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venerdì 27 novembre 2015

Roma, 27 nov. (askanews) - L' attuazione della delega, nel senso innanzi indicato, presenterebbe, a giudizio dell' interrogante e di tutti le organizzazioni sindacali del Corpo forestale dello Stato, profili di dubbia legittimità, comportando il radicale mutamento dello status giuridico-professionale dei membri di una forza di polizia ad ordinamento civile, quale è il Corpo forestale dello Stato,



Camera, interrogazioni seduta 25 novembre: Catanoso (4 - 11281) - 4 -






Roma, 27 nov. (askanews) - L' attuazione della delega, nel senso
innanzi indicato, presenterebbe, a giudizio dell' interrogante e
di tutti le organizzazioni sindacali del Corpo forestale dello
Stato, profili di dubbia legittimità, comportando il radicale
mutamento dello status giuridico-professionale dei membri di una
forza di polizia ad ordinamento civile, quale è il Corpo
forestale dello Stato, facendo loro acquisire lo status giuridico
militare con ogni conseguente effetto ai sensi del decreto
legislativo n. 66 del 2010;
il mutamento di status sarebbe conseguente all' adozione di un
provvedimento statale, in assenza di qualsiasi scelta o adesione
espressa dai destinatari del provvedimento.
La riserva di limitati contingenti da destinare al Corpo
nazionale dei vigili del fuoco, al Corpo della guardia di finanza
ed alla polizia di Stato, non fa venir meno le criticità del
provvedimento sopra evidenziate, non consentendo alla maggioranza
degli attuali membri del Corpo forestale dello Stato di evitare
il descritto mutamento di status (che peraltro potrebbe
conseguire anche al transito nel Corpo della guardia di finanza);
la dubbia legittimità dei provvedimenti normativi che
dovessero attuare la delega nel senso innanzi riferito, non
verrebbe meno, a giudizio dell' interrogante,
 (Segue)
Red/Ral/Sys

27 NOV 2015 051024

Camera, interrogazioni seduta 25 novembre: Catanoso (4 - 11281) - 4 -






Roma, 27 nov. (askanews) - L' attuazione della delega, nel senso
innanzi indicato, presenterebbe, a giudizio dell' interrogante e
di tutti le organizzazioni sindacali del Corpo forestale dello
Stato, profili di dubbia legittimità, comportando il radicale
mutamento dello status giuridico-professionale dei membri di una
forza di polizia ad ordinamento civile, quale è il Corpo
forestale dello Stato, facendo loro acquisire lo status giuridico
militare con ogni conseguente effetto ai sensi del decreto
legislativo n. 66 del 2010;
il mutamento di status sarebbe conseguente all' adozione di un
provvedimento statale, in assenza di qualsiasi scelta o adesione
espressa dai destinatari del provvedimento.
La riserva di limitati contingenti da destinare al Corpo
nazionale dei vigili del fuoco, al Corpo della guardia di finanza
ed alla polizia di Stato, non fa venir meno le criticità del
provvedimento sopra evidenziate, non consentendo alla maggioranza
degli attuali membri del Corpo forestale dello Stato di evitare
il descritto mutamento di status (che peraltro potrebbe
conseguire anche al transito nel Corpo della guardia di finanza);
la dubbia legittimità dei provvedimenti normativi che
dovessero attuare la delega nel senso innanzi riferito, non
verrebbe meno, a giudizio dell' interrogante,
 (Segue)
Red/Ral/Sys

27 NOV 2015 051024
Camera, interrogazioni seduta 25 novembre: Catanoso (4 - 11281) - 7 -






Roma, 27 nov. (askanews) - E che in epoca più recente, in base
all' evoluzione socio-politica e democratica del nostro Paese, non
ha avuto esigenza di essere riaffermata;
secondo il primo comma dell' articolo 35 della Costituzione: «La
Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed
applicazioni.
Cura, la formazione e l' elevazione professionale dei
lavoratori», dovendosi ritenere a giudizio dell' interrogante, che
tale obbligo di tutela verrebbe senz' altro meno nei riguardi del
personale, del Corpo forestale dello Stato, se si determinasse
unilateralmente la perdita, da parte loro, delle prerogative
dello status di membri di una polizia ad ordinamento civile,
condizionando la prosecuzione dello svolgimento dell' attività
lavorativa, in favore dello Stato, all' assunzione dello status
giuridico militare;
l' articolo 15 della Carta dei diritti fondamentali dell' Unione
europea, i cui principi sono stati adottati dall' articolo 6 del
Trattato sull' Unione europea, prevede che:
«Ogni individuo ha il diritto di lavorare e di esercitare una
professione liberamente scelta o accettata» e l' articolo 8 della
Convenzione europea dei diritti dell' uomo
 (Segue)
Red/Ral/Sys

27 NOV 2015 051103
Camera, interrogazioni seduta 25 novembre: Catanoso (4 - 11281) - 8 -






Roma, 27 nov. (askanews) - E sancisce che «Ogni persona ha
diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del
proprio domicilio e della propria corrispondenza».
Anche tali norme, cui deve diversamente riconoscersi
prevalenza rispetto alla norma nazionale di rango ordinario,
sarebbero gravemente violate ad avviso dell' interrogante se
l' esercizio della delega in argomento avvenisse secondo quanto
innanzi evidenziato, in quanto il personale del Corpo forestale
dello Stato, che volesse continuare a svolgere la propria
attività nel pubblico impiego, sarebbe condizionato dal dover
assumere funzioni militari, giammai liberamente scelte o in caso
di transito in altra pubblica amministrazione, rinunciare alle
proprie funzioni di membro di polizia ad ordinamento civile.
Al riguardo, si rammenta come sia la Corte di giustizia
dell' Unione europea, sia la Corte europea dei diritti dell' uomo
 (CEDU) abbiano evidenziato l' illegittimità di ingerenze dello
Stato nella libera determinazione e nello svolgimento delle
attività lavorative dell' individuo, in assenza del perseguimento
di un fine legittimo di pubblica utilità che non si risolva in
una eccessiva costrizione dei diritti dell' individuo (Corte di
giustizia europea, procedimenti riuniti C-465/00, C-138/01 e
C-139/01, sentenza del 20 maggio 2003; CEDU, Amann c. Svizzera,
sentenza 16 febbraio 2000 e Rotaru c. Romania, sentenza 4 maggio
2000);
 (Segue)
Red/Ral/Sys

27 NOV 2015 051110
NNN
Camera, interrogazioni seduta 25 novembre: Catanoso (4 - 11281) - 9 -






Roma, 27 nov. (askanews) - L' esercizio della delega disposta
dell' articolo 8 della legge 7 agosto 2015, n. 124, nel senso
innanzi evidenziato, porterebbe secondo l' interrogante alla
militarizzazione della quasi totalità dei membri del Corpo
forestale dello Stato, con la conseguente perdita di diritti e
prerogative personali e professionali e mutamento di status
giuridico.
Non sussiste alcun valido interesse pubblico il cui
perseguimento, per l' interrogante, legittimi l' adozione di
provvedimenti lesivi di prerogative personali, non essendo
peraltro prevista o stimata alcuna riduzione di spesa pubblica
 (che peraltro potrebbe essere conseguente, in ipotesi,
all' accorpamento ad altra polizia ad ordinamento civile);
è invece stimato che, nel medio- lungo periodo, alcuna
riduzione di spesa conseguirebbe al previsto accorpamento del
Corpo forestale dello Stato all' Arma dei carabinieri atteso che,
dai dati di bilancio, è dato evincere che il costo del Corpo
forestale dello Stato è pari a circa 490 milioni di euro, di cui
il costo stipendi è pari a 460 milioni di euro annui, dovendosi
evidenziare come gli introiti annui mediamente derivanti da
sanzioni amministrative elevate dal Corpo forestale dello Stato
sia pari a circa 26 milioni di euro.
 (Segue)
Red/Ral/Sys

27 NOV 2015 051123
Camera, interrogazioni seduta 25 novembre: Catanoso (4 - 11281) - 10 -






Roma, 27 nov. (askanews) - È altresì stimato che l' assorbimento
comporterebbe un costo di circa 25 milioni di euro per cambio
divise, cambio livree dei mezzi e corsi di formazione, con un
aggravamento di costi per l' erario nel breve periodo, rilevante
per la valutazione del rispetto dell' articolo 81 della
Costituzione.
Non è previsto alcun obbligo o non risulta all' interrogante
alcuna mera indicazione da parte delle istituzioni dell' Unione
europea in ordine all' esigenza di ridurre il numero di forze di
polizia nell' ambito dell' ordinamento nazionale, essendo,
peraltro, già state soddisfatte le uniche esigenze poste da
procedure di infrazione concernenti il diritto dell' Unione
europea in materia, attraverso l' attuazione della normativa
sull' unico numero di emergenza;
l' esercizio della delega, nel senso innanzi riferito,
evidenzierebbe altresì per l' interrogante disposizioni che si
porrebbero in contrasto con la legge delega nella misura in cui
fosse previsto il transito obbligatorio di un determinato
contingente nel Corpo dei vigili del fuoco, atteso che la detta
legge non prevede che sia disposto il trasferimento obbligatorio
di personale, limitandosi a prescrivere il trasferimento di
risorse, non potendosi intendere per tali anche quelle umane.
 (Segue)
Red/Ral/Sys

27 NOV 2015 051136

Camera, interrogazioni seduta 25 novembre: Catanoso (4 - 11281) - 11 -






Roma, 27 nov. (askanews) - Il contrasto con la legge delega si
determinerebbe secondo l' interrogante, anche in relazione alla
previsione di un contingentamento del personale da trasferire
alle altre pubbliche amministrazioni diverse dalle forze di
polizia, atteso che la legge delega prevede la facoltatività del
transito non soggetta a limiti numerici;
si ritiene, piuttosto, fondamentale per la tutela del
territorio e dell' ambiente il mantenimento degli alti livelli di
specializzazione conseguiti dal personale del Corpo forestale
dello Stato;
a giudizio dell' interrogante, invece, il Governo italiano non
dovrebbe esercitare la delega conferita ai sensi dell' articolo 8
della legge 7 agosto 2015 n. 124, prevedendo l' assorbimento del
Corpo forestale dello Stato nell' Arma dei carabinieri ed il
transito del personale del Corpo forestale dello Stato nell' Arma
dei carabinieri, né agire, disponendo misure che appaiono
all' interrogante al di fuori dei limiti imposti dalla menzionata
norma -:
quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato per
risolvere le problematiche esposte in premessa.
 (4-11281)
Red/Ral/Sys

27 NOV 2015 051143


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