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martedì 25 settembre 2012

CRISI. CAMUSSO: MOBILITAZIONE EUROPEA PER LE RAGIONI DEL LAVORO




CRISI. CAMUSSO: MOBILITAZIONE EUROPEA PER LE RAGIONI DEL LAVORO


(DIRE) Roma, 25 set. - "I lavoratori e il movimento sindacale
europeo oggi devono affrontare principalmente due problemi". E'
quanto afferma il segretario generale della Cgil, Susanna
Camusso, nel suo intervento all'incontro "Le alternative alla
crisi e il futuro dell'Europa", in corso a Madrid e organizzato
dai due sindacati spagnoli Comisiones Obreras e UGT con la
Fondazione Ebert.
Il primo e' "il tema della democrazia, che viene messa in
discussione, degli Stati nazionali che perdono sovranita' ed
autonomia rispetto ad istituzioni e strutture finanziarie che non
rispondono direttamente ai cittadini e ai parlamenti. Tutto cio',
unito alle politiche di austerita' e di rigore che si stanno
praticando, comporta inevitabilmente anche una riduzione del
ruolo delle organizzazioni sindacali".
Il secondo, prosegue Camusso, "e' che se le politiche europee
sono solamente politiche di tagli, di sacrifici, di messa in
discussione della contrattazione collettiva e dei sistemi di
protezione sociale, allora l'effetto certo e' l'allontanamento
dei cittadini e dei lavoratori dal sogno europeo".
Per il leader della Cgil, occorre che la confederazione
europea dei sindacati "affronti con maggiore decisione entrambi i
problemi, uscendo dalle stanze di Bruxelles e facendo vivere tra
la gente le ragioni del lavoro. Di fronte al bivio tra continuare
nella prospettiva europea o dirigersi verso la rottura
dell'Europa, noi diciamo con forza che siamo per continuare un
percorso comune alle nazioni e alle popolazioni europee".(SEGUE)

(Com/Tar/ Dire)
13:54 25-09-12

NNNNCRISI. CAMUSSO: MOBILITAZIONE EUROPEA PER LE RAGIONI DEL LAVORO -2-


(DIRE) Roma, 25 set. - Ma, avverte, "avvicinare l'Europa ai
lavoratori significa soprattutto ricostruire tra essi un rapporto
di fiducia, cambiando radicalmente le scelte politiche ed
economiche e dimostrando concretamente - con, ad esempio, la
socializzazione del debito e la sperimentazione di nuovi
strumenti come eurobond e project bond - la volonta' di cambiare
strada rispetto a misure che non solo non risolvono la crisi ma
contribuiscono ad aggravarla".
Per far fronte a queste sfide, conclude Camusso, "occorre che
la confederazione europea dei sindacati abbia un ruolo, un
profilo, una visibilita' chiari e riconosciuti. Dato che il tempo
non e' una variabile indipendente, e' giunto il momento per
efficaci mobilitazioni di dimensione europea che contrastino la
crisi e le politiche di rigore. E che, in particolare, parlino ai
tanti giovani che oggi vivono una condizione di incertezza e di
precarieta', intravedono prospettive meno positive di quelle
delle generazioni precedenti. Questi giovani rappresentano la
scommessa e il futuro dell'Europa e meritano una grande lotta di
respiro europeo per affermare la necessita' di occupazione nuova
e buona come leva per ricostruire fiducia e speranza".

(Com/Tar/ Dire)
13:54 25-09-12

NNNN

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