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sabato 8 novembre 2025

La Procura generale di Istanbul ha emesso un mandato di arresto nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e di diversi altri funzionari israeliani, accusati di aver commesso un genocidio nella Striscia di Gaza.

In una dichiarazione, la Procura ha affermato che sono stati emessi mandati di cattura per 37 sospettati, tra cui Netanyahu e il Ministro della Difesa israeliano Israel Katz. I sospettati sono accusati di genocidio e crimini contro l'umanità.

Nella dichiarazione si sottolinea che le autorità israeliane sono accusate di aver compiuto un genocidio, di aver condotto massicci attacchi aerei su Gaza e di aver ostacolato la consegna degli aiuti umanitari.

Questa decisione arriva mesi dopo che la Corte penale internazionale (CPI) ha emesso mandati di arresto il 21 novembre 2024 per Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant. La CPI ha dichiarato che hanno commesso crimini di guerra e crimini contro l'umanità.

Di conseguenza, Netanyahu e Gallant non possono ora visitare nessuno dei 120 paesi che hanno firmato lo Statuto di Roma, il trattato che rafforza l'autorità della CPI di far rispettare tali decisioni.

L'ultima decisione turca segue la richiesta fatta a metà settembre dal procuratore della CPI Karim Khan di accelerare l'esecuzione dei mandati di arresto per Netanyahu e Gallant. Khan rivelò all'epoca di aver subito pressioni da parte di diversi leader mondiali affinché non procedesse con la richiesta di arresto.

La Procura di Istanbul ha descritto la mossa come una risposta alle crescenti prove di atrocità di massa a Gaza, dove le forze israeliane hanno condotto mesi di pesanti bombardamenti, provocando decine di migliaia di morti tra i civili e una catastrofe umanitaria sempre più grave. (QNN)

T.me/GiuseppeSalamone

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