ATTO CAMERA
RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00326
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19Seduta di annuncio: 528 del 11/09/2025
Firmatari
Primo firmatario: SACCANI JOTTI GLORIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE
Data firma: 11/09/2025
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma MINARDO ANTONINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 11/09/2025 BAGNASCO ROBERTO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE - PPE 11/09/2025
Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Stato iter:
IN CORSORisoluzione in commissione 7-00326
La IV Commissione,
premesso che:
nel corso degli ultimi anni, le Forze armate sono state oggetto di un profondo processo di trasformazione, finalizzato alla definizione di un sistema di difesa nazionale improntato a criteri di efficacia, sostenibilità e avanzamento digitale, fondato sulla stabilità programmatoria delle risorse finanziarie e su una più ampia flessibilità nella rimodulazione della spesa;
tale percorso, volto ad assicurare adeguati livelli di operatività e la piena interoperabilità dello strumento militare nei contesti internazionali, ha reso necessaria una revisione dell'assetto strutturale e organizzativo delle Forze armate, nonché dei volumi organici complessivi del personale, sia militare che civile;
nell'ambito delle politiche di razionalizzazione e di ottimizzazione dei costi di gestione della struttura amministrativa, inserite nel più ampio processo di spending review che ha contraddistinto l'ultimo decennio, anche per il settore della difesa è stato introdotto l'obbligo di ricorrere alle procedure informatiche del Mef-Dag per l'erogazione al personale delle competenze fisse e accessorie; a tale previsione ha fatto seguito l'avvio di un processo di accentramento della gestione amministrativa, coordinato a livello interforze;
la complessità delle attività necessarie a garantire la corretta e puntuale corresponsione degli stipendi al personale ha reso indispensabile un impegno sinergico che ha interessato tutte le articolazioni dell'organizzazione della Difesa, dal livello centrale a quello periferico;
considerata la specificità del trattamento economico del personale delle Forze armate, strettamente connessa al peculiare status e alle differenti tipologie di impiego, rispetto a quello previsto per il personale delle altre pubbliche amministrazioni, sul quale è stato modellato il sistema NoiPA, l'attuale assetto ha evidenziato diverse criticità, fra cui si annoverano l'eccessiva dilatazione dei tempi di recepimento delle variazioni stipendiali, le difficoltà di interlocuzione con l'utenza del comparto in relazione a problematiche afferenti a un sistema esterno alla difesa, nonché il mancato pieno utilizzo delle banche dati delle Forze armate, contenenti un patrimonio informativo di rilevantissima entità riguardante il personale amministrato, così generandosi un clima di disagio e sfiducia fra il personale;
alla luce delle criticità riscontrate e delle esperienze maturate, si evidenzia la necessità di rafforzare l'azione di coordinamento e di sinergia, al fine di pervenire a una gestione amministrativa del personale maggiormente efficiente, tempestiva e allineata alle esigenze operative delle Forze armate, con il coinvolgimento dell'industria della difesa e del mondo accademico e della ricerca, contribuendo in tal modo a consolidare la capacità tecnologica strategica della difesa nel settore amministrativo;
appare, pertanto, imprescindibile definire obiettivi comuni e concretamente perseguibili nel breve e medio periodo, al fine di superare le criticità esistenti e valorizzare le esperienze positive maturate, mediante il riutilizzo di metodologie già consolidate e l'integrazione di soluzioni tecnologiche innovative;
le crescenti sfide cui la difesa è chiamata a far fronte rendono ormai imprescindibile dotarsi di un sistema di gestione del personale integrato, flessibile e tecnologicamente avanzato, improntato alla centralità dell'amministrato e alla piena valorizzazione delle professionalità esistenti, anche allo scopo di consolidare un nuovo modello di amministrazione militare, orientato ai princìpi della digitalizzazione e dell'interoperabilità, garantendo al contempo la sicurezza e l'efficienza degli strumenti impiegati;
se, da un lato, le Forze armate si avvalgono del sistema NoiPA per la produzione dei cedolini mensili, dall'altro, l'Arma dei Carabinieri provvede autonomamente alla loro elaborazione ed emissione in house, attraverso il Centro nazionale amministrativo di Chieti, individuato quale unico punto ordinante di spesa (Pos) del sistema NoiPA;
l'Arma dei Carabinieri, avvalendosi di una soluzione tecnica autonoma, sviluppata grazie alla cooperazione con il Ministero dell'economia e delle finanze, la Banca d'Italia e la Corte dei conti, ha garantito sino ad oggi – nel pieno rispetto della normativa vigente – la continuità del servizio stipendiale, assicurandone modalità e tempistiche analoghe a quelle già in essere prima dell'introduzione del nuovo sistema, così affermandosi quale riferimento strategico per l'evoluzione del sistema amministrativo dell'intero comparto difesa;
occorre dunque assicurare una «equigestione» amministrativa di tutto il personale appartenente al comparto difesa, in linea, tra l'altro, con il principio di equiordinazione;
l'accentramento della funzione stipendiale, oltre a consentire l'impiego di personale adeguatamente formato, garantirebbe una trattazione uniforme e aggiornata dei dipendenti amministrati, sempre in linea con le innovazioni normative introdotte in materia, il regolare versamento dei contributi previdenziali all'Inps e, ultimo ma non meno importante, il controllo della spesa del personale e il rispetto dei vincoli di bilancio;
per questo specifico comparto, alla luce delle significative innovazioni tecnologiche e dei mutamenti sociali intervenuti negli ultimi anni, si rende necessario garantire il massimo livello di fiducia e valorizzare la centralità del rapporto tra amministrazione e amministrato, coinvolgendo pienamente quest'ultimo nel processo gestionale e ponendo la risorsa umana al centro, quale elemento essenziale per una difesa efficace e in linea con le evoluzioni dei contesto geostrategico;
appare, inoltre, prioritario garantire l'accessibilità alle informazioni e mettere a disposizione strumenti digitali idonei a facilitare l'amministrato nell'assunzione delle proprie decisioni e nell'acquisizione di dati di rilievo;
in tale contesto, si rende indispensabile l'istituzione di un Centro nazionale amministrativo della difesa (Cnad) che, facendo leva sulle consolidate procedure informatiche già adottate dall'Arma dei Carabinieri e avendo sede presso l'attuale Centro nazionale amministrativo dell'Arma, dotato del necessario know-how, possa configurarsi quale polo tecnologico-amministrativo per la gestione integrata e digitalizzata delle attività amministrative dell'intero comparto difesa, garantendo l'erogazione di nuovi servizi personalizzati a favore di tutte le Forze armate;
un'innovazione di tale portata renderebbe possibile l'adozione di una policy di sicurezza più rigorosa e centralizzata, elaborata secondo gli standard della difesa, con conseguente rafforzamento della protezione dei dati, del controllo degli accessi e della tracciabilità delle modifiche apportate alle informazioni sensibili;
alcune delle criticità segnalate hanno riguardato, di recente, anche altre Forze di polizia, rendendo necessario effettuare analoghe e opportune valutazioni per migliorare il servizio di pagamento al personale delle competenze fisse e accessorie,
impegna il Governo:
a riconoscere il Cnad come progetto strategico per la modernizzazione della amministrazione militare, favorendo l'unificazione delle banche dati, l'interoperabilità applicativa, la centralizzazione dei servizi amministrativi e la digitalizzazione dei processi gestionali interforze;
ad assicurare l'allocazione e la continuità di risorse economiche e infrastrutturali necessarie alla completa realizzazione del Cnad, valorizzando i canali di finanziamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), i fondi per la digitalizzazione della Pa e le progettualità connesse al Piano Si.Co.Te. (Sistema controllo del territorio) e al P.s.n. (Polo strategico nazionale);
a promuovere la collaborazione interforze e interistituzionale, favorendo l'adesione al Cnad da parte di tutte le Forze armate, anche tramite l'adozione di un modello organizzativo distribuito e flessibile;
a sostenere la cooperazione con Università e centri di ricerca, in particolare per la formazione continua del personale, la sperimentazione di tecnologie emergenti, e l'utilizzo dell'infrastruttura di supercalcolo in progetti legati all'intelligenza artificiale;
a monitorare e garantire l'attuazione di un cronoprogramma agile, assicurando che le fasi operative – dalla reingegnerizzazione alla migrazione sul Psn – siano completate nei tempi definiti in ambito difesa e nel rispetto degli standard di sicurezza, interoperabilità e trasparenza;
ad individuare le forme più opportune, per quanto di competenza,
per consentire il controllo parlamentare sull'evoluzione del progetto
del Cnad, anche attraverso relazioni periodiche al Parlamento sulle
attività svolte, sulle risorse impiegate, sugli obiettivi raggiunti e
sull'impatto sui servizi amministrativi resi al personale del comparto
difesa.
(7-00326) «Saccani Jotti, Minardo, Bagnasco».
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):amministrazione del personale
controllo parlamentare
formazione professionale
formazione sul posto di lavoro
forze paramilitari
politica di cooperazione
politica di difesa
risorsa economica
esercito
numerizzazione
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