POLIZA PENITENZIARIA: FP-CGIL, NO A CHIUSURA 3 SCUOLE AGENTI
(ANSA) - ROMA, 8 MAR - E' ''incomprensibile'' e
''inaspettata'' la decisione del capo del Dap Franco Ionta di
chiedere al ministro della Giustizia Angelino Alfano la
dismissione delle Scuole di Formazione del personale di Polizia
Penitenziaria - Portici (Napoli) e Monastir (Cagliari) - e di
avviare un progetto di riconversione ad altro uso per la scuola
di Verbania. La afferma, in una nota, Francesco Quinti
responsabile nazionale Fp-Cgil comparto sicurezza.
Contrarieta' viene espressa soprattutto in considerazione
della ''promessa assunzione di alcune migliaia di uomini e donne
della Polizia Penitenziaria che in quelle scuole andrebbero
formati, assunzioni che non consentirebbero comunque il recupero
delle 6.000 unit… mancanti''. ''Se si vuole razionalizzare
l'utilizzo del personale non impiegato nelle strutture e nei
servizi penitenziari, noi siamo d'accordo. Siamo stati i primi a
chiederlo al Ministro Alfano e al Capo del Dipartimento Ionta.
Si cominci per• - sostiene Fp-Cgil - da quelle migliaia di
poliziotti che sono stati distaccati per motivi di servizio in
strutture esterne all'amministrazione penitenziaria, al
Ministero della Giustizia o al Dipartimento, e da quelli in
esubero nei Provveditorati regionali''. E ancora: ''bisognerebbe
spiegare all'opinione pubblica perch‚ ben 5 dirigenti generali,
gi… nominati, non occupano ancora i posti lasciati vacanti in
altrettanti provveditorati regionali, temporaneamente assegnati
a titolari di quelle responsabilit… in altre sedi come, ad
esempio, quello impiegato presso il Provveditorato del
Triveneto, spesso costretto a recarsi in missione (quindi con
spese a carico dell'amministrazione) addirittura in Sardegna.
(ANSA).
COM-BAO
08-MAR-11 15:53 NNNN
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martedì 8 marzo 2011
Minori: scatta il sistema allarme per segnalare scomparsa. Unità di crisi presso polizia gestirà informazioni
MINORI: SCATTA SISTEMA ALLARME PER SEGNALARE SCOMPARSA
UNITA' DI CRISI PRESSO POLIZIA GESTIRA' INFORMAZIONI
(ANSA) - ROMA, 8 MAR - Nasce anche in Italia il sistema di
allarme per la scomparsa di un minore, grazie alla convenzione
siglata oggi tra il vice direttore generale della Pubblica
sicurezza e direttore centrale della Polizia Criminale, prefetto
Francesco Cirillo, le forze di polizia italiane ed enti privati.
L'obiettivo e' favorire la massima diffusione di utili elementi
informativi, a livello nazionale, in caso di scomparsa di
minori.
Il momento centrale dell'attuazione del sistema e' la
realizzazione di un call center interforze, centralizzato presso
la Direzione centrale della Polizia criminale, che entrera' in
funzione non appena le forze di polizia operanti, previa
autorizzazione dell'Autorita' giudiziaria, faranno scattare
l''Allarme scomparsa minore': l'Unita di crisi, che costituira'
il cuore del sistema e gestira' il flusso informativo tra
popolazione e inquirenti, e' stata concepita come unico punto di
contatto con i mass media e sara' costituita da una sala
operativa dotata delle piu' moderne tecnologie, (registrazione
delle chiamate, geo-localizzazione, video editing), nella quale
presteranno servizio operatori di Polizia particolarmente
addestrati e specificamente formati al delicato compito.
''Il Protocollo che e' stato siglato con la creazione del
dispositivo di allarme - ha detto Cirillo - evidenzia la grande
attenzione che si sta dando al fenomeno della scomparsa dei
minori e fornisce uno strumento straordinario alle istituzioni
pubbliche e private per contribuire, come si spera, alla rapida
soluzione di efferati crimini che tanta preoccupazione destano
nell'opinione pubblica''. (ANSA).
NE
08-MAR-11 13:50 NNNN
MINORI: VARATO SISTEMA DI ALLARME NAZIONALE IN CASO DI SCOMPARSA =
PER LA MASSIMA E RAPIDA DIFFUSIONE DI ELEMENTI INFORMATIVI UTILI
Roma, 8 mar. (Adnkronos) - E' stata siglata questa mattina fra
il Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza - Direttore
Centrale della Polizia Criminale - Prefetto Francesco Cirillo, le
Forze di Polizia italiane ed enti privati, una Convenzione con lo
scopo di favorire la massima diffusione di utili elementi informativi,
a livello nazionale, in caso di scomparsa di minori, attraverso il
"Sistema di Allarme Scomparsa Minore"
Si tratta di un dispositivo adottato da diversi Paesi europei e
nordamericani, che l'Italia ha progettato grazie ai fondi messi a
disposizione dall'Unione Europea attraverso gli Action Grants 2008,
cui la Direzione Centrale della Polizia Criminale ha aderito
attraverso il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.
La Convenzione sancisce la collaborazione fra partners pubblici
e privati. Sul fronte pubblico sono coinvolti il Dipartimento per la
Giustizia Minorile, la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di
Stato, la Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione della
Polizia di Stato, il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, il
Comando Generale della Guardia di Finanza, il Dipartimento
dell'Amministrazione Penitenziaria, l'Ispettorato Generale del Corpo
Forestale dello Stato, Formez.(segue)
(Sin/Col/Adnkronos)
08-MAR-11 13:52
NNNN
MINORI: VARATO SISTEMA DI ALLARME NAZIONALE IN CASO DI SCOMPARSA (3) =
PREFETTO CIRILLO, STRUMENTO STRAORDINARIO PER CONTRIBUIRE A
RAPIDA SOLUZIONE DI CRIMINI EFFERATI
(Adnkronos) - "Il Protocollo che e' stato siglato con la
creazione del dispositivo di allarme - ha detto il Prefetto Cirillo -
evidenzia la grande attenzione che si sta dando al fenomeno della
scomparsa dei minori e fornisce uno strumento straordinario alle
istituzioni pubbliche e private per contribuire, come si spera, alla
rapida soluzione di efferati crimini che tanta preoccupazione destano
nell'opinione pubblica".
"Il sistema esalta le sinergie operative tra Istituzioni e
societa' civile, perseguendo specificatamente la finalita'
dell'identificazione e della localizzazione dei minori sottratti in
quei casi ritenuti di particolare delicatezza, ed e' avviato - ha
spiegato Cirillo - per un arco temporale di poche ore, laddove vi
siano elementi che facciano gravemente temere per la loro
incolumita'".
"L'unita' di crisi sara' attivata nell'immediatezza della
scomparsa nella sala operativa del Servizio per la Cooperazione
Internazionale di Polizia, che e' in costante contatto con le Forze di
Polizia dell'Europa e del Mondo, consentendo in tal modo all'Italia di
confermare di essere all'altezza dei piu' avanzati standard mondiali
di sicurezza", ha concluso Cirillo.
(Sin/Col/Adnkronos)
08-MAR-11 13:58
NNNN
RIFIUTI: DAL 1 GIUGNO ENTRERA' A REGIME IL SISTEMA DI TRACCIABILITA'
RIFIUTI: DAL 1 GIUGNO ENTRERA' A REGIME IL SISTEMA DI TRACCIABILITA' =
Roma, 8 mar. (Adnkronos) - il Sistri, il Sistema elettronico di
controllo che consente la tracciabilita' dei rifiuti speciali e
speciali pericolosi su tutto il territorio nazionale entrera' in
vigore a pieno regime il 1 giugno. Il sistema e' stato presentato
questa mattina nella sede della Selex dal ministro dell'Ambiente
Stefania Prestigiacomo che ha ufficialmente annunciato la piena
operativita' del Sistri.
"Il Sistri -afferma il ministro Prestigiacomo- e' una
rivoluzione di legalita' e di efficienza nel settore dei rifiuti, uno
strumento serio ed efficace per contrastare le ecomafie, una sfida che
il governo ha lanciato a chi ha massacrato il territorio".
Il progetto, aggiunge il ministro, "e' stato concepito con
l'obiettivo di assicurare maggiore sicurezza e controllo della
movimentazione dei rifiuti, con la possibilita' di monitorare tutti i
dati in tempo reale. In tal senso il Sistri potra' garantire la tutela
della salute dell'ambiente e della sicurezza, la semplificazione delle
procedure burocratiche e la riduzione degli oneri a carico dei
soggetti obbligati, contrastando il fenomeno dell'illegalita'
fortemente radicato in questo settore". (segue)
(Ler/Col/Adnkronos)
08-MAR-11 14:01
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Roma, 8 mar. (Adnkronos) - il Sistri, il Sistema elettronico di
controllo che consente la tracciabilita' dei rifiuti speciali e
speciali pericolosi su tutto il territorio nazionale entrera' in
vigore a pieno regime il 1 giugno. Il sistema e' stato presentato
questa mattina nella sede della Selex dal ministro dell'Ambiente
Stefania Prestigiacomo che ha ufficialmente annunciato la piena
operativita' del Sistri.
"Il Sistri -afferma il ministro Prestigiacomo- e' una
rivoluzione di legalita' e di efficienza nel settore dei rifiuti, uno
strumento serio ed efficace per contrastare le ecomafie, una sfida che
il governo ha lanciato a chi ha massacrato il territorio".
Il progetto, aggiunge il ministro, "e' stato concepito con
l'obiettivo di assicurare maggiore sicurezza e controllo della
movimentazione dei rifiuti, con la possibilita' di monitorare tutti i
dati in tempo reale. In tal senso il Sistri potra' garantire la tutela
della salute dell'ambiente e della sicurezza, la semplificazione delle
procedure burocratiche e la riduzione degli oneri a carico dei
soggetti obbligati, contrastando il fenomeno dell'illegalita'
fortemente radicato in questo settore". (segue)
(Ler/Col/Adnkronos)
08-MAR-11 14:01
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CALCIO: AVVIATA COLLABORAZIONE DI POLIZIA TRA ITALIA E SERBIA = A BELGRADO SI STUDIA MODELLO ITALIANO PER LA SICUREZZA DELLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE
CALCIO: AVVIATA COLLABORAZIONE DI POLIZIA TRA ITALIA E SERBIA =
A BELGRADO SI STUDIA MODELLO ITALIANO PER LA SICUREZZA DELLE
MANIFESTAZIONI SPORTIVE
Belgrado, 8 mar. - (Adnkronos) - Si e' conclusa oggi a Belgrado,
presso il Ministero dell'Interno serbo una 'due giorni di studio' del
modello italiano per la sicurezza delle manifestazioni sportive,
voluta dal Capo della Polizia, Prefetto Antonio Manganelli e dal suo
collega serbo Gen. Milorad Beljovic.
L'iniziativa, che assume importanza anche in vista della gara di
ritorno tra Italia e Serbia in programma a Belgrado nel prossimo mese
di ottobre, si aggiunge alle diverse forme di collaborazione in tema
di Polizia Stradale, Polizia dell'Immigrazione e delle Frontiere e
Polizia Criminale gia' in atto, sotto il coordinamento dell'Ambasciata
Italiana a Belgrado, tra la Polizia di Stato italiana e quella serba.
Allo studio, oltre ai modelli tecnico-operativi adottati dai
poliziotti italiani in occasione di manifestazioni sportive,i punti
salienti della normativa nazionale, gli orientamenti e le
raccomandazioni dell'Unione Europea, nonche' i regolamenti delle
organizzazioni sportive internazionali.
(Mac/Pn/Adnkronos)
08-MAR-11 15:21
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A BELGRADO SI STUDIA MODELLO ITALIANO PER LA SICUREZZA DELLE
MANIFESTAZIONI SPORTIVE
Belgrado, 8 mar. - (Adnkronos) - Si e' conclusa oggi a Belgrado,
presso il Ministero dell'Interno serbo una 'due giorni di studio' del
modello italiano per la sicurezza delle manifestazioni sportive,
voluta dal Capo della Polizia, Prefetto Antonio Manganelli e dal suo
collega serbo Gen. Milorad Beljovic.
L'iniziativa, che assume importanza anche in vista della gara di
ritorno tra Italia e Serbia in programma a Belgrado nel prossimo mese
di ottobre, si aggiunge alle diverse forme di collaborazione in tema
di Polizia Stradale, Polizia dell'Immigrazione e delle Frontiere e
Polizia Criminale gia' in atto, sotto il coordinamento dell'Ambasciata
Italiana a Belgrado, tra la Polizia di Stato italiana e quella serba.
Allo studio, oltre ai modelli tecnico-operativi adottati dai
poliziotti italiani in occasione di manifestazioni sportive,i punti
salienti della normativa nazionale, gli orientamenti e le
raccomandazioni dell'Unione Europea, nonche' i regolamenti delle
organizzazioni sportive internazionali.
(Mac/Pn/Adnkronos)
08-MAR-11 15:21
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Ventisei posti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri: disponibile la banca dati dei test . La prima prova si svolgerà dal 24 al 30 marzo
AVVISO AI CANDIDATI
I test da somministrare il giorno delle prove saranno costruiti unicamente utilizzando le banche dati pubblicate in allegato. L'estrazione dei quesiti (al netto di quelli eventualmente contenenti errori materiali) avverrà direttamente dinanzi ai candidati immediatamente prima dell'inizio delle prove.
Si precisa che i test attitudinali e culturali sono comuni per entrambi i profili di concorso.
I candidati sono invitati a leggere le istruzioni che spiegano la logica delle 4 diverse tipologie di quesiti di tipo attitudinale (area verbale e area numerica) presenti nelle banche dati.
Le prove preselettive per il Concorso Pubblico per esami, per il conferimento di 26 posti di categoria "A" nel ruolo del personale non dirigenziale della Presidenza del Consiglio dei Ministri si svolgeranno dal 24 al 30 marzo. I candidati devono prendere visione dell’avviso allegato per verificare il proprio turno di convocazione.
Per la preselezione, i candidati avranno a disposizione 60 minuti per rispondere ai 70 quiz a risposta multipla, estratti dalla banca dati.
Nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – IV Serie Speciale – concorsi ed esami, del 19 aprile 2011 sarà pubblicato il diario d’esame relativo alle successive prove scritte.
Le prove preselettive si svolgeranno presso il Centro Nazionale di Selezione e Reclutamento dell’Arma dei Carabinieri, Viale Tor di Quinto, n. 155 - Roma.
Come arrivare
Dalla Stazione Termini: prendere la metropolitana LINEA A (direzione BATTISTINI) e scendere alla fermata OTTAVIANO; attraversare la strada (Via Barletta) e prendere l'autobus 32 fino al capolinea che è davanti la caserma.
Gazzetta ufficiale concorsi n. 17 del: 1-3-2011
Allegato | Dimensione |
---|---|
Avviso 1 marzo.pdf | 14.41 KB |
Bando.pdf | 479.07 KB |
Attitudinali.pdf | 498.42 KB |
Attitudinali_griglia.pdf | 36.31 KB |
CulturaGenerale.pdf | 316.02 KB |
CulturaGenerale_griglia.pdf | 25.76 KB |
Professionali_settoreGiuridico.pdf | 814.62 KB |
Professionali_settoreGiuridico_griglia.pdf | 49.23 KB |
Professionali_settoreScientificoTecnologico.pdf | 568.9 KB |
Professionali_settoreScientificoTecnologico_griglia.pdf | 40.8 KB |
ISTRUZIONI_PCM.pdf | 23.67 KB |
lunedì 7 marzo 2011
DECRETO LEGISLATIVO 23 dicembre 2010, n.274 Norme di attuazione dello statuto speciale della regione Friuli-Venezia Giulia in materia di sanita' penitenziaria. (11G0049) (G.U. Serie Generale n. 50 del 2 marzo 2011)
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto l'articolo 87, quinto comma, della Costituzione; Vista la legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1, che approva lo statuto speciale della regione Friuli Venezia Giulia; Visto l'articolo 2, comma 283, della legge 24 dicembre 2007, n. 244; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 1° aprile 2008, concernente le modalita' e i criteri per il trasferimento al Servizio sanitario nazionale delle funzioni sanitarie, dei rapporti di lavoro, delle risorse finanziarie e delle attrezzature e dei beni strumentali in materia di sanita' penitenziaria; Sentita la Commissione paritetica prevista dall'articolo 65 dello statuto speciale; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 22 ottobre 2010; Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro per i rapporti con le regioni e per la coesione territoriale, di concerto con i Ministri della giustizia, dell'economia e delle finanze, della salute e per la pubblica amministrazione e l'innovazione; E m a n a il seguente decreto legislativo: Art. 1 Ambito operativo 1. Il presente decreto disciplina, ai sensi dell'articolo 5, comma 1, numero 16), della legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1 (Statuto speciale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia), le modalita', i criteri e le procedure per il trasferimento al Servizio sanitario della Regione delle funzioni sanitarie, delle risorse finanziarie, dei rapporti di lavoro, delle attrezzature, arredi e beni strumentali relativi alla sanita' penitenziaria.
Articoli:
[1 ] [2 ] [3 ] [4 ] [5 ] [6 ] [7 ] [Allegato 1 ] [Allegato 2 ]
ACCORDO 10 febbraio 2011 Accordo, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sul documento concernente «Piano d'indirizzo per la riabilitazione». (Rep. Atti n. 30/CSR del 10 febbraio 2011). (11A02720) (G.U. Serie Generale n. 50 del 2 marzo 2011)
LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Nella odierna seduta del 10 febbraio 2011: Visti gli articoli 2, comma 2, lettera b) e 4, comma 1 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, che affidano a questa Conferenza il compito di promuovere e sancire accordi tra Governo e Regioni, in attuazione del principio di leale collaborazione, al fine di coordinare l'esercizio delle rispettive competenze e svolgere attivita' di interesse comune; Visto l'art. 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modifiche e integrazioni, che prevede che, su richiesta delle Regioni o direttamente, il Ministero della sanita' elabori apposite linee-guida in funzione dell'applicazione coordinata del Piano sanitario nazionale e della normativa di settore, salva l'autonoma determinazione regionale in ordine al loro recepimento; Visto l'Accordo sancito dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 7 maggio 1998 recante «Linee-guida del Ministro della sanita' per le attivita' di riabilitazione» (Rep. Atti n. 457); Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001 di «Definizione dei livelli essenziali di assistenza» che colloca i trattamenti di riabilitazione sia nel livello dell'assistenza ospedaliera sia nel livello dell'assistenza territoriale, domiciliare, ambulatoriale, semiresidenziale e residenziale; Visto il Piano Sanitario Nazionale 2006-2008 che afferma la necessita' di costituire un sistema di interrelazioni tra servizi e operatori volto a rispondere in maniera coordinata e continuativa alla molteplicita' dei-bisogni espressi dalle persone disabili e che prevede la possibilita' di procedere ad una rielaborazione delle linee guida ministeriali per le attivita' di riabilitazione approvate con il predetto Accordo sancito dalla Conferenza Stato-Regioni del 7 maggio 1998; Vista la nota in data 21 dicembre 2010, con la quale il Ministero della salute ha trasmesso, ai fini del perfezionamento di un apposito accordo in questa Conferenza, il documento concernente «Piano d'indirizzo per la riabilitazione»; Considerato che, in data 5 gennaio 2011, la proposta di accordo di cui trattasi e' stata inoltrata alle Regioni ed alle Province autonome; Rilevato che, nel corso dell'incontro tecnico svoltosi il 25 gennaio 2011, sono state concordate talune modifiche del documento in esame; Vista la nota del 31 gennaio 2011 con la quale il Ministero della salute ha trasmesso la versione definitiva dello schema di accordo in oggetto che recepisce le modifiche concordate nel corso della predetta riunione; Vista la lettera in data 3 febbraio 2011 con la quale la predetta definitiva versione della proposta di accordo di cui trattasi e' stata diramata alle Regioni e alle Province autonome; Acquisito nel corso dell'odierna seduta l'assenso del Governo, delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano; Sancisce accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, nei seguenti termini: Premesso che: presso il Ministero della salute e' stato istituito un Gruppo di lavoro sulla riabilitazione, presieduto dal Sottosegretario di Stato On.le Francesca Martini e costituito da rappresentanti del Ministero della salute, delle Regioni, delle Societa' scientifiche. degli IRCCS e da esperti della materia; il documento elaborato dal suddetto Gruppo di lavoro, contenente un «Piano d'indirizzo sulla riabilitazione», all'interno di un approccio globale alla gestione dei servizi sanitari garantito dal «governo clinico», fornisce indicazioni sui criteri ed i requisiti dei vari setting riabilitativi che consentano di stabilirne l'appropriatezza d'uso in base alle risorse a disposizione; Ritenuto necessario: promuovere l'utilizzo di un «percorso assistenziale integrato» per le persone con disabilita' e, nell'ambito di questo, la definizione di un Progetto riabilitativo individuale (PRI), che definisca la prognosi, le aspettative e le priorita' del paziente e dei suoi familiari applicando i parametri di menomazione, limitazione di attivita' e restrizione di partecipazione sociale elencati nella International Classification of Function (ICF); individuare le principali caratteristiche dei diversi setting assistenziali; garantire alla persona con disabilita' un percorso riabilitativo unico integrato all'interno della rete riabilitativa. individuando le dimensioni che, opportunamente combinate. permettono di individuare il setting piu' appropriato in relazione alla fase del percorso di cura e prevedendo l'utilizzo di adeguati strumenti di valutazione per monitorare, in ambito dipartimentale, le fasi di passaggio tra i diversi setting riabilitativi; Si conviene che: 1. E' approvato il «Piano di indirizzo per la riabilitazione», Allegato sub A, parte integrante del presente atto, ferma restando l'autonomia delle regioni e delle province autonome nell'adottare le soluzioni organizzative piu' idonee in relazione alle esigenze della propria programmazione. 2. Vanno promosse a livello nazionale iniziative adeguate di osservazione e monitoraggio delle fasi di implementazione del Piano di indirizzo per la riabilitazione da parte delle amministrazioni regionali. 3. Dalle attivita' previste dal suddetto Piano non devono derivare maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Roma, 10 febbraio 2011 Il presidente: Fitto Il segretario: Siniscalchi
Articoli:
[1 ] [Allegato 1 ]
Intesa, ai sensi dell'articolo 8 comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante «Il fascicolo sanitario elettronico - Linee guida nazionali». (Rep. Atti n. 19/CSR del 10 febbraio 2011). (11A02717) (G.U. Serie Generale n. 50 del 2 marzo 2011)
Conferenza permanente per i rapporti tra lo stato le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano
INTESA 10 febbraio 2011
Intesa, ai sensi dell'articolo 8 comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante «Il fascicolo sanitario elettronico - Linee guida nazionali». (Rep. Atti n. 19/CSR del 10 febbraio 2011). (11A02717) (G.U. Serie Generale n. 50 del 2 marzo 2011)
LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Nella odierna seduta del 10 febbraio 2011: Visto l'art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, che prevede la possibilita' per il Governo di promuovere, in sede di Conferenza Stato-Regioni, la stipula di intese dirette a favorire l'armonizzazione delle rispettive legislazioni o il raggiungimento di posizioni unitarie o il conseguimento di obiettivi comuni; Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni e integrazioni, recante «Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell'art. 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421»; Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001, recante «Definizione dei livelli essenziali di assistenza»; Visto il Decreto Ministeriale 12 dicembre 2001, in attuazione dell'art. 9 del decreto legislativo 18 febbraio 2000, n. 56, recante «Sistema di garanzie per il monitoraggio dell'assistenza sanitaria»; Visto l'Accordo quadro sancito in Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 22 febbraio 2001 (Repertorio atti n. 1158) relativo al piano d'azione coordinato per lo sviluppo del Nuovo Sistema Informativo Sanitario Nazionale (NSIS); Visto l'Atto Rep. n. 1895/CSR del 10 dicembre 2003, che ha disposto l'avvio del progetto «Mattoni del Servizio Sanitario Nazionale» con l'obiettivo di individuare le metodologie e i contenuti informativi necessari al pieno sviluppo del NSIS; Vista l'Intesa sancita in Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 3 dicembre 2009 (Rep. atti n. 243), concernente il nuovo Patto per la Salute 2010-2012; Visto il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, come modificato dal decreto legislativo 30 dicembre 2010, n. 235, recante «Codice dell'amministrazione digitale»; Vista la nota in data 29 dicembre 2010, con la quale il Ministero della salute ha inviato, ai fini dell'acquisizione dell'Intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni, il documento indicato in oggetto volto a promuovere la condivisione di un modello di riferimento nazionale per la progettazione e l'impiego dei Sistemi Fascicolo Sanitario Elettronico nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale; Vista la lettera in data 11 gennaio 2011, con la quale tale documento e' stato diramato alle Regioni e Province autonome; Considerato che nel corso della riunione tecnica svoltasi 27 gennaio 2011 sono state concordate talune modifiche migliorative del documento in parola; Vista la lettera del 28 gennaio 2011, diramata in data 1° febbraio 2011, con la quale il Ministero della salute ha inviato la versione definitiva del documento in oggetto, Allegato sub A, parte integrante del presente atto, che recepisce le modifiche concordate nel corso della predetta riunione; Acquisito, nel corso dell'odierna seduta, l'assenso del Governo, delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano sulla proposta di intesa in oggetto; Sancisce intesa: tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante «Il fascicolo sanitario elettronico - Linee guida nazionali», Allegato sub A, parte integrante del presente atto. Roma, 10 febbraio 2011 Il presidente: Fitto Il segretario: Siniscalchi
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[1 ] [Allegato 1 ]
Intesa, ai sensi dell'articolo 8 comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente il «Documento tecnico di indirizzo per ridurre il carico di malattia del cancro - Anni 2011-2013». (Rep. Atti n. 21/CSR del 10 febbraio 2011). (11A02719) (G.U. Serie Generale n. 50 del 2 marzo 2011)
Conferenza permanente per i rapporti tra lo stato le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano
INTESA 10 febbraio 2011
Intesa, ai sensi dell'articolo 8 comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente il «Documento tecnico di indirizzo per ridurre il carico di malattia del cancro - Anni 2011-2013». (Rep. Atti n. 21/CSR del 10 febbraio 2011). (11A02719) (G.U. Serie Generale n. 50 del 2 marzo 2011)
LA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO, LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO Nell'odierna seduta del 10 febbraio 2011: Visto l'art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, che prevede la possibilita' per il Governo di promuovere, in sede di Conferenza Stato-Regioni o di Conferenza Unificata, la stipula di intese dirette a favorire l'armonizzazione delle rispettive legislazioni o il raggiungimento di posizioni unitarie o il conseguimento di obiettivi comuni; Visto l'art. 15, comma 1, dell'Intesa Stato-Regioni del 3 dicembre 2009 (Rep. Atti n. 243/CSR) concernente il nuovo Patto per la salute per gli anni 2010-2012, il quale prevede che, mediante Intesa sottoscritta ai sensi dell'art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, si approvi il Piano nazionale per la prevenzione per gli anni 2010-2012; Visto l'Allegato 2 dell'Intesa Stato-Regioni del 29 aprile 2010 (Rep. Atti n. 63/CSR) - come modificata con successiva Intesa del 7 ottobre 2010 (Rep. Atti n. 166/CSR) - concernente il Piano nazionale per la prevenzione per gli anni 2010-2012, il quale definisce il modello di riferimento adottato dal Ministero della salute e dalle Regioni per lo sviluppo delle strategie di governo in tema di prevenzione; Considerato che tale modello contempla anche l'utilizzo di strumenti di indirizzo; Vista la nota pervenuta in data 10 gennaio 2011, con la quale il Ministero della salute ha inviato, ai fini del perfezionamento di una apposita intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni, un documento tecnico di indirizzo per ridurre il carico di malattia del cancro per gli anni 2011 - 2013; Vista la lettera in data 13 gennaio 2011, con la quale il documento di cui trattasi e' stato diramato alle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano; Considerato che, nel corso della riunione tecnica svoltasi il 2 febbraio 2011, le Regioni e le Province autonome hanno espresso parere favorevole sul documento in parola; Acquisito, nel corso dell'odierna seduta, l'assenso del Governo e delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano sulla proposta di intesa in oggetto; Sancisce intesa: tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano nei termini di seguito riportati: considerato che: in campo oncologico, ogni anno in Italia vengono diagnosticati circa 250.000 nuovi casi; - l'incidenza e' in constante incremento; tale dato e' ulteriormente «amplificato» dal progressivo invecchiamento della popolazione; - nel 2010 sono previsti circa due milioni di casi prevalenti e, anche in questo caso, la tendenza e' verso un progressivo aumento, con una altrettanta incrementata pressione sui servizi sanitari e sociali; nonostante nell'ultimo decennio la mortalita' sia diminuita, nel 2006 in Italia si sono registrati nella popolazione residente oltre 168 mila decessi, che costituiscono il 30% di tutti i decessi e rappresentano la seconda causa di morte e, in particolare, la prima fra gli adulti; le malattie oncologiche hanno un notevole impatto sociale ed economico; l'Italia ha assunto l'impegno in ambito europeo (Council of the European Union - Council conclusios on reducing the burden of cancer 10 fune 2008) a definire strategie e piani per contrastare i tumori, i tumori costituiscono una priorita' che il complesso delle Istituzioni sanitarie e sociali e' chiamato ad affrontare sia per migliorare la risposta del Servizio Sanitario Nazionale (che comunque in alcune aree oncologiche ed emato-oncologiche occupa gia' una posizione di «eccellenza» a livello mondiale) che per contribuire a ridurre le diseguaglianze; e' necessario dotare il sistema - Paese di un documento pianificatorio di indirizzo e rimandare ad una seconda fase l'approfondimento di aree specifiche quali protocolli e linee guida (basati su analisi delle evidenze e delle best-practices) per le reti oncologiche, l'HTA (basato sulla sintesi delle evidenze disponibili sul rapporto costo-efficacia delle principali tecnologie) e l'utilizzo dei fattori produttivi (sulla base di un'analisi dei possibili ambiti di recupero delle risorse e delle possibilita' di reingegnerizzazione sia delle pratiche obsolete/inefficaci che dei modelli organizzativi meno efficienti); e' necessario, inoltre, che il Centro per la prevenzione e controllo delle malattie continui a supportare il contrasto alle patologie tumorali; Il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano convengono che: Art. 1 «Documento Tecnico di indirizzo per ridurre il carico di malattia del cancro - Anni 2011-2013» E' approvato il «Documento Tecnico di indirizzo per ridurre il carico di malattia del cancro - Anni 2011-2013», Allegato sub A, parte integrante del presente atto. Il suddetto documento tecnico e' parte integrante del Piano sanitario nazionale.
Articoli:
[1 ] [2 ] [3 ] [Allegato 1 ]
Ministero dell'economia e delle finanze DECRETO 21 febbraio 2011 Avvio a regime del sistema di trasmissione telematica dei dati delle ricette del SSN da parte dei medici prescrittori, presso le regioni Valle d'Aosta, Emilia Romagna, Abruzzo, Campania, Molise, Piemonte, Calabria, Liguria, Basilicata e la provincia Autonoma di Bolzano. (11A02987) (G.U. Serie Generale n. 53 del 5 marzo 2011)
IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO Visto l'art. 50 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, e successive modificazioni ed integrazioni (Sistema tessera sanitaria) ed, in particolare, il comma 5-bis, introdotto dall'art. 1, comma 810 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, concernente il collegamento telematico in rete dei medici prescrittori del Servizio sanitario nazionale (S.S.N.) e la ricetta elettronica; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 marzo 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 124 del 28 maggio 2008, attuativo del comma 5-bis del citato art. 50, concernente, tra l'altro, i dati delle ricette e le relative modalita' di trasmissione telematica da parte dei medici prescrittori del S.S.N. al Sistema di accoglienza centrale (SAC) del Ministero dell'economia e delle finanze e la ricetta elettronica; Visto l'art. 11, comma 16 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, con il quale, tra l'altro, sono state introdotte ulteriori modalita' tecniche da rendere disponibili ai medici per la trasmissione telematica delle ricette e la ricetta elettronica, attraverso il Sistema tessera sanitaria; Visto l'art. 1 del decreto 2 febbraio 2009 del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della salute, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 57 del 10 marzo 2009, attuativo del comma 5-bis del citato art. 50, il quale prevede che: l'avvio sperimentale delle attivita' realizzative in ambito regionale delle disposizioni di cui al citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 marzo 2008, e' definito attraverso accordi specifici tra il Ministero dell'economia e delle finanze, il Ministero della salute e le singole regioni, tenuto conto degli eventuali progetti regionali di cui all'art. 4 del medesimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 marzo 2008; in relazione ai predetti accordi, con decreto del Ministero dell'economia e' comunicata la fine della sperimentazione e entrata a regime delle procedure in ogni singola regione; Visti gli accordi collettivi nazionali vigenti con i medici convenzionati con il S.S.N., siglati il 27 maggio 2009, i quali prevedono, tra l'altro, che, dal momento dell'avvio a regime del sistema tessera sanitaria-collegamento in rete dei medici-ricetta elettronica, formalizzato dagli accordi con la singola regione, il medico in rapporto di convenzione con il S.S.N. e' tenuto al puntuale rispetto degli adempimenti di cui al citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 marzo 2008 e che la corrispondente sanzione in caso di inadempienza, documentata attraverso le verifiche del sistema tessera sanitaria, sia applicata dalla competente azienda sanitaria; Visto il decreto 14 luglio 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 176 del 30 luglio 2010, attuativo del citato decreto 2 febbraio 2009, il quale prevede: la data di avvio a regime del sistema regionale della regione Lombardia, per la trasmissione telematica dei dati delle ricette a carico del S.S.N. da parte dei medici prescrittori regionali; ai fini dell'applicazione di quanto previsto dai citati accordi collettivi nazionali vigenti con i medici convenzionati con il S.S.N., che l'inadempienza da parte di ogni singolo medico prescrittore convenzionato si verifica nel caso in cui le ricette prescritte e trasmesse telematicamente a partire dalla data di avvio a regime, siano, su base mensile, inferiori all'80% del totale delle ricette compilate dal medesimo medico, per le quali risultano al Sistema tessera sanitaria erogate le relative prestazioni di farmaceutica e specialistica ambulatoriale; Vista la nota n. 3156 del 28 gennaio 2011 del Ministero dell'economia e delle finanze, concernente la condivisione con la regione Valle d'Aosta, il Ministero della salute e la SOGEI: della data di avvio a regime, dal 1° aprile 2011, per la regione Valle d'Aosta del proprio sistema informativo regionale, riconosciuto conforme ai sensi dell'art. 4 del citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 marzo 2008 per la trasmissione telematica dei dati delle ricette da parte dei medici prescrittori; ai fini dell'applicazione di quanto previsto dai citati accordi collettivi nazionali vigenti con i medici convenzionati con il S.S.N., che i casi di inadempienza da parte di ogni singolo medico prescrittore regionale convenzionato, siano definiti secondo quanto previsto dall'art. 1, comma 3 del citato decreto 14 luglio 2010; Vista la nota n. 1773 del 20 gennaio 2011 del Ministero dell'economia e delle finanze, concernente la lettera verbale della riunione tenutasi il 17 dicembre 2010, presso il Ministero dell'economia e delle finanze, con la partecipazione dei rappresentanti della regione Emilia-Romagna, del Ministero della salute e di SOGEI, nel corso della quale: e' stata fissata la data di avvio a regime, dal 1° maggio 2011, per la regione Emilia-Romagna del proprio sistema informativo regionale, riconosciuto conforme ai sensi dell'art. 4 del medesimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 marzo 2008 per la trasmissione telematica dei dati delle ricette da parte dei medici prescrittori; ai fini dell'applicazione di quanto previsto dai citati accordi collettivi nazionali vigenti con i medici convenzionati con il S.S.N., si e' convenuto che i casi di inadempienza da parte di ogni singolo medico prescrittore regionale convenzionato, siano definiti secondo quanto previsto dall'art. 1, comma 3 del citato decreto 14 luglio 2010; Vista la nota n. 16445 del 10 febbraio 2011 del Ministero dell'economia e delle finanze, concernente la lettera verbale della riunione tenutasi il 20 gennaio 2011, presso il Ministero dell'economia e delle finanze, con la partecipazione dei rappresentanti della regione Abruzzo, del Ministero della salute e di SOGEI, nel corso della quale: e' stata fissata la data di avvio a regime, dal 1° luglio 2011, per la regione Abruzzo delle procedure di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 marzo 2008 per la trasmissione telematica dei dati delle ricette da parte dei medici prescrittori; ai fini dell'applicazione di quanto previsto dai citati accordi collettivi nazionali vigenti con i medici convenzionati con il S.S.N., si e' convenuto che i casi di inadempienza da parte di ogni singolo medico prescrittore regionale convenzionato, siano definiti secondo quanto previsto dall'art. 1, comma 3 del citato decreto 14 luglio 2010; Vista la nota n. 3157 del 19 gennaio 2011 del Ministero dell'economia e delle finanze, concernente la lettera verbale della riunione tenutasi il 17 dicembre 2010, presso il Ministero dell'economia e delle finanze, con la partecipazione dei rappresentanti della regione Campania, del Ministero della salute e di SOGEI, nel corso della quale: e' stata fissata la data di avvio a regime, dal 1° luglio 2011, per la regione Campania delle procedure di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 marzo 2008 per la trasmissione telematica dei dati delle ricette da parte dei medici prescrittori; ai fini dell'applicazione di quanto previsto dai citati accordi collettivi nazionali vigenti con i medici convenzionati con il S.S.N., si e' convenuto che i casi di inadempienza da parte di ogni singolo medico prescrittore regionale convenzionato, siano definiti secondo quanto previsto dall'art. 1, comma 3 del citato decreto 14 luglio 2010; Vista la nota n. 19136 del 10 febbraio 2011 del Ministero dell'economia e delle finanze, concernente la lettera verbale della riunione tenutasi il 20 gennaio 2011, presso il Ministero dell'economia e delle finanze, con la partecipazione dei rappresentanti della regione Molise, del Ministero della salute e di SOGEI, nel corso della quale: e' stata fissata la data di avvio a regime, dal 1° luglio 2011, per la regione Molise delle procedure di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 marzo 2008 per la trasmissione telematica dei dati delle ricette da parte dei medici prescrittori; ai fini dell'applicazione di quanto previsto dai citati accordi collettivi nazionali vigenti con i medici convenzionati con il S.S.N., si e' convenuto che i casi di inadempienza da parte di ogni singolo medico prescrittore regionale convenzionato, siano definiti secondo quanto previsto dall'art. 1, comma 3 del citato decreto 14 luglio 2010; Vista la nota n. 3153 del 19 gennaio 2011 del Ministero dell'economia e delle finanze, concernente la lettera verbale della riunione tenutasi il 17 dicembre 2010, presso il Ministero dell'economia e delle finanze, con la partecipazione dei rappresentanti della regione Piemonte, del Ministero della salute e di SOGEI, nel corso della quale: e' stata fissata la data di avvio a regime, dal 1° luglio 2011, per la regione Piemonte delle procedure di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 marzo 2008 per la trasmissione telematica dei dati delle ricette da parte dei medici prescrittori; ai fini dell'applicazione di quanto previsto dai citati accordi collettivi nazionali vigenti con i medici convenzionati con il S.S.N., si e' convenuto che i casi di inadempienza da parte di ogni singolo medico prescrittore regionale convenzionato, siano definiti secondo quanto previsto dall'art. 1, comma 3 del citato decreto 14 luglio 2010; Vista la nota n. 19004 del 10 febbraio 2011 del Ministero dell'economia e delle finanze, concernente la lettera verbale della riunione tenutasi il 20 gennaio 2011, presso il Ministero dell'economia e delle finanze, con la partecipazione dei rappresentanti della provincia autonoma di Bolzano, del Ministero della salute e di SOGEI, nel corso della quale: e' stata fissata la data di avvio a regime, dal 1° luglio 2011, per la provincia autonoma di Bolzano delle procedure di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 marzo 2008 per la trasmissione telematica dei dati delle ricette da parte dei medici prescrittori; ai fini dell'applicazione di quanto previsto dai citati accordi collettivi nazionali vigenti con i medici convenzionati con il S.S.N., si e' convenuto che i casi di inadempienza da parte di ogni singolo medico prescrittore regionale convenzionato, siano definiti secondo quanto previsto dall'art. 1, comma 3 del citato decreto 14 luglio 2010; Vista la nota n. 19518 del 10 febbraio 2011 del Ministero dell'economia e delle finanze, concernente la lettera verbale della riunione tenutasi il 20 gennaio 2011, presso il Ministero dell'economia e delle finanze, con la partecipazione dei rappresentanti della regione Calabria, del Ministero della salute e di SOGEI, nel corso della quale: e' stata fissata la data di avvio a regime, dal 1° settembre 2011, per la regione Calabria delle procedure di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 marzo 2008 per la trasmissione telematica dei dati delle ricette da parte dei medici prescrittori; ai fini dell'applicazione di quanto previsto dai citati accordi collettivi nazionali vigenti con i medici convenzionati con il S.S.N., si e' convenuto che i casi di inadempienza da parte di ogni singolo medico prescrittore regionale convenzionato, siano definiti secondo quanto previsto dall'art. 1, comma 3 del citato decreto 14 luglio 2010; Vista la nota n. 3159 dell'8 febbraio 2011 del Ministero dell'economia e delle finanze, concernente la lettera verbale della riunione tenutasi il 17 dicembre 2010, presso il Ministero dell'economia e delle finanze, con la partecipazione dei rappresentanti della regione Liguria, del Ministero della salute e di SOGEI, nel corso della quale: e' stata fissata la data di avvio a regime, dal 1° settembre 2011, per la regione Liguria del proprio sistema informativo regionale, riconosciuto conforme ai sensi dell'art. 4 del medesimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 marzo 2008 per la trasmissione telematica dei dati delle ricette da parte dei medici prescrittori; ai fini dell'applicazione di quanto previsto dai citati accordi collettivi nazionali vigenti con i medici convenzionati con il S.S.N., si e' convenuto che i casi di inadempienza da parte di ogni singolo medico prescrittore regionale convenzionato, siano definiti secondo quanto previsto dall'art. 1, comma 3 del citato decreto 14 luglio 2010; Vista la nota n. 18916 dell'11 febbraio 2011 del Ministero dell'economia e delle finanze, concernente la lettera verbale della riunione tenutasi il 20 gennaio 2011, presso il Ministero dell'economia e delle finanze, con la partecipazione dei rappresentanti della regione Basilicata, del Ministero della salute e di SOGEI, nel corso della quale: e' stata fissata la data di avvio a regime, dal 1° ottobre 2011, per la regione Basilicata delle procedure di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 marzo 2008 per la trasmissione telematica dei dati delle ricette da parte dei medici prescrittori; ai fini dell'applicazione di quanto previsto dai citati accordi collettivi nazionali vigenti con i medici convenzionati con il S.S.N., si e' convenuto che i casi di inadempienza da parte di ogni singolo medico prescrittore regionale convenzionato, siano definiti secondo quanto previsto dall'art. 1, comma 3 del citato decreto 14 luglio 2010; Decreta: Art. 1 Chiusura sperimentazione e avvio a regime 1. Con riferimento all'attuazione in ambito regionale delle disposizioni di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 marzo 2008, concernenti la trasmissione telematica dei dati delle ricette a carico del S.S.N. da parte dei medici prescrittori, e' definito il seguente programma di avvio a regime: a) regione Valle d'Aosta, dal 1° aprile 2011; b) regione Emilia-Romagna, dal 1° maggio 2011; c) regioni Abruzzo, Campania, Molise e Piemonte e la provincia autonoma di Bolzano, dal 1° luglio 2011; d) regioni Calabria e Liguria, dal 1° settembre 2011; e) regione Basilicata, dal 1° ottobre 2011. 2. Ai fini dell'applicazione di quanto previsto dagli accordi collettivi nazionali vigenti con i medici convenzionati con il S.S.N., siglati il 27 maggio 2009, richiamati nelle premesse, i quali prevedono, tra l'altro, che, dal momento dell'avvio a regime del sistema tessera sanitaria-collegamento in rete dei medici-ricetta elettronica, il medico in rapporto di convenzione con il S.S.N. e' tenuto al puntuale rispetto degli adempimenti di cui al citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 marzo 2008, in fase di prima applicazione, nelle regioni di cui al comma 1, tale inadempienza si intende verificata nel caso in cui le ricette prescritte e trasmesse telematicamente a partire dalle date di cui al comma 1, siano, su base mensile, inferiori all'80% del totale delle ricette compilate dal medesimo medico, per le quali risultano al Sistema tessera sanitaria erogate le relative prestazioni di farmaceutica e specialistica ambulatoriale. 3. Con successivi decreti e' stabilita l'estensione alle altre regioni e province autonome del programma di avvio a regime di cui al comma 1. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 21 febbraio 2011 Il ragioniere generale : Canzio
11 sett./ Attacco mai così vicino, esce nuovo video polizia NY filmato inedito girato da un elicottero l'11 settembre 2001
11 sett./ Attacco mai così vicino, esce nuovo video polizia NY
filmato inedito girato da un elicottero l'11 settembre 2001
New York, 7 mar. (TMNews) - Un nuovo video del New York Police
Department appena pubblicato su internet rivela tutto l'orrore
degli attacchi terroristici contro il World Trade Center nel
2011. Girato dall'elicottero della polizia, il video di 17
minuti, mostra le torri gemelle da poco dopo l'attacco fino al
crollo. Il video riprende incredibilmente da vicino il Wtc
avvolto dal fumo e mostra un'angolazione su Ground Zero che
finora non era mai stata stata vista.
Il video è stato ottenuto dal National Institute of Standards
and Technology, un'agenzia del governo degli Stati Uniti
d'America che si occupa della gestione delle tecnologie, in base
alla legge 'Freedom of Information Act', una norma del 1966 che
impone alle amministrazioni pubbliche una serie di regole per
permettere a chiunque di sapere come opera il governo federale,
compreso l'accesso totale o parziale a documenti riservati.
Inizialmente il filmato era stato inviato in forma anonima a
Cryptome, un sito web aperto nel 1996 che secondo i fondatori ha
lo scopo di "pubblicare documenti segreti dei governi di tutto il
mondo, in particolare materiale sulla libertà di espressione,
privacy, le tecnologie a duplice uso, la sicurezza nazionale,
l'intelligence e i documenti segreti o riservati".
A24-Pir
071624 mar 11
MINORI: POLIZIA, AL VIA SISTEMA ALLARME NAZIONALE PER SCOMPARSI
MINORI: POLIZIA, AL VIA SISTEMA ALLARME NAZIONALE PER SCOMPARSI =
(AGI) - Roma, 7 mar. - Diventa attivo anche nel nostro Paese il
"sistema di allarme nazionale per i minori scomparsi". A dare
l'avvio, domani, presso la Direzione centrale della Polizia
criminale, saranno Francesco Cirillo, vice direttore generale
della pubblica sicurezza, e altri rappresentanti delle forze di
polizia: il sistema consentira' di "diffondere rapidamente sul
territorio un messaggio contenente informazioni per il
ritrovamento di minori scomparsi, avvalendosi degli strumenti
offerti da emittenti radiotelevisive, gestori delle reti
stradali ed autostradali, societa' di trasporto, avvisatori
marittimi, editori di siti internet e gestori telefonici".
In questo modo l'Italia compie il primo passo verso
l'adeguamento del dispositivo nazionale al dettato dell'Unione
europea, gia' operativo in Belgio, Francia, Olanda, Repubblica
Ceca, Regno Unito e Svizzera.
Il sistema si affianca alle procedure gia' in atto tra le
forze dell'ordine per la ricerca dei minori in caso di
scomparsa. Si tratta di un progetto finanziato dalla
Commissione europea che ha costituito cosi' un partenariato con
il dipartimento di Giustizia minorile del ministero della
Giustizia, la Direzione centrale anticrimine della Polizia di
Stato, il Comando generale dell'Arma dei Carabinieri, la
Direzione centrale per gli Istituti di istruzione della Polizia
di Stato, Formez P.A. del dipartimento della Funzione pubblica
e l'onlus Telefono Azzurro.
La firma della convenzione costituisce il completamento
della fase "europea" del progetto, a cui fara' seguito la
realizzazione della struttura nazionale e dei necessari
strumenti giuridici, nonche' la costituzione dell'apposita
unita' di crisi presso il Servizio per la cooperazione
internazionale di polizia. (AGI)
Bas
071650 MAR 11
NNNN
MOLESTIE SESSUALI IN CASERMA, SOLDATESSA DENUNCIA TRE SUPERIORI
ANSA/ MOLESTIE SESSUALI IN CASERMA, SOLDATESSA DENUNCIA
3 SUPERIORI,TRA CUI DONNA.'IO MUSULMANA ANCHE COSTRETTA A MESSA'
(di Vincenzo Sinapi)
(ANSA) - ROMA, 7 MAR - Molestie sessuali da parte di tre
superiori, compresa una donna: le ha denunciate all'autorita'
giudiziaria ordinaria e militare una giovane soldatessa
siciliana, figlia di extracomunitari e di religione musulmana,
che sarebbe stata anche oltraggiata nel suo sentimento
religioso, con l'obbligo a partecipare - sempre secondo la sua
versione dei fatti - a funzioni religiose cattoliche.
La notizia della denuncia, resa nota dal sito del comparto
Sicurezza e Difesa Grnet.it, e' stata confermata all'ANSA dal
legale della giovane militare, l'avvocato Giorgio Carta, che ha
detto di aver presentato le denunce alla procura di Catania (la
provincia dove la ventiquattrenne risiede con i genitori) e a
quella militare di Napoli, territorialmente competente.
I fatti, secondo quanto e' stato possibile ricostruire, si
sarebbero verificati in parte in Sicilia, dove presta servizio
la soldatessa, e in parte in Kosovo, dove la giovane era in
missione circa due anni fa.
La volontaria, in ferma quadriennale nell'Esercito, ha
denunciato tre superiori - un maresciallo, comandante della sua
squadra, una tenente e un capitano - che l'avrebbero fatta
oggetto nel tempo di ''numerosi atti di molestia sessuale''. Tra
i superiori denunciati, dunque, anche un tenente donna che nel
corso della missione in Kosovo, risalente a circa due anni fa,
avrebbe preteso di coinvolgere la soldatessa in un rapporto
sessuale di gruppo con due militari stranieri e che l'avrebbe
poi mobbizzata per vendicarsi del rifiuto ricevuto. Ma non solo.
La giovane caporale, musulmana, ha denunciato anche di essere
stata ''comandata'' a partecipare alle funzioni religiose
cattoliche, per esempio in qualita' di corista delle cerimonie
natalizie, sempre per una sorta di ritorsione.
Oggetto della denuncia anche il presunto comportamento dei
superiori dei tre comandanti che non avrebbero creduto alla
soldatessa, invitandola anzi a ''lasciar perdere''.
La giovane si sarebbe convinta a denunciare tutto alla
magistratura ''solo dopo che e' stata ignorata anche la sua
semplice richiesta di essere impiegata in una caserma diversa da
quella dei tre molestatori''. Inoltre, la soldatessa e' una
volontaria in ferma quadriennale e dunque una 'precaria', la cui
permanenza nell'Esercito e' strettamente legata alle 'note
caratteristiche' scritte dai suoi superiori, che proprio per
questa vicenda sarebbero state negative: da qui, insieme al
mancato trasferimento, ''dopo molte titubanze'' la decisione di
denunciare i fatti ''per ottenere giustizia'', come osserva
l'avvocato Carta.
Il legale sottolinea anche che quello della ventiquattrenne
siciliana ''non e' un caso isolato. E' almeno il terzo caso che
mi viene sottoposto da una donna militare e dispiace constatare
che, negli altri due episodi, la vittima delle molestie si sia
convinta a non denunciare gli abusi proprio per timore di non
poter stabilizzare il proprio rapporto di lavoro''. Peraltro
nello stesso esposto presentato dalla soldatessa, questa farebbe
riferimento a ''molestie sessuali subite da una sua collega, che
pero' - rileva Carta - non ha avuto il coraggio di
denunciarle''. (ANSA).
SV
07-MAR-11 17:01 NNNN
MOLESTIE SESSUALI IN CASERMA, SOLDATESSA DENUNCIA TRE SUPERIORI =
(AGI) - Roma, 7 mar. - Una volontaria delle forze armate,
impegnata anche in missioni all'estero, ha presentato una
denuncia alla magistratura ordinaria e a quella militare contro
tre superiori, due ufficiali e un sottufficiale, che nel tempo
l'avrebbero fatta oggetto di "numerosi atti di molestia
sessuale". A darne notizia e' il portale della sicurezza
GrNet.it. Tra i superiori denunciati c'e' anche una donna che -
proprio nel corso di una missione all'estero - avrebbe preteso
di coinvolgere la giovane in un rapporto di gruppo con due
militari stranieri e che l'avrebbe poi mobbizzata per
vendicarsi del rifiuto ricevuto. Non solo: "la giovane
caporale, di religione musulmana - spiega l'avvocato che
l'assiste, Giorgio Carta - ha denunciato anche di essere stata
offesa nel suo sentimento religioso venendo appositamente
'comandata' a partecipare alle funzioni religiose cattoliche,
per esempio come corista delle cerimonie natalizie".
La vicenda sarebbe stata raccontata ai superiori dei tre
denunciati, ma la soldatessa non sarebbe stata creduta ed anzi
avrebbe ricevuto l'invito a "lasciar perdere". La soldatessa ha
cosi' deciso di rivolgersi alla magistratura ordinaria dopo che
era stata ignorata anche la sua richiesta di essere impiegata
in una caserma diversa da quella dei tre presunti molestatori.
"La storia - conclude l'avvocato Carta - e' tutt'altro che
isolata. E' almeno il terzo caso che mi viene proposto da una
militare donna e duole constatare che, nei primi due casi, la
vittima delle molestie si sia indotta a non denunciare gli
abusi subiti, solo per il timore di non poter stabilizzare il
proprio rapporto di lavoro". (AGI)
Bas/Dib
071140 MAR 11
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SICUREZZA STRADALE: CAMPAGNA POLSTRADA SU USO CINTURA
SICUREZZA STRADALE: CAMPAGNA POLSTRADA SU USO CINTURA
(ANSA) - ROMA, 7 MAR - Scatta oggi per concludersi il 13
marzo la campagna europea congiunta 'Seatbelt' realizzata dal
Network europeo delle Polizie stradali 'Tispol' per
sensibilizzare sul'uso delle cinture di sicurezza.
L'organizzazione intende sviluppare una cooperazione
operativa tra le Polizie stradali europee per ridurre il numero
di vittime della strada e degli incidenti stradali, attraverso
operazioni internazionali congiunte di contrasto delle
violazioni e campagne tematiche in tutta Europa all'interno di
specifiche aree strategiche.
La campagna 'Seatbelt' ha l'obiettivo di effettuare in tutta
Europa controlli sull'effettivo utilizzo delle cinture di
sicurezza da parte dei conducenti e passeggeri di tutti i
veicoli in circolazione. Polizia Stradale ed Arma dei
Carabinieri, nel corso dell'anno 2010, durante i controlli
effettuati su strada hanno contestato 140.818 violazioni per
mancato utilizzo della cintura di sicurezza. L'articolo 172 del
Codice della Strada prevede, in caso di violazione, una sanzione
amministrativa da 76 a 306 e la decurtazione di 5 punti.
La recidiva biennale comporta la sospensione della patente da 15
giorni a due mesi. Per violazioni commesse da minori risponde il
conducente, ovvero se presente, chi e' tenuto alla sorveglianza
del minore.
Il Servizio Polizia stradale ha predisposto sull'intero
territorio nazionale l'effettuazione, per tutto il periodo
considerato, di una mirata attivita' al contrasto del mancato
uso delle cinture di sicurezza. I risultati della campagna
saranno resi noti il prossimo 18 marzo.
(ANSA).
SICUREZZA STRADALE: TISPOL, AL VIA CAMPAGNA SU CINTURE SICUREZZA =
(AGI) - Roma, 7 mar. - Effettuare in tutta Europa controlli
sull'effettivo utilizzo delle cinture di sicurezza da parte di
conducenti e passeggeri di tutti i veicoli in circolazione. E'
l'obiettivo di "Seatbelt" ("cintura di sicurezza"), la campagna
europea congiunta programmata da oggi al 13 marzo dal Network
europeo delle Polizie stradali "Tispol".
Alla rete, nata nel '96 sotto l'egida dell'Unione europea,
aderiscono 29 Paesi, tutti gli stati membri oltre alla Svizzera
e alla Norvegia, con la Serbia come osservatore (l'Italia e'
rappresentata dal Servizio Polizia stradale del Viminale): lo
scopo e' quello di sviluppare una cooperazione operativa tra le
Polizie stradali per ridurre il numero di vittime della strada
e degli incidenti stradali, attraverso operazioni
internazionali congiunte di contrasto delle violazioni e
campagne 'tematiche' in tutta Europa all'interno di specifiche
aree strategiche.
Nel corso del 2010, Polizia Stradale e Carabinieri hanno
contestato 140.818 violazioni per mancato utilizzo della
cintura di sicurezza. L'articolo 172 del Codice della strada
prevede, in caso di infrazione, una sanzione amministrativa da
76 a 306 euro e la decurtazione di 5 punti. La recidiva
biennale comporta la sospensione della patente da 15 giorni a 2
mesi. Per violazioni commesse da minori risponde il conducente,
ovvero se presente, chi e' tenuto alla sorveglianza del minore.
Il Servizio Polizia stradale ha predisposto sull'intero
territorio nazionale l'effettuazione, per tutto il periodo in
questione, di una attivita' mirata al contrasto del mancato uso
delle cinture di sicurezza. I risultati della campagna saranno
resi noti il prossimo 18 marzo. (AGI)
Bas
071428 MAR 11
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NE
07-MAR-11 14:14 NNNN
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- Consiglio di Stato "...Comportamenti indecorosi: stipendio ridotto per il dirigente sindacale- procedimento disciplinare..."
- Cassazione "...Circolazione stradale. Autovelox, con la presenza della polizia controlli semplificati..."
- Cassazione "...Molestie al riposo altrui. I cani abbiano di notte, in carcere i proprietari. Condannati a due mesi di reclusione i padroni di dieci cani, che con il loro abbaiare notturno disturbano il sonno del vicinato..."
- Corte Appello "...No alla riapertura del procedimento disciplinare se c'è giudicato amministrativo. Non può essere disposta la riapertura del procedimento disciplinare, qualora sia intervenuto giudicato amministrativo. In questo caso, il lavoratore può esperire solo il rimedio della revocazione..."
- Consiglio di Stato "...Pubblica sicurezza. Porto d'armi, licenza negata se si ravvisano sintomi di uso improprio..."
- Consiglio di Stato "...Lavoro pubblico. Agente P.S.: illegittima la sospensione sine die della qualifica..."
- Cassazione "...Videosorveglianza dei lavoratori. Modalità di disconoscimento delle registrazioni..."
- Nuovo Cad: (Codice dell'amministrazione digitale.) la sicurezza informatica. Il D.Lgs. n. 235 del 2010 ha introdotto all'art. 34 nuovi concetti legati alla fondamentale esigenza di sicurezza informatica che ogni ente deve assolutamente garantire. Questi sono i piani di continuità operativa e disaster recovery che tutte le amministrazioni saranno tenute a predisporre. L'obiettivo di un piano di disaster recovery è quello di fornire, alle imprese di una certa dimensione, servizi volti all'analisi dei rischi di inoperatività del sistema EDP (informatico) e delle misure da adottare per ridurli, nonché la messa a punto del vero e proprio piano di emergenza informatica.
- Cassazione "...Diffamazione. Dare del razzista ad un fascista non è reato. La Suprema Corte riconosce in pieno l'esimente del diritto di critica storica e politica. .."
- Cassazione "...Usa il cellulare senza auricolare: multa valida anche se i vigili sono alla guida. Confermata la validità della multa fatta dai vigili, anche se questi si trovano alla guida dell'auto di servizio. ..."
- Consiglio di Stato"...Responsabilità civile della pubblica amministrazione. In materia di responsabilità civile della Pubblica Amministrazione non vi è alcuna automatica correlazione tra accertamento dell'illegittimità del provvedimento amministrativo e insorgenza del diritto al risarcimento del danno in capo alla P.A..."
- Personale e paghe. I chiarimenti dell'Inpdap sulla nuova disciplina del TFR e TFS. L'INPDAP torna ad occuparsi della nuova disciplina del TFR e TFS introdotta dal D.L. n. 78 del 2010, fornendo chiarimenti sul pagamento rateale dei trattamenti e sulle modalità di calcolo del TFS.
- Cassazione "...È istigazione alla corruzione offrire buoni benzina ad un pubblico ufficiale. L'offerta, anche se modesta, è idonea a configurare il reato di cui all'articolo 322 Cp: mediante la stessa, infatti, si propone un'alterazione in proprio favore di una procedura in violazione dei doveri di imparzialità e correttezza dell'amministrazione..."
- Cassazione "...Rientra nell'orario di lavoro il tempo impiegato nell'indossare la divisa aziendale..."
- Cassazione "...Autovelox. Strade adeguate e impianti ad hoc per velocità e rosso ..."
- Cassazione "...Conciliazione. Nullo il verbale se il rappresentante sindacale non firma con il lavoratore ..."
- Tribunale "...Agenti e funzionati di P.S. i criteri di determinazione della gerarchia, tra gli appartenenti alla Polizia di Stato, sono individuati dall'art. 3, D.P.R. 24 aprile 1982, n. 335 (Ordinamento del personale della Polizia di Stato che espleta funzioni di polizia), ma l'esito della loro applicazione è consacrato nel ruolo, la cui natura autoritativa non è seriamente contestabile...."
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