronunciare sull’eccezione avanzata a seguito delle deduzioni e produzioni del Comune.

La censura è fondata.

Il motivo d’opposizione sollevato col ricorso era la mancata notifica del verbale posto a fondamento della cartella, onde incombeva al Comune provare l’avvenuta e rituale notifica, cosa che ha ritenuto di fare col deposito della copia notificata; soltanto una volta effettuato tale deposito l’opponente ha potuto sollevare la relativa eccezione di irregolarità della notificazione e, ciò facendo, non ha dedotto un nuovo motivo di opposizione, ma semplicemente specificato quello già proposto con l’atto introduttivo, evidenziando come la già dedotta mancata conoscenza del verbale per sua omessa notificazione fosse conseguenza dell’irritualità della notificazione stessa quale risultante dalla copia depositata dalla controparte.

La legittimità di specificazione siffatta deriva dall’espressa previsione dell’art. 183/V c.p.c..

L’oggetto, poi, di tale specificazione atteneva ad un vizio effettivo della notificazione, in quanto questa risultava eseguita a mani del portiere senza la dovuta specificazione dell’esito negativo delle prioritarie ricerche delle altre persone preferenzialmente destinatarie della consegna.

Al riguardo, le SS.UU. di questa Corte, con sentenze 20.4.05 n. 8214 e 30.5.05 n. 11332, hanno evidenziato che «è principio ripetutamente affermato in materia che, in caso di notifica nelle mani del portiere, l’ufficiale notificante debba dare atto, oltre che dell’inutile tentativo di consegna a mani proprie per l’assenza del destinatario, delle vane ricerche delle altre persone preferenzialmente abilitate a ricevere l’atto, onde nel riferire al riguardo, sebbene non debba necessariamente fare uso di formule sacramentali né riprodurre testualmente le ipotesi normative, deve, non di meno, attestare chiaramente l’assenza del destinatario e dei soggetti rientranti nelle categorie contemplate dal secondo comma dell’art. 139 c.p.c., la successione preferenziale dei quali è nella norma tassativamente stabilita... è, pertanto, nulla la notificazione nelle mani del portiere quando, come nella specie, la relazione dell’ufficiale giudiziario non contenga l’attestazione del
mancato rinvenimento delle persone indicate nella norma citata (e pluribus, Cass. 11.5.98 n. 4739, 7.2.95 n. 1387, 21.11.83 n. 6956)».

L’impugnata sentenza va, dunque, annullata in relazione al motivo accolto e, decidendosi nel merito ex art. 384/II c.p.c., in accoglimento altresì dei corrispondenti motivi d’opposizione, va annullata la cartella esattoriale opposta.

Le spese, liquidate come in dispositivo, seguono la soccombenza.



P.Q.M.



La Corte accoglie il ricorso, cassa senza rinvio l’impugnata sentenza e, decidendo nel merito, accoglie l’originaria opposizione ed annulla la cartella esattoriale opposta; condanna il Comune di Roma alla refusione delle spese di lite che liquida in euro 100,00 per esborsi ed euro 500,00 per diritti ed onorari quanto alla fase di merito ed in euro 200,00 per esborsi ed in euro 400,00 per onorari quanto alla fase di legittimità.

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, parere 19 gennaio 2011, prot. n. 207 Quesito relativo alla circolazione dei veicoli nelle rotatorie.




Oggetto: Quesito relativo alla circolazione dei veicoli nelle rotatorie.
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione
e i Sistemi Informativi e Statistici
Direzione Generale perla Sicurezza Stradale
Divisione II
Prot. 207 – 19 gennaio 2011
Al Sig.
Al Provveditorato Interregionale 00.PP.
Oggetto: Quesito relativo alla circolazione dei veicoli nelle rotatorie.
Con riferimento alle problematiche esposte nella nota in riscontro, si comunica quanto segue.
Per quanto concerne la circolazione sulle rotatorie, si osserva che in linea generale ricorre l'applicazione dell'art. 154 del Nuovo Codice della Strada (DLgs n. 285/1992)
In particolare il comma 1 prescrive che tutti i conducenti, prima di effettuare una manovra, devono preventivamente assicurarsi di non creare pericolo o intralcio agli altri conducenti, e segnalare con sufficiente anticipo la loro intenzione.
Quale che sia l'ordine di precedenza stabilito nella rotatoria, chi si immette sull'anello deve azionare l'indicatore sinistro, chi ne esce deve azionare l'indicatore destro.
In ogni caso l'anello della rotatoria è assimilato ad un tronco stradale munito di diramazioni; durante la marcia su di esso, dunque, non è necessario mantenere la segnalazione dell'indicatore sinistro; è invece necessario moderare la velocità ai sensi dell'art. 141, ce. 3 e 4, e attenersi alle prescrizioni dettate dall'art. 154.
Si resta a disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento.
IL DIRETTORE DELLA DIVISIO

Trasmissione telematica di documenti: al via la marca postale elettronica


IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L'INNOVAZIONE

di concerto con

IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Visto l'art. 33 del decreto del Presidente della Repubblica 29 maggio 1982, n. 655 di approvazione del regolamento di esecuzione del codice postale di cui al decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 1973, che prevede per determinate categorie di invii di corrispondenza la apposizione del bollo a data dell'ufficio postale nella fase di raccolta;
Visto il decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261, recante attuazione della direttiva 97/67/CE concernente regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e per il miglioramento della qualita' del servizio, e successive modificazioni;
Visto il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni, recante il «Codice dell'amministrazione digitale» che disciplina l'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione al fine di garantire la trasmissione, la conservazione e la fruibilita' dell'informazione in modalita' digitale;
Visto l'art. 14 del regolamento di esecuzione delle decisioni adottate dal XXIII congresso dell'Unione Postale Universale (UPU) tenutosi a Bucarest il 5 ottobre 2004, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 2007, n. 18 modificativo, in parte, della Convenzione UPU, che definisce la marcatura postale elettronica come servizio postale opzionale fornito dall'operatore del servizio universale che attesta in maniera probante la realta' di un evento elettronico sotto una data forma, in un certo momento e al quale hanno partecipato una o piu' parti;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica in data 7 maggio 2008, con il quale l'on. prof. Renato Brunetta e' stato nominato Ministro senza portafoglio;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'8 maggio 2008, con il quale al predetto Ministro senza portafoglio e' stato conferito l'incarico per la pubblica amministrazione e l'innovazione;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 13 giugno 2008, recante delega di funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di pubblica amministrazione ed innovazione al Ministro senza portafoglio on. prof. Renato Brunetta;
Visto il decreto del Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, di concerto con il Ministro delle comunicazioni, in data 21 gennaio 2008 e, in particolare, l'art. 3, comma 1;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 marzo 2009 recante «Regole tecniche in materia di generazione, apposizione e verifica delle firme digitali e validazione temporale dei documenti informatici»;
Visto il decreto legislativo 1° dicembre 2009, n. 177, con il quale si e' provveduto alla riorganizzazione del CNIPA (Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione) che ha assunto la denominazione di DigitPA;
Acquisito il parere tecnico di DigitPA (gia' Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione);
Esperita la procedura d'informazione prevista dalla direttiva 98/34/CE, ai sensi della legge 21 giugno 1986, n. 317;
Decreta:

Art. 1

Definizioni
1. Ai fini del presente decreto e ai sensi dell'art. 14 della Convenzione UPU si intende per:
a) marca postale elettronica, il servizio fornito dagli operatori postali che attesta in maniera probante la realta' di un evento elettronico sotto una data forma, in un certo momento ed al quale hanno partecipato una o piu' parti;
b) documento informatico, la rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti;
c) riferimento temporale, l'informazione, contenente la data e l'ora, che viene associata ad uno o piu' documenti informatici.
Art. 2

Norme tecniche di riferimento
1. La marca postale elettronica e' basata sulle norme tecniche dell'UPU della serie S43.
Art. 3

Caratteristiche della marca postale elettronica
1. L'associazione della marca postale elettronica ad un evento elettronico attesta e garantisce: a) il riferimento temporale univoco in relazione alla data e ora in cui l'evento si e' verificato; b) l'integrita' dei dati e dei documenti connessi all'evento elettronico a cui la marca postale elettronica si riferisce.
2. Il servizio di marcatura postale elettronica garantisce al mittente e al destinatario delle comunicazioni elettroniche:
a) di avere prova della ricezione da parte del gestore e dell'inoltro al destinatario attraverso un riferimento temporale univoco;
b) la verifica dell'integrita' del documento informatico trasmesso.
3. Il servizio di marcatura postale elettronica assicura l'interoperabilita' a livello internazionale in relazione agli standard dettati dall'UPU.
4. La verifica dell'integrita' del documento informatico al quale e' stata associata una marca postale elettronica viene effettuata secondo le modalita' pubblicate sul sito istituzionale di DigitPa.
5. La marca postale elettronica costituisce un riferimento temporale opponibile ai terzi relativamente all'accettazione e transito presso il sistema informatico del gestore.
6. Il gestore del servizio di marcatura postale elettronica puo' fornire al mittente che ne faccia richiesta la certificazione dell'avvenuta apertura del messaggio da parte del destinatario.
Il presente decreto e' inviato ai competenti organi di controllo e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 14 dicembre 2010.

Il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione Brunetta
Il Ministro dello sviluppo economico Romani
Registrato alla Corte dei conti il 7 febbraio 2011.
Ministeri istituzionali - Presidenza del Consiglio dei Ministri, registro n. 3, foglio n. 143.

Presidenza del Consiglio dei Ministri Lett.Circ. 5-4-2011 n. 7/2011 D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150: chiarimenti applicativi. Emanata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della funzione pubblica, Ufficio relazioni sindacali, Servizio contrattazione collettiva.

Lett.Circ. 5 aprile 2011, n. 7/2011 (1).

D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150: chiarimenti applicativi.

(1) Emanata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della funzione pubblica, Ufficio relazioni sindacali, Servizio contrattazione collettiva.



 

Alla


Presidenza del consiglio dei Ministri
   

Segretariato generale
   

Roma
 

Alle


Amministrazioni dello Stato anche ad ordinamento autonomo
   

Loro sedi
 

Al


Consiglio di Stato
   

Ufficio del segretario generale
   

Roma
 

Alla


Corte dei conti
   

Ufficio del segretario generale
   

Roma
 

All'


Avvocatura generale dello Stato
   

Ufficio del segretario generale
   

Roma
 

A


Tutte le agenzie
   

Loro sedi
 

A


Tutte le istituzioni universitarie
   

Loro sedi
 

Agli


Enti pubblici non economici (tramite i Ministeri vigilanti)
   

Loro sedi
 

Agli


Enti pubblici (ex art. 70 del D.Lgs. n. 165/2001)
   

Loro sedi
 

Alle


Istituzioni ed enti di ricerca
   

Loro sedi

e, p.c.:


Al


Ministero dell'economia e delle finanze
   

Dipartimento della ragioneria generale dello Stato - Igop
   

Roma




Con la presente lettera circolare, facendo seguito a richieste di chiarimento pervenute da molteplici amministrazioni pubbliche, si forniscono ulteriori indicazioni relative all'applicabilità delle disposizioni del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150.

Si conferma che - fermi restando i diversi termini di adeguamento e/o particolari modalità di applicazione del D.Lgs. n. 150 del 2009 o di parti di esso - risultano pienamente operativi ed attuabili le disposizioni relative agli obblighi di cessazione di efficacia e di adeguamento, a partire dal 1° gennaio 2011 dei contratti integrativi vigenti alla data di entrata in vigore del decreto citato (15 novembre 2009), nonché di adeguamento di quelli sottoscritti dopo tale data ed in via transitoria adeguati ai soli principi enunciati dal Titolo III del D.Lgs. n. 150 del 2009; alla ripartizione di competenza della legge e della contrattazione collettiva; agli strumenti finalizzati a premiare il merito e la professionalità.

Pertanto, si confermano le indicazioni operative fornite con la Circ. 13 maggio 2010, n. 7 del Ministro per la Pubblica amministrazione e l'innovazione, nei termini che sono stati chiariti con la Lett.Circ. 17 febbraio 2011, n. 1/2011 del medesimo Ministro, in ordine all'applicazione, a seguito della sottoscrizione dell'Intesa Governo-Organizzazioni sindacali, degli strumenti di differenziazione retributiva previsti dall'articolo 19 del menzionato D.Lgs. n. 150 del 2009.

Tali circolari risultano pienamente applicabili anche a tutte le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, considerato che le stesse rientrano tra le "amministrazioni dello Stato".

In ordine alle modalità del controllo esercitato ai sensi dell'art. 40-bis, comma 2, del D.Lgs. n. 165 del 2001, si rinvia alla sopra richiamata Circ. 13 maggio 2010, n. 7 e si coglie l'occasione per ribadire che a tale controllo esterno sono sottoposti i contratti integrativi delle amministrazioni statali anche ad ordinamento autonomo, nonché i contratti integrativi nazionali degli enti pubblici non economici, delle amministrazioni ex articolo 70, comma 4, del D.Lgs. n. 165 del 2001, e degli enti e le istituzioni di ricerca con organico superiore a duecento unità.

Sono, quindi, esclusi dal predetto controllo ex art. 40-bis, comma 2, del D.Lgs. n. 165 del 2001, gli accordi di istituto scolastico, di sede o di amministrazione periferica, comunque denominati, nonché gli accordi di tutti gli enti territoriali, delle amministrazioni del Servizio Sanitario Nazionale, delle amministrazioni regionali, delle Università.

Ovviamente tali contratti integrativi rimangono soggetti al complesso dei controlli interni ed alle norme recate dal D.Lgs. n. 150 del 2009 e dal D.Lgs. n. 165 del 2001, ivi compresi gli oneri di pubblicazione e di comunicazione descritti alla citata Circ. 13 maggio 2010, n. 7.

Riguardo agli oneri di comunicazione all'ARAN e al CNEL, si precisa che a tali soggetti va inoltrato il testo contrattuale stipulato in via definitiva, positivamente certificato dagli organi interni all'ente deputati al controllo.


Il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione

Renato Brunetta



D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150, art. 19
D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, art. 40-bis
D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, art. 70

Salute: peperoncino alleato linea, smorza fame e brucia calorie

SALUTE: PEPERONCINO ALLEATO LINEA, SMORZA FAME E BRUCIA CALORIE =

Roma, 26 apr. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Smorza la fame e
brucia le calorie: a sorpresa il peperoncino si rivela un prezioso
alleato della linea. Ne basta una spolverata sul piatto, assicurano i
ricercatori della statunitense Purdue University sulle pagine della
rivista 'Physiology & Behavior', per tenere a bada l'appetito e
mettere il turbo al nostro metabolismo. Ma attenzione: per i
consumatori abituali della 'spezia che brucia', l'effetto salva linea
e' piu' modesto.

"Abbiamo scoperto - Richard Mattes, a capo della ricerca - che
mangiare peperoncino rosso puo' aiutare a gestire l'appetito e a
bruciare un maggior numero di calorie dopo un pasto. L'effetto vale
soprattutto per chi non consuma la spezia regolarmente". A generare i
benefici effetti, la presenza nella spezia della capsicina, la
sostanza che dona al peperoncino la sua principale caratteristica: far
prudere lingua e palato. (segue)

(Ile/Ct/Adnkronos)
26-APR-11 15:57

NNNN
SALUTE: PEPERONCINO ALLEATO LINEA, SMORZA FAME E BRUCIA CALORIE (2) =

(Adnkronos) - Per giungere a questa conclusione, gli studiosi
hanno analizzato appetito e consumo di calorie di 25 persone sane e in
buona forma fisica. Alcuni, 13 per l'esattezza, erano consumatori di
piccante, gli altri 12 invece non erano soliti insaporire i loro
piatti con il peperoncino. Cosi' i ricercatori hanno potuto appurare
come la spezia fosse in grado di far aumentare la temperatura interna
del corpo, favorendo la 'combustione' delle calorie ingurgitate in
tutti i partecipanti allo studio.

Ma coloro che erano nuovi al piccante vedevano scendere anche
l'appetito e, di conseguenza, tendevano a consumare meno cibi grassi,
salati e dolci, a tutto vantaggio della silhouette. Per mantenere la
linea o conquistarla avvalendosi di questa gustosa spezia, precisano
infine gli studiosi che hanno firmato la ricerca, meglio consumarla al
naturale piuttosto che in formato capsule.

(Ile/Ct/Adnkronos)
26-APR-11 16:02

NNNN

I.N.P.S. (Istituto nazionale della previdenza sociale) Circ. 20-4-2011 n. 69 Prestazioni economiche di malattia, di maternità e di tubercolosi. Salari medi e convenzionali e altre retribuzioni o importi. Anno 2011. Emanata dall'Istituto nazionale della previdenza sociale, Direzione centrale prestazioni a sostegno del reddito, Direzione centrale entrate, Direzione centrale pensioni.

Circ. 20 aprile 2011, n. 69 (1).
        Prestazioni economiche di malattia, di maternità e di tubercolosi. Salari medi e convenzionali e altre retribuzioni o importi.  Anno 2011.         

(1) Emanata dall'Istituto nazionale della previdenza sociale, Direzione centrale prestazioni a sostegno del reddito, Direzione centrale entrate,  Direzione centrale pensioni.


                               
                                                    
Ai                                                  
Dirigenti centrali e periferici                                           
                                                    
Ai                                                  
Direttori delle Agenzie                                           
                                                    
Ai                                                  
Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami professionali                                           
                                                    
Al                                                  
Coordinatore generale medico legale e dirigenti medici                                           
                                  
e, p.c.:                                                  
Al                                                  
Commissario straordinario                                           
                                                    
Al                                                  
Presidente e ai componenti del Consiglio di indirizzo e vigilanza                                           
                                                    
Al                                                  
Presidente e ai componenti del collegio dei sindaci                                           
                                                    
Al                                                  
Magistrato della Corte dei Conti delegato all’esercizio del controllo                                           
                                                    
Ai                                                  
Presidenti dei comitati amministratori di fondi, gestioni e casse                                           
                                                    
Al                                                  
Presidente della commissione centrale per l’accertamento e la riscossione dei contributi agricoli unificati                                           
                                                    
Ai                                                  
Presidenti dei comitati regionali                                           
                                                    
Ai                                                  
Presidenti dei comitati provinciali                                         



                 



A) Retribuzioni di riferimento.     
Ai fini della liquidazione delle indennità di malattia, di maternità e di tubercolosi, la cui misura deve essere calcolata con riferimento a periodi di paga compresi nell’anno 2011, si portano a conoscenza gli importi giornalieri sulla cui base vanno determinate, per le seguenti categorie di lavoratori interessati, le prestazioni economiche di cui trattasi.
Si ricorda che, relativamente all’indennità di tubercolosi, i criteri indicati valgono soltanto per i primi 180 giorni di assistenza per i soggetti che hanno diritto all’indennità di malattia; per le restanti categorie aventi diritto all’indennità di tubercolosi, ma non a quella di malattia, si rammenta che le prestazioni vanno erogate commisurandole alla misura fissa.     

     
        1) LAVORATORI SOCI DI SOCIETÀ E DI ENTI COOPERATIVI ANCHE DI FATTO DI CUI AL D.P.R. 30 APRILE 1970, N. 602, ART. 4 (malattia, maternità e tubercolosi).           

     
Come è noto, a decorrere dal 1° gennaio 2007, la retribuzione imponibile ai fini contributivi (v. Circ. 6 febbraio 2007, n. 34)  ed utile ai fini della liquidazione delle prestazioni economiche di malattia, maternità e tubercolosi deve essere determinata secondo le norme previste per la generalità dei lavoratori (art. 6, D.Lgs. n. 314/1997 e art. 1, comma 1, del D.L. n. 338/1989, convertito in legge n. 389/1989).     
Pertanto, anche per i lavoratori in epigrafe, i  trattamenti economici previdenziali in oggetto relativi ad eventi indennizzabili sulla scorta di periodi di paga cadenti nell’anno 2011 - e, cioè, quelli insorti a partire dal 1° febbraio 2011, salvo che l’evento, pur iniziato nel mese di gennaio 2011, debba essere indennizzato con la retribuzione del medesimo mese in quanto il rapporto  di lavoro è sorto nel mese di gennaio 2011 [1] - sono da liquidare sulla base di una retribuzione comunque non inferiore al minimale giornaliero di legge, che è pari, per il 2011, ad euro 44,49 (v. Circ. 1 febbraio 2011, n. 24).     

     
[1] V. circolare n. 134386 AGO del 6 aprile 1982.           


        2) LAVORATORI AGRICOLI A TEMPO DETERMINATO (malattia, maternità e tubercolosi).           

     
L’art. 1, comma 5, della legge n. 81/2006, di conversione del D.L. n. 2/2006,  ha disposto che, a decorrere dal 1° gennaio 2006, la retribuzione da prendere a base “ai fini del calcolo delle prestazioni temporanee in favore degli operai agricoli a tempo determinato e assimilati” è quella indicata all’art. 1, comma 1, del D.L. n. 338/1989, convertito nella legge n. 389/1989,  e cioè la retribuzione stabilita “dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative su base nazionale, ovvero da accordi collettivi o contratti individuali, qualora ne derivi una retribuzione di importo superiore a quello previsto dal contratto collettivo”. È venuta meno quindi la possibilità, prevista dall’art. 4 del D.Lgs. n. 146/1997, di far riferimento, ai fini erogativi di interesse, ai salari convenzionali.     
Con riguardo alla determinazione della retribuzione di riferimento ed alla individuazione dei dati salariali utili per la liquidazione delle prestazioni di malattia e maternità, si rinvia a quanto già chiarito nel messaggio n. 29676 del 7 dicembre 2007.  Si ricorda, ad ogni modo, che la retribuzione di base per la liquidazione delle prestazioni non può essere inferiore al minimale di legge indicato, per il 2011, nella  Circ. 1 febbraio 2011, n. 24 (Allegato 1, Tabella A, anno 2011, operaio agricoltura), pari a euro 39,58.     

     
        3) COMPARTECIPANTI FAMILIARI E PICCOLI COLONI (malattia, maternità e tubercolosi).           

     
Come già comunicato con Circ. 30 giugno 2010, n. 79, con D.Dirett. 21 aprile 2010 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (pubblicato sulla G.U. n. 99 del 29 aprile 2010), sono state determinate, per ciascuna provincia, le retribuzioni medie giornaliere valide per l’anno 2010 ai fini previdenziali (v. tabella allegata).     
Per quanto si riferisce ai riflessi sull’erogazione delle prestazioni economiche di malattia e di tubercolosi (per i primi 180 giorni di assistenza), si ricorda che dette  retribuzioni sono utilizzabili soltanto nei confronti dei lavoratori in  questione (compartecipanti familiari e piccoli coloni), limitatamente ai quali, nell’ambito del settore agricolo, continuano a trovare applicazione i salari medi convenzionali determinati anno per anno per ciascuna provincia con i decreti previsti dall’art. 28 del D.P.R. n. 488/1968 (v. circolare 2 marzo 2000, n. 56, paragrafo 2, e messaggio 19 dicembre 2001, n. 955).     
Eventuali prestazioni riferite ad eventi indennizzabili sulla base di periodi di paga cadenti nell’anno 2010 (in proposito v. Circ. n. 134386 AGO del 6 aprile 1982) e liquidate temporaneamente ai lavoratori predetti sulla scorta dei salari convenzionali stabiliti per il 2009, dovranno essere, pertanto, riliquidate sulla base dei nuovi importi.     
I salari applicabili per l’anno 2011 saranno comunicati non appena disponibili: nel frattempo, come di consueto, saranno utilizzati, in via temporanea e salvo conguaglio, i salari validi per l’anno 2010.     
Per quanto riguarda le prestazioni economiche di maternità, si ribadisce (v. Circ. 11 marzo 2010, n. 37) che le stesse, a decorrere dal 2010, sono liquidate sulla base del reddito medio convenzionale giornaliero valido per la determinazione della misura delle pensioni (art. 2, comma 153, della L. 23 dicembre 2009, n. 191 - Legge finanziaria per l’anno 2010).     
Pertanto, eventuali prestazioni di maternità riferite ad eventi indennizzabili sulla base di periodi di paga cadenti nell’anno 2010 e liquidate temporaneamente sulla scorta del reddito medio convenzionale giornaliero valido, per l’anno 2009 (Euro 48,98), ai fini della determinazione della misura delle pensioni, dovranno essere riliquidate sulla base del nuovo importo pari a Euro 50,35 (v. Circ. 17 maggio 2010, n. 65).
Il reddito applicabile per l’anno 2011 ai fini dell’erogazione delle prestazioni di maternità saràcomunicato non appena disponibile: nel frattempo sarà utilizzato, in via temporanea e salvo conguaglio, il reddito valido per l’anno 2010, pari a Euro 50,35.                 

     
        4) LAVORATORI ITALIANI OPERANTI ALL’ESTERO IN PAESI EXTRACOMUNITARI (malattia, maternità e tubercolosi).           

     
Con D.M. 3 dicembre 2010 il Ministero del lavoro e delle politiche sociali (G.U. n. 300 del 24 dicembre 2010), di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha determinato le retribuzioni convenzionali da prendere a base  per il calcolo dei contributi dovuti per l’anno 2011 a favore dei lavoratori italiani operanti all’estero, in Paesi extracomunitari, per le assicurazioni obbligatorie non contemplate da accordi in materia di sicurezza sociale.     
Le predette retribuzioni, utilizzabili anche per la liquidazione delle prestazioni economiche di malattia, maternità e  tbc per le quali sono da prendere a riferimento le retribuzioni relative all’anno 2011, sono riportate nella Circ. 9 febbraio 2011, n. 31.     

     
        LAVORATRICI ITALIANE E STRANIERE ADDETTE AI SERVIZI DOMESTICI E FAMILIARI (maternità).            

     
Ai fini del calcolo dell’indennità per congedo di maternità (astensione obbligatoria e interdizione anticipata dal lavoro), il cui inizio si colloca nel 2011, devono essere utilizzate le seguenti retribuzioni convenzionali orarie (v. Circ. 1 febbraio 2011, n. 23):      
- euro 6,50 per le retribuzioni orarie effettive fino a euro 7,34;     
- euro 7,34 per le retribuzioni orarie effettive superiori a Euro 7,34 e fino a euro 8,95;     
- euro 8,95 per le retribuzioni orarie effettive superiori a euro 8,95;     
- euro 4,72 per i rapporti di lavoro con orario superiore a 24 ore settimanali.     

     
        6) LAVORATRICI AUTONOME: ARTIGIANE, COMMERCIANTI, COLTIVATRICI DIRETTE, COLONE, MEZZADRE, IMPRENDITRICI AGRICOLE PROFESSIONALI (maternità).           

     
L’indennità per i due mesi precedenti la data del parto e per i tre mesi successivi alla stessa data, l’indennità per congedo parentale nonché quella per interruzione della gravidanza devono  essere calcolate utilizzando i seguenti importi:     
- coltivatrici dirette, colone, mezzadre, imprenditrici agricole professionali: euro 38,96, corrispondenti al limite minimo di retribuzione giornaliera fissata per l’anno 2010 per la  qualifica di operaio dell'agricoltura (tab. A allegata alla Circ. 2 febbraio 2010, n. 16), con riferimento alle nascite avvenute nel 2011 (anche quando il periodo indennizzabile abbia avuto inizio nel 2010);     
- artigiane: euro 44,49, corrispondenti al limite minimo di retribuzione giornaliera fissata per l’anno 2011 per la  qualifica di impiegato dell’artigianato (tab. A allegata alla Circ. 1 febbraio 2011, n. 24), con riferimento agli eventi per i quali il periodo indennizzabile abbia inizio nel 2011;     
- commercianti: euro 44,49, corrispondenti al limite minimo di retribuzione giornaliera fissata per l’anno 2011 per la  qualifica di impiegato del commercio (tab. A allegata alla Circ. 1 febbraio 2011, n. 24), con riferimento agli eventi per i quali il periodo indennizzabile abbia inizio nel 2011.   



B) Importi di riferimento per altre prestazioni.     
        1) LAVORATORI ISCRITTI ALLA GESTIONE SEPARATA DEI LAVORATORI AUTONOMI DI CUI ALLA LEGGE N. 335/1995 (malattia e maternità).           

     
        Generalità           
La legge 24 dicembre 2007, n. 247, all’art. 1, comma 79, ha stabilito, a partire dal 1° gennaio 2008 e fino all’anno 2010, l’aumento di un punto percentuale delle aliquote contributive pensionistiche e di computo per tutti gli iscritti alla Gestione Separata. L’art. 1, comma 10, della legge 24 dicembre 2007, n. 247 aveva previsto, a decorrere dal 1° gennaio 2011, un innalzamento nella misura di 0,09 punti percentuali dell’aliquota contributiva di finanziamento; tuttavia, il comma 39 dell’art. 1, della legge 13 dicembre 2010, n. 220 (legge di stabilità 2011) ha abrogato il citato comma 10 (v. Circ. 9 febbraio 2011, n. 30). Peraltro, l’aliquota contributiva aggiuntiva istituita dall’art. 59 della L. n. 449/1997, e successive modificazioni, ai fini dell’erogazione dell’indennità di maternità, dell’assegno per il nucleo familiare e del trattamento di malattia per
degenza ospedaliera (prima stabilita nella misura dello 0,50%) è pari, a far data dal 7/11/2007, allo 0,72% (v. Msg. 9 novembre  2007, n. 27090).
In conseguenza del quadro normativo sopra riassunto, l’aliquota contributiva complessiva dovuta per i soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie risulta anche per l’anno 2011 pari al 26,72%.     
Il contributo mensile utile ai fini dell’accertamento del requisito richiesto si ottiene, quindi, per l’anno  2011, applicando l’aliquota del 26,72% sul minimale di reddito di cui all’art. 1, comma 3, della L. n. 233/1990 che è pari, per il suddetto anno, a euro 14.552,00. Conseguentemente, il contributo mensile utile è pari ad euro 324,02.
Per  gli eventi insorti nel 2011, il limite di reddito previsto ai fini dell’erogazione dell’indennità per degenza ospedaliera e dell’indennità di malattia corrisponde ad euro 64.502,9 (= 70% del massimale 2010, pari  ad euro 92.147,00 - Circ. 2 febbraio 2010, n. 13).     

     
        Indennità di malattia a favore di collaboratori a progetto e categorie assimilate (art. 1, comma 788, legge n. 296/2006)           

     
La misura della prestazione è pari al 50% dell’importo corrisposto a titolo di indennità per degenza ospedaliera a  favore dei lavoratori iscritti alla Gestione Separata. Pertanto, l’indennità di malattia andrà calcolata - applicando la percentuale del 4%, del 6% o dell’8% a seconda delle mensilità di contribuzione accreditate nei 12 mesi precedenti l’evento - assumendo a riferimento l’importo che si ottiene dividendo per 365 il massimale contributivo di cui all’art. 2, comma 18, della legge n. 335/1995, valido per l’anno di inizio della malattia.     
Conseguentemente, per le malattie iniziate nell’anno 2011, anno nel quale il massimale contributivo suddetto è risultato pari a euro 93.622,00 (Circ. 9 febbraio 2011, n. 30), l’indennità sarà calcolata su euro 256,50 (euro 93.622,00 diviso 365) e corrisponderà, per ogni giornata indennizzabile, a:     
- euro 10,26 (4%), se nei 12 mesi precedenti l’evento risultano accreditate da 3 a 4 mensilità di contribuzione;     
- euro 15,39 (6%), se nei 12 mesi precedenti l’evento risultano accreditate da 5 a 8 mensilità di contribuzione;     
- euro 20,52 (8%), se nei 12 mesi precedenti l’evento risultano accreditate da 9 a 12 mensilità di contribuzione.     

     
        Degenza ospedaliera           

     
Come è noto, secondo i criteri vigenti (v. Circ. 23 luglio 2001, n. 147),  l’indennità in questione va calcolata - con percentuali diverse (8%, 12%, 16%) a seconda della contribuzione attribuita nei dodici mesi precedenti il ricovero - sull’importo che si ottiene dividendo per 365 il massimale contributivo di cui all’art. 2, comma 18, della citata legge 8 agosto 1995, n. 335, valido per l’anno nel quale ha avuto inizio l’evento.     
Conseguentemente, per le degenze iniziate nell’anno 2011, l’indennità, calcolata su euro 256,50, corrisponderà, per ogni giornata indennizzabile, a:     
- euro 20,52 (8%), in caso di accrediti contributivi da 3 a 4 mesi;     
- euro 30,78 (12%), in caso di accrediti contributivi da 5 a 8 mesi;     
- euro 41,04 (16%), in caso di accrediti contributivi da 9 a 12 mesi.     

     
        2) ASSEGNI DI MATERNITÀ CONCESSI DAI COMUNI.           

     
Come reso noto con Circ. 23 marzo 2011, n. 56,  la variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, da applicarsi per l’anno 2011, è pari allo 1,6%.  Pertanto, gli importi dell’assegno di maternità del Comune e dei requisiti reddituali, di cui all’art. 74 del D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151 validi per le  nascite avvenute nel 2011, nonchè per gli  affidamenti e  le adozioni il cui ingresso in famiglia sia avvenuto nel 2011, sono i seguenti:     
- assegno di maternità (in misura piena) = euro 316,25 mensili per complessivi euro 1.581,25;     
- indicatore della situazione economica (I.S.E.) con riferimento ai nuclei familiari con tre componenti = euro 32.967,39.     

     
        3) ASSEGNI DI MATERNITÀ DELLO STATO CONCESSI DALL’INPS.           

     
L’importo dell’assegno di maternità dello Stato, di cui all’art. 75 del D.Lgs. n. 151/2001,  validi per le nascite avvenute nel 2011, nonchè per gli  affidamenti preadottivi e le adozioni dei minori il cui ingresso in famiglia sia avvenuto nel 2011, è pari a euro 1.946,88 (misura intera), tenuto conto che la variazione dell’indice ISTAT da applicarsi per il 2011 è, come detto al paragrafo precedente, pari all'1,6 per cento [2].     

     
[2] Si rammenta che per il 2010 l’importo dell’assegno dello Stato era pari a Euro 1.916,22.

     
        4) LIMITI DI REDDITO PER L’INDENNIZZABILITÀ DEL CONGEDO PARENTALE NEI CASI PREVISTI DALL’ART. 34, COMMA 3, DEL D.LGS. N. 151/2001.     

     
In base al D.M. 19 novembre 2010 (G.U. n. 279 del 29 novembre  2010), che stabilisce nella misura dell'1,4% la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione  automatica delle pensioni da attribuire in via previsionale per l’anno 2011, il valore provvisorio dell’importo annuo del trattamento minimo pensionistico per il 2011 è pari a euro 6.076,59 (v. tabella B della Circ. 30 dicembre 2010, n. 167).
Tale  importo, come è noto, è da prendere a riferimento ai fini dell’indennità per congedo parentale nei casi previsti dal comma 3 dell’art. 34 del D.Lgs. n. 151/2001 (v. Circ. 6 giugno 2000, n. 109, Circ. 17 gennaio 2003, n. 8 e Circ. 4 febbraio 2008, n. 16),  nel senso che il genitore che nel 2011 chiede periodi di congedo parentale ulteriori rispetto a quelli di cui ai commi 1 e 2 dell’art. 32  del citato decreto, ha diritto alla indennità nella misura del 30% se il proprio reddito individuale è inferiore a due volte e mezzo l’importo  annuo del trattamento minimo di pensione: per il 2011 il valore provvisorio di tale importo risulta, pertanto, pari a euro 15.191,47 (= 6.076,59 x 2,5).     
Si fa riserva di comunicare il valore definitivo del suddetto importo annuo per il 2011, qualora lo stesso dovesse risultare diverso da quello provvisorio sopra indicato.     

     
        5) ART. 42, COMMA 5, D.LGS. N. 151/2001 - INDENNITÀ ECONOMICA E ACCREDITO FIGURATIVO PER I PERIODI DI CONGEDO RICONOSCIUTI IN FAVORE DEI FAMILIARI DI PORTATORI DI HANDICAP. IMPORTI MASSIMI PER L’ANNO 2010.           

     
Come è noto (v. Circ. 15 gennaio 2007, n. 14),  l’importo di 70 milioni di lire (pari a euro 36.151,98) per il 2001, da  rivalutarsi annualmente, a partire dal 2002, sulla base delle variazioni dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, deve rappresentare il tetto massimo complessivo annuo dell’onere relativo al beneficio di cui all’art. 42, comma 5, del D.Lgs. n. 151/2001 e deve essere ripartito fra indennità economica ed accredito figurativo.     
L’ammontare delle due voci di spesa sopra indicate deve essere determinato prendendo a riferimento l’importo complessivo annuo stabilito dalla norma e l’aliquota pensionistica IVS vigente per lo stesso anno nell’ordinamento pensionistico interessato.     
La differenza fra l’importo complessivo annuo e  il valore ottenuto dalla predetta operazione costituirà il costo massimo della copertura figurativa annua.     
Considerato il limite complessivo di spesa ed il costo della copertura figurativa, l’importo della retribuzione figurativa da accreditare rapportato al periodo di congedo non potrà comunque eccedere l’importo massimo dell’indennità economica.     
In attuazione di quanto precede, vengono riportati, per l’anno 2011, sulla base della variazione dell’indice Istat dell'1,6%, il tetto massimo complessivo dell’indennità per congedo  straordinario e del relativo accredito figurativo, i valori massimi dell’indennità economica, annuale e giornaliera (tabella 1), calcolati tenendo conto dell’aliquota contributiva del 33% (FPLD), nonché gli importi massimi di retribuzione figurativa (tabella 2) accreditabili a copertura dei periodi di congedo fruiti nell’anno in corso.     

     
                               
                                  
                    TABELLA 1                                   
                    Valori massimi dell’indennità economica                                   
(importi in EURO, calcolati secondo l’aliquota del 33%)                                           
                                  
                    A                                                                    
                    B                                                                    
                    C                                                                    
                    D                                                             
                                  
                    Anno                                                                    
                    Importo complessivo annuo                                                                    
                    Importo massimo annuo indennità                                                                    
                    Importo massimo giornaliero indennità                                                             
                                  
2011                                                  
44.276,32                                                  
33.290,00                                                  
91,21                                         




                   

     
                               
                                  
                    TABELLA 2                                   
                    Valori massimi di retribuzione figurativa accreditabile                                   
(importi calcolati in EURO secondo l’aliquota del 33%)                                           
                                  
                    A                                                                    
                    B                                                                    
                    C                                                                    
                    D                                                             
                                  
                    Anno                                                                    
                    Retribuzione figurativa massima annua                                                                    
                    Retribuzione figurativa massima settimanale                                                                    
                    Retribuzione figurativa massima giornaliera                                                             
                                  
2011                                                  
33.290,00                                                  
640,19                                                  
91,21                                         




                   

     
Il Direttore generale     
Nori   



Allegato 1     

                 
                               
                                  
Provincia                                                  
Retribuzione in euro                                                  
Contributo giornaliero in euro                                                  
Contributo base in euro                                           
                                  
AGRIGENTO                                                  
57,93                                                  
15,75                                                  
0,06                                           
                                  
ALESSANDRIA                                                  
66,39                                                  
18,05                                                  
0,07                                           
                                  
ANCONA                                                  
62,51                                                  
17,00                                                  
0,07                                           
                                  
AOSTA                                                  
61,49                                                  
16,72                                                  
0,07                                           
                                  
AREZZO                                                  
62,84                                                  
17,09                                                  
0,07                                           
                                  
ASCOLI PICENO                                                  
59,54                                                  
16,19                                                  
0,07                                           
                                  
ASTI                                                  
62,85                                                  
17,09                                                  
0,07                                           
                                  
AVELLINO                                                  
60,87                                                  
16,55                                                  
0,07                                           
                                  
BARI                                                  
58,13                                                  
15,81                                                  
0,06                                           
                                  
BELLUNO                                                  
65,46                                                  
17,80                                                  
0,07                                           
                                  
BENEVENTO                                                  
59,23                                                  
16,10                                                  
0,07                                           
                                  
BERGAMO                                                  
66,59                                                  
18,11                                                  
0,07                                           
                                  
BIELLA                                                  
64,15                                                  
17,44                                                  
0,07                                           
                                  
BOLOGNA                                                  
63,35                                                  
17,22                                                  
0,07                                           
                                  
BOLZANO                                                  
64,05                                                  
17,42                                                  
0,07                                           
                                  
BRESCIA                                                  
64,18                                                  
17,45                                                  
0,07                                           
                                  
BRINDISI                                                  
60,11                                                  
16,34                                                  
0,07                                           
                                  
CAGLIARI                                                  
60,19                                                  
16,37                                                  
0,07                                           
                                  
CALTANISSETTA                                                  
59,27                                                  
16,12                                                  
0,07                                           
                                  
CAMPOBASSO                                                  
52,86                                                  
14,37                                                  
0,06                                           
                                  
CASERTA                                                  
56,03                                                  
15,23                                                  
0,06                                           
                                  
CATANIA                                                  
60,28                                                  
16,39                                                  
0,07                                           
                                  
CATANZARO                                                  
60,09                                                  
16,34                                                  
0,07                                           
                                  
CHIETI                                                  
59,10                                                  
16,07                                                  
0,06                                           
                                  
COMO                                                  
65,55                                                  
17,82                                                  
0,07                                           
                                  
COSENZA                                                  
56,08                                                  
15,25                                                  
0,06                                           
                                  
CREMONA                                                  
64,96                                                  
17,66                                                  
0,07                                           
                                  
CROTONE                                                  
52,39                                                  
14,24                                                  
0,06                                           
                                  
CUNEO                                                  
60,28                                                  
16,39                                                  
0,07                                           
                                  
ENNA                                                  
62,41                                                  
16,97                                                  
0,07                                           
                                  
FERRARA                                                  
63,95                                                  
17,39                                                  
0,07                                           
                                  
FIRENZE                                                  
63,57                                                  
17,28                                                  
0,07                                           
                                  
FOGGIA                                                  
65,55                                                  
17,82                                                  
0,07                                           
                                  
FORLÍ/RIMINI                                                   
63,70                                                  
17,32                                                  
0,07                                           
                                  
FROSINONE                                                  
51,98                                                  
14,13                                                  
0,06                                           
                                  
GENOVA                                                  
61,34                                                  
16,68                                                  
0,07                                           
                                  
GORIZIA                                                  
61,65                                                  
16,76                                                  
0,07                                           
                                  
GROSSETO                                                  
63,03                                                  
17,14                                                  
0,07                                           
                                  
IMPERIA                                                  
59,15                                                  
16,08                                                  
0,07                                           
                                  
ISERNIA                                                  
55,80                                                  
15,17                                                  
0,06                                           
                                  
LA SPEZIA                                                  
60,21                                                  
16,37                                                  
0,07                                           
                                  
L'AQUILA                                                  
61,16                                                  
16,63                                                  
0,07                                           
                                  
LATINA                                                  
61,48                                                  
16,72                                                  
0,07                                           
                                  
LECCE                                                  
58,20                                                  
15,82                                                  
0,06                                           
                                  
LECCO                                                  
65,36                                                  
17,77                                                  
0,07                                           
                                  
LIVORNO                                                  
62,07                                                  
16,88                                                  
0,07                                           
                                  
LODI                                                  
63,68                                                  
17,31                                                  
0,07                                           
                                  
LUCCA                                                  
62,41                                                  
16,97                                                  
0,07                                           
                                  
MACERATA                                                  
61,33                                                  
16,68                                                  
0,07                                           
                                  
MANTOVA                                                  
66,78                                                  
18,16                                                  
0,07                                           
                                  
MASSA CARRARA                                                  
55,72                                                  
15,15                                                  
0,06                                           
                                  
MATERA                                                  
57,71                                                  
15,69                                                  
0,06                                           
                                  
MESSINA                                                  
60,09                                                  
16,34                                                  
0,07                                           
                                  
MILANO                                                  
62,79                                                  
17,07                                                  
0,07                                           
                                  
MODENA                                                  
68,04                                                  
18,50                                                  
0,07                                           
                                  
NAPOLI                                                  
58,96                                                  
16,03                                                  
0,06                                           
                                  
NOVARA                                                  
64,45                                                  
17,52                                                  
0,07                                           
                                  
NUORO                                                  
65,76                                                  
17,88                                                  
0,07                                           
                                  
ORISTANO                                                  
66,13                                                  
17,98                                                  
0,07                                           
                                  
PADOVA                                                  
65,55                                                  
17,82                                                  
0,07                                           
                                  
PALERMO                                                  
60,35                                                  
16,41                                                  
0,07                                           
                                  
PARMA                                                  
66,70                                                  
18,14                                                  
0,07                                           
                                  
PAVIA                                                  
65,50                                                  
17,81                                                  
0,07                                           
                                  
PERUGIA                                                  
64,87                                                  
17,64                                                  
0,07                                           
                                  
PESARO URBINO                                                  
59,47                                                  
16,17                                                  
0,07                                           
                                  
PESCARA                                                  
59,78                                                  
16,25                                                  
0,07                                           
                                  
PIACENZA                                                  
66,71                                                  
18,14                                                  
0,07                                           
                                  
PISA                                                  
62,99                                                  
17,13                                                  
0,07                                           
                                  
PISTOIA                                                  
66,49                                                  
18,08                                                  
0,07                                           
                                  
PORDENONE                                                  
61,87                                                  
16,82                                                  
0,07                                           
                                  
POTENZA                                                  
52,59                                                  
14,30                                                  
0,06                                           
                                  
PRATO                                                  
63,24                                                  
17,19                                                  
0,07                                           
                                  
RAGUSA                                                  
59,30                                                  
16,12                                                  
0,07                                           
                                  
RAVENNA                                                  
61,95                                                  
16,84                                                  
0,07                                           
                                  
REGGIO CALABRIA                                                  
57,27                                                  
15,57                                                  
0,06                                           
                                  
REGGIO EMILIA                                                  
67,37                                                  
18,32                                                  
0,07                                           
                                  
RIETI                                                  
59,84                                                  
16,27                                                  
0,07                                           
                                  
ROMA                                                  
74,21                                                  
20,18                                                  
0,08                                           
                                  
ROVIGO                                                  
62,20                                                  
16,91                                                  
0,07                                           
                                  
SALERNO                                                  
59,81                                                  
16,26                                                  
0,07                                           
                                  
SASSARI                                                  
59,45                                                  
16,16                                                  
0,07                                           
                                  
SAVONA                                                  
60,05                                                  
16,33                                                  
0,07                                           
                                  
SIENA                                                  
64,85                                                  
17,63                                                  
0,07                                           
                                  
SIRACUSA                                                  
61,48                                                  
16,72                                                  
0,07                                           
                                  
SONDRIO                                                  
62,13                                                  
16,89                                                  
0,07                                           
                                  
TARANTO                                                  
57,50                                                  
15,63                                                  
0,06                                           
                                  
TERAMO                                                  
58,20                                                  
15,82                                                  
0,06                                           
                                  
TERNI                                                  
59,95                                                  
16,30                                                  
0,07                                           
                                  
TORINO                                                  
65,52                                                  
17,81                                                  
0,07                                           
                                  
TRAPANI                                                  
59,53                                                  
16,19                                                  
0,07                                           
                                  
TRENTO                                                  
70,36                                                  
19,13                                                  
0,08                                           
                                  
TREVISO                                                  
66,55                                                  
18,09                                                  
0,07                                           
                                  
TRIESTE                                                  
61,27                                                  
16,66                                                  
0,07                                           
                                  
UDINE                                                  
60,39                                                  
16,42                                                  
0,07                                           
                                  
VARESE                                                  
67,00                                                  
18,22                                                  
0,07                                           
                                  
VENEZIA                                                  
64,66                                                  
17,58                                                  
0,07                                           
                                  
VERB.C.OSSOLA                                                  
67,18                                                  
18,27                                                  
0,07                                           
                                  
VERCELLI                                                  
65,50                                                  
17,81                                                  
0,07                                           
                                  
VERONA                                                  
63,72                                                  
17,32                                                  
0,07                                           
                                  
VIBO VALENTIA                                                  
58,01                                                  
15,77                                                  
0,06                                           
                                  
VICENZA                                                  
65,39                                                  
17,78                                                  
0,07                                           
                                  
VITERBO                                                  
60,27                                                  
16,39                                                  
0,07                                         




                 



L. 23 dicembre 2009, n. 191, art. 2
D.P.R. 30 aprile 1970, n. 602, art. 4
L. 8 agosto 1995, n. 335, art. 2
L. 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1, comma 788
D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, art. 34
D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, art. 42
D.Dirett. 21 aprile 2010
D.M. 3 dicembre 2010
D.M. 19 novembre 2010