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mercoledì 27 marzo 2013

PRIVACY. GARANTE: ARCHIVI GIORNALISTICI ON LINE SEMPRE AGGIORNATI


PRIVACY. GARANTE: ARCHIVI GIORNALISTICI ON LINE SEMPRE AGGIORNATI


(DIRE) Roma, 27 mar. - Dati personali esatti e aggiornati anche
negli archivi giornalistici on line. E' quanto ha stabilito il
Garante privacy che, accogliendo i ricorsi di due cittadini, ha
ordinato a un gruppo editoriale di aggiornare alcuni articoli
presenti nell'archivio storico on line di un suo quotidiano.
L'editore dovra' individuare modalita' che segnalino al
lettore l'esistenza di rilevanti sviluppi delle vicende che
riguardano i due interessati (ad esempio, con un link, un banner
o una nota all'articolo). L'adozione di questo accorgimento e' in
grado, infatti, di garantire alle persone il rispetto della
propria identita', cosi' come si e' evoluta nel tempo,
consentendo al lettore di avere un'informazione attendibile e
completa.
I ricorrenti si erano rivolti all'Autorita', insoddisfatti
del riscontro ottenuto dall'editore, per chiedere la rimozione
dall'archivio storico on line di alcuni articoli riguardanti
gravi vicende giudiziarie in cui erano rimasti coinvolti o,
quanto meno, l'integrazione o l'aggiornamento delle notizie con
gli esiti delle successive sentenze, a seconda dei casi di
proscioglimento, assoluzione o intervenuta prescrizione. Nel
riconoscere la liceita' della conservazione degli articoli di
cronaca nell'archivio storico on line del quotidiano,
l'Autorita', come in molti altri casi esaminati in passato, ha
detto no alla rimozione degli articoli (operazione che avrebbe
alterato l'integrita' dell'archivio), ma ha ritenuto che i
ricorrenti avessero diritto ad ottenere l'aggiornamento o
l'integrazione dei dati personali. Nei due casi esaminati dal
Garante, infatti, sviluppi successivi della vicenda avevano
profondamente modificato i contenuti dei primi articoli di
cronaca.
La decisione del Garante si pone in linea con una recente
sentenza della Cassazione, la quale, nell'affrontare un caso
analogo, ha statuito che per salvaguardare l'attuale identita'
sociale di una persona occorra garantire la contestualizzazione
e l'aggiornamento della notizia di cronaca, attraverso il
collegamento ad altre informazioni successivamente pubblicate.



Per quanto riguarda, infine, la richiesta dei ricorrenti di
rendere gli articoli inaccessibili dai comuni motori di ricerca,
il Garante ha dichiarato non luogo a provvedere perche', seppur
dopo la presentazione del ricorso, l'editore aveva adottato gli
accorgimenti tecnologici per "deindicizzare" gli articoli. Uno
dei due provvedimenti adottati dal Garante e' stato impugnato
dall'editore di fronte all'autorita' giudiziaria

(Com/Vid/ Dire)
11:13 27-03-13

NNNN

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