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giovedì 11 agosto 2011

"Record di assalti, gang feroci. E' emergenza"..."..Ciotti...troppi uomini impegnati nei pattuglioni antiprostituzione"

L'INTERVISTA

"Record di assalti
e gang feroci. È emergenza"

Gianni Ciotti, segretario del Silp-Cgil: troppi uomini impegnati nei pattuglioni antiprostituzione. "I diktat della politica distolgono importanti risorse umane dal controllo del territorio"

di FEDERICA ANGELI Dai supermercati ai benzinai: Roma è diventata la capitale delle rapine?
"Le rapine a Roma sono aumentate, rispetto allo scorso anno, dell'11 per cento. C'è stata una vera e propria impennata di questo reato". A parlare è Gianni Ciotti, segretario provinciale del sindacato di polizia Silp Cgil.

Come mai un aumento così vertiginoso?
"C'è un indirizzo politico che si vuole dare alla sicurezza in città che il seguente: meno controllo, meno prevenzione e più repressione di alcuni reati, quali ad esempio la prostituzione. E' da tempo che segnaliamo che un pattuglione antiprostituzione distoglie dal territorio numerose risorse, utili a reprimere altri reati. Ma l'indirizzo è questo".

Chi sono i principali bersagli di rapine?
"Possiamo dire che sono diminuite di molto le rapine agli istituti bancari e sono aumentate quelle nei confronti degli esercizi commerciali che non hanno la possibilità di adottare un sistema di protezione passiva - dalle telecamere e di casseforti a tempo - né attivo, come la vigilanza".

La tipologia delle rapine sembra essersi inasprita: molta più violenza per bottini, a volte, di poche centinaia di euro. È così?
"Sì, è una dato che abbiamo registrato. I banditi oggi agiscono con più ferocia, c'è più aggressività perché c'è più disperazione. Non girano più
soldi e questi malviventi si attaccano a tutto. Rapine in cinque persone per mille euro o anche meno".

Vuole dire che le rapine dei "disperati" hanno preso il posto di quelle delle bande vere?
"Proprio così. Il problema è che oggi non si ha a che fare con paranze serie. Oggi chiunque si può improvvisare bandito e non si sa come va a finire, magari lo fanno per comprarsi la dose e ci scappa il morto. Il rapinatore serio è difficile che perda il controllo e faccia sfociare il colpo in omicidio".

C'è un modo per arginare questo fenomeno?

"L'unico modo è di mettere più volanti sul territorio. E, bisogna ammettere che, nell'ultimo mese, sembra che il trend della questura sia di potenziarle, in barba ai diktat della politica".
(11 agosto 2011) FONTE: repubblica.it

Crisi/ La Lega ribadisce "no" a taglio pensioni, vertice notturno Repubblica: "spunta l'eurotassa", nuova versione di patrimoniale

Crisi/ La Lega ribadisce "no" a taglio pensioni, vertice notturno Repubblica: "spunta l'eurotassa", nuova versione di patrimoniale Roma, 11 ago. (TMNews) - Pensioni, e patrimoniale, o "eurotassa" una tantum sui redditi: sono i nodi della supermanovra di Ferragosto. La Lega continua a dire no alla possibilit di interventi sulle pensioni per arrivare al pareggio di bilancio nel 2013; quanto emerso dal vertice notturno a palazzo Grazioli mentre oggi il ministro dell'Economia in Parlamento spiegher la nuova manovra. Eppure gli interventi proprio sulle pensioni e sull'assistenza sociale appaiono il modo pi rapido per fare cassa e trovare quei 20 miliardi circa che servono per "ristrutturare" la manovra secondo le parole di Giulio Tremonti; e c' chi parla di "30 miliardi" da trovare prima di Ferragosto. Ma rispunta secondo Repubblica anche l'ipotesi della patrimoniale, per col nome di "Eurotassa", una sorta di contributo una tantum come quello che applic Romano Prodi nel 1996. Non dovrebbe colpire il patrimonio ma i redditi, a partire pare da 60mila euro secondo il quotidiano romano. Si tratterebbe di una mediazione per far inghiottire un intervento sui redditi alti. Il premier stato reciso con il suo "no" alla patrimoniale (chiesta a gran voce dai sindacati per un prelievo sulla ricchezza immobiliare) ma alcuni ministri sperano in un compromesso, perch, diceva ieri il ministro Fitto, "la manovra sar pesante e dovr essere condivisa". "Siamo ancora in alto mare" si confessava a notte fonda nel Pdl, secondo il "Corriere della Sera". Mentre Berlusconi avrebbe ribadito: "non c' nessuno che pu sostituirmi a Palazzo Chigi, non lo vogliono nemmeno i vertici della Bce. Questa manovra siamo in grado di farla bene. Io ci metto la faccia, e voglio che sia fatta come dico io". Cio senza "nuove tasse". Intanto restano i contrasti con la Lega sul tema delle pensioni, mentre si pensa fra l'altro a tagliare quelle di reversibilit: il Pdl spererebbe di arrivare anche su questo a una mediazione con il Carroccio. Ma sul tavolo si parla anche di dismissioni e privatizzazioni. Non forse un caso che oggi Libero titoli "Ecco dove sono i soldi: una soluzione c', vendere tutte le propriet dello Stato". Ieri Berlusconi ha messo in stand by la vacanza sarda tornando a Roma per incontrare le parti sociali e dire quel che poteva dire: poco, e cio che l'impegno a raggiungere confermato e che il governo si muover per "fare tutto presto e bene". In realt la novit c' ed l'annuncio di un Consiglio dei ministri da tenere il 18 agosto, forse anche il 16, per il varo del decreto con le misure anti-crisi. Cosa conterr resta per un mistero. Il pressing della Bce sull'Italia in questi giorni non si mai interrotto, cos come non si mai chiuso l'occhio vigile di Mario Draghi. Sul tavolo della presidenza del Consiglio resta infatti la 'incisiva' e dettagliata lettera firmata da Trichet e dal suo successore all'Eurotower in cui si sollecitano al governo interventi. E cos, con i mercati europei che vanno a picco e piazza Affari che ieri ha segnato un drammatico -6,6%, Silvio Berlusconi aveva necessit non solo di dimostrare che il governo lavora anche ad agosto ma anche che sa fare in fretta. La domanda per resta: l'esecutivo si riunisce per fare cosa? Per ora Gianni Letta ha annunciato che ci saranno tre tavoli di lavoro tematici: su modernizzazione nella pubblica amministrazione e mercato del lavoro, infrastrutture, privatizzazioni e servizi pubblici. Aqu/Bac 110749 ago 11
CRISI: BINDI; MENU INDIGESTO, COSI' IL PD CHIUDE LA PORTA
GOVERNO NON PUO' CHIEDERE COLLABORAZIONE SENZA STRACCIO PROPOSTA
(ANSA) - ROMA, 11 AGO - ''Siamo alla terza occasione persa
del governo, c'e' il forte rischio di una quarta: se il ministro
Tremonti stamattina in commissione si presenta con lo stesso
indigesto menu offerto alle parti sociali, il discorso
col Pd si chiude''. Lo afferma la presidente del Pd Rosy Bindi
in un'intervista a Repubblica.
In merito al decreto legge annunciato dal governo, ''capisco
l'urgenza, ma poi che fanno, pongono come al solito la fiducia
in aula?'', si chiede Bindi. ''Al di la' dello strumento, il
governo non puo' chiedere collaborazione senza uno straccio di
proposta. Al confronto siamo disposti - ribadisce la presidente
del Pd - ma tocca a loro scoprire le carte''.
Sulla lettera inviata dalla Banca centrale europea, per Rosy
Bindi ''il problema vero e' che fin quando non sanno che
risposta dare alle richieste della Bce non possono divulgare il
contenuto. E siccome la maggioranza e' spaccata...''.
''Bossi non vuole toccare le pensioni, Berlusconi non vuole
la patrimoniale. Divisi su tutto'', sottolinea Bindi. ''Le
parole di Gianni Letta mi sono sembrate significative -
sottolinea l'esponente del Pd - quasi quasi mi e' sembrato come
se, di fronte alle divisioni fra Pdl e Lega, avvertisse che se
va avanti cosi' finisce che occorrono sia la patrimoniale che il
mettere mano alle pensioni''. (ANSA).

Y89-TR
11-AGO-11 08:09 NNNN

CRISI: BINDI; MENU INDIGESTO, COSI' IL PD CHIUDE LA PORTA

CRISI: BINDI; MENU INDIGESTO, COSI' IL PD CHIUDE LA PORTA
GOVERNO NON PUO' CHIEDERE COLLABORAZIONE SENZA STRACCIO PROPOSTA
(ANSA) - ROMA, 11 AGO - ''Siamo alla terza occasione persa
del governo, c'e' il forte rischio di una quarta: se il ministro
Tremonti stamattina in commissione si presenta con lo stesso
indigesto menu offerto alle parti sociali, il discorso
col Pd si chiude''. Lo afferma la presidente del Pd Rosy Bindi
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In merito al decreto legge annunciato dal governo, ''capisco
l'urgenza, ma poi che fanno, pongono come al solito la fiducia
in aula?'', si chiede Bindi. ''Al di la' dello strumento, il
governo non puo' chiedere collaborazione senza uno straccio di
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Sulla lettera inviata dalla Banca centrale europea, per Rosy
Bindi ''il problema vero e' che fin quando non sanno che
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contenuto. E siccome la maggioranza e' spaccata...''.
''Bossi non vuole toccare le pensioni, Berlusconi non vuole
la patrimoniale. Divisi su tutto'', sottolinea Bindi. ''Le
parole di Gianni Letta mi sono sembrate significative -
sottolinea l'esponente del Pd - quasi quasi mi e' sembrato come
se, di fronte alle divisioni fra Pdl e Lega, avvertisse che se
va avanti cosi' finisce che occorrono sia la patrimoniale che il
mettere mano alle pensioni''. (ANSA).

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