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giovedì 15 settembre 2011

POLIZIA: INTERROGAZIONE TURCO (RADICALI) SU VICENDA NOCS

POLIZIA: INTERROGAZIONE TURCO (RADICALI) SU VICENDA NOCS =

Roma, 15 set. (Adnkronos) - Il deputato radicale Maurizio Turco,
cofondatore del Partito per la tutela dei diritti di militari e forze
di polizia (Pdm), ha depositato una interrogazione indirizzata al
Presidente del Consiglio dei ministri per conoscere 'quali sono le
immediate azioni intraprese nei confronti di coloro che sono stati
indicati come gli autori delle presunte violenze denunciate
dall'appartenente al reparto Nocs e quelle per la tutela
dell'incolumita' e della salute del denunciante; se non ritenga
opportuno promuovere, con il supporto delle Organizzazioni Sindacali
delle Forze di polizia e con esperti del settore, ogni utile
iniziativa volta a contrastare il fenomeno del ''mobbing'' nell'ambito
delle Pubbliche Amministrazioni con particolare riferimento a quelle
della Difesa e dell'Interno'.

Turco ricorda che ''il Pdm, fin dalla sua costituzione, si e'
sempre distinto per l'impegno profuso nella lotta per contrastare
violenze e soprusi di ogni genere nell'ambito delle Forze armate e di
polizia, come dimostrano le numerose iniziative mediatiche e le 338
interrogazioni parlamentari, le numerose proposte di legge e gli
ordini del giorno accolti dal governo, reperibili sul sito
www.partitodirittimilitari.org''.

(Sin/Ct/Adnkronos)
15-SET-11 19:44

NNNN

Cassazione "...Come questa Corte ha  già  precisato (cfr.  Cass.  n. 3785/2009), per mobbing si intende una condotta  del datore  di lavoro o del superiore gerarchico, sistematica e protratta bel  tempo,  tenuta  nei  confronti del lavoratore  nell'ambiente  di lavoro,  che  si  risolve  in sistematici e  reiterati  comportamenti ostili  che  finiscono  per assumere forme  di  prevaricazione  o  di persecuzione  psicologica, da cui può conseguire  la  mortificazione morale  e l'emarginazione del dipendente, con effetto lesivo del  suo equilibrio fisio - psichico e del complesso della sua  personalità...."


DANNI IN MATERIA CIVILE E PENALE - LAVORO (RAPPORTO DI)
Cass. civ. Sez. lavoro, Sent., 31-05-2011, n. 12048
Fatto Diritto ####################Q.M.
Svolgimento del processo
####################  ha convenuto in giudizio davanti al Tribunale  di San  Remo  la  ####################  sas esponendo  di  aver  lavorato  presso l'Agenzia di viaggi di quest'ultima come impiegata, rivestendo  anche il   ruolo  di  direttore  tecnico,  dapprima  con  un  contratto  di collaborazione  coordinata e continuativa e  successivamente  con  un contratto  di  lavoro  subordinato, in realtà prestando  la  propria attività lavorativa sempre alle dipendenze e sotto le direttive  del titolare  dell'impresa, e di avere subito nel corso del  rapporto  di lavoro,  a causa delle sue richieste di regolarizzazione del rapporto stesso,  una serie di comportamenti vessatori e ostili tendenti  alla sua  completa emarginazione professionale e al progressivo isolamento dai  colleghi, comportamenti per i quali aveva sofferto  di  disturbi sia fisici che psichici. Ha chiesto quindi la condanna del datore  di
lavoro  al risarcimento del danno biologico, del danno alla  vita  di relazione e del danno morale.
Il Tribunale ha respinto la domanda ritenendo che  non fosse emersa la prova   di   un   atteggiamento  persecutorio  nei  confronti   della dipendente.  Anche  l'appello  proposto  dalla       ####################  è   stato respinto  dalla Corte di Appello di Genova, che ha ritenuto  che  non fosse stata raggiunta la prova di un tale atteggiamento persecutorio.
Avverso  tale  sentenza  ricorre per cassazione                #################### affidandosi  a  cinque motivi di ricorso. L'intimata  non  ha  svolto attività difensiva.Motivi della decisione
1.-   Con il primo motivo la ricorrente deduce l'omessa, insufficiente e contraddittoria motivazione circa un fatto controverso decisivo per il  giudizio, sull'assunto che la Corte territoriale avrebbe ritenuto come   circostanza  pacifica  che  nel  periodo  iniziale  si   fosse instaurato  tra le parti un rapporto di lavoro autonomo,  laddove  la ricorrente aveva dedotto di avere sempre svolto attività  di  lavoro dipendente,  come,  del  resto,  era  chiaramente  emerso   all'esito dell'attività istruttoria svolta nel giudizio di primo grado.
2.-  Con  il  secondo motivo la ricorrente lamenta omessa valutazione complessiva delle prove e relativo vizio di motivazione, sul  rilievo che  il  giudice  di  appello avrebbe omesso  di  valutare  nel  loro complesso  gli  episodi posti a fondamento della   domanda,  omettendo altresì di prendere in considerazione le risultanze della consulenza tecnica  d'ufficio  disposta  in primo grado,  che  aveva  confermato l'esistenza  dei  disturbi psichici denunciati dalla ricorrente,  pur negando  il  nesso causale tra tali disturbi e l'attività lavorativa svolta.
3.-  Con  il terzo motivo si denuncia violazione o falsa applicazione dell'art.  2087 c.c.,  formulando il seguente quesito di diritto:  "la responsabilità   del   datore  di  lavoro   per   violazione   della personalità   morale  del  lavoratore  può  sussistere   anche   in conseguenza di uno (o più) atti lesivi della dignità e  del  decoro personale  e professionale dello stesso pur in difetto di un  disegno persecutorio  finalizzato ad espellere il dipendente (fattispecie  di mobbing)?".  4.- Con il quarto e il quinto motivo di ricorso si denunciano omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione in ordine alla domanda di risarcimento   del   danno  per  violazione  dell'art.   2087   c.c.,  sottolineando  che l'esistenza della responsabilità  del  datore  di lavoro,  nel  caso in esame, era stata invocata e doveva riconoscersi anche  come fondata sulla violazione
dell'art. 2043 c.c.,  non potendo dubitarsi  che  i  fatti indicati dalla ricorrente costituissero,  al tempo  stesso, violazione di obblighi contrattualmente  gravanti  sul datore  di  lavoro, ex art. 2087 c.c.,  e violazione del precetto  del neminem  laedere gravante sulla generalità dei consociati,  ex  art. 3043 c.c. 5.-  Il  ricorso  è infondato. Come questa Corte ha  già  precisato (cfr.  Cass.  n. 3785/2009), per mobbing si intende una condotta  del datore  di lavoro o del superiore gerarchico, sistematica e protratta bel  tempo,  tenuta  nei  confronti del lavoratore  nell'ambiente  di lavoro,  che  si  risolve  in sistematici e  reiterati  comportamenti ostili  che  finiscono  per assumere forme  di  prevaricazione  o  di persecuzione  psicologica, da cui può conseguire  la  mortificazione morale  e l'emarginazione del dipendente, con effetto lesivo del  suo equilibrio
fisio - psichico e del complesso della sua  personalità.
Ai  fini  della configurabilità della condotta lesiva del datore  di lavoro   sono,   pertanto,   rilevanti:  a)   la   molteplicità   di comportamenti di carattere persecutorio, illeciti o anche  leciti  se considerati  singolarmente, che siano stati posti in essere  in  modo miratamente sistematico e prolungato contro il dipendente con intento vessatorio; b) l'evento lesivo della salute o della personalità  del dipendente; c) il nesso eziologico tra la condotta del datore  o  del superiore gerarchico e il pregiudizio all'integrità psico  -  fisica del   lavoratore;   d)  la  prova  dell'elemento  soggettivo,   cioè dell'intento  persecutorio.  La domanda  di  risarcimento  del  danno proposta dal lavoratore per il mobbing subito è soggetta a specifica allegazione  e  prova  in ordine agli specifici fatti  asseriti  come lesivi  (Cass.  n. 19053/2005). Cass. 6 marzo 2006, n.  4774
 ha  poi ritenuto  che  l'illecito  del datore di  lavoro  nei  confronti  del lavoratore consistente nell'osservanza di una condotta protratta  nel tempo   e  con  le  caratteristiche  della  persecuzione  finalizzata all'emarginazione del dipendente (c.d. mobbing) - che rappresenta una violazione  dell'obbligo di sicurezza posto  a  carico  dello  stesso datore  dall'art.  2087 c.c. - si può realizzare  con  comportamenti materiali   o   provvedimentali   dello  stesso   datore   di   lavoro indipendentemente    dall'inadempimento   di    specifici    obblighi contrattuali  previsti  dalla  disciplina  del  rapporto  di   lavoro subordinato. La sussistenza della lesione del bene protetto  e  delle sue   conseguenze   deve  essere  verificata  -   procedendosi   alla valutazione complessiva degli episodi dedotti in giudizio come lesivi -  considerando l'idoneità offensiva della
condotta  del  datore  di lavoro,  che può essere dimostrata, per la sistematicità  e  durata dell'azione  nel  tempo,  dalle  sue  caratteristiche  oggettive   di persecuzione  e  discriminazione, risultanti  specificamente  da  una connotazione   emulativa  e  pretestuosa,  anche  in  assenza   della violazione  di specifiche norme attinenti alla tutela del  lavoratore subordinato.
Nella  specie, la Corte territoriale ha preso in esame l'insieme  dei comportamenti  del  datore  di  lavoro  dedotti  come  lesivi   dalla ricorrente,  escludendone ogni intento persecutorio  o emulativo,  sia con   riferimento   agli   episodi  collegati,   secondo   l'assunto, all'insorgenza  delle  "prime  manifestazioni  patologiche   sia  con riferimento  agli  episodi successivi, osservando,  quanto  a  questi ultimi,  che  dalle risultanze istruttorie non era emersa l'esistenza di  comportamenti connotati da carattere persecutorio  nei  confronti della  dipendente  e  che gli unici episodi,  comunque  marginali  ed isolati,  rispetto  ai quali poteva essere espresso  un  giudizio  di biasimo   (lancio   dello  stipendio  sul  tavolo,   consegna   della retribuzione in un sacco di monetine) si erano verificati  "in  tempi di  molto successivi all'inizio della manifestazione delle
patologie, quando la      #################### non andava più a lavorare e si recava in agenzia solo  per  ritirare  lo stipendio ...", sì che,  valutate  tutte  le circostanze  sopra  indicate,  doveva  escludersi  che  fosse   stata raggiunta la prova di un atteggiamento emarginante, discriminatorio o persecutorio nei confronti della lavoratrice.
Si  tratta  di  una  valutazione di fatto, devoluta  al  giudice  del merito, non censurabile nel giudizio di cassazione in quanto comunque assistita  da  motivazione sufficiente e non  contraddittoria;  anche perchè la ricorrente non ha riportato in ricorso il contenuto  delle deposizioni testimoniali delle quali assume essere stato omesso  ogni esame  (tranne  quello di una deposizione, che   tuttavia  non  appare decisiva ai fini della collocazione temporale degli episodi di cui si discute)  e non ha neppure indicato quali sarebbero gli elementi  che la Corte territoriale avrebbe trascurato di esaminare (in conseguenza della erronea interpretazione degli atti di causa, denunciata con  il primo  motivo) e che avrebbero dovuto orientare la decisione in senso diverso, sicchè le censure espresse nei primi due motivi di  ricorso -  al  di  là della loro corretta impostazione in diritto
circa  la definizione  dei comportamenti che possono integrare in  astratto  la fattispecie  del  mobbing  -  rimangono poi  confinate  ad  una  mera contrapposizione  rispetto alla valutazione di merito  operata  dalla Corte   d'appello,  inidonea  a  radicare  un  deducibile  vizio   di motivazione di quest'ultima. Deve ribadirsi, al riguardo,  che,  come è  stato  più volte affermato da questa Corte, la deduzione  di  un vizio  di  motivazione  della  sentenza  impugnata  con  ricorso  per cassazione  conferisce al giudice  di legittimità non  il  potere  di riesaminare  il merito dell'intera vicenda processuale sottoposta  al suo  esame,  bensì la sola facoltà di  controllo, sotto  il  profilo della  correttezza giuridica e della coerenza logico - formale, delle argomentazioni svolte dal giudice di merito, al quale spetta, in  via esclusiva,   il   compito  di  individuare  le
fonti   del   proprio convincimento, di assumere e valutare le prove e di scegliere, tra le complessive  risultanze  del processo, quelle  ritenute  maggiormente idonee  a dimostrare la veridicità dei fatti ad esse sottesi,  senza essere  tenuto  ad  un'esplicita confutazione  degli  altri  elementi probatori  non accolti, anche se allegati dalle parti.  Il  vizio  di omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione denunciabile  con ricorso  per cassazione ai sensi dell'art. 360 c.####################c.,  n. 5, ricorre, dunque,  soltanto quando nel ragionamento del giudice di   merito  sia riscontrabile  il  mancato o insufficiente esame  di  punti  decisivi della  controversia, prospettati dalle parti o rilevabili  d'ufficio, ovvero  un insanabile contrasto tra le argomentazioni adottate,  tale da non consentire l'identificazione del procedimento logico-giuridico posto  a  base  della decisione,
mentre tale vizio non  si  configura allorchè  il  giudice di merito abbia semplicemente attribuito  agli elementi   valutati  un  valore  e  un  significato   diversi   dalle aspettative  e  dalle deduzioni di parte (cfr. ex plurimis  Cass.  n. 10657/2010,  Cass.  n.  9908/2010,  Cass.  n.  27162/2009,  Cass.  n. 16499/2009,  Cass.  n.  13157/2009,  Cass.  n.  6694/2009,  Cass.  n. 42/2009,   Cass.  n.  17477/2007,  Cass.  n.  15489/2007,  Cass.   n. 7065/2007,  Cass.  n.  1754/2007,  Cass.  n.  14972/2006,  Cass.   n. 17145/2006,  Cass.  n.  12362/2006, Cass.  n.  24589/2005,  Cass.  n. 16087/2003,  Cass.  n.  7058/2003,  Cass.  n.  5434/2003,  Cass.   n. 13045/97, Cass. n. 3205/95).
6.- Il primo ed il secondo motivo vanno, pertanto, rigettati.
7.- Anche il terzo motivo, con il quale, sostanzialmente, si contesta una  non corretta interpretazione delle domande formulate con  l'atto introduttivo  e  della  normativa in  esso   richiamata,  deve  essere respinto. Invero, anche a prescindere dalla pur di per sè assorbente considerazione che la ricorrente non riporta puntualmente nel ricorso per  cassazione  il  contenuto integrale dell'atto introduttivo  (non essendo  sufficiente il richiamo di alcuni passi del ricorso ex  art. 414  c.####################c.  o la riproduzione in forma indiretta dello  stesso  atto contenuta nelle premesse del ricorso per cassazione), nè gli  esatti termini in cui la domanda è stata riproposta in appello, va rilevato che  nel  ricorso non vengono neppure indicate le norme che la  Corte territoriale  avrebbe violato nell'interpretazione di una domanda  che pure,  anche  secondo  la  ricorrente, era  diretta  a
sostenere  la sussistenza del mobbing e che negli stessi termini, a quanto si legge nella  motivazione della sentenza impugnata, sarebbe stata riprodotta nel   grado   di   appello;   e  tutto  ciò  senza  considerare   che l'interpretazione della domanda e l'apprezzamento della sua ampiezza, oltre  che  del suo contenuto, costituiscono, anche nel  giudizio  di appello,  ai  fini  della  individuazione del  devolutum,  un  tipico apprezzamento di fatto  riservato al giudice del merito  e,  pertanto, insindacabile  in  sede  di legittimità, se  non  sotto  il  profilo dell'esistenza, sufficienza  e logicità della motivazione  (Cass.  n. 20373/2008, Cass. n. 19475/2005).
8.-  Al  rigetto del terzo motivo consegue logicamente l'assorbimento del  quarto e del quinto motivo, con i quali si deduce il difetto  di motivazione  in  ordine alla domanda di risarcimento  del  danno  con riferimento    alla    responsabilità    sia    contrattuale     che extracontrattuale,  trattandosi  di motivi  che  ripropongono,  sotto diverso  profilo,  le  stesse censure del  motivo  precedente  e  che incorrono, dunque, per come formulati, negli stessi rilievi.
9.- Il ricorso va quindi rigettato.
10.-  Stante il mancato svolgimento di attività difensiva  da  parte dell'intimata, non deve provvedersi in ordine alle spese del giudizio di legittimità.####################Q.M.
LA CORTE rigetta il ricorso; nulla sulle spese.



NOCS- Polizia e democrazia: il caso di Spinaceto

  NOCS-  Polizia e democrazia: il caso di Spinaceto
Radio Rai 3 - Tutta la città ne parla - Trasmissione del 15 settembre 2011 - Intervista a cura di Giorgio Zanchini


Giardullo: "La Roma criminale che fa gola alla mala"


La Roma criminale che fa gola alla mala Stampa E-mail

polizia-scenadelitto-SLIDERIl luogo dell'attentato a Flavio Simmi, nel quartiere romano di PratiLa capitale è una piazza importante, sopratutto per il traffico di droga e il riciclaggio di denaro sporco

ROMA - Criminale o no, la questione delle infiltrazioni malavitose nel tessuto sociale ed economico di Roma sembra davvero un “romanzo”. Da un lato le rassicurazioni del sindaco Alemanno e del sottosegretario agli Interni Mantovano, che non vogliono parlare di emergenza criminalità. Dall’altro gli omicidi irrisolti degli ultimi mesi e l’appello dello stesso primo cittadino al ministro Maroni: “Nella Capitale servono più poliziotti e carabinieri”. Nel mezzo, la realtà di 26 morti da gennaio ad oggi, le sparatorie in strada, le migliaia di imprenditori strozzati dall’usura o dal racket. E soprattutto la consapevolezza che la criminalità a Roma non è più un fenomeno delle periferie ma ha invaso anche i quartieri centrali, quelli tradizionalmente più tranquilli. Uno su tutti, Prati: a meno di due mesi dall’uccisione in strada di Flavio Simmi, una giovane donna viene scippata in pieno giorno e finisce in coma.
La Roma criminale è un’invenzione letteraria, l’evocazione di un passato diventato storia. “Ma non si può negare – sottolinea Claudio Giardullo, segretario generale della Silp Cgil – che la città eterna è anche un mercato da spartire, una torta che può far gola a molti”. E infatti oggi il sindaco incontrerà il ministro Maroni, grande assente alla riunione del comitato provinciale del 31 agosto, nell’ennesimo vertice sul tema sicurezza.
Gli affari, a Roma, si fanno con la droga o con infiltrazioni nel tessuto imprenditoriale usando denaro illecito. “Due fenomeni separati – spiega il presidente dell’associazione antiracket e antiusura di Confesercenti, Lino Busà – che si muovono seguendo logiche ben distinte: gli episodi di violenza sono legati a regolamenti di conti tra spacciatori, mentre chi vuole riciclare soldi sporchi attraverso attività commerciali ha interesse a una città non militarizzata e dunque meno pericolosa”.
Le estorsioni? A Roma e in generale nel Lazio sono poco frequenti. “C’è bisogno di un controllo del territorio e di una capacità di intimidazione che i clan attivi nella Capitale non hanno”, aggiunge Busà. L’usura, invece, “viaggia alla grande, gestita da cravattari classici, da professionisti in giacca e cravatta, da ciò che rimane della banda della Magliana e da alcune famiglie di nomadi”. Un giro d’affari che in tutto in Lazio, tra capitali prestati e interessi restituiti, viaggia sui tre miliardi di euro.
Secondo Alemanno e Mantovano Roma non è nel mezzo di una guerra tra bande criminali. I 26 omicidi, cifra record con cui la Capitale supera città notoriamente più violente come Napoli e Palermo? Un dato in linea con quello degli anni precedenti. E la facilità con cui i giovani prendono in mano pistole e coltelli? Una degenerazione dei fenomeni di bullismo, da tenere sott’occhio ma non ascrivibile alla mala organizzata. La vera emergenza di Roma sarebbero le manifestazioni in programma per il prossimo autunno. Una visione paradossale perché, come sottolinea Giardullo, “minimizzare i fatti di cronaca non serve, anzi è pericoloso. La presenza mafiosa a Roma è in aumento, mentre i tagli del governo hanno ridotto sia il personale che gli strumenti di lavoro”.
Per ripulire la Capitale, insomma, bisogna rivedere le priorità. Cominciare a capire se dalle ceneri dell’ “operazione Colosseo”, che nel 1993 tagliò la testa alla banda della Magliana, sta rinascendo come una fenice un’altra holding criminale, e se le gambizzazioni e gli omicidi degli ultimi mesi sono sintomi di una nuova guerra tra bande per la spartizione del territorio. “In una parola – conclude Giardullo – si deve cambiare l’obiettivo strategico e unire alla lotta all’immigrazione clandestina e alla prostituzione quella alla criminalità”. Sminuire la recrudescenza degli episodi delittuosi rischia invece di tenere nascosta una realtà che proprio sul sommerso fonda le proprie basi. E che di “romanzesco” ha assai poco.
(Federica Ionta)
  Fonte: Romacapitale.net

Giardullo: "Protocollo "Mille occhi", le finte novità"


Roma
Protocollo "Mille occhi", le finte novità Stampa E-mail

polizia-carabinieri-SLIDERLa collaborazione tra forze dell'ordine e vigilantes c'è sempre stata. Mancano investimenti
ROMA - Più che mille nuovi occhi, il protocollo che oggi firmano a Roma il ministro Maroni, il sottosegretario all'Interno Mantovano, l'Anci e i rappresentanti delle principali agenzie di vigilanza privata, sembra mettere in campo qualcosa di già visto.
L'intesa punta tutto sul "programma di collaborazione informativa" tra guardie giurate, polizia e carabinieri. In pratica, viene chiesto agli agenti privati di segnalare quello che avviene nell'area che stanno vigilando, dai comportamenti sospetti alle situazioni di degrado. "Questa cooperazione, di fatto preziosa, c'è sempre stata – conferma il segretario nazionale del sindacato di polizia Silp-Cgil, Claudio Giardullo – Il ruolo ausiliario delle guardie giurate non è una novità. Quello che cambia, e non in positivo, è la possibilità di segnalare anche le condizioni di disagio sociale". Qualcosa che rischia di intasare i flussi di richieste ai centralini delle forze dell'ordine. "Se non abbiamo i soldi per la benzina alle auto – spiega Giardullo – come possiamo far fronte, oltre alle situazioni di pericolo, anche a quelle di degrado urbano?".
Altro punto poco chiaro del "Mille occhi" è la dotazione finanziaria per realizzare lo scambio di informazioni e i corsi di formazione previsti per le guardie giurate. Sulla questione soldi, infatti, il protocollo non si sbilancia. L'attività di cooperazione, si legge, non deve comportare costi aggiuntivi né per gli istituti di vigilanza né per lo Stato. "Come si può pensare di risolvere un problema come la criminalità solo con interventi di facciata, senza neanche un investimento?", si chiede il segretario generale Silp.
Senza riforme né stanziamenti, l'accordo rischia addirittura di creare confusione tra le competenze di polizia, carabinieri e municipale. Il punto 1.4 stabilisce infatti che le informazioni raccolte dai vigilantes sul capoluogo di provincia vanno trasmesse al questore, mentre quelle sulle altre città ai carabinieri. "Ma il coordinamento tra le forze dell'ordine è già disciplinato dalla legge e non su base territoriale – conclude Giardullo – Idem per il 2.2, in base al quale il questore perderebbe la competenza sul monitoraggio degli istituti di vigilanza, che passa a prefetto e sindaco. La legge dice altro".
(Federica Ionta)

SCUOLA: POLIZIA DI NUORO REGALA CORREDO SCOLASTICO A FIGLI DETENUTI A BADD'E CARROS

SCUOLA: POLIZIA DI NUORO REGALA CORREDO SCOLASTICO A FIGLI DETENUTI A BADD'E CARROS =

Nuoro, 15 set. - (Adnkronos) - In occasione dell'avvio dell'anno
scolastico, la Questura e il Comitato regionale del Centro Sportivo
Educativo Nazionale, in collaborazione con il Comune di Nuoro e la
Direzione del Carcere di Nuoro, hanno donato a 70 ragazzi delle scuole
elementari e medie il "corredino scolastico". L'iniziativa della
Polizia nuorese e' stata realizzata per la ricorrenza del Patrono San
Michele Arcangelo, che si celebrera' il 29 settembre.

Il regalo e' stato consegnato ai figli di tutti i detenuti del
carcere nuorese di Badu 'e Carros e ai bambini di famiglie assistite
dai Servizi Sociali. Ai piccoli studenti e' stato donato lo zaino, il
grembiule, astucci, album, penne, quaderni e altro materiale di
cancelleria. Nello zaino i ragazzi hanno trovato anche la nuova
edizione del diario sulla legalita' Diahio', edito dalla Questura e di
prossima presentazione. Tutto il materiale e' stato acquistato anche
grazie all'importante contributo economico della ditta Eurostock di
Nuoro.

(Coe/Ct/Adnkronos)
15-SET-11 15:12

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ACQUA PUBBLICA: VENDOLA, SACCONI? NON HA CULTURA LEGALITA'

ACQUA PUBBLICA: VENDOLA, SACCONI? NON HA CULTURA LEGALITA' =
(AGI) - Bari, 15 set. - Poco fa "l'ineffabile ministro Sacconi
ha rilasciato le seguenti dichiarazioni 'dovremmo trovare un
modo per vanificare il risultato sul referendum sull'acqua'.
Una frase da eversore, da persona che non ha nessuna cultura
della legalita' e delle regole democratiche". Il leader di
Sinistra Ecologia e Liberta' e presidente della Regione Puglia,
Nichi Vendola, lo ha detto a margine di una conferenza stampa.
"Abbiamo appena vinto un referendum - ha continuato - che dice
giu' le zampe dall'acqua, che non e' una merce ma un bene
comune, giu' gli artigli di questo mondo di voraci gangster che
vogliono privatizzare ogni millimetro di vita sociale. Noi ci
rivolteremo contro quelli come Sacconi che pensano che la
democrazia e' una fiction che si possa stracciare il risultato
del referendum dopo che lo abbiamo stravinto, dicendo no alla
mercificazione dell'acqua e no alla privatizzazione degli
acquedotti". Siamo al punto in cui "una classe dirigente - ha
concluso Vendola - screditata, in caduta libera nel consenso,
pensa addirittura di poter proporre come fatti normali atti di
pura eversione delle regole della democrazia". (AGI)
Ba1/Zeb
151451 SET 11

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MANOVRA: VENDOLA, TPL? OGGI RICONSEGNA CONTRATTI FALCIDIATI

MANOVRA: VENDOLA, TPL? OGGI RICONSEGNA CONTRATTI FALCIDIATI =
(AGI) - Bari, 15 set. - "Oggi riconsegneremo nelle mani del
Governo, insieme agli altri presidenti di Regione, i contratti
del trasporto pubblico locale (Tpl, ndr) falcidiati dalla
manovra del 75%". Lo ha affermato il presidente della Regione
Puglia, Nichi Vendola, che oggi sara' a Roma per la protesta
contro il governo per i tagli previsti dalla manovra anche su l
trasporto pubblico locale. "E' un conto molto salato quello che
si apprestano a pagare Comuni e Regioni per gli effetti di
questa iniqua manovra del governo Berlusconi - ha spiegato -
che reputo un atto di guerra contro il Paese, contro gli Enti
locali, contro le fasce sociali piu' deboli che avranno meno
servizi e molte piu' tasse".
Secondo Vendola, "si tratta di una scelta sbagliata che
smaschera il vero volto di questo provvedimento finanziario
mirato, al di la' della propaganda, a rastrellare risorse e
costruito su tagli che entreranno nella carne viva del nostro
welfare e delle nostre comunita'. Emerge oggi - ha aggiunto -
ma non e' che l'inizio, la questione del trasporto pubblico
locale. Si intende, in questo modo, scaricare sulle spalle dei
cittadini i costi dei trasporti a cui sono piu' legate le fasce
deboli come i lavoratori pendolari e gli studenti". "Per
sostenere questi servizi lo Stato non intende garantire alcuna
copertura economica. E' assolutamente emblematico che in questo
contesto, complice il silenzio colpevole del governo, la Fiat
decida di chiudere lo stabilimento campano di Irisbus. Penso -
ha concluso - che tutto questo comportera' un ulteriore effetto
collaterale della riduzione del reddito dei ceti piu' deboli e
la riduzione drastica dei consumi. Altro che ticket per la
crescita". (AGI)
Ba1/Stp
151503 SET 11

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INTERCETTAZIONI: BELISARIO, PREMIER PIU' PREOCCUPATO DI SE' CHE BENE PAESE

INTERCETTAZIONI: BELISARIO, PREMIER PIU' PREOCCUPATO DI SE' CHE BENE PAESE =

Roma, 15 set. (Adnkronos) - "L'unico abuso ai danni della
democrazia e dei cittadini e' un ministro gia' rinviato a giudizio per
concorso esterno in associazione mafiosa". Cosi' il presidente del
gruppo Italia dei valori al Senato, Felice Belisario, risponde alle
dichiarazioni del ministro Romano sulle intercettazioni.

"Oggi -aggiunge- tutti i lacche' del governo e della maggioranza
si stanno dando da fare per difendere l'indifendibile Berlusconi che
vuole solo mettere il bavaglio all'informazione e legare mani e piedi
la magistratura, cercando di cancellare uno strumento di indagine
fondamentale come le intercettazioni. Il voto di ieri in Senato sul
caso Ruby dimostra fino a che punto questa maggioranza si spinge per
difendere il sempre piu' imbarazzante presidente del Consiglio, dalle
cui intercettazioni emerge chiaramente il suo 'spessore' e la sua
'moralita''".

"Ci troviamo di fronte a un uomo delle istituzioni che e' piu'
preoccupato della sua immagine e dei suoi affari piu' che del bene del
Paese. Il problema non sono le intercettazioni -conclude Belisario- ma
il suo stile di vita, se non e' in grado di cambiarlo, lo conservi
pure, ma se ne vada prima che sia troppo tardi per la salvezza del
Paese".

(Plb/Ct/Adnkronos)
15-SET-11 15:22

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MANOVRA: MARATONA WEB DI PROTESTA PROMOSSA DA UNCEM TOSCANA

MANOVRA: MARATONA WEB DI PROTESTA PROMOSSA DA UNCEM TOSCANA =
''DIFENDERE CITTADINI E COMUNITA', A RISCHIO I SERVIZI
ESSENZIALI''

Firenze, 15 set. - (Adnkronos) - Amministratori, parlamentari,
rappresentanti delle categorie professionali, sindacati associazioni
volontariato, sono tantissimi quelli che oggi hanno partecipato alla
maratona web contro la manovra finanziaria, organizzata da Uncem
Toscana e Anci Toscana.

Grande anche la partecipazione dei cittadini alla maratona che
sono intervenuti numerosi, con domande e richieste, provenienti via
telefono, e-mail, sms e Facebook. Da tutti si e' alzato un grido di
allarme: i servizi per i cittadini sono a rischio, scuola, sostegno
agli anziani, trasporti. Ma a rischiare sono anche il lavoro di
professionisti che con gli enti locali collaborano e gravi problemi
potrebbero avere le associazioni di volontariato.

Ad aprire la maratona Alessio Gramolati, segretario generale
della Cgil Toscana, che ha espresso preoccupazione per l'occupazione
in toscana ed in tutta Italia, subito dopo di lui ha partecipato il
capogruppo del Pd in consiglio regionale Vittorio Bugli che ha parlato
delle difficolta' dei comuni, confermate poi dai tanti sindaci che
sono intervenuti. (segue)

(Red-Xio/Ct/Adnkronos)
15-SET-11 17:08

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MANOVRA: SCHULZ (PSE), IL PROBLEMA DELL'ITALIA E' BERLUSCONI

MANOVRA: SCHULZ (PSE), IL PROBLEMA DELL'ITALIA E' BERLUSCONI
'MISURA HA MOLTE TASSE, SERVONO PROVVEDIMENTI PIU' EQUI'
(ANSA) - ROMA, 15 SET - ''Saro' chiaro: ha ragione il
presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, quando dice che
il problema principale dell'Italia e' il primo ministro''. Cosi'
il leader dei socialdemocratici europei, il tedesco Martin
Schulz, commenta in un'intervista a L'Espresso - in edicola
domani - la manovra anti-crisi del governo italiano.
''L'Italia deve essere trattata in modo diverso da Grecia e
Portogallo. Ha un debito molto elevato, ma enormi potenzialita'
economiche'', spiega Schulz, diventato famoso quando Berlusconi
gli diede del kapo' in una seduta del Parlamento europeo nel
2003. Il Paese ''ha certamente bisogno di un pacchetto di
austerita', ma non di quello varato dal governo dove ci sono
molte tasse. Bisognerebbe dare ascolto agli appelli del
presidente Giorgio Napolitano - continua l'eurodeputato - per
provvedimenti piu' equi dal punto di vista sociale e su come
riformare lo Stato''. Schulz, indicato dal suo gruppo per la
presidenza del Parlamento europeo, sottolinea infine ''una
specificita' tutta italiana: il ministro dell'Economia sottopone
un pacchetto di misure, che viene ridotto da altri ministri
dello stesso governo''. (ANSA).

KVI
15-SET-11 12:25 NNNN

MANOVRA: CHITI, GIUSTA INIZIATIVA SINDACI CONTRO MISURE INIQUE

MANOVRA: CHITI, GIUSTA INIZIATIVA SINDACI CONTRO MISURE INIQUE =

Roma, 15 set. - (Adnkronos) - ''Lo 'sciopero' dei sindaci contro
i provvedimenti contenuti nella manovra economica 2011 e'
un'iniziativa giusta''. Cosi il vice presidente del Senato, Vannino
Chiti, esprime il proprio sostegno alla giornata di protesta dei
Comuni, organizzata dall'Anci, contro la manovra del governo.

"I sindaci di tutta Italia -prosegue Chiti- intendono difendere
i propri cittadini contro una serie di tagli di risorse che non si era
mai vista prima, che mettono in pericolo i bilanci dei Comuni e, cosa
ancor piu' grave, a rischio i servizi da erogare. Il pareggio di
bilancio nel 2013 e' un obiettivo necessario e irrinunciabile, ma la
via scelta dal governo di destra e' sbagliata e iniqua. Colpisce i
ceti medi e popolari direttamente con le tasse, e subito dopo con il
venire meno della qualita' e l'aumento dei costi delle prestazioni
erogate da Comuni e Regioni".

"I sindaci, con un bilancio in ordine, chiedono almeno la
possibilita' di spendere i propri soldi invece di tenerli fermi: il
governo si era impegnato a rivedere il patto di stabilita', ma ancora
una volta non ha mantenuto i suoi impegni. E' un fatto molto
significativo e positivo che alla protesta abbiano aderito molti
sindaci appartenenti ad aree politiche diverse, uniti -conclude Chiti-
da una medesima e giusta condivisione di intenti: difendere i propri
cittadini".

(Pol/Zn/Adnkronos)
15-SET-11 11:44

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MANOVRA. ERRANI: ALLE 17 CONFERENZA REGIONI-ANCI-UPI

MANOVRA. ERRANI: ALLE 17 CONFERENZA REGIONI-ANCI-UPI
"NO OPPOSIZIONE A GOVERNO, MA SERVONO RISPOSTE SU TPL"

(DIRE) Roma, 15 set. - "Oggi andremo dal governo e riconsegneremo
i contratti sul Trasporto pubblico locale. Subito dopo faremo una
conferenza stampa congiunta Regioni, Anci e Upi". Lo ha detto il
presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al
termine della riunione straordinaria della Conferenza delle
Regioni. I governatori hanno discusso sull'ipotesi di autoriforma
delle istituzioni regionali e sull'iniziativa programmata in
materia di Tpl.
"Per quanto ci riguarda rimane ferma la nostra posizione- ha
ricordato Errani- L'Italia vive un momento difficile, noi non
vogliamo uno scontro istituzionale ma il governo deve darci delle
risposte sul futuro di servizi fondamentali ai cittadini, onde
evitare una situazione di tensione in questo Paese".
Errani ha sottolineato che "non stiamo facendo opposizione al
governo, ma stiamo dicendo che il sistema del Tpl non puo'
reggere questa scelta. E' un problema del Paese, perche' siamo
istituzioni e abbiamo il compito istituzionale della leale
collaborazione". L'appuntamento quindi e' per le 16 al ministero
per i Rapporti con le Regioni, quando i governatori incontreranno
il ministro Raffaele Fitto.

(Mel/ Dire)
11:43 15-09-11

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MANOVRA: DE MAGISTRIS, SCELLERATA E AVRA' RIPERCUSSIONI GRAVISSIME

MANOVRA: DE MAGISTRIS, SCELLERATA E AVRA' RIPERCUSSIONI GRAVISSIME =

Napoli, 15 set. - (Adnkronos) - Oggi e' il giorno della protesta
dei sindaci "contro la manovra scellerata del governo, che avra'
ripercussioni gravissime". Cosi' il sindaco di Napoli Luigi de
Magistris, prima di aprire il Consiglio comunale contro i tagli della
manovra.

"La colpa e' di un governo - aggiunge de Magistris - che poteva
per esempio tagliare i capitali scudati e recuperare 20 miliardi, o
mettere la tassa sulle rendite finanziarie, fare la lotta all'evasione
fiscale e ridurre le spese militari per missioni che ormai non servono
piu'".

I tagli, conclude de Magistris, "colpiscono invece i ceti medi e
popolari, e i Comuni e di conseguenza i cittadini".

(Zca/Zn/Adnkronos)
15-SET-11 11:45

MANOVRA: ERRANI, SI RISCHIA BLOCCO TPL, GOVERNO TROVI RISPOSTE

MANOVRA: ERRANI, SI RISCHIA BLOCCO TPL, GOVERNO TROVI RISPOSTE =

Roma, 15 set. - (Adnkronos) - ''Attendiamo risposte sul rischio
oggettivo di blocco del Trasporto pubblico locale''. Lo ha detto il
presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani al termine
della riunione dei governatori sui tagli della manovra.

Errani, ribadendo che la posizione dei governatori e' unanime,
ha aggiunto: ''Non stiamo facendo opposizione al governo ma stiamo
spiegando che il sistema del Trasporto pubblico locale non puo'
reggere''. ''Siamo cosi' convinti che l'emergenza sia oggettiva che
riteniamo che il governo, in qualche modo, dovra' trovare una risposta
- ha aggiunto - la manovra crea una situazione insostenibile nel Paese
e questo e' un problema di tutti e anche del governo''.

Sulla mancanza di risorse, Errani ha precisato che l'esecutivo
''dovra' decidere altre priorita' e questa del Trasporto pubblico
locale e' una priorita' indiscutibile''. (segue)

(Sci/Zn/Adnkronos)
15-SET-11 11:46

NNNN

Rai/ Salta programma Dandini, in Cda non passa contratto

Rai/ Salta programma Dandini, in Cda non passa contratto
Maggioranza vota compatta contro

Roma, 15 set. (TMNews) - Parla con me non tornerà sugli schermi
della Rai. Il Cda, a quanto si apprende, ha respinto la proposta
di contratto con la Fandango portata dal Dg Lorenza Lei, con
cinque voti contrari (tutta la maggioranza) e quattro a favore
(opposizione e Presidente Garimberti).

Mdr

151403 set 11
RAI: CDA BOCCIA CONTRATTO DANDINI CON 5 VOTI CONTRARI E 4 A FAVORE =

Roma, 15 set. (Adnkronos) - Il Consiglio d'amministrazione della
Rai, a quanto apprende l'Adnkronos, ha bocciato il contratto tra Rai e
Fandango per la produzione del programma 'Parla con me' di Serena
Dandini, con 5 voti contrari e 4 a favore.

Martedi' scorso si era tenuto un incontro a Viale Mazzini, nel
quale Fandango aveva confermato di accettare lo 'sconto' del 5%
rispetto al contratto del 2010, che avrebbe portato il costo a puntata
a circa 32.000 euro contro i circa 34.500 del contratto dello scorso
anno.

(Orl/Zn/Adnkronos)
15-SET-11 14:10

NNNN
RAI: DANDINI; GIULIETTI, CANCELLATA VOCE SGRADITA A PREMIER

(ANSA) - ROMA, 15 SET - ''Fatto! Il vecchio spot
berlusconiano si applica perfettamente alla decisione assunta
dalla maggioranza di destra di sopprimere il programma di Serena
Dandini. Altro che 'questione di costi', e' stata persino
respinta la proposta presentata dal presidente e dalla
direttrice generale! Cosi' e' stato cancellata un'altra delle
voci sgradite a Berlusconi e indicate tra i programmi da
eliminare anche nelle intercettazioni agli atti dei giudici di
Trani''. Lo scrive il portavoce di Articolo 21, Giuseppe
Giulietti.
''Il voto di oggi - aggiunge Giulietti - e' un atto di
sfiducia contro gli stessi vertici aziendali che, questo punto,
dovrebbero trarne le inevitabili conseguenze. Questa Rai e'
ormai una parte delle proprieta' del presidente del consiglio e
nessuno puo' fingere di non vedere o di non sapere. Questa sera
parteciperemo alla manifestazione indetta dal comitato per la
liberta' di informazione davanti alla sede rai di via Teulada e
sara' quella l'occasione per indire una grande manifestazione
unitaria contro ogni bavaglio''.
''Qui non si tratta piu' di difendere un programma - prosegue
il deputato -, ma di tutelare l'articolo 21 della Costituzione e
il diritto dei cittadini non essere bendati. Ci auguriamo che,
almeno su questa tema, le opposizioni tutte, moderate o radicali
che siano, vogliano ritrovarsi attorno alla bandiera della
Costituzione''. (ANSA).

CAS
15-SET-11 15:05 NNNN
RAI: MERLO, CONTRO DANDINI VOTO GRAVE, CDA SOTTOVALUTA POTENZIALITA' SERVIZIO =

Roma, 15 set. (Adnkronos) - ''Malgrado la mediazione positiva
condotta dal Direttore generale, se la maggioranza del Cda ha bocciato
la trasmissione di Serena Dandini conferma che al vertice dell'azienda
si continua a sottovalutare le potenzialita' che puo' esprimere un
servizio pubblico credibile e serio nel nostro Paese. Una
responsabilita' che ricade unicamente su chi ha compiuto quella
scelta''. Lo afferma Giorgio Merlo, Pd, vice presidente della
commissione di Vigilanza Rai, sul voto contrario, espresso oggi dal
Cda della Rai, che con 5 voti contrari e 4 a favore boccia il
contratto per la realizzazione di 'Parla con me', programma condotto
da Serena Dandini.

(Plb/Ct/Adnkronos)
15-SET-11 15:07

NNNN
RAI: GIULIETTI, ORMAI AZIENDA E' PROPRIETA' PREMIER =

Roma, 15 set. (Adnkronos) - "'Fatto!' il vecchio spot
berlusconiano si applica perfettamente alla decisione assunta dalla
maggioranza di destra di sopprimere il pogramma di Serena Dandini.
Altro che 'questione di costi', e' stata persino respinta la proposta
presentata dal presidente e dalla direttrice generale! Cosi' e' stata
cancellata un'altra delle voci sgradite a Berlusconi e indicate tra i
programmi da eliminare anche nelle intercettazioni agli atti dei
giudici di Trani". Lo afferma Beppe Giulietti, portavoce di Articolo
21.

"Il voto di oggi -aggiunge- e' un atto di sfiducua contro gli
stessi vertici aziendali che, a questo punto, dovrebbero trarne le
inevitabili conseguenze. Questa Rai e' ormai una parte delle
proprieta' del presidente del Consiglio e nessuno puo' fingere di non
vedere o di non sapere. Questa sera parteciperemo alla manifestazione
indetta dal comitato per la liberta' di informazione davanti alla sede
rai di via Teulada e sara' quella l'occasione per indire una grande
manifestazione unitaria contro ogni bavaglio".

"Qui non si tratta piu' di difendere un programma, ma di
tutelare l'articolo 21 della Costituzione e il diritto dei cittadini a
non essere bendati. Ci auguriamo che -conclude Giulietti- almeno su
questa tema, le opposizioni tutte, moderate o radicali che siano,
vogliano ritrovarsi attorno alla bandiera della Costituzione".

(Plb/Ct/Adnkronos)
15-SET-11 15:22

NNNN
RAI: PARDI (IDV), BERLUSCONI PARLA CON 'LEI' E DANDINI NON VA PIU' IN ONDA =

Roma, 15 set. (Adnkronos) - "Berlusconi parla con 'Lei' e la
Dandini non va piu' in onda sulla Rai". Cosi' il senatore Pancho
Pardi, capogruppo dell'Italia dei valori in commissione di Vigilanza
Rai.

"Berlusconi -aggiunge- fa sapere quali sono i conduttori e i
programmi sgraditi e il direttore generale subito si affretta a
mandarli via. Cosi', dopo Santoro e Saviano, alla lista degli epurati
si aggiunge anche Serena Dandini. Mi domando ora: chi sara' il
prossimo?".

"Non dimentichiamo che il presidente del Consiglio e' anche il
concorrente privato del servizio pubblico. La Rai non puo' continuare
con questo assurdo autolesionismo -conclude Pardi- chi paga il canone
ha il diritto a un servizio pubblico pluralista e di qualita' invece
di essere vittima dei continui 'editti bulgari' di Berlusconi".

(Plb/Ct/Adnkronos)
15-SET-11 15:41

RAI: VITA (PD), CONTINUA CACCIA ALLE STREGHE, ORA E' IL TURNO DI DANDINI =

Roma, 15 set. (Adnkronos) - "Continua inesorabile la caccia alle
streghe nella Rai. Questa volta e' il turno di Serena Dandini. Non
c'e' spazio verosimilmente per chi si colloca fuori dal pensiero
dominante. E' un altro scandalo di un servizio pubblico che si sta
suicidando strada facendo. Porremo, con durezza, tutto questo nella
commissione parlamentare di Vigilanza, che e' il luogo in cui
discutere della agonia dell'Aziena pubblica". Lo dichiara il senatore
del Pd Vincenzo Vita della commissione di Vigilanza Rai.

(Plb/Ct/Adnkronos)
15-SET-11 16:04

NNNN
RAI: DANDINI; ANNUNZIATA, NON OBBEDIRO' PIU' AL CDA

(ANSA) - ROMA, 15 SET - ''La bocciatura del contratto della
Dandini e' una vergogna. Soprattutto dopo gli sforzi fatti dalla
produzione per rispettare ogni richiesta aziendale''. Lo afferma
la giornalista di Rai3 Lucia Annunziata.
''Un Cda in scadenza in tutti i sensi - prosegue l'ex
presidente della Rai - ha ancora una volta messo i suoi piccoli
interessi di parte davanti a quelli della Rai. Mi considero
sciolta da ogni obbedienza nei confronti di un organo che opera
con tali modalita'''. (ANSA).

CAS
15-SET-11 16:48 NNNN
RAI: CGIL, DANDINI? AZIENDA COSI' DIVORZIA DAL SUO PUBBLICO =

Roma, 15 set. (Adnkronos) - "La Rai ha scelto di divorziare dal
proprio pubblico: i programmi di maggior successo vengono chiusi,
oppure rinviati nel tempo e spesso poco pubblicizzati, mentre si
perdono professionalita', artisti, testate e con essi l'intera storia
del servizio pubblico''. Cosi' Fulvio Fammoni, segretario confederale
della Cgil, commenta la bocciatura da parte del Cda di viale Mazzini
del contratto con la Fandango per la realizzazione di 'Parla con me'
di Serena Dandini.

Per il sindacalista ''non potrebbero e non dovrebbero mai essere
queste le scelte di una azienda editoriale e culturale, non dovrebbero
essere mai queste le scelte di una azienda in crisi, con problemi di
bilancio rilevanti. E' evidente - dice - che la Rai subisce pressioni
esterne che niente hanno a che vedere con scelte aziendali, ma che
sono dettate da un imperversante conflitto di interessi. La Rai, una
grande azienda di spettacolo, cosi' facendo rischia di far
interpretare al suo pubblico la saga di Highlander: ne restera' solo
uno'', conclude Fammoni.

(Spe/Ct/Adnkronos)
15-SET-11 16:48

NNNN
RAI: RIZZO NERVO, CON DANDINI COMPLETATA ESECUZIONE DIKTAT TRANI =
DOPO SANTORO E RUFFINI, SOPPRESSO ANCHE 'PARLA CON ME'

Roma, 15 set. (Adnkronos) - "La missione, cosi' come era emerso
nelle intercettazioni dell'inchiesta di Trani, e' stata portata a
compimento: dopo Michele Santoro e Paolo Ruffini e' toccato all'ultimo
nome della lista, quello di Serena Dandini". Lo sottolinea il
consigliere d'amministrazione della Rai, Nino Rizzo Nervo, commentando
la bocciatura in cda del contratto per il programma di Serena Dandini.

"Anche a un bambino -aggiunge Rizzo Nervo- non puo' sfuggire il
senso del voto a strettissima maggioranza con cui sono state soppresse
a due settimane dalla partenza ben quattro seconde serate di Rai3.
Tutto il resto sono chiacchere. La verita' e' solo una: lo
smantellamento di quella rete e' gia' in atto e pur di raggiungere
l'obiettivo non si e' tenuto conto degli ingenti danni che derivano da
un palinsesto profondamente diverso da quello che era stato presentato
agli investitori pubblicitari tre mesi fa e da un'offerta editoriale
nel periodo di garanzia che sara' inevitabilmente inadeguata non
essendoci i tempi per realizzare una programmazione alternativa a
'Parla con me'".

"Oggi e' stata scritta una delle pagine piu' nere -prosegue
Rizzo Nervo- perche' e' stata clamorosamente annullata l'autonomia
dell'azienda e del servizio pubblico. Ho sempre ritenuto che pur in
una posizione di minoranza la presenza in consiglio fosse importante
nell'interesse dell' azienda per poter arginare gli attacchi alla sua
indipendenza che di volta in volta sono venuti dall'esterno e
dall'interno e per questo sono orgoglioso di aver contribuito ad
esempio al rinnovo di quei contratti che erano stati fortemente messi
in discussione, come quelli di Fabio Fazio, di Giovanni Floris e di
Milena Gabanelli. Oggi sono colpito dall'ostinazione con cui si sta
perseguendo il disegno di uccidere un'esperienza editoriale, quella di
Rai3, che ha contribuito in questi anni al successo della Rai ed ha
dato un'identita' al servizio pubblico e per questo comincio a
chiedermi se ha un senso restare per assistere impotente alla
consumazione di un delitto", conclude il consigliere.

(Spe/Ct/Adnkronos)
15-SET-11 16:21

NNNN
RAI: DANDINI, UNICA SODDISFAZIONE AVERLI STANATI ED ORA IL RE E' NUDO =
LA CONDUTTRICE, AZIENDA SOTTO OCCUPAZIONE, PUBBLICO LO
RITROVEREMO ALTROVE

Roma, 15 set. (Adnkronos) - "L'unica soddisfazione di una
giornata amara e' di averli stanati ... Mi hanno accusato di essere
avida, di volere troppi autori, ecc. E, pezzo a pezzo, abbiamo
smontato ogni pretesto. Ora e il re e' nudo e tutti hanno capito
perche' non andiamo in onda!". Cosi' serena Dandini commenta la
bocciatura in cda Rai del contratto per il suo programma.

"Mi dispiace -aggiunge- per l'azienda in cui abbiamo lavorato
per decenni che, mai come adesso, e' sotto occupazione politica e per
gli abbonati che ci hanno dimostrato sempre un enorme affetto. E che -
lo prendiamo come impegno - ci ritroveranno presto altrove". Dandini
conclude con un 'Post Scriptum': "Visto che ho regalato alla Rai il
format ideato da me, potrei almeno riavere il divano?".

(Nex/Ct/Adnkronos)
15-SET-11 17:13

NNNN
RAI: DANDINI; CGIL, AZIENDA DIVORZIA DA SUO PUBBLICO

(ANSA) - ROMA, 15 SET - ''La Rai ha scelto di divorziare dal
proprio pubblico: i programmi di maggior successo vengono
chiusi, oppure rinviati nel tempo e spesso poco pubblicizzati,
mentre si perdono professionalita', artisti, testate e con essi
l'intera storia del servizio pubblico''. Cosi' Fulvio Fammoni,
segretario confederale della Cgil, commenta la bocciatura da
parte del Cda di viale Mazzini del contratto con la Fandango per
la realizzazione di 'Parla con me' di Serena Dandini.
Per il sindacalista ''non potrebbero e non dovrebbero mai
essere queste le scelte di una azienda editoriale e culturale,
non dovrebbero essere mai queste le scelte di una azienda in
crisi, con problemi di bilancio rilevanti. E' evidente -
conclude Fammoni - che la Rai subisce pressioni esterne che
niente hanno a che vedere con scelte aziendali, ma che sono
dettate da un imperversante conflitto di interessi. La Rai, una
grande azienda di spettacolo, cosi' facendo rischia di far
interpretare al suo pubblico la saga di Highlander: ne restera'
solo uno''.
(ANSA).

CAS
15-SET-11 16:57 NNNN
RAI: ROGNONI (PD) SU NO A DANDINI, ALTRO REGALO DELL'AZIENDA A BERLUSCONI? =

Roma, 15 set. (Adnkronos) - "Ha tutta l'aria di essere un altro
regalo della Rai a Berlusconi. Certo e' che, non firmando il contratto
per la trasmissione di Serena Dandini, la maggioranza di centrodestra
del cda della Rai ha deciso di fare seri danni. E di impoverire ancora
di piu' Rai tre". Lo dichiara, in una nota, Carlo Rognoni, presidente
Forum Pd per la riforma radiotv.

"Se qualcuno aveva ancora dei dubbi sull'emergenza in cui si
trova la Rai - prosegue- la decisione di ieri di far fuori 'Parla con
me' parla chiaro: dimostra che non c'e' tempo da perdere e che bisogna
mandare a casa subito questo consiglio di amministrazione prima che
faccia altri danni".

"E' tempo che tutte le forze politiche - conclude Rognoni-
responsabili condividano un disegno di legge per cambiare la Gasparri.
Ormai e' una emergenza democratica. Questa maggioranza vota per
'l'isola dei famosi' e boccia una trasmissione di satira, di liberta'!
Alla faccia del servizio pubblico!"

(Spe/Ct/Adnkronos)
15-SET-11 19:20

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MANOVRA: TORINO,SINDACO FASSINO FA VOLANTINAGGIO DAVANTI ANAGRAFE

MANOVRA: TORINO,SINDACO FASSINO FA VOLANTINAGGIO DAVANTI ANAGRAFE =
(AGI) - Torino, 15 set. - Volantinaggio per protestare contro
la manovra del Governo, questa mattina a Torino, del sindaco
Piero Fassino e di alcuni assessori comunali. Davanti
all'Anagrafe centrale, il sindaco ha distribuito volantini ai
torinesi spiegando le ragioni della protesta. "Ho comunicato al
prefetto - spiega Fassino nel volantino - che la citta' di
Torino rischia seriamente di non essere in grado di garantire i
servizi essenziali ai cittadini perche' i tagli decisi dal
Governo sono insostenibili. Oggi tutti i sindaci italiani
diranno la stessa cosa ai loro prefetti". Secondo Fassino "si
tratta di una forma di protesta alla quale siamo stati
costretti da un Governo che non ha accolto nessuna delle nostre
proposte, dopo che da dieci anni si tagliano continuamente i
fondi per gli enti locali. Noi non vogliamo peggiorare la
qualita' della vita dei nostri cittadini e, invece, vogliamo
migliorare i servizi in tutti i campi e difendere i diritti
delle persone e delle famiglie".
Rispondendo alle domande dei giornalisti, Fassino ha
spiegato che "fa male la Lega a chiedere ad alcuni suoi sindaci
di non aderire alla protesta, perche' anche loro subiscono i
tagli e quindi hanno diritto a protestare, e poi perche' i
sindaci non prendono ordini dai partiti". (AGI)
To1/Msc
151150 SET 11

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MANOVRA: ORSONI, LEGA DICA SE E' CON CITTADINI O CON POTERE

MANOVRA: ORSONI, LEGA DICA SE E' CON CITTADINI O CON POTERE
A MANIFESTAZIONE A VENEZIA ASSENTI SINDACI CARROCCIO
(ANSA) - VENEZIA, 15 SET - In piazza San Marco, insieme agli
altri sindaci veneziani, nel giorno dell'iniziativa contro la
manovra, non si e' visto nessun primo cittadino leghista.
''E' l'ennesima dimostrazione - ha commentato il sindaco di
Venezia, Giorgio Orsoni - di una posizione non chiara di un
partito che gioca su troppi tavoli. Ritengo che sia meglio che
la Lega esca allo scoperto e dica se sta dalla parte dei
cittadini o dalla parte del potere''.
Orsoni ha invece sottolineato con favore la presenza di
sindaci sia del centro-sinistra che del centro-destra: ''E' il
segnale che i sindaci non guardano all'appartenenza politica, ma
al compito a loro affidato dai cittadini, e cioe' al benessere
del territorio. E se ci sono provvedimenti sbagliati, e' giusto
protestare insieme e far sentire la nostra voce al Governo.
Perche' la vera essenza della democrazia e' data dal fatto che
la vera gestione della popolazione sia affidata ai Comuni''.
In occasione della manifestazione, sono stati distribuiti in
Piazza San Marco volantini in italiano e inglese, per
sensibilizzare al problema anche i turisti.(ANSA).

YWQ-NR
15-SET-11 11:48 NNNN

MANOVRA: SINDACO GENOVA RESTITUISCE DELEGHE AL PREFETTO

MANOVRA: SINDACO GENOVA RESTITUISCE DELEGHE AL PREFETTO =
(AGI) - Genova, 15 set. - Il sindaco di Genova, Marta Vincenzi,
restituira' oggi al Prefetto, quindi al ministero dell'Interno,
le deleghe all'anagrafe e allo stato civile. Con l'approvazione
della manovra, "e' venuto meno - ha spiegato il primo cittadino
- il ruolo delle citta', non solo dei comuni, nelle scelte
della politica del nostro Paese. Si chiami manovra o quello che
si vuole. Dalla crisi possiamo uscire solo restituendo alle
citta' la loro centralita', non togliendola come sta facendo il
governo". A restituire le deleghe ai Prefetti, oltre a Marta
Vincenzi, saranno anche altri 8.049 sindaci italiani, in
'sciopero' contro la manovra. A Genova, presso gli uffici
dell'anagrafe, in corso Torino, e davanti al Comune, in via
Garibaldi, sara' distribuito del materiale per far comprendere
che cosa accadrebbe se, a causa dei tagli della manovra,
venissero meno le funzioni fondamentali delle amministrazioni
locali che regolano la vita sociale dei cittadini. L'iniziativa
e' organizzata dall'Anci nazionale. (AGI)
Ge2/Sep
151153 SET 11

Cinque brevi documentari sulla sicurezza prodotti dall'INAIL

 
- La pressa - Alessandro Pugno -
- Il Martini e la ricetta della sicurezza - Francesco Uboldi
- Rischio residuo - Alessandro Nucci -
- Si salvi chi può! - Margherita Pescetti -