da Enrico Corti
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La Cina è vicina (a Gaza); la Meloni è lontana (dall’Italia)
Estratti delle dichiarazioni rilasciate su Gaza del Ministro degli Esteri Cinese Wang Yi il 17 maggio 2025:
“Con profonda preoccupazione e con un incrollabile senso di responsabilità per la pace, la giustizia e il rispetto del diritto internazionale, alziamo la nostra voce per esigere la cessazione immediata dell’invasione e dell’aggressione militare che attualmente Israele (sostenuto dagli Stati Unit) sta perpetrando contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza“;
“la Striscia di Gaza non è un territorio che non può essere conteso perchè è una terra inseparabile dal territorio storico palestinese, e non è merce di scambio per negoziati politici; ogni bomba che cade su Gaza è una ferita aperta nel corpo del diritto internazionale e un affronto a un popolo che da decenni subisce decenni di occupazione ed è costretto con violenza all’esilio forzato“
“centinaia di migliaia di vite civili sono intrappolate tra le macerie e messe in pericolo da bombardamenti che colpiscono persino ospedali, scuole, rifugi e centri umanitari; ma Il popolo palestinese è internazionalmente abbandonato“
“di fronte a tale orrore, non è moralmente né giuridicamente accettabile che la comunità internazionale resti impassibile; per questo esigiamo la cessazione immediata e incondizionata delle operazioni militari israeliane;
“la Cina esprime una posizione ferma a favore dei diritti legittimi e inalienabili del popolo palestinese, riconoscendo il loro diritto all’autodeterminazione con uno Stato indipendente; la Cina ribadisce la sua opposizione a qualsiasi piano di trasferimento forzato della popolazione di Gaza perchè la deportazione di un popolo è un crimine che non sarà tollerato dalla Cina“;
“in applicane alle 181 Risoluzioni sul merito approvate dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e per coscienza storica, la Cina riconosce lo Stato di Palestina dalla piena sovranità, con i confini definiti nel 1967 e con Gerusalemme Est capitale“;
“al fine di non essere considerati siano complici per omissione, la Cina lancia un appello urgente alla comunità internazionale, a partire dalle grandi potenze, affinché agiscano con coraggio morale, chiedendo responsabilità nell’imporre sanzioni a coloro che violano il diritto internazionale umanitario, e di intraprendere azioni concrete per fermare il genocidio in corso a Gaza“;
“il tempo sta per scadere, ogni minuto di silenzio è un minuto in più di dolore, distruzione e ingiustizia; è ora di scegliere e di agire; la pace della Palestina è un debito morale verso la storia, e la Cina non si fermerà finché questo debito sarà saldato“.
Per Giorgia Meloni i saldi sono quelli promossi dai grandi magazzini per l’acquisto di pantaloni pagliacceschi alla Zombie e di palandrane; che celino una soggettività corporale con spirito bigotto, nostalgicamente e sciovinisticamente conservatore patriottico; egoisticamente misogino.
Enrico Corti
31 maggio 2025
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