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martedì 25 settembre 2012

MEDICINA: CORONAROPATIE, ARRIVA LO STENT BIOASSORBIBILE


MEDICINA: CORONAROPATIE, ARRIVA LO STENT BIOASSORBIBILE
DOPO DUE ANNI SPARISCE E IL VASO RIACQUISTA ELASTICITA'
(ANSA) – MILANO, 25 SET – Diventa bioassorbibile e 'sparisce'
nel giro di due anni lo 'stent', quel cilindretto di maglia
metallica che viene introdotto nelle arterie coronariche
ostruite dalla placca per assicurare il flusso del sangue. Primo
al mondo nel suo genere, il nuovo dispositivo sara' da oggi
disponibile in tutta Italia, dopo cinque anni di sperimentazione
su 1200 pazienti in oltre 20 paesi del mondo.
Absorb, cosi' e' stato chiamato, e' un cilindretto del tutto
simile a un comune stent metallico, ma e' fatto con 'polimero di
acido polilattico' e rivestito con un farmaco antiproliferativo
(everolimus). L'acido polilattico e' un materiale naturale,
comunemente usato per i punti di sutura riassorbibili, che col
tempo si dissolve, lasciando i vasi liberi di tornare al proprio
stato naturale e di recuperare la propria funzionalita', cioe'
di restringersi e dilatarsi secondo gli stimoli fisiologici.
''Stiamo assistendo – afferma Antonio Bartorelli, direttore
della Cardiologia interventistica al Centro Cardiologico Monzino
(Universita' di Milano) – alla quarta rivoluzione della
rivascolarizzazione miocardica: la prima fu l'angioplastica col
palloncino, la seconda fu l'introduzione degli stent metallici,
poi vennero gli stent 'medicati' con farmaci antiproliferativi,
per evitare le riocclusioni. La quarta e' questa, dove
addirittura lo stent sparisce''.
Il riassorbimento completo avviene dopo due anni, ma gia'
dopo sei mesi il supporto si riduce. I vantaggi, spiega
Bartorelli, sono molteplici, a cominciare dal fatto che si
riduce a soli sei mesi la necessita' del ricorso alla doppia
terapia antipiastrinica. Inoltre, questo dispositivo si adatta
meglio al vaso sanguigno, in quanto la sua curvatura rispetta la
normale forma dell'arteria; questa, passati i due anni, riprende
elasticita' e puo' ancora dilatarsi, cosa non possibile con lo
stent metallico; gia' subito dopo l'impianto, e' possibile
controllare l'interno dell' arteria con una angio-Tac.
Ma i dati su sicurezza ed efficacia sono sufficientemente
provati? ''Il problema - spiega Bartorelli – e' scoprire effetti
collaterali sconosciuti; ma i dati a 5 anni ci rassicurano,
anche perche' dopo due anni dall'intervento non c'e' piu' niente
e quel tratto di arteria risulta ulteriormente protetto da un
neo-tessuto che va a ricoprire la vecchia placca. Naturalmente,
un paziente coronaropatico deve continuare per tutta la vita una
opportuna terapia medica'' (antipertensivi, antiaggreganti,
statine...).
Il costo di Absorb - indicato per pazienti giovani - e' poco
piu' alto di quello metallico medicato. L' approvvigionamento
avverra' di volta in volta che le aziende ospedaliere ne avranno
necessita', attraverso bandi di gara. (ANSA).

BRA
25-SET-12 16:29 NNNN
MEDICINA: ABBOTT, SBARCA IN ITALIA NUOVO DISPOSITIVO BIORIASSORBIBILE =
PER IL TRATTAMENTO DELLA MALATTIA CORONARICA

Roma, 25 set. - (Adnkronos Salute) - Abbott ha annunciato il
lancio del primo dispositivo bioriassorbibile (Bvs) unico nel suo
genere per il trattamento della malattia coronarica, disponibile da
oggi in Italia e in piu' di 30 Paesi in tutta Europa, in parte
dell'Asia Pacifica e dell'America Latina.

Il nuovo dispositivo bioriassorbibile - informa l'azienda - e'
disponibile in varie lunghezze e diametri per adattarsi alle esigenze
dei medici che hanno in cura pazienti con malattia coronarica. Il
device, che assomiglia a una gabbia cilindrica, e' progettato per
tenere aperto un vaso ostruito da una placca aterosclerotica e
ripristinare il flusso di sangue al cuore. Bvs e' una struttura
temporanea, a differenza di un stent che e' un impianto permanente. La
struttura, dopo essere stata posizionata nella parete vascolare e aver
assolto al suo ruolo di sostegno medicato, e' in grado di dissolversi
gradualmente e completamente in circa 2 anni, lasciando i vasi liberi
di tornare al proprio stato naturale e di recuperare la propria
funzionalita'.

La struttura e' realizzata in polimero di acido polilattico e
rivestito da una miscela di everolimus e acido polilattico. Everolimus
e' un farmaco anti-proliferativo, sviluppato da Novartis Pharma AG e
concesso in licenza ad Abbott per i dispositivi vascolari a eluizione
di farmaco. Bvs - prosegue Abbott l'azienda - assicura il ripristino
del flusso sanguigno in maniera simile a uno stent metallico. "Evitare
la presenza di un corpo estraneo rigido permanente - dichiara Antonio
Bartorelli, direttore Unita' operativa di Cardiologia interventistica
del centro Cardiologico Monzino, Universita' di Milano - comporta
notevoli vantaggi dal punto di vista del recupero funzionale
dell'arteria coronarica. Con il nuovo Bvs, essa e' infatti in grado di
rispondere nuovamente agli stimoli fisiologici del paziente. Stiamo
assistendo alla quarta rivoluzione della rivascolarizzazione
miocardica non chirurgica nei pazienti affetti da cardiopatia
ischemica".

(Com-Bdc/Ope/Adnkronos)
25-SET-12 13:56

NNNN
 

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