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sabato 11 giugno 2011

Roma poliziotti aggrediti e messi in fuga



REFERENDUM: REPUBBLICA, DIVORZIO, MAGGIORITARIO, I SI' E I NO CHE LASCIANO IL SEGNO/ADNKRONOS = ITALIANI ALLE URNE DAL 1946 PER QUESITI ABROGATIVI E NON SOLO

REFERENDUM: REPUBBLICA, DIVORZIO, MAGGIORITARIO, I SI' E I NO CHE LASCIANO IL SEGNO/ADNKRONOS =
ITALIANI ALLE URNE DAL 1946 PER QUESITI ABROGATIVI E NON SOLO

Roma, 11 giu. (Adnkronos) - La vittoria della Repubblica sulla
monarchia; la conferma della legge sul divorzio; il si'
all'introduzione del maggioritario. Sono stati anche i referendum a
segnare alcuni passaggi fondamentali della storia del nostro Paese dal
dopoguerra ad oggi, a partire dal 2 giugno del 1946, quando il 54 per
cento degli italiani preferi' la forma repubblicana a quella
monarchica.

Poi, dopo un lungo intervallo durato fino al 12 maggio del 1974,
inizio' la serie dei referendum abrogativi previsti dalla
Costituzione, 62 quesiti che hanno chiamato alle urne i cittadini per
15 volte e che in un intrecciarsi di si' e no all'abrogazione di norme
hanno determinato il via libera o lo stop a modifiche giuridiche,
sociali ed economiche.

Da ricordare anche il referendum consultivo del 1989, quando in
contemporanea con le elezioni europee si chiese agli elettori di
esprimersi sull'eventualita' di conferire poteri costituenti al
Parlamento europeo; e anche le consultazioni dell'ottobre 2001 e del
giugno 2006, che confermarono e bocciarono le riforme costituzionali
sul federalismo e sulla devolution approvate a maggioranza,
rispettivamente, da centrosinistra e centrodestra. (segue)

(Sam/Col/Adnkronos)
11-GIU-11 13:16

NNNNREFERENDUM: REPUBBLICA, DIVORZIO, MAGGIORITARIO, I SI' E I NO CHE LASCIANO IL SEGNO/ADNKRONOS (2) =
LA SCONFITTA DI FANFANI SUL DIVORZIO E LA VITTORIA DI CRAXI
SULLA SCALA MOBILE

(Adnkronos) - Non tutti i referendum naturalmente hanno avuto
gli stessi effetti socio-politici e sono stati accompagnati da una
uguale carica emotiva e dallo stesso livello di mobilitazione.
Fortissima fu la battaglia per l'abrogazione e la difesa della legge
sul divorzio, che vide schierati in prima fila la Dc e il suo
segretario Amintore Fanfani, usciti sconfitti dal 59 per cento di no
che lasciarono quindi in vigore le norme.

Chi invece usci' rafforzato da una consultazione referendaria fu
Bettino Craxi, dopo che il 9 giugno del 1985, con il 54,3 per cento di
no all'abrogazione e il 45,6 per cento di si', usci' confermato il
cosiddetto accordo di san Valentino per il taglio della scala mobile,
avversato dal Pci e dalla Cgil.

E anche due anni dopo il Partito socialista, insieme ai Radicali
e al Partito liberale, fu impegnato in prima linea nei referendum che
l'8 novembre 1987 decretarono il si' alla responsabilita' civile dei
giudici (80 per cento). Nella stessa occasione si registro' pure il
si' all'abrogazione di una serie di norme (anche qui con percentuali
intorno all'80 per cento), che in pratica si tradusse in un no al
nucleare in Italia. Tra l'altro fu la prima volta che su un quesito
abrogativo prevalsero i si'. (segue)

(Sam/Col/Adnkronos)
11-GIU-11 13:17

NNNNREFERENDUM: REPUBBLICA, DIVORZIO, MAGGIORITARIO, I SI' E I NO CHE LASCIANO IL SEGNO/ADNKRONOS (3) =
CRAXI INVITA AD ANDARE AL MARE E SORGE LA STELLA DI MARIOTTO
SEGNI

(Adnkronos) - Quattro anni dopo, pero', fu proprio in occasione
di un referendum che inizio' ad offuscarsi la stella di Craxi e a
brillare quella di Mario Segni. L'invito ad andare al mare formulato
dal leader socialista fu infatti ignorato dagli italiani, che con il
95 per cento di si' decretarono l'introduzione della preferenza unica.
Era il 9 giugno del 1991, sei anni esatti dal referendum sulla scala
mobile.

Di li' a poco Segni sarebbe arrivato all'apice della sua
carriera politica, quando il 18 aprile del 1993 gli italiani, con l'82
per cento di si', dissero addio al proporzionale e all'introduzione
del maggioritario. Dopo l'addio alla Dc, il leader referendario non
seppe cogliere pero' i frutti di quel successo e scocco' l'ora di
Silvio Berlusconi.

E anche per il Cavaliere arrivo' la prova referendum, in una
consultazione fondamentale per i suoi interessi imprenditoriali e per
il suo futuro politico. L'11 giugno del 1995, pochi mesi dopo il
'ribaltone' e all'indomani della sconfitta 9-6 subita alle Regionali,
la vittoria dei no all'abrogazione di una serie di norme su
concessioni televisive, spot e raccolta pubblicitaria, con percentuali
tra il 55 e il 56 per cento, salvaguardo' il futuro delle reti
Mediaset. (segue)

(Sam/Col/Adnkronos)
11-GIU-11 13:17

NNNNREFERENDUM: REPUBBLICA, DIVORZIO, MAGGIORITARIO, I SI' E I NO CHE LASCIANO IL SEGNO/ADNKRONOS (4) =
QUORUM MANCATO DI UN SOFFIO NEL '99 E LA BATTAGLIA PER
ASTENSIONE SU FECONDAZIONE

(Adnkronos) - Fu una consultazione in cui fino all'ultimo ci si
interrogo' sul raggiungimento del quorum (risultato poi superiore di
molto al 50 per cento ma inferiore al 60), che da li' in poi sarebbe
diventato in elemento determinante, decretando il flop di numerose
prove elettorali, a partire da una serie di quesiti del 1997.

Resta alla storia quel 49,58 di votanti che il 18 aprile del
1999 segno' il fallimento di un nuovo referendum Segni per
l'abrogazione della quota proporzionale del 'Mattarellum', dopo che
per alcune ore sembrava certa la vittoria dei si'.

Cosi' negli anni successivi la campagna per l'astensione
affianco' quella per i si' e i no, diventando determinante ad esempio
il 12 giugno del 2005 per il fallimento dei referendum sulla
fecondazione assistita. Domani saranno sei anni esatti: chissa' se a
vincere saranno ancora gli astenuti o se sara' importante tornare a
contare i si' e i no.

(Sam/Col/Adnkronos)
11-GIU-11 13:17

NNNN

Sanità: chi ha avuto primo infarto, ha 60% probabilità recidiva

SANITA': CHI HA AVUTO PRIMO INFARTO, HA 60% PROBABILITA' RECIDIVA =
(AGI) - Roma, 11 giu. - Colpiti al cuore quando ormai pensavano
di essere al sicuro. La nuova emergenza sanitaria in Sicilia
sono proprio loro, i sopravvissuti al primo infarto. Sei su
dieci finiscono per averne un altro. E i rischi di mortalita'
triplicano. Ogni anno sono oltre 10.800 i siciliani ricoverati
a seguito di un infarto: per 6.500 di loro e' la "prima volta"
e le vittime, se ricoverate in Unita' Coronarica, sono quasi
200, con un rischio di mortalita' del 3%. Ma a far scattare
l'allarme e' un altro dato significativo: sono ben 4.300 i
pazienti al secondo infarto. Sono loro a rischiare di piu',
perche' 1 su 5 muore entro l'anno. Per questi pazienti il tasso
di mortalita' risulta triplicato rispetto a quello del primo
infarto: oltre 150 non superano il ricovero, circa 340 muoiono
entro il primo mese, piu' di 500 non riescono a sopravvivere
oltre un anno. Per un totale di 1000 decessi, per la meta'
evitabili con cure adeguate e costanti e stili di vita
salvacuore. Cresce dunque il numero di chi sopravvive
all'infarto, grazie all'aumento di ricoveri sempre piu'
tempestivi e alla riduzione dei fattori di rischio, ma
aumentano i pazienti che perdono la vita nel dopo infarto per
scarsa aderenza alla terapia e stili di vita inadeguati. Lo
sottolineano i cardiologi dell'Anmco Sicilia, che insieme alla
"Fondazione Per il Tuo Cuore" Onlus, promuovono la prima
campagna nazionale d'informazione e sensibilizzazione sulla
prevenzione cardiovascolare e sui rischi che si corrono nel
post-infarto. "Il primo infarto e' un vero e proprio fulmine a
ciel sereno per la maggior parte dei pazienti - spiega Ernesto
Mossuti, presidente regionale Anmco - Sicilia - I dati
dimostrano che la riduzione e il miglior controllo dei fattori
di rischio, hanno sostanzialmente funzionato, riducendo la
probabilita' di infarto in chi non l'ha mai avuto. Cosi'
l'evento cardiovascolare si manifesta oggi all'improvviso, ma
grazie all'aumento dei ricoveri, sempre piu' tempestivi, e a
terapie migliori, la maggior parte delle persone sopravvive.
Cio' pero' non deve far abbassare la guardia nei confronti
delle conseguenze dell'infarto nel tempo: il primo evento e' il
campanello d'allarme, che indica che il cuore non e' piu' in
perfetta salute e richiede cure, precauzioni, attenzione. Il
secondo infarto e' dunque un evento evitabile e il rispetto di
stili di vita salvacuore e dei consigli del medico restano
prioritari" - puntualizza Mossuti. La consapevolezza del
rischio cardiovascolare non deve riguardare solo gli anziani o
coloro che sono affetti da altre malattie importanti ma anche
le donne e i pazienti pu' giovani. "Gli over 65 e i pazienti
con diabete o insufficienza renale cronica sono senz'altro i
soggetti a piu' alto rischio da tenere sotto stretto controllo"
- aggiunge Mossuti - "Attraverso terapie farmacologiche
adeguate e costanti potremmo dimezzare il pericolo di un
secondo infarto e la conseguente mortalita'. Purtroppo un anno
dopo l'infarto, solo un paziente su due segue cure appropriate.
E le donne e i pazienti con meno di 60 anni sono le categorie
con il piu' elevato tasso di abbandono delle cure perche' ne
sottovalutano l'importanza e si considerano, a torto, meno in
pericolo degli altri. Per di piu', pochi cambiano lo stile di
vita: meno della meta' corregge le proprie abitudini
alimentari, appena uno su dieci abbandona la sigaretta, il 70%
non fa esercizio fisico".(AGI)
Com/Mzu (Segue)
111329 GIU 11

NNNNSANITA': CHI HA AVUTO PRIMO INFARTO, HA 60% PROBABILITA' RECIDIVA (2)=
(AGI) - Roma, 11 giu - Proprio per informare e sensibilizzare
sui rischi che si corrono soprattutto dopo l'infarto l'Anmco e
la "Fondazione Per il Tuo Cuore" ONLUS, con il supporto di
AstraZeneca, nell'ambito della campagna nazionale "Il Valore
della Vita", hanno promosso un progetto indirizzato alle Scuole
Primarie e Secondarie, denominato "Art for Heart School". "Il
progetto mirava a coinvolgere i piu' giovani perche' la
prevenzione cardiovascolare, per essere davvero efficace e
porre le basi di una vita in salute, si dovrebbe imparare e
mettere in pratica fin da piccoli - spiega Mossuti - In questo
modo, inoltre, gli studenti si trasformano in "ambasciatori"
della prevenzione e della adozione di stili di vita corretti
nei confronti della famiglia. Sul sito dell'iniziativa,
www.artforheart.it, si possono trovare le informazioni per
conoscere il cuore nelle sue mille forme e per imparare a
prendersene cura, salvaguardandolo da cattive abitudini che
potrebbero danneggiarlo". Accanto al percorso "didattico" di
prevenzione cardiovascolare, il progetto prevedeva anche un
concorso creativo per l'elaborazione di opere sul tema del
cuore. Gli studenti delle scuole primarie e secondarie dovevano
interpretare il tema della campagna "Il valore della vita"
attraverso disegni, dipinti, fotografie, racconti, poesie,
sceneggiature.(AGI)
Com/Mzu
111329 GIU 11

NNNN

Tumori: rapporto Usa, la formaldeide é cancerogena

TUMORI: RAPPORTO USA, LA FORMALDEIDE E' CANCEROGENA

(ANSA) - NEW YORK, 11 GIU - Il governo americano ha inserito
la formaldeide tra le sostanze cancerogene. In un rapporto
ufficiale, scienziati che lavorano in agenzie governative hanno
precisato che ''quantita' preoccupanti'' della sostanza sono
rilevate nel compensato, negli obitori, e in certi prodotti
utilizzati nei saloni di capelli.
Gli scienziati - riporta oggi il New York Times - hanno
indicato nel loro Rapporto ufficiale sui Cancerogeni che anche
un'altra sostanza, lo stirene ('styrene', una resina usata per
la produzione di barche, vasche da bagno e oggetti in plastica)
''potrebbe'' avere effetti cancerogeni. La sostanza pero' -
precisa il Rapporto - nei prodotti di largo consumo e' rilevata
in quantita' cosi' piccole che i rischi per la salute sono molto
bassi. (ANSA).

CLE
11-GIU-11 17:39 NNNN

I.N.P.S. (Istituto nazionale della previdenza sociale) Msg. 9-6-2011 n. 12578 Lavoro occasionale di tipo accessorio - Sviluppi servizio voucher presso tabaccai. Emanato dall'Istituto nazionale della previdenza sociale.


Msg. 9 giugno 2011, n. 12578 (1).
Lavoro occasionale di tipo accessorio - Sviluppi servizio voucher
presso tabaccai.

(1) Emanato dall'Istituto nazionale della previdenza sociale.


Premessa
Da maggio 2010 è attivo il servizio di acquisto e riscossione dei
voucher pressi i tabaccai abilitati, in base alla Convenzione
stipulata tra l'Istituto e la FIT (Federazione Italiana Tabaccai).
Al fine di apportare un significativo miglioramento del servizio ed
estenderlo ad una più ampia tipologia di utenza, sono state sviluppate
nuove funzionalità di gestione dei buoni lavoro.



Sviluppi del servizio voucher
Le nuove funzionalità, sviluppate in accordo con FIT e Banca ITB S.p.A,
attive dal 6 maggio 2011, consentono:
- acquisto di voucher “multipli”;
- emissione di voucher a delegati di società o Enti locali; il
pagamento tramite `duplicati' in caso di furto o smarrimento di
voucher a prestatori e committenti.
Di seguito si forniscono le specifiche operative delle nuove modalità
di gestione del servizio.



Acquisto di voucher "multipli" e modalità di pagamento
È possibile l'acquisto di un voucher "multiplo" di
qualunque importo (purché multiplo di 10 euro), fino ad un massimo di
500 euro. È opportuno far presente ai committenti che il ricorso ai
voucher multipli presuppone che il singolo voucher multiplo venga
utilizzato per il compenso di un solo prestatore.
L'importo massimo di acquisto per singola operazione è stato
elevato a 2.000 euro giornalieri, per pagamento a mezzo contante.



Gestione delle deleghe
L'attivazione della nuova funzionalità per la gestione delle
deleghe all'interno della procedura in uso alla rete dei tabaccai
abilitati consente l'emissione di voucher a delegati di società o
Enti locali.
In questo caso è necessario richiedere la delega, presentando il
modulo SC53, scaricabile dal sito www.inps.it, alla sede INPS
competente, che procederà all'acquisizione della delega con la
normale funzione “gestione deleghe”. A seguito dell'acquisizione
effettuata dalla sede, il delegato potrà acquistare i voucher per la
società o l'Ente locale delegante nella rete dei tabaccai
abilitati, specificando - come richiesto dalla procedura - se
l'operazione di acquisto è effettuata in qualità di delegato o
come committente diretto.



Pagamento tramite “duplicati”
In caso di furto o smarrimento dei voucher acquistati presso i
tabaccai occorso al prestatore o al committente, si confermano le
indicazioni fornite con il Msg. 14 maggio 2010, n. 13211 che prevedono
che in tali casi la sede, a seguito di presentazione della denuncia
alle autorità competenti, provvederà a stampare i
"duplicati" dei voucher.
Si precisa che nel caso di richiesta da parte del prestatore, la stampa
del "duplicato" riguarderà soltanto la "figlia"
del voucher. Nel caso di richiesta da parte del committente, per
motivi di verifiche procedurali sulla possibilità di riscossione dei
voucher smarriti o rubati, la stampa completa del `duplicato'
potrà essere effettuata trascorso 1 mese dall'acquisto.
I duplicati dei voucher saranno riscuotibili presso tutte le
tabaccherie abilitate.
Con l'occasione si comunica che sono in fase di sviluppo altre
funzionalità per la gestione di situazioni particolari:
- Riscossione da parte di prestatori sprovvisti di tessera sanitaria
- Rimborso di voucher non utilizzati
- Gestione voucher scaduti
in merito alle quali ci si riserva di fornire le indicazioni operative.
Per completezza si allega il volantino delle avvertenze destinato ai
committenti e ai prestatori con le informazioni aggiornate, che sarà
esposto presso i rivenditori di generi di monopolio autorizzati al
servizio "voucher".
Nel sito www.inps.it sono state pubblicate le informazioni relative
alle nuove funzionalità, mentre nella sezione Intranet, dedicata al
lavoro occasionale accessorio (percorso processi/soggetto
contribuente/lavoro occasionale accessorio), è consultabile il manuale
utente aggiornato.
Con l'occasione si forniscono precisazioni al fine di evitare
alcuni disguidi riscontrati in fase di riscossione.
In particolare il committente deve effettuare la dichiarazione di
inizio prestazione all'INPS, secondo le modalità comunicate con
Msg. 14 maggio 2010, n. 13211 in modo che:
- le prestazioni, svolte dallo stesso prestatore, siano inserite senza
sovrapposizione di periodi;
- le prestazioni devono essere comunicate in ordine cronologico, sulla
base della data di fine prestazione sia nel caso facciano riferimento
ad un unico prestatore, sia nel caso in cui i prestatori coinvolti
siano più d'uno;
- in caso di più acquisti di voucher presso la rete dei tabaccai
abilitati da parte di uno stesso committente, la data di inizio della
prestazione deve essere sempre successiva a quella dell'operazione
con la quale sono stati acquistati i voucher per remunerarla.



Allegato


Voucher


Qui INPS
Istituto Nazionale Previdenza Sociale


Trovi i voucher Inps nella tua tabaccheria




Cosa sono
I buoni lavoro (o voucher) sono un sistema di pagamento per
prestazioni di Lavoro Occasionale Accessorio, svolte quindi al di
fuori di un normale contratto di lavoro in modo discontinuo e
saltuario. Con i buoni lavoro (voucher) è garantita la copertura
previdenziale presso la Gestione separata dell'Inps,
l'assicurazione all'Inail e un compenso all'Inps per la
gestione del servizio. Il valore netto in favore del lavoratore è di
7,50 euro, nei limiti di 5.000 euro nette per lavoratore, per singolo
datore di lavoro nel corso di un anno solare o, nel caso di lavoratori
che percepiscono misure di sostegno al reddito, di 3.000 euro netti
complessivi nell'anno solare.
 
Datori di lavoro
 
 
- Privati (famiglie)
- Imprenditori agricoli
- Enti senza fini di lucro
- Imprese familiari
- Imprenditori operanti in tutti i settori
 
 
Attività
 
 
Lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici, strade,
parchi e monumenti; insegnamento privato supplementare; consegna porta
a porta e vendita ambulante di stampa quotidiana e periodica; attività
svolte da maneggi e scuderie; lavori domestici; manifestazioni
sportive, fieristiche, culturali o caritatevoli e lavori di emergenza
o di solidarietà; attività agricole.
 
 
Lavoratori
 

Chi può usarli
- i pensionati titolari di trattamento pensionistico in regime
obbligatorio;
- i giovani con meno di 25 anni di età, regolarmente iscritti ad un
ciclo di studi presso l'Università o istituto scolastico di ogni
ordine e grado nei periodi di vacanza, il sabato e la domenica e nei
periodi liberi da impegni scolastici, o in qualunque periodo
dell'anno se iscritti ad un ciclo regolare di studi universitari.
I giovani debbono aver compiuto i 16 anni di età e, se minorenni,
debbono possedere autorizzazione alla prestazione di lavoro
occasionale da parte del genitore o di chi esercita la patria potestà,
presentata presso una sede dell'Inps;
- chi percepisce prestazioni integrative del salario o a sostegno al
reddito (anno 2011): cassintegrati, titolari di disoccupazione
ordinaria, disoccupazione speciale per l'edilizia e i lavoratori
in mobilità;
- i lavoratori in part time (anno 2011);
- chi non ha mai lavorato, i dipendenti pubblici e privati, le
casalinghe per le attività agricole stagionali e i titolari di
disoccupazione a requisiti ridotti o disoccupazione speciale per
agricoltura, nei casi previsti dalla normativa.
 
- i lavoratori extracomunitari se in possesso di un permesso di
soggiorno che consenta lo svolgimento di attività lavorativa,
compreso quello per studio, o - nei periodi di disoccupazione - se in
possesso di un permesso di soggiorno per "attesa
occupazione".
Studenti, pensionati, soggetti percettori di misure di sostegno al
reddito e i lavoratori in part time possono svolgere attività di
natura occasionale in qualsiasi settore produttivo anche per altre
tipologie di attività

Notizie utili
Acquisto


Il datore di lavoro acquista in tabaccheria i buoni lavoro,
presentando il proprio codice fiscale. Per l'acquisto dei voucher
(indipendentemente dal loro numero, fino a un valore massimo di 2.000
euro) è previsto il versamento della commissione di 1 euro per ogni
operazione (emissione di voucher singolo da 10 euro, contestuale di
più voucher singoli da 10 euro, di un voucher di importo pari ad un
multiplo di 10 euro) al rivenditore autorizzato.

Novità
Sono attive le nuove funzionalità del servizio di vendita dei buoni
lavoro:
- acquisto di voucher "multipli" (fino al valore di 500 euro);
- aumento importo massimo di acquisto a mezzo contante a 2.000 euro per
singola operazione;
- emissione voucher a delegati di società;
- pagamento tramite "duplicati", emessi dalle sedi INPS, in
caso di furto o smarrimento di voucher a prestatori e committenti;
- rimborso di voucher non utilizzati direttamente presso le tabaccherie
abilitate (prossima attivazione).
Attivazione


Prima dell'inizio della prestazione di lavoro il datore di lavoro
deve attivare i buoni lavoro comunicando all'Inps il proprio
codice fiscale, la tipologia di datore di lavoro e di attività, i dati
del lavoratore (nome, cognome, codice fiscale), il luogo di lavoro e
la data d'inizio e fine della prestazione. È possibile telefonare
al Contact Center INPS-INAIL 803164, collegarsi al sito /www.inps.it o
recarsi in una sede Inps. Ogni variazione deve essere comunicata
all'Inps. Il datore di lavoro può collegarsi al sito
http://www.inps.it/ indicando il proprio Codice Fiscale e il codice di
controllo del voucher come password per verificare la propria
situazione. Anche il lavoratore può controllare la propria posizione
contributiva collegandosi al sito www.inps.it e indicando il proprio
Codice Fiscale e il numero di voucher come password.


Riscossione


Il lavoratore viene pagato con i voucher e li può incassare, presso
qualsiasi rivenditore autorizzato, dal secondo giorno successivo alla
fine della prestazione del lavoro occasionale, presentando la propria
Tessera Sanitaria per la verifica del Codice Fiscale. Insieme al
pagamento viene rilasciata una ricevuta riepilogativa di tutti i
voucher che sono stati pagati. Se il buono lavoro non può essere
pagato il lavoratore deve rivolgersi alla sede Inps. La riscossione
dei voucher è possibile al massimo entro un anno dal giorno
dell'emissione.


Rimborso


Se il datore di lavoro non utilizza i buoni di lavoro acquistati, può
chiedere il rimborso direttamente presso le tabaccherie abilitate. In
caso di furto o smarrimento è necessario effettuare una denuncia alle
autorità competenti e presentarla presso gli uffici Inps, che
stamperanno dei "duplicati" dei voucher, riscuotibili presso
le tabaccherie abilitate.

Ulteriori informazioni msu www.inps.it

L'INPS fornisce nuove indicazioni in merito alle procedure di accertamento delle condizioni per la fruizione del permessi mensili finalizzati all'assistenza dei soggetti in situazione di handicap grave.

I.N.P.S. (Istituto nazionale della previdenza sociale)
Msg. 18-4-2011 n. 9040
Art. 33, comma 7-bis, L. n. 104/1992. Accertamento della sussistenza delle condizioni previste per la fruizione dei permessi mensili.
Emanato dall'Istituto nazionale della previdenza sociale.
Art. 33, comma 7-bis, L. n. 104/1992. Accertamento della sussistenza delle condizioni previste per la fruizione dei permessi mensili.

(1) Emanato dall'Istituto nazionale della previdenza sociale.


Il comma 7-bis dell’art. 33, L. n. 104/1992, introdotto dall’art. 24, 1° comma, lett. c), della L. n. 183/2010 (c.d. “collegato lavoro alla manovra di finanza pubblica”, prevede un’attività di controllo, da parte del datore di lavoro e dell’INPS, circa la sussistenza delle condizioni richieste per la legittima fruizione dello stesso diritto e stabilisce la decadenza, per il lavoratore, dal diritto ai benefici di cui al comma 3 del citato articolo 33, in caso di accertamento del venir meno di tali condizioni.
In attuazione della citata disposizione di legge l’INPS dovrà provvedere ad effettuare le necessarie verifiche sul territorio.
Al fine di adeguare alle nuove disposizioni i provvedimenti già emessi in materia di permessi per l’assistenza ai disabili gravi, l’INPS ha impartito istruzioni operative con la Circ. 3 dicembre 2010, n. 155 ed il Msg. 25 gennaio 2011, n. 1740, a cui è seguita l’attività istruttoria per modificare e/o revocare le autorizzazioni in essere laddove non sussistevano i requisiti nuovi previsti dalla L. n. 183/2010.
In attesa del completamento del processo di telematizzazione dei flussi produttivi, che potrà prevedere anche l’ottimizzazione della gestione dei controlli finalizzati a prevenire il configurarsi di fattispecie connesse ad indebiti o a fenomeni di illegalità relativi alla fruizione dei permessi ex lege n. 104/1992, si rende necessario ribadire che, sia nella fase istruttoria di prima concessione dei benefici, sia nel corso dei successivi accertamenti conseguenti ad eventuali variazioni intervenute nelle situazioni di volta in volta analizzate, vengano effettuati tutti i controlli previsti per l’accertamento ed il riconoscimento del diritto.
Tra gli strumenti utili ai controlli in argomento, si raccomanda di sottoporre, in particolare, ad attenta verifica le autocertificazioni rese dai lavoratori richiedenti, nei limiti previsti dalla vigente normativa.
A tal fine ci si potrà avvalere delle banche dati dell’Istituto, da cui si potrà riscontrare, tra l’altro, l’eventuale fruizione dei benefici (L. n. 104/1992) da parte di più lavoratori. Potranno, altresì, essere acquisite dichiarazioni sostitutive di certificazioni o atti di notorietà da cui risulti, in particolare, la sussistenza in vita del disabile o l’eventuale revisione del giudizio di gravità dell’handicap, nonché, in caso di ricovero della persona in situazione di disabilità grave, la richiesta di specifica dichiarazione rilasciata dalla struttura ospitante da cui risulti l’eventuale carattere sanitario di tipo continuativo rivestito dall’assistenza prestata al disabile.
Qualora, all’esito delle verifiche istruttorie, risulti accertata l’insussistenza dei requisiti e delle condizioni per il riconoscimento o per il mantenimento del diritto a fruire dei permessi di cui alla L. n. 104/1992, si dovrà procedere alla immediata revoca dei benefici suddetti nonché agli adempimenti legati all’eventuale recupero delle prestazioni indebitamente percepite, con contestuale comunicazione al datore di lavoro (nel caso in cui non si tratti di pagamento diretto), al fine di evitare conguagli successivi al provvedimento di revoca.



L. 5 febbraio 1992, n. 104, art. 33
L. 4 novembre 2010, n. 183, art. 24

La denuncia del Silp Cgil: "Aggredita la polizia a San Lorenzo"


REFERENDUM: DA 16 ANNI MANCA QUORUM, FIDUCIA PROMOTORI IN QUOTA '50+1'/ADNKRONOS = L'ULTIMA VOLTA NEL 1995 CON IL VOTO SU BEN 12 QUESITI, AFFLUENZA DEL 58%

REFERENDUM: DA 16 ANNI MANCA QUORUM, FIDUCIA PROMOTORI IN QUOTA '50+1'/ADNKRONOS =
L'ULTIMA VOLTA NEL 1995 CON IL VOTO SU BEN 12 QUESITI, AFFLUENZA
DEL 58%

Roma, 11 giu. (Adnkronos) - Chissa' se i promotori dei quattro
quesiti referendari, due sull'acqua, uno sul nucleare ed un altro sul
legittimo impedimento, sono superstiziosi: se anche in questa
occasione il quorum non dovesse essere raggiunto sarebbe la
diciassettesima volta consecutiva nella storia delle consultazioni
referendarie in questo Paese.

L'ultima volta, infatti, e' stata 16 anni fa, nel 1995, quando
gli italiani sono stati chiamati alle urne su ben 12 quesiti: le
concessioni televisive nazionali (concentrazione di reti televisive),
le interruzioni pubblicitarie , la raccolta pubblicitaria
radiotelevisiva, le rappresentanze sindacali, la contrattazione nel
pubblico impiego, il soggiorno cautelare, la privatizzazione della
Rai, l'autorizzazione al commercio, le trattenute sui contributi
sindacali, la legge elettorale per i comuni, gli orari degli esercizi
commerciali. In quel caso si tocco' il 58%. Da allora, la quota '50+1'
e' solo un'illusione.

In nessun'altra occasione il quorum e' stato raggiunto, come due
anni dopo su sette quesiti (privatizzazione, caccia, obiezione di
coscienza, carriere magistrati, ordine dei giornalisti, incarichi
extragiudiziali dei magistrati, ministero per le Politiche agricole),
con un'affluenza di poco superiore al 30%. O come nel 1999, quando
invece il quorum fu sfiorato, con un'affluenza del 49,6% sul quesito
per l'abolizione del voto di lista per l'attribuzione con metodo
proporzionale del 25% dei seggi per l'elezione della Camera. (segue)

(Fer/Col/Adnkronos)
11-GIU-11 12:58

NNNNREFERENDUM: DA 16 ANNI MANCA QUORUM, FIDUCIA PROMOTORI IN QUOTA '50+1'/ADNKRONOS (2) =
35 LE CONSULTAZIONI REFERENDARIE DAL 1974, DAL '97 CROLLO
AFFLUENZA

(Adnkronos) - Bassa l'affluenza alle urne, di poco superiore al
32% nel 2000, con la consultazione referendaria sui rimborsi
elettorali, sull'elezione della Camera (di nuovo l'abolizione del voto
di lista per l'attribuzione proporzionale del 25% dei seggi),
sull'elezione del Csm (abrogazione del sistema elettorale dei
componenti magistrati con metodo proporzionale per liste
contrapposte), sulla separazione delle carriere dei magistrati
giudicanti e requirenti, sugli incarichi extragiudiziari dei
magistrati, sui licenziamenti, sulle trattenute associative e
sindacali tramite gli enti previdenziali.

Ancora piu' bassa l'affluenza, di poco superiore al 25%, per i
due quesiti referendari del 2003 sull'articolo 18 dello Statuto dei
lavoratori e sulla servitu' coattiva di elettrodotto. Stesse
percentuali di affluenza anche per i quattro quesiti del 2005 sulla
fecondazione medicalmente assistita, mentre nel giugno di due anni fa
ancora un crollo nell'affluenza, con una percentuale intorno al 23%
per i quesiti sull'elezione di Camera e Senato: abrogazione della
possibilita' di collegamento tra liste e di attribuzione del premio di
maggioranza ad una coalizione di liste in entrambi i rami del
Parlamento e abrogazione della possibilita' per uno stesso candidato
di presentare la propria candidatura in piu' di una circoscrizione.

Fino al 1995, fatti salvi i tre referendum sulla caccia e l'uso
dei pesticidi del 1990 che si erano fermati a quota 43%, tutti gli
altri 34 referendum abrogativi avevano superato abbondantemente il
quorum. (segue)

(Fer/Col/Adnkronos)
11-GIU-11 12:58

NNNNREFERENDUM: DA 16 ANNI MANCA QUORUM, FIDUCIA PROMOTORI IN QUOTA '50+1'/ADNKRONOS (3) =
PICCO AFFLUENZA NEL 1974 PER VOTO SU DIVORZIO, QUASI IL 90% ALLE
URNE

(Adnkronos) - La media dell'affluenza negli anni dal 1974 (primo
referendum abrogativo sul divorzio) al 1995 e' del 67%. A partire dal
1997 e fino a oggi, invece, i 24 referendum che si sono svolti
registrano un'affluenza media del 29,56%. I due anni che vanno dal
1995 al 1997, quindi, segnano un calo della partecipazione media alle
consultazioni referendarie del 41,44%.

Dal 1974 al 1995 l'affluenza e' scesa in percentuale pressoche'
costante da un massimo dell'87,7% (nel 1974 per il divorzio) a un
minimo del 57-58% per le votazioni del 1995. A partire dal 1997 il
crollo e' di circa 26 punti percentuali di affluenza e la
partecipazione si attesta sul 31% circa fino al 2000, sul 25% circa
nel 2003 e nel 2005 e sul 23,5% circa nel 2009, ultimo appuntamento
referendario.

Unica eccezione, il referendum del 1999 sull'abolizione della
quota proporzionale del 25% dei seggi alla Camera che porto' alle urne
il 49,6% degli elettori mancando il quorum per un soffio.

(Fer/Col/Adnkronos)
11-GIU-11 12:58

REFERENDUM: CAMILLERI, VIETATO ANDARE AL MARE SEMPRE FATTO IL MIO DOVERE, ORA ANCORA DI PIU' PER QUESTI TEST

REFERENDUM: CAMILLERI, VIETATO ANDARE AL MARE
SEMPRE FATTO IL MIO DOVERE, ORA ANCORA DI PIU' PER QUESTI TEST
(ANSA) - ROMA, 11 GIU - ''Mi faccio una foto sventolando un
divieto di balneazione per domani e lunedi'''. Lo scrittore
Andrea Camilleri, in un'intervista al Corriere della Sera,
facendo dell'ironia suggerisce di evitare di andare al mare nei
giorni del referendum e invita i cittadini al voto.
''Io ho sempre fatto il mio dovere e lo esercitero 'ancora di
piu' per questi referendum - afferma - il primo dei quali,
quello sul nucleare, considero un referendum per la vita''.
Camilleri ricorda che in passato chi non andava a votare era
sanzionabile, ''poi ce le siamo perse per strada'' le sanzioni
ma ''la non espressione del voto una volta veniva segnalata''.
Allo scrittore sta particolarmente a cuore il quesito sul
nucleare che e' ''una ragione in piu' per salvare l'ambiente, la
terra, l'aria che respiriamo''.
''Anche perche' ho capito - aggiunge - che il problema sono i
'venti chilometri'. L'esperienza giapponese ci dice che il
pericolo si addensa soprattutto nel raggio di quei 20
chilometri''.
Quanto al legittimo impedimento, Camilleri lo definisce ''un
provvedimento non necessario perche' equivarrebbe a fissare un
eccesso di paletti intorno a una sola persona - precisa - e a un
gruppo di potenti''.
''Dobbiamo metterci in testa - aggiunge - che siamo tutti
'qualsiasi cittadini' contrari, come tutti dovremmo essere a
ogni sorta di particolarismi''.(ANSA).

Y63-GN
11-GIU-11 08:13 NNNN

PEDAGGI: IANNUZZI, RISOLUZIONE PD PER VINCOLARE GOVERNO

PEDAGGI: IANNUZZI, RISOLUZIONE PD PER VINCOLARE GOVERNO

(ANSA) - NAPOLI, 11 GIU - L'onorevole Tino Iannuzzi, deputato
del Partito Democratico, e' il primo firmatario di una
risoluzione sottoscritta dall'intero gruppo Pd in Commissione
Ambiente e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, per
vincolare il Governo a scelte chiare e definitive sulla vicenda
dell'introduzione dei nuovi pedaggi.
La risoluzione, si legge in una nota, ''fissa criteri precisi
per stabilire nell'emanando Decreto della Presidenza del
Consiglio dei Ministri i raccordi stradali e le autostrade da
pedaggiare''. ''Vanno escluse tutte quelle tratte che sono prive
di una rete stradale alternativa, cioe' di una viabilita'
adeguata e funzionale - si legge nella nota - quelle per le
quali i lavori di ammodernamento e messa in sicurezza non sono
ultimati o addirittura iniziati, quelle per le quali le
condizioni di fruizione e di sicurezza non sono di adeguato
standard per i cittadini. Per tutte queste ragioni e per evitare
'colpi di mano' o 'pasticci' dell'ultima ora, il Governo, prima
di adottare il Decreto, deve confrontarsi ed anticipare le sue
scelte alla luce del sole in Commissione Lavori Pubblici.
Il Vice Ministro alle Infrastrutture Castelli, ha espresso
apoditticamente parere negativo su questa risoluzione, che fissa
invece, criteri obiettivi, equilibrati ed uniformi su tutto il
territorio nazionale''.
''Pertanto la esclusione dal pedaggiamento dell'Autostrada A3
Salerno-Reggio Calabria, del Raccordo Salerno-Avellino, del
Raccordo di Benevento, del Raccordo Sicignano-Potenza - aggiunge
Iannuzzi - e' il risultato non di scelte di 'favore' o di atti
di 'generosita''' del Governo verso il Mezzogiorno, ma piuttosto
l'applicazione di criteri inconfutabili e legati unicamente alla
realta' ed alla arretratezza del nostro sistema
infrastrutturale. Queste considerazioni valgono anche per il
Raccordo Anulare di Roma o per la Siena-Firenze.(ANSA).

COM-SS
11-GIU-11 12:53 NNNN