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martedì 19 luglio 2011

Danimarca: riconosciute le lesioni provocate dal mouse del computer (fonte Inail)


25 marzo 2008. Aperto un varco nel paese scandinavo: dopo uno studio durato più di due anni l’Istituto di assicurazione danese giudica come patologia professionale quattro casi di malattia del gomito del tennista
ROMA - In Danimarca quattro casi di malattia del gomito del tennista, per intenso e prolungato uso del mouse del computer, sono stati recentemente dichiarati come malattie professionali. Questo significa che le quattro persone in questione riceveranno un indennizzo patrimoniale per le lesioni subite sul lavoro. Con questa sentenza il sistema danese si discosta dalla prassi consolidata nella maggior parte dei Paesi europei e del resto del mondo, dove le patologie connesse all'utilizzo del computer non vengono quasi mai riconosciute come di origine professionale perché non ci sono sufficienti prove della loro correlazione con il lavoro.
L'aver riconosciuto questi quattro casi non significa però un riconoscimento generalizzato e automatico di tutte le possibili lesioni provocate dall'utilizzo del mouse del computer. Il Comitato consultivo, che studia e giudica i casi per validare le malattie professionali, ha deciso che la manifestazione della patologia può essere presa in considerazione solo nei casi in cui c'è un utilizzo quotidiano e molto intenso del mouse. Due dei quattro casi, infatti, riguardavano operatori Cad (disegnatori grafici per la progettazione), che utilizzavano il mouse per un periodo di 7/9 ore al giorno per un arco temporale di molti anni. Un terzo caso era quello di un tecnico di tipografia adibito all'impaginazione di testi ed immagini.
La reiterazione dello stesso movimento per molti anni può portare ad una cronicità della malattia. L'epicondilite è una patologia degenerativa infiammatoria che, anche se abbastanza comune e spesso invalidante, a causa della sintomatologia quasi sempre modesta nelle fasi iniziali, è sottovalutata e giudicata come qualcosa di clinicamente banale. Al contrario, le difficoltà terapeutiche e la frequenza delle ricadute richiedono una valutazione clinica e diagnostica rigorosa, così come una applicazione di misure preventive corrette.
Il riconoscimento dei quattro casi da parte dell'Arbejdsskadestyrelsen (l'Istituto di assicurazione infortuni danese) è giunto dopo un lungo e complesso processo di studi durato più di due anni. Infatti sebbene gli studi non abbiano portato prove scientificamente sufficienti all'identificazione della patologia, evidenziavano comunque un nesso di casualità tra l'utilizzo particolarmente intenso del mouse e la patologia imputata.
(sac/roma)

Videoterminale, tastiera e mouse (fonte Inail)



Il lavoro al videoterminale

2. Videoterminale, tastiera e mouse

Quando si deve allestire un posto di lavoro al videoterminale è opportuno disporre di attrezzature (hardware e software) moderne e ottimali, con le seguenti caratteristiche.
Il software
Il software da utilizzare deve essere di facile uso e adeguato alla mansione (non troppo banale né troppo complesso), avere una velocità di risposta adeguata, essere dotato di una funzione di guida (help).
Il monitor
Il monitor deve essere liberamente e facilmente orientabile e inclinabile. La luminosità e/o il contrasto tra i caratteri e lo sfondo dello schermo devono essere regolabili (fig. 2) anche per migliorare la qualità del testo e della grafica. L’involucro deve essere opaco, di colore chiaro non bianco.
Il monitor deve essere impostato con caratteri definiti, di grandezza sufficiente e facilmente leggibili. Ciò può essere controllato verificando se due caratteri maiuscoli adiacenti (ad es.“UU” o “MM”) restano facilmente distinguibili e nitidi. I bordi dei caratteri devono essere nitidi sia al centro che ai bordi dello schermo, se osservati da una distanza di 50-70 cm dal monitor. E’ necessario che le immagini e i caratteri siano stabili e lo schermo sia esente da sfarfallamento. Oltre ai monitor di tipo tradizionale esistono schermi piatti a cristalli liquidi o al plasma che occupano molto meno spazio e non presentano
sfarfallamento.
pubblicazioni e riviste
Figura 2 - La regolazione corretta del contrasto
e dei livelli di luminanza è importante per il
comfort degli organi della vista
La tastiera e il mouse
La tastiera deve essere indipendente, spostabile liberamente, di basso spessore, inclinabile, stabile quando la si usa e dotata di tasti con superficie infossata e caratteri leggibili.
Il colore deve essere opaco, chiaro ma non bianco.
Per la tastiera e il mouse si deve disporre di spazio sufficiente. Un poggiapolsi per la tastiera ed eventualmente uno anche per il mouse evitano affaticamenti delle articolazioni dei polsi (fig. 3).
Se si hanno problemi con le articolazioni dei polsi è bene provare ad usare una tastiera (fig. 4) e un mouse ergonomici (fig. 5), alternativi al tipo tradizionale.
Esistono mouse di tipo diverso per rispondere alle esigenze personali di chi lo usa (forma, colore, dimensione, per utenti mancini).
pubblicazioni e riviste pubblicazioni e riviste
Figura 3 - Diversi tipi di poggiapolsi
pubblicazioni e riviste
Figura 4 - Tastiera di forma ergonomica
pubblicazioni e riviste
Figura 5 - Diversi modelli di mouse       
I filtri anti-riflesso
Spesso si crede che un filtro speciale montato davanti al monitor consenta di ridurre i disturbi dovuti alle riflessioni sullo schermo.Va detto che se il videoterminale é stato posizionato in modo corretto ovvero è parallelo alla finestra e disposto lateralmente rispetto ai corpi illuminanti del soffitto (fig. 6) non è necessario usare filtri.
Quando le condizioni sono sfavorevoli - per esempio in un ufficio ad angolo con due fronti di finestre - i filtri possono evitare i disturbi causati da riflessioni sullo schermo.
Bisogna però fare attenzione a procurarsi un prodotto di qualità e a provarlo prima di acquistarlo, in quanto, a seconda della marca, il filtro assorbe dal 30 al 50 % della luce dello schermo e peggiora la qualità di riproduzione dell’immagine. Questa peggiora anche quando sul filtro sono presenti impronte o polvere e pertanto è necessario che esso sia pulito regolarmente.
Per evitare i riflessi provocati dalle finestre, la soluzione migliore è quella di disporre la postazione di lavoro in modo corretto rispetto alle finestre ed ai punti luce del soffitto (vedere capitoli 3 e 4) e di inclinare opportunamente lo schermo, eventualmente installando anche tende appropriate o oscurando i vetri con rivestimenti speciali.
Le radiazioni
Secondo l’attuale stato delle conoscenze in materia, il lavoro al videoterminale non comporta pericoli di esposizione a radiazioni tali da pregiudicare la salute degli operatori.
L’acquisto di filtri per ridurre le radiazioni si rivela quindi completamente ingiustificato.
E’ tuttavia importante verificare, prima dell’acquisto, la presenza della marcatura CE sul videoterminale che garantisce che i campi elettromagnetici sono al di sotto dei limiti raccomandati e riscontrabili nei comuni ambienti di vita dove sono utilizzate apparecchiature elettriche e televisive.
I campi elettrostatici
Rari sono i casi di irritazione cutanea dovuti a campi elettrostatici. Si può comunque prevenirli acquistando un videoterminale generante un campo elettrostatico ridotto (come nel caso della maggior parte degli apparecchi nuovi), oppure applicando davanti allo schermo un filtro elettrostatico. Ciò richiede, però, l’installazione di una messa a terra efficace, cosa non sempre facile.
Il calore
Il videoterminale produce calore che va eliminato con misure appropriate; ciò è molto importante specialmente nei casi in cui nello stesso locale siano installati più apparecchi.
Occorre quindi arieggiare regolarmente i locali di lavoro: d’inverno ventilarli brevemente ma a fondo (aprire completamente la finestra e la porta).

Quel doloroso "mal di mouse" che tormenta soprattutto le donne (Fonte: Inail)

Quel doloroso "mal di mouse" che tormenta soprattutto le donne


15 luglio 2011. L'uso continuativo del dispositivo del pc è tra le cause principali che provocano la sindrome del tunnel carpale: una patologia sempre più diffusa negli uffici e nelle aziende italiane e di cui soffrono due milioni e 700 mila lavoratrici
ROMA - Impossibile al giorno d'oggi pensare di potere fare a meno del computer. Strumento ormai indispensabile nella nostra vita, il pc tuttavia è anche causa di patologie decisamente fastidiose. A partire dalla sindrome da tunnel carpale, la neuropatia dovuta all'irritazione o alla compressione del nervo mediano al polso provocata molto spesso dall'uso intensivo del mouse, talmente diffusa da essere ormai chiamata anche "mal di mouse".
Nel 47% dei casi la neuropatia dipende dal lavoro. Ovviamente non solo l'utilizzo del mouse provoca questo disturbo: le cause principali sono anche l'uso di utensili non ergonomici o le vibrazioni e le basse temperature. Ma la sindrome da tunnel carpale è sicuramente un fenomeno in netto aumento nella popolazione, in grado di incidere in modo significativo anche da un punto di vista sociale a causa del numero altissimo di giornate lavorative perse: è stato calcolato, infatti, che la sua insorgenza nel 47% dei casi è riconducibile all'attività professionale.
A rischio 2,7 milioni di donne. Inoltre, si è riscontrato che la patologia colpisce soprattutto le donne e prevalentemente in età adulta: il tasso di incidenza "al femminile" è del 3,4% (contro lo 0,6% per gli uomini), ma si stima che questa neuropatia sia presente in un ulteriore 5,8% di donne non diagnosticato, fino ad arrivare a un picco del 9,2%. Questo vuol dire che in Italia, potenzialmente, si potrebbero ammalare di questa sindrome 2,7 milioni di lavoratrici. La stima è di Giulio Basoccu, esperto di chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva e docente presso l'università La Sapienza di Roma.
Essenziale una prognosi tempestiva. Proprio per evitare un così alto disagio è importante la tempestività della prognosi. Decisiva anche una valida ed efficace terapia riabilitativa che permetta di recuperare appieno e in tempi non troppo lunghi la funzionalità dell'arto. Inoltre, una mano priva della sensibilità - tra i principali sintomi della sindrome del tunnel carpale, insieme a formicolii, intorpidimento, gonfiore ma anche dolore e perdita di forza - non ha la stessa funzionalità di una mano con un handicap motorio recuperabile e, di conseguenza, la strategia terapeutica che mira alla ricostruzione della funzione deve dare priorità al recupero sensitivo, senza il quale ogni tentativo di miglioramento motorio sarebbe vano.
(Valentina Bartoloni)

Corte dei Conti "..Il ricorrente, M.llo Capo della G di F in congedo dal 1.10.1984 lamenta la mancata equiparazione economica al trattamento attribuito alla corrispondente qualifica della Polizia di Stato. Parte attrice sostiene che il limite temporale stabilito dalla legge n. 216/1992 e dal precedente decreto legge n. 7/1992 che individua i destinatari di tale beneficio nei sottufficiali in servizio alla data del 20.06.1986 sia privo di fondamento giuridico, dovendosi, invece, considerare la data di entrata in vigore della legge n. 121/1981 di riforma della Polizia di Stato.  .."

REPUBBLICA ITALIANA
In nome del Popolo Italiano
LA CORTE DEI CONTI
SEZIONE GIURISDIZIONALE PER LA REGIONE CAMPANIA
In composizione monocratica,
nella persona del Referendario dott. Giuseppe DI BENEDETTO,
in funzione di Giudice Unico delle pensioni
Visto l’atto introduttivo del giudizio;
Esaminati gli altri atti e i documenti tutti di causa;
Udito pubblica udienza il giorno 10 novembre 2010, con l’assistenza del segretario dott.ssa Piera PAGNANO, il dott. Ettore ROSSETTI per l’INPDAP, non intervenuti il patrono del ricorrente e il rappresentante della Guardia di Finanza;
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso iscritto al n. 30704 del registro di Segreteria, promosso dal M.llo Capo della G di F in congedo -
contro
il Ministero delle Finanze, in persona del Ministro pro tempore,
la Guardia di Finanza –Comando Regionale Campania, in persona del Comandante in carica,
e avverso
la comunicazione n. 40404 del 12.06.2000 con la quale è stata respinta l’istanza volta ad ottenere l’equiparazione del proprio trattamento economico a quello dei pari grado della Polizia di Stato per effetto della sentenza n. 277/91 della Corte Costituzionale.
SVOLGIMENTO DEL PROCESSO
Il ricorrente, M.llo Capo della G di F in congedo dal 1.10.1984 lamenta la mancata equiparazione economica al trattamento attribuito alla corrispondente qualifica della Polizia di Stato. Parte attrice sostiene che il limite temporale stabilito dalla legge n. 216/1992 e dal precedente decreto legge n. 7/1992 che individua i destinatari di tale beneficio nei sottufficiali in servizio alla data del 20.06.1986 sia privo di fondamento giuridico, dovendosi, invece, considerare la data di entrata in vigore della legge n. 121/1981 di riforma della Polizia di Stato.  
La legge n. 216/1992 prevedendo il termine della permanenza in servizio fino al 20.06.1986 per i suddetti miglioramenti avrebbe violato gli artt. 3 e 36 della Costituzione. Si chiede l’accoglimento del ricorso e la liquidazione degli oneri accessori dal 1.01.1992, data di entrata in vigore della legge n. 216/1992. 
La Guardia di Finanza si è costituita in giudizio con memoria depositata in data 10.08.2001 con la quale ha confermato la legittimità del provvedimento di diniego  all’applicazione dei benefici di cui alla legge n. 216/1992 adottato e chiesto il rigetto del ricorso per la sua infondatezza.
L’INPDAP si è costituito in giudizio con memoria depositata in data 27.10.2010 con la quale nell’eccepire preliminarmente la prescrizione quinquennale e la propria legittimazione passiva, nel merito ha sostenuto l’infondatezza della domanda e chiesta la sua reiezione.
All’odierna udienza, non intervenuti il patrono del ricorrente e il rappresentante della Guardia di Finanza, il dott. Ettore ROSSETTI ha eccepito la carenza di legittimazione passiva dell’ente previdenziale chiedendo l’estromissione dal giudizio e, nel merito, insistito per il rigetto della domanda attrice.
MOTIVI DELLA DECISIONE
 Con il ricorso in epigrafe il ricorrente, M.llo Capo della G di F in congedo dal 1.10.1984, chiede l’equiparazione economica al trattamento attribuito alla corrispondente qualifica della Polizia di Stato sostenendo che il limite temporale stabilito dalla legge n. 216/1992 e dal precedente decreto legge n. 7/1992, che individua i destinatari di tale beneficio nei sottufficiali in servizio alla data del 20.06.1986 sia privo di fondamento giuridico.
In via preliminare deve essere respinta l’eccezione di difetto di legittimazione passiva svolta dall’Istituto previdenziale con l’atto di costituzione in giudizio. Va, infatti, ravvisata la legittimazione passiva concorrente sia dell'amministrazione che liquida il trattamento di quiescenza che dell’ente che esegue tale liquidazione (C. conti, sez. III, 4 luglio 2001, n. 175/A).
Nel merito, il ricorso è infondato e come tale va respinto.
Occorre premettere che il decreto legge 7 gennaio 1992, n. 5, convertito con modificazioni in legge 6 marzo 1992, n. 216 ha previsto la parificazione del trattamento economico della Polizia di Stato per i sottufficiali dell'Arma dei carabinieri e della Guardia di Finanza, con decorrenza dal 1° gennaio 1992, e con rateizzazione delle competenze secondo determinate scadenze (art. 2).
Con riferimento alla richiamata disposizione le Sezioni Riunite della Corte dei conti, con decisione n. 11/QM del 30 maggio 2003, hanno precisato che: “Ai sottufficiali dell'arma dei carabinieri, in servizio alla data di entrata in vigore della l. 1 aprile 1981 n. 121, ma cessati dal servizio prima del 1 gennaio 1992, non spetta la liquidazione del trattamento di pensione, qualora non abbiano effettivamente goduto degli arretrati retributivi”.
Nello stesso senso si è espressa la I^ Sezione Centrale d'appello di questa Corte che, con sentenza n. 465 del 20 ottobre 2008, in relazione a fattispecie analoga a quella di cui è causa, nel rilevare che il legislatore ha riconosciuto espressamente l’estensione del trattamento economico previsto per i livelli retributivi degli Ispettori di polizia soltanto a decorrere dal 1° gennaio 1992 (come chiarito anche dalla Corte Costituzionale, con la sentenza n. 455/1993, cit.), ha ritenuto che tale beneficio non possa essere corrisposto a coloro che sono cessati dal servizio prima di tale data. Il giudice di seconde cure ha, inoltre, evidenziato che coloro i quali non hanno proposto a suo tempo ricorso giurisdizionale amministrativo avverso i provvedimenti negativi dei benefici in esame, hanno consolidato la propria posizione pensionistica in modo definitivo con la conseguenza che gli effetti delle pronunce di accoglimento della Corte Costituzionale (consistenti nell’inapplicabilità delle norme dichiarate incostituzionali) non possono estendersi alle loro posizioni in quanto già definite irrevocabilmente.
Ne consegue che il provvedimento impugnato è da ritenere immune da censure.
2. Va, infine, dichiarata manifestamente infondata la questione di legittimità costituzione della  legge n. 216/1992 sollevata dal ricorrente con riferimento agli artt. 3 e 36 della Costituzione, in considerazione che al riguardo la Corte costituzionale con diversi interventi (sentenza n. 455 del 23 dicembre 1993 e sentenza n. 241 del 27 giugno 1996) ha già dichiarato non fondati i dubbi prospettati.
Alla luce di quanto sopra, la pretesa pensionistica del ricorrente è da ritenere priva di fondamento giuridico.
Sussistono giusti motivi per compensare le spese di giudizio.
PER QUESTI MOTIVI
la Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per la Campania, in composizione monocratica, definitivamente pronunciando, dichiara manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale posta e rigetta il ricorso in epigrafe.
Compensa, tra le parti, le spese del giudizio.
Manda alla segreteria della Sezione per i successivi adempimenti.
Così deciso in Napoli, nella Camera di Consiglio, all’esito della pubblica udienza del 10 novembre 2010.
IL GIUDICE
(f.to dott. Giuseppe DI BENEDETTO)
 
 
 
 
 
 
 
 

SEZIONE ESITO NUMERO ANNO MATERIA PUBBLICAZIONE
CAMPANIA Sentenza 980 2011 Pensioni 09-06-2011

 

Punture-morsi animali, vademecum Moige-centro antiveleni



SALUTE. PUNTURE-MORSI ANIMALI, VADEMECUM MOIGE-CENTRO ANTIVELENI
"SÌ GHIACCIO PER ZANZARE E API, NO AMMONIACA CON MEDUSE".

(DIRE) Roma, 19 lug. - Il Moige - Il Movimento genitori - e il
centro antiveleni dell'ospedale Niguarda Ca' Granda di Milano,
uniti nell'obiettivo di sensibilizzare minori, genitori e
operatori sul tema della prevenzione dei tipici incidenti estivi,
informano sui possibili rischi e sui comportamenti da adottare
per evitare il ricorso a rimedi e pratiche "fai da te", che
spesso si rivelano inopportuni e dannosi. Hanno stilato un
vademecum da seguire in caso di incidente per non incorrere in
ulteriori danni:

- Per le punture di zanzare e' preferibile ricorrere, dopo la
disinfezione locale all'uso di ghiaccio o di una pomata
antistaminica previo consiglio del medico. Mai, anche se prude
intensamente, grattare la zona. A scopo preventivo sono utili i
repellenti o assumere vitamina B (dopo aver consultato un medico)
per tenerle lontane.

- In caso di punture di api, vespe e calabroni, se ancora
presente il pungiglione, e' necessario asportarlo controllando
che non rimangano residui. Applicare localmente del ghiaccio che
lenisce il dolore e diminuisce l'infiammazione. Se si scopre un
alveare, mai disturbare le api che per reazione potrebbero
assalire e causare numerose punture.

- Per i pesci (tracina, pesce ragno, scorfano) bisogna fare
attenzione alla tossina che il pesce inocula attraverso le spine
dorsali. In questo caso e' necessario immergere la zona che e'
stata punta in acqua calda il piu' a lungo possibile e mantenerla
per almeno 1 ora. In assenza di acqua calda, utilizzare la sabbia
calda. Disinfettare e, se presenti spine, asportarle.
Contrariamente a quanto si crede, in questo caso, non va
utilizzato ghiaccio, sostanze refrigeranti o ammoniaca.(SEGUE)

(Com/Amb/ Dire)
11:59 19-07-11

NNNNSALUTE. PUNTURE-MORSI ANIMALI, VADEMECUM MOIGE-CENTRO ANTIVELENI -2-


(DIRE) Roma, 19 lug. - Il vademecum di Moige continua affrontando
i casi di contatto con pesci e altri animali:

- In caso di contatto con la malmignatta (considerato il piu'
pericoloso ragno della nostra penisola, presente soprattutto nel
centro sud Italia e nelle isole nelle zone di campagna disabitate
o incolte, sotto sassi ma anche in box e cantine) occorre lavare
bene la cute e disinfettare la zona colpita, ma soprattutto
rivolgersi immediatamente ad un pronto soccorso se compaiono
sintomi come tremori, vertigini, contrazioni muscolari.

- Niente paura con gli scorpioni: quelli italiani, infatti, sono
innocui. Il pericolo aumenta e' reale quando ci si reca nei paesi
africani, dove gli scorpioni sono velenosi e il morso puo' essere
fatale.

- In caso di contatto con le meduse si consiglia di non perdere
la calma, di rimanere in acqua il piu' possibile cercando di
allontanare, con la mano a piatto, le vescicole che contengono le
sostanze urticanti. Dopo di che applicare ghiaccio o pomate a
base di cloruro di alluminio. Non sciacquare con acqua dolce e
mai applicare ammoniaca sulla zona colpita, come invece avviene
molto comunemente.

- Se sfortunatamente si viene morsi da una vipera, unico serpente
velenoso presente in Italia, il rischio e' proporzionato al tipo
di morsicatura: e' la vipera che decide se inoculare il veleno o
meno. È indispensabile: tranquillizzare l'infortunato, non
perdere la calma, immobilizzare l'arto come se fratturato, e
recarsi o trasportare la persona in ospedale. Mai incidere,
succhiare il punto di inoculo, applicare ghiaccio, assumere
alcolici, somministrare medicinali fuori dall'ospedale.(SEGUE)

(Com/Amb/ Dire)
11:59 19-07-11

NNNNSALUTE. PUNTURE-MORSI ANIMALI, VADEMECUM MOIGE-CENTRO ANTIVELENI -3-


(DIRE) Roma, 19 lug. - Il centro antiveleni prosegue con la sua
lista dei consigli, aiutando ad curare al meglio le zecche e i
morsi ricevuti da animali domestici:

- Con le zecche, presenti negli animali domestici o tra l'erba e
i cespugli, l'asportazione dalla cute dell'animale o dell'uomo
risulta difficile. Non strapparle e, se trovate addosso alla
nostra pelle, e' preferibile rivolgersi al medico.

- Nel caso in cui si venga morsi da un cane, ad esempio, i
pericoli possono derivare da virus e batteri inoculati
attraverso la saliva. È bene percio' lavare abbondantemente la
ferita con acqua e disinfettare con acqua ossigenata. A scopo
preventivo e' bene non infastidire l'animale ed evitare di
avvicinare il viso o mettere le mani nella sua bocca.

- Stesso comportamento va seguito con i gatto che non ama essere
infastidito ed essere guardato negli occhi; il pericolo in questo
caso e' rappresentato da virus e batteri inoculabili attraverso
il graffio.

"È sempre molto importante, infine- sottolinea il centro
antiveleni dell'ospedale Niguarda- qualora si presentino sintomi
inconsueti o particolarmente gravi (ripetuti episodi di vomito e
diarrea, dolori addominali, perdita di coscienza, difficolta'
respiratorie, ecc.) non improvvisare rimedi frutto del
passaparola o delle credenze popolari, ma rivolgersi
immediatamente alle strutture competenti o agli esperti del
centro antiveleni, che e' possibile contattare ogni giorno
dell'anno 24 ore su 24 al numero di telefono 02 66.10.10.29".

(Com/Amb/ Dire)
11:59 19-07-11

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BORSELLINO: AGENDE ROSSE, "NO CORONE STATO PER STRAGE DI STATO"

BORSELLINO: AGENDE ROSSE, "NO CORONE STATO PER STRAGE DI STATO" =
(AGI) - Palermo, 19 lug. - "No corone di Stato per una strage
di Stato". E' lo striscione srotolato stamane in via D'Amelio
dal movimento delle Agende rosse, nel giorno del diciannovesimo
anniversario della strage di via D'Amelio. Una via simbolo,
quella in cui e' stato compiuto l'eccidio, chiusa ai politici
dai giovani raccolti attorno a Salvatore Borsellino, fratello
del magistrato ucciso dal tritolo mafioso. I giovani tengono
ben alte le agende rosse. Atteso il presidente della Camera,
Gianfranco Fini, l'unico tra i politici al quale, come l'anno
scorso, viene concesso di rendere l'omaggio delle istituzioni
alle vittime dell'eccidio. (AGI)
Pa5/Mrg
191032 LUG 11

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BORSELLINO: FRATELLO, POLITICA OSTACOLA MAGISTRATI CORAGGIOSI =
(AGI) - Palermo, 19 lug. - "Oggi siamo qui a piangere mio
fratello e a chiedere quella giustizia che non c'e' e la
verita' sulle stragi, una verita' che non e' ancora venuta alla
luce". Lo afferma Salvatore Borsellino, fratello del magistrato
ucciso dalla mafia nel '92 a margine delle commemorazioni in
via D'Amelio cui ha partecipato anche il presidente della
Camera Gianfranco Fini. Borsellino, con una delegazione di
movimentisti di Agende Rosse, ha espresso disappunto verso la
partecipazione di cariche istituzionali alle commemorazioni.
In strada cartelli con scritte come: "Trattativa
Stato-mafia, verita' sulle stragi". "I magistrati coraggiosi
che stanno cercando la verita' vengono oggi come allora
ostacolati. Oggi anche per un altro giudice, per Nino di
Matteo, vengono minacciati provvedimenti disciplinari -
aggiunge - da quella politica che vuole portare avanti una
pretesa riforma epocale della giustizia che invece non e' altro
che un sovvertimento della costituzione per cancellare
l'indipendenza della magistratura che si vorrebbe asservita al
potere politico". (AGI)
Pa5/Mrg
191212 LUG 11

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MELANIA: ARRESTATO SALVATORE PAROLISI

MELANIA: ARRESTATO SALVATORE PAROLISI ++

(ANSA) - ROMA, 19 LUG - Salvatore Parolisi e' stato arrestato
per l'omicidio della moglie Melania Rea. L'ordinanza di custodia
cautelare, secondo quanto appreso dall'Ansa, gli e' stata appena
notificata. (ANSA).

SV
19-LUG-11 09:07 NNNN
MELANIA: ARRESTATO SALVATORE PAROLISI (2)

(ANSA) - ANCONA, 19 LUG - Il gip di Ascoli Carlo Calvaresi ha
cosi' accolto la richiesta della Procura, che chiedeva l'arresto
del caporalmaggiore dell'esercito per l'omicidio volontario
aggravato della moglie Melania Rea.
La donna era stata assassinata il 18 aprile scorso. Il suo
cadavere era stato trovato due giorni dopo nel Bosco delle
Casermette, nel Teramano. Poiche' l'omicidio avvenne con
certezza in Abruzzo, e' scontato ora un trasferimento degli atti
alla Procura di Teramo, che il gip potrebbe aver deciso
contestualmente all'accoglimento della richiesta dei magistrati
ascolani. (ANSA).

DAN
19-LUG-11 09:22 NNNN

MELANIA: ARRESTATO IL MARITO SALVATORE PAROLISI =
(AGI) - Ascoli Piceno, 19 lug. - E' in corso l'arresto di
Salvatore Parolisi, marito di Carmela Melania Rea la donna
scomparsa il 20 aprile scorso nel bosco delle Casermette in
provincia di Teramo. Il Caporal Maggiore e' accusato dalla
Procura di Ascoli di aver ucciso la moglie. Parolisi e' stato
prelevato dalla Caserma Clementi di Ascoli dove era tornato a
lavorare lo scorso lunedi. Il Gip Carlo Calvaresi ha dunque
accolto la richiesta dei Pm ascolani sul mandato di arresto per
il militare ritenuto il responsabile dell'omicidio. Non si sa
al momento, se Parolisi venga tradotto in carcere o sottoposto
a interrogatorio. (AGI)
Ap1 /mld
190924 LUG 11

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OMICIDIO REA: FRATELLO MELANIA, SPERIAMO SIA FINE INCUBO** =

Ascoli Piceno, 19 lug. - (Adnkronos) - "Speriamo che possa
essere la fine di un incubo". Michele Rea, fratello di Melania,
commenta cosi' all'ADNKRONOS l'arresto del cognato Salvatore Parolisi.
"Ci auguriamo che si possa arrivare a chiudere questo cerchio - ha
aggiunto - E' una notizia che mi fa stare male, anzi malissimo".

(Laf/Col/Adnkronos)
19-LUG-11 09:26

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MELANIA: PAROLISI ARRESTATO, PRESTO NEL CARCERE DI ASCOLI =
(AGI) - Ascoli piceno, 19 lug. - Salvatore Parolisi, il caporal
maggiore dell'Esercito, arrestato questa mattina presso la
Caserma Clementi Reggimento Piceno di Ascoli, sara' presto
trasferito nel carcere di Marina del Tronto, nella periferia
del capoluogo piceno. Parolisi e' accusato di aver ucciso la
moglie Melania Rea, trovata massacrata con 32 coltellate, il 20
aprile scorso, nel bosco delle Casermette, a Ripe di Civitella
in provincia di Teramo. Il gip di Ascoli, Carlo Calvaresi, ha
dunque accolto la richiesta avanzata giovedi' scorso dalla
Procura di Ascoli che chiedeva appunto un provvedimento di
custodia cautelare nei confronti del militare. Si attendono ora
le motivazioni dell'ordinanza emessa dal giudice delle indagini
preliminari. (AGI)
AP1/Stp
190947 LUG 11

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MELANIA: ACCUSA, OMICIDIO AGGRAVATO DA CRUDELTA' ++

(ANSA) - ASCOLI PICENO, 19 LUG - Omicidio volontario
pluriaggravato dal vincolo di parentela e crudelta' (pena che
prevede l'ergastolo) e vilipendio di cadavere in eventuale
concorso con altri. Questi i reati contestati a Salvatore
Parolisi, che aprono anche alla possibilita' che le ferite post
mortem sul cadavere di Melania siano state inferte da persona
diversa rispetto al marito. Ipotesi che comunque gli inquirenti
ritengono poco verosimile. (ANSA).

YZC-DAN/SA
19-LUG-11 09:49 NNNN
MELANIA: PAROLISI USCITO DA CASERMA 'CLEMENTI' ASCOLI

(ANSA) - ASCOLI PICENO, 19 LUG - Salvatore Parolisi, scortato
dai carabinieri, e' uscito poco fa da un ingresso secondario
della Caserma 'Clementi' di Ascoli, dove questa mattina gli e'
stato notificato il provvedimento cautelare, a bordo di un'auto
senza contrassegni. L'auto si sta dirigendo ora verso la caserma
dei carabinieri. (ANSA).

ME-DAN
19-LUG-11 09:50 NNNN
MELANIA: INCHIESTA PASSA A TERAMO

(ANSA) - ASCOLI PICENO, 19 LUG - Il gip del Tribunale di
Ascoli Carlo Calvaresi, nell'ordinare l'arresto in carcere di
Parolisi, si e' dichiarato incompetente per territorio, per cui
gli atti dell'inchiesta sull'omicidio di Melania Rea passano
alla Procura di Teramo. E' in questa provincia, infatti, che si
trova Ripe di Civitella, il luogo dove venne ritrovato il 20
aprile scorso il cadavere della donna.
Il magistrato ascolano, in ogni caso, nei prossimi giorni
sottoporra' Parolisi all'interrogatorio di garanzia, che entro i
successivi 20 giorni verra' ripetuto dal collega di Teramo a
ulteriore tutela e garanzia dell'arrestato.
Calvaresi, nelle 90 pagine dell'ordinanza, ha condiviso
l'operato del pool dei magistrati di Ascoli, che hanno chiesto
l'arresto nonostante i risultati dell'autopsia e dello studio
degli schizzi di sangue (Bto) abbiano stabilito con certezza che
Melania Rea e' stata uccisa nel luogo dove e' stato ritrovata
morta, al Bosco delle Casermette, appunto, in territorio
abruzzese. (ANSA).

YZC-DAN/SA
19-LUG-11 09:54 NNNN
Omicidio/ Arrestato il marito Salvatore Parolisi -2
Contestato anche vilipendio cadavere in eventuale concorso

Ascoli Piceno, 19 lug. (TMNews) - Salvatore Parolisi stato
arrestato per l'omicidio della moglie Melania Rea, la 29enne di
Somma Vesuviana trovata morta il 20 aprile scorso, massacrata con
33 coltellate nella pineta di Ripe di Civitella, nel teramano.

Parolisi stato arrestato dai carabinieri di Ascoli Piceno in
esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere
firmata dal gip Carlo Calvaresi, su richiesta della procura
picena.

L'ordine di custodia cautelare in cercare stato notificato a
Parolisi nella caserma del 235esimo reggimento a Ascoli Piceno
dove il caporal maggiore dell'esercito presta servizio. Parolisi
al momento sta uscendo dalla caserma per essere condotto nella
sede del comando provinciale dei carabinieri.

L'ordine di custodia cautelare in carcere, cos come formulato
nell'ordinanza, stato eseguito per omicidio volontario
pluriaggravato: le aggravanti sono date dal rapporto familiare
con la vittime, ovvero coniuge di Melania Rea, e dall'avere agito
con crudelt, infierendo anche a vittima agonizzante.
Nell'ordinanza contestato anche il vilipendio di cadavere
aggravato, in riferimento alle lesioni post mortem e alle
manipolazioni del corpo, in eventuale concorso con una persona
non identificata.

Il gip Calvaresi infatti, cos come il pm Umberto Monti, nella
richiesta di custodia, non escludono quindi l'eventualit che vi
sia stato un complice nell'infliggere le ferite post mortem sul
corpo di Melania (la svastica incisa sulla coscia, le siringhe
conficcate nel corpo).

Inoltre il gip di Ascoli Piceno dichiara la competenza del
giudice di Teramo, condividendo l'eccezione sollevata dalla
stessa procura ascolana. Infatti in base alla relazione finale
anatomopatologo Adriano Tagliabracci, e soprattutto alla
relazione finale sull'analisi della mappatura degli schizzi di
sangue, il luogo del delitto accertato la pineta di Civitella,
dove il corpo di Melania Rea stato ritrovato il 20 aprile
scorso.

La procura di Ascoli Piceno inoltre aveva chiesto al gip in via
urgente la misura di custodia cautelare motivandolo con la
pericolosit sociale dimostrata dall'accusato - secondo quanto
rilevato dai pm - che avrebbe mostrato di non saper controllare i
propri impulsi (in base alla dinamica del delitto) ma anche
l'estrema lucidit dimostrata successivamente nel ricostruire la
storia della scomparsa a Colle San Marco pochi minuti dopo il
delitto.

In definitiva, nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere il
gip di Ascoli Piceno ha sposato le tesi della Procura, riportando
in toto la richiesta formulata dal pm Umberto Monti, ed
aggiungendo alcune considerazioni relative alla ricostruzione del
delitto.

Gtu/Aqu

190957 lug 11

MELANIA: PAROLISI POTREBBE INQUINARE PROVE E REITERARE REATO
RISULTATI AUTOPSIA HANNO INCHIODATO IL MARITO
(ANSA) - ASCOLI PICENO, 19 LUG - Pericolo di inquinamento
delle prove e di reiterazione del reato. Questi i motivi
principali per cui il pool di magistrati ascolani Umberto Monti,
Carmine Pirozzoli, Ettore Picardi e Cinzia Piccioni ha chiesto
la detenzione in carcere per Salvatore Parolisi.
Ad inchiodare il caporalmaggiore - secondo quanto si legge
nell'ordinanza - sono stati i risultati dell'autopsia effettuata
dai medici legali Adriano Tagliabracci e Sabina Canestrai, che
hanno stabilito che Melania e' stata uccisa proprio nel lasso di
tempo in cui il marito dice che si trovava con Melania e la
figlioletta a colle San Marco (Ascoli Piceno).
Parolisi e la moglie uscirono dalla loro casa a Folignano tra
le 14 e le 14.20 e lui ricomparve con la bambina, ma senza
Melania, al pianoro intorno alle 15.30. Proprio in questo spazio
temporale i medici legali hanno collocato la morte di Melania,
avvenuta al Bosco delle Casermette come ha stabilito l'autopsia,
ma anche lo studio degli schizzi di sangue. (ANSA).

YZC-DAN/SA
19-LUG-11 10:00 NNNN
MELANIA: RELAZIONE CON SOLDATESSA POSSIBILE MOVENTE ++

(ANSA) - ASCOLI PICENO, 19 LUG - Per i magistrati ascolani un
ruolo importante nell'omicidio di Melania Rea l'ha avuto la
relazione fra Salvatore Parolisi e Ludovica P., la soldatessa
conosciuta nel 235 Rav Piceno durante un corso i addestramento e
della quale il caporalmaggiore era diventato amante. Molto
importanti i messaggi scambiati su Facebook da Salvatore
attraverso con l'avatar 'Vecio alpino', precipitosamente
cancellato il 19 aprile, all'indomani della 'scomparsa' della
moglie. Messaggi che sono stati recuperati grazie a una
rogatoria internazionale e dai quali si percepirebbe la
pressione che Ludovica faceva su Salvatore affinche' lasciasse
sua moglie per dedicarsi esclusivamente a lei. (ANSA).

YZC-DAN/SA
19-LUG-11 10:18 NNNN
MELANIA: RICOSTRUITO PERCORSO FATTO DA PAROLISI 18 APRILE
ALLEGATE A ORDINANZA FOTO E TESTIMONIANZE
(ANSA) - ASCOLI PICENO, 19 LUG - Il gip del Tribunale di
Ascoli Carlo Calvaresi, alle 88 pagine della richiesta di
arresto per Salvatore Parolisi fatta dal pm Umberto Monti e dai
colleghi della Procura di Ascoli, ha aggiunto un altro paio di
pagine con considerazioni personali sulla possibile dinamica
dell'assassinio della giovane mamma di Somma Vesuviana.
Allegate all'ordinanza anche le foto e le ricostruzioni
corredate con tanto di didascalia fatte dai magistrati di Ascoli
(erano a colori originariamente, sono in bianco e nero quelle
nell'ordinanza) che testimoniano il percorso che Parolisi e la
moglie avrebbero compiuto il 18 aprile, giorno della gita da
Folignano a San Marco.
Nell'ordinanza sono allegate anche le foto scattate dai
ragazzi dell'istituto tecnico per geometri di Ascoli che il
pomeriggio del 18 aprile erano anche loro al pianoro. Nelle
istantanee scattate con i telefonini, non si vedono mai
Salvatore, Melania e la piccola Vittoria, che il papa' dice di
aver fatto dondolare sulle altalene nell'attesa che la moglie
tornasse dopo essersi allontanata per un bisogno fisiologico.
Grande importanza in particolare viene data alle
testimonianze delle persone sentite dai carabinieri durante
questi tre mesi di indagini. Un paio almeno vengono ritenute
assolutamente decisive per affermare che Melania non e' mai
stata il 18 aprile scorso a Colle San Marco e che Salvatore e la
bambina vi sono giunti molto dopo rispetto all'orario indicato
dal caporalmaggiore. (ANSA).

YZC-DAN/SA
19-LUG-11 10:21 NNNN
(SCHEDA) MELANIA:CRONOLOGIA DEI FATTI DALLA SCOMPARSA ALL'ARRESTO =
(AGI) - Ascoli Piceno, 19 lug. - Poco piu' di tre mesi. E' il
tempo intercorso dal 18 aprile, giorno della scomparsa di
Melania Rea, all'arresto del marito, Salvatore parolisi,
avvenuto questa mattina su indicazione del Gip Carlo Calvaresi
che ha accolto la richiesta dei Pm ascolani dopo novantadue
giorni di indagini.
Ecco i momenti salienti dell'indagine. Il 18 aprile -
Carmela "Melania" Rea, 29 anni, di Somma Vesuviana (Napoli)
scompare. Secondo il marito, il caporalmaggiore dell'esercito
Salvatore Parolisi, lei, lui e la figlioletta di 18 mesi erano
andati al pianoro di Colle S. Marco (600 metri altitudine),
colle che sovrasta Ascoli, a meno di 10 km di distanza, nel
primo pomeriggio, quando la donna si e' allontanata per andare
al bagno al vicino ristorante Il Cacciatore, e non e' piu'
tornata. 20 aprile - Melania viene trovata morta, assassinata
con una trentina di coltellate, presso il chiosco della pineta,
nel "bosco delle casermette", in localita' Ripe di Civitella
del Tronto, in provincia di Teramo. il luogo e' a meno di 10
chilometri dal pianoro di Colle S. Marco, sulla stessa
"montagna dei fiori", ma a 1200 metri d quota. A segnalarne la
presenza un telefonata anonima, rimasta ancora tale, fatta da
un uomo da una cabina telefonica della citta' di Teramo. vicino
al chiosco in questione, si svolgono spesso esercitazioni di
tiro e di altro genere da parte dei militari e delle reclute
del 235mo reggimento Piceno di Ascoli, l'unico in italia che
addestra reclute femminili. 21 aprile - La salma di Melania
viene trasferita all'obitorio dell'ospedale di Teramo, per una
prima autopsia. 22 aprile. - Nell'area del ritrovamento del
cadavere viene trovata una seconda sim card telefonica.
22 aprile - Fonti investigative riferiscono che l'autore
della telefonata anonima e' un "cercatore di funghi"
spaventato, che si trovava in zona per caso. (AGI)
Ap1/Mav (Segue)
191027 LUG 11

NNNN
(SCHEDA) MELANIA:CRONOLOGIA DEI FATTI DALLA SCOMPARSA ALL'ARRESTO (2)=
(AGI) - Ascoli Piceno, 19 lug. - 23 aprile - Arriva la conferma
che nel bosco delle casermette sono stati trovati anche
orecchini di Melania e tracce di sangue. 23 aprile - Per il
comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli la "scena
crimine e' compatibile con quella del ritrovamento". 26 aprile.
- Indagini serrate, raccolta di numerose testimonianze. Secondo
gli inquirenti e' da privilegiare la pista passionale. 3
maggio. - I primi testimoni che smentiscono la versione del
marito di Melania sulle modalita' della scomparsa della donna 6
maggio. - Salvatore Parolisi, marito di Melania, viene
ascoltato dagli inquirenti come persona informata sui fatti.
6 maggio. - L'attenzione dei Ros si appunta su un
coltellino trovato nel bosco il 9 maggio. Scattano nuovi
accertamenti sul cadavere di Melania. 10 maggio. - Si scopre
che Parolisi aveva un amante, una ex recluta di Sabaudia, 27
anni. La ragazza, ora in servizio a Lecce, conferma la
relazione e viene interrogata per 11 ore. 10 maggio. - Parolisi
viene smentito da Raffaele Paciolla, amico agente di custodia
carceraria, e residente a Folignano (Ascoli) nella stessa
palazzina di Salvatore e Melania. Parolisi dormi' da me la sera
del 20 aprile e non il 18, dice l'agente. 10 maggio. - Parolisi
interrogato per otto ore dai magistrati 11 maggio. - Nuovo
interrogatorio di Parolisi da parte degli inquirenti. Il
caporalmaggiore conferma la sua versione originaria sulla
scomparsa della moglie.
Ap1/Mav (Segue)
191027 LUG 11

NNNN
(SCHEDA) MELANIA:CRONOLOGIA DEI FATTI DALLA SCOMPARSA ALL'ARRESTO (3)=
(AGI) - Ascoli Piceno, 19 lug. - 11 maggio. - La madre di
Melania dice che il suo telefono squillo' senza risposta fino
alle 19 del 18 aprile. 13 maggio. - Seconda autopsia a Teramo.
sotto esame del medico legale Adriano Tagliabracci e dei suoi
collaboratori, soprattutto i tagli e le coltellate inferte
probabilmente dopo la morte di Melania. Dopo l'autopsia, la
salma viene restituita alla famiglia. 15 maggio. - Funerali di
Melania a Somma Vesuviana (Napoli) 17 maggio. - Nuove audizioni
di personale del mondo militare (caserma Clementi di Ascoli) 18
maggio. - Altri testimoni non confermano la presenza di una
donna a Colle S. Marco il 18 aprile 19 maggio. - Perquisizione
disposta magistratura in casa di Parolisi a Folignano. Numerosi
sequestri di materiale 26 maggio. - Parolisi nomina due legali
anche se non e' indagato: Walter Biscotti e Nicodemo Gentile,
gli stessi che assistono la famiglia di Sarah Scazzi 13 giugno.
- Un testimone riferisce che il 7 giugno Parolisi ha armeggiato
con oggetti nascosti ai bordi di un campo sportivo di
Folignano. Tra questi si scoprira' che c'era un altro suo
telefonino. 16 giugno. - Parolisi conferma che il telefono
trovato a Folignano e' suo. Lo usava per comunicare con la sua
amante. 21 giugno. - Parolisi viene iscritto registro indagati
per omicidio volontario. La famiglia Rea si costituisce parte
civile.
29 giugno. - Tra nuovi sopralluoghi degli investigatori sul
luogo del ritrovamento del corpo la procura ascolana chiede il
sequestro dell'auto di Salvatore Parolisi. La vettura era gia'
stata ispezionata nelle settimane scorse ma probabilmente non
basta.
19 lug. - Oggi l'esecuzione della misura restrittiva per
Salvatore Parolisi, nel carcere di Ascoli Piceno. (AGI)
Ap1/Mav
191027 LUG 11

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GIUSTIZIA: PM DI MATTEO (ANM), A RISCHIO UGUAGLIANZA CITTADINI DI FRONTE ALLA LEGGE

GIUSTIZIA: PM DI MATTEO (ANM), A RISCHIO UGUAGLIANZA CITTADINI DI FRONTE ALLA LEGGE =

Palermo, 19 lug.- (Adnkronos) - ''L'approvazione del testo sulla
riforma costituzionale della giustizia comprometterebbe l'uguaglianza
di tutti i cittadini di fronte alla legge''. Lo ha dichiarato il
sostituto procuratore Antonino Di Matteo, presidente Anm di Palermo,
nel corso del di battito che sie' svolto ieri sera alla facolta' di
Giurisprudenza di Palermo.

''Le preoccupazioni di noi magistrati - ha spiegato Di Matteo -
non sono gli intenti punitivi del potere nei nostri confronti, che
chiaramente esistono, ma e' la preoccupazione che avvertiamo da
cittadini di questo Paese e in particolare per coloro che appartengono
a fasce piu' deboli e indifese''.

Antonino Di Matteo ha quindi esposto tre annotazioni,
''apparentemente marginali'', ''ma che possono far capire la
pericolosita' di questa vera controriforma della giustizia''. In primo
luogo ''in diversi punti il testo coincide con quello della P2
sequestrato a Licio Gelli a Castiglion Fibocchi'', ha detto per poi
ricordare la presentazione dello stesso testo che il presidente del
Consiglio aveva fatto insieme al ministro della Giustizia Alfano.
(segue)

(Ter/Col/Adnkronos)
19-LUG-11 08:22

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