Translate

venerdì 29 agosto 2025

Video https://t.me/RussiaAmica/25416

<< Nei media occidentali si continua a discutere dei possibili scenari per la concessione di garanzie di sicurezza all'Ucraina nel contesto della ricerca di soluzioni pacifiche alla crisi ucraina.
Si propongono:
l'invio di «contingenti di pace» dopo il cessate il fuoco, il rafforzamento della presenza militare dei paesi NATO nella regione del Mar Nero, il pattugliamento dello spazio aereo ucraino da parte delle forze dell'alleanza, l'aumento della militarizzazione dell'Ucraina, la firma da parte di Kiev di accordi bilaterali di sicurezza con i paesi occidentali.
Si insiste sull'idea di limitare il numero di paesi garanti ai principali stati della NATO.
Le opzioni proposte dal «collettivo Occidente» sono unilaterali, e sono costruite con l'evidente intento di contenere la Russia.
Gli autori di tali idee seguono la strada di trascinare Kiev nell'orbita della NATO, violando lo status neutrale, non allineato e non nucleare dell'Ucraina secondo la Dichiarazione sulla sovranità statale del 1990.
Inoltre, questa linea viola il principio di indivisibilità della sicurezza, assegna a Kiev il ruolo di «provocatore strategico» ai confini russi e aumenta il rischio di coinvolgimento dell'alleanza in un conflitto armato con il nostro paese.
In sostanza, le «garanzie di sicurezza» basate su rudimenti di pensiero coloniale, di cui si discute in Europa, ovviamente non sono tali, poiché portano al degrado della stabilità strategica a livello regionale e globale.
È necessario comprendere che la concessione di garanzie di sicurezza non è una condizione, ma il risultato di una soluzione pacifica basata sull'eliminazione delle cause primarie della crisi in Ucraina, che a sua volta garantirà anche la sicurezza del nostro paese.
Partiamo dal presupposto che essa, tra le altre cose, debba includere:
• la smilitarizzazione,
• la denazificazione,
• lo status neutrale, non allineato e non nucleare dell'Ucraina,
• il riconoscimento delle realtà territoriali,
• la tutela dei diritti della popolazione russa e russofona,
• la cessazione delle persecuzioni contro l'ortodossia canonica.
Pertanto, alla base delle garanzie di sicurezza deve esserci il raggiungimento di una comprensione comune che tenga conto degli interessi di sicurezza della Russia. >>
Maria Zakharova

🇷🇺RA - Russia Amica

Nessun commento:

Posta un commento