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mercoledì 1 giugno 2011
Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-04775 presentata da EMANUELE FIANO mercoledì 18 maggio 2011, seduta n.474 FIANO. - Al Ministro dell'interno.- Per sapere - premesso che: nelle elezioni amministrative per il comune di Milano sono candidati diversi appartenenti alla polizia di Stato attualmente in servizio; l'ordinamento dell'amministrazione della pubblica sicurezza (legge n. 121 del 1981) prevede che: «gli appartenenti alle forze di polizia candidati ad elezioni politiche o amministrative sono posti in aspettativa speciale con assegni dal momento dell'accettazione della candidatura per la durata della campagna elettorale»;
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-11945 presentata da MAURIZIO TURCO martedì 17 maggio 2011, seduta n.473 MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro della difesa, al Ministro dell'economia e delle finanze.- Per sapere - premesso che: il decreto del Presidente della Repubblica 461 del 2001 recante «Regolamento recante semplificazione dei procedimenti per il riconoscimento della dipendenza delle infermità da causa di servizio, per la concessione della pensione privilegiata ordinaria e dell'equo indennizzo, nonché per il funzionamento e la composizione del comitato per le pensioni privilegiate» innovando le procedure per gli specifici riconoscimenti ha ridenominato il CPPO in
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-12053 presentata da MAURIZIO TURCO martedì 24 maggio 2011, seduta n.477 MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della difesa.- Per sapere - premesso che: il giorno 2 giugno 2011 si svolgeranno le celebrazioni della ricorrenza della festa della Repubblica, oltre alla sfilata dei reparti delle Forze armate, di quelli della polizia di Stato, dei corpi armati e civili dello Stato;
Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-01659 presentata da IVANO MIGLIOLI mercoledì 18 maggio 2011, seduta n.474 MIGLIOLI, LEVI, GHIZZONI e SANTAGATA. - Al Ministro dell'interno.- Per sapere - premesso che: tutte le rappresentanze sindacali della polizia di Stato modenesi, nell'arco del tempo, hanno proposto insistentemente sollecitazioni tese a sensibilizzare sulla necessità che, per la città di Modena, nell'ambito di una più ampia organizzazione e gestione delle risorse finanziarie da parte del Ministero dell'interno, fossero
Atto Senato Legislatura 16 - Risposta all'interrogazione n. 4-01258 Risposta all'interrogazione n. 4-01258 Fascicolo n.51 Risposta. - In riferimento all’atto di sindacato ispettivo, la cui risposta è stata delegata al Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, concernente la questione dei permessi sindacali fruiti da dipendenti della Polizia di Stato, si rappresenta quanto segue.
Legislatura 16 - Risposta all'interrogazione n. 4-01258
Risposta all'interrogazione n. 4-01258
Fascicolo n.51
Risposta. - In riferimento all’atto di sindacato ispettivo, la cui risposta è stata delegata al Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, concernente la questione dei permessi sindacali fruiti da dipendenti della Polizia di Stato, si rappresenta quanto segue.
In via preliminare si precisa che la materia delle prerogative sindacali è riconducibile alle competenze del Ministro con riferimento ad alcuni limitati profili. Infatti, la disposizione normativa di riferimento — ossia l’art. 32, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 254 del 1999 — stabilisce che le richieste di aspettative sindacali per le Forze di polizia sono presentate dalle organizzazioni sindacali rappresentative sul piano nazionale alle amministrazioni di appartenenza del personale interessato, le quali curano gli adempimenti istruttori, acquisendo per ciascuna richiesta nominativa il preventivo assenso del Dipartimento della funzione pubblica, finalizzato esclusivamente all’accertamento dei requisiti soggettivi, ed emanano il decreto di aspettativa entro il termine di 30 giorni dalla richiesta.
In particolare, entro il 31 gennaio di ciascun anno, le organizzazioni sindacali comunicano la conferma di ciascuna aspettativa sindacale in atto e possono avanzare richiesta di revoca in ogni momento. La conferma annuale e la richiesta di revoca è comunicata alle amministrazioni di appartenenza del personale interessato ed alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica, che adottano i consequenziali provvedimenti nel solo caso di revoca.
Il predetto Dipartimento e, segnatamente, l’Ufficio relazioni sindacali, è chiamato unicamente a formulare il preventivo assenso alle richieste di collocamento in distacco e in aspettativa sindacale non retribuita, nonché a prendere atto delle pertinenti richieste di revoca avanzate dalle organizzazioni sindacali interessate. La concreta verifica dell’effettiva utilizzazione del distacco e dell’aspettativa da parte del personale non può che rientrare, invece, nella responsabilità dell’organizzazione sindacale richiedente.
A ciò si aggiunga che, ai fini della regolamentazione dei casi di incompatibilità per il personale della Polizia di Stato, l’art. 50 del decreto del Presidente della Repubblica n. 335 del 1982 statuisce che il personale in esame può essere prescelto come perito o arbitro, previa autorizzazione del Ministro dell’interno o del Capo dell’Ufficio da lui delegato.
Sul punto, il Ministero dell’interno, competente in via principale in ordine ai permessi sindacali riconosciuti a dipendenti della Polizia di Stato, ha chiarito, con circolare del 15 marzo 2004, che l’amministrazione interessata è chiamata a valutare il possibile accoglimento dell’istanza sotto il profilo dell’opportunità, compatibilmente con le esigenze di servizio, fuori dell’orario di ufficio e liberi dal servizio; il Ministero ha sottolineato, altresì, che l’adozione del provvedimento di collocamento in aspettativa sindacale non ha natura discrezionale e che, a differenza di altri istituti sindacali, non sono previsti contingenti massimi.
Per quanto attiene, infine, alle iniziative generali che il Governo ha assunto in materia, si evidenzia che ai sensi dell’art. 46-bis del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, si è provveduto, mediante decreto ministeriale del 23 febbraio 2009, ad una razionalizzazione della materia, procedendo, in particolare, ad una progressiva riduzione dei distacchi, delle aspettative e dei permessi sindacali (50 per cento nel triennio).
Inoltre, è utile rappresentare al riguardo che, presso il Dipartimento della funzione pubblica, prosegue il monitoraggio sulla fruizione delle prerogative sindacali, al quale farà seguito la predisposizione di una relazione al Parlamento.
Il Governo ha presentato, inoltre, una norma di delega (nell’ambito dell’Atto Senato 1167 già approvato in prima lettura dalla Camera dei deputati) con la quale si intende operare un riordino complessivo della materia dei congedi, aspettative e permessi. Ciò consentirà di realizzare una necessaria razionalizzazione e semplificazione della materia, non soltanto al fine di garantire la coerenza giuridica, logica e sistematica della normativa vigente, ma anche allo scopo di operare una revisione dei criteri e delle modalità per la fruizione dei suddetti permessi, ripensandone, se necessario, i contenuti e riducendo gli stessi permessi a quelli strettamente connessi alla tutela di posizioni giuridiche costituzionalmente protette.
Il Ministro per la la pubblica amministrazione e l'innovazione
BRUNETTA
(7 agosto 2009) BRUNETTA
Atto Senato Legislatura 16 Risposta ad interrogazione scritta n° 4-02597 Risposta all'interrogazione n. 4-02597 Fascicolo n.91 Risposta. - Il decreto interministeriale al quale si fa riferimento è stato emanato in applicazione di quanto previsto dall’art. 52 della legge 10 maggio 1983, n. 212, recante norme sul reclutamento, gli organici e l’avanzamento dei sottufficiali dell’esercito, della Marina, dell’Aeronautica e delle Guardie di finanza.
Legislatura 16 Risposta ad interrogazione scritta n° 4-02597
Risposta all'interrogazione n. 4-02597
Fascicolo n.91
Risposta. - Il decreto interministeriale al quale si fa riferimento è stato emanato in applicazione di quanto previsto dall’art. 52 della legge 10 maggio 1983, n. 212, recante norme sul reclutamento, gli organici e l’avanzamento dei sottufficiali dell’esercito, della Marina, dell’Aeronautica e delle Guardie di finanza.
La norma prevede l’emanazione di un decreto interministeriale da parte del Ministero, di concerto con i Ministeri della difesa, delle finanze, del lavoro e delle politiche sociali, per il riconoscimento dell’equipollenza dei titoli conseguiti al termine dei corsi di formazione generale, professionale e di perfezionamento frequentati dagli arruolati e dai sottufficiali facenti parte delle Armi indicate dalla legge medesima, con quelli rilasciati dagli istituti professionali, anche ai fini di ammissione agli esami di maturità professionale; in tale ultimo caso gli interessati devono risultare in possesso degli altri prescritti requisiti.
I titoli di studio rilasciati ai sensi della suddetta legge dagli istituti professionali nei quali è attiva la specializzazione richiesta consentono l'iscrizione al quarto anno dei corsi di studio di istruzione professionale; inoltre, ai fini di ammissione agli esami di Stato sono valutabili quali crediti formativi, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 323 e della legge 11 gennaio 2007, n. 1, le esperienze lavorative e professionali possedute dagli interessati e debitamente documentate.
Al decreto è allegata la tabella di corrispondenza dei titoli militari con i diplomi di qualifica professionale di cui al decreto ministeriale 14 aprile 1997, n. 270; è prevista anche la possibilità, nei casi di titoli non individuati nella predetta tabella che le relative istanze di equipollenza, dopo un primo esame da parte della Forza armata di appartenenza, siano oggetto di ulteriori valutazioni da parte del Ministero. Come già precisato in premessa il decreto è stato emanato in applicazione di una legge che reca tra l’altro norme sull’avanzamento del solo personale militare dipendente dal Ministero della difesa e del personale militare dipendente dal Ministero dell’economia e delle finanze e, pertanto, nonostante ogni migliore determinazione non si rende possibile da parte del Ministero modificare il decreto interministeriale in questione. Eventuali interventi in favore delle Forze di polizia civile e della polizia di Stato, dipendenti dal Ministero dell’interno nel senso auspicato dall'interrogante non possono che essere attivati in via legislativa.
Il Ministro dell'dell'istruzione, dell'università e della ricerca
GELMINI
(5 agosto 2010) GELMINI
Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05072 Atto Senato n. 4-05072 Pubblicato il 19 aprile 2011 Seduta n. 544 GASBARRI - Al Ministro dell'interno. - Premesso che: al Dipartimento della pubblica sicurezza compete l'amministrazione del Casellario centrale di identità, all'interno del quale sono conservate le impronte digitali di cittadini italiani e stranieri sottoposti a procedure di identificazione personale tramite le impronte digitali. Da alcuni anni, per snellire le attività di ricerca di precedenti, al tradizionale archivio cartaceo è stato affiancato un sistema informatico che gestisce una tra le banche dati di impronte digitali più grandi al mondo. Al sistema, che come l'archivio cartaceo è gestito dalla Polizia di Stato, sono collegati anche gli uffici dell'Arma dei carabinieri;
Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05072
Atto n. 4-05072
Pubblicato il 19 aprile 2011
Seduta n. 544
GASBARRI - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
al Dipartimento della pubblica sicurezza compete l'amministrazione del Casellario centrale di identità, all'interno del quale sono conservate le impronte digitali di cittadini italiani e stranieri sottoposti a procedure di identificazione personale tramite le impronte digitali. Da alcuni anni, per snellire le attività di ricerca di precedenti, al tradizionale archivio cartaceo è stato affiancato un sistema informatico che gestisce una tra le banche dati di impronte digitali più grandi al mondo. Al sistema, che come l'archivio cartaceo è gestito dalla Polizia di Stato, sono collegati anche gli uffici dell'Arma dei carabinieri;
all'interno della banca dati, oltre alle impronte di autori di reato, sono memorizzate anche quelle dei cittadini stranieri che hanno richiesto asilo politico e permesso di soggiorno;
il sistema in gestione delle impronte digitali italiano è stato realizzato da una società americana, la Cogent, che è stata di recente acquisita dal gruppo 3M. Fino ad oggi i prodotti Cogent sono stati forniti tramite la Hewlett Packard che, in assenza di specifici referenti della Cogent in Italia, ne ha gestito l'esclusiva;
conseguentemente, la società Hewlett Packard, forte della sua esclusiva, ha abbinato ai prodotti software anche la vendita dei propri sistemi hardware, con la conseguenza che, per molti anni, si è garantito di fatto un vero e proprio regime di monopolio,
si chiede di sapere:
se l'Amministrazione dell'interno abbia intenzione di valutare, o stia già esaminando, la possibilità di trattare direttamente con il Gruppo 3M, presente in Italia sia con unità produttive, che con centri di ricerca e sviluppo e distribuzione, e sedi a Roma e Milano, limitatamente ai prodotti software coperti da privativa;
se il Ministro in indirizzo intenda procedere, in futuro, ad effettuare specifici appalti-concorso per la fornitura degli elaboratori necessari al funzionamento del software Cogent, così da evitare il perdurare del monopolio di Hewlett Packard;
se non ritenga necessario evitare che i fornitori di prodotti software siano i medesimi che forniscono prodotti hardware, così da garantire il mantenimento, al proprio interno, del controllo di sistemi tanto essenziali quanto ricchi di dati sensibili;
se sia a conoscenza della esistenza di nuovi prodotti, più economici e performanti, che possano sostituire il sistema Cogent e se sia stata presa in considerazione la possibilità individuare nuovi fornitori anche cercando nuovi prodotti in ambito europeo;
se intenda mantenere in essere l'attuale sistema, che ricomprende assieme, in un'unica banca dati, le informazioni relative ai cittadini italiani e stranieri, o non ritenga più adeguato costituire un diverso sistema per la gestione delle impronte dei cittadini stranieri;
se le informazioni presenti nella banca dati vengano, in assenza di reato, eliminate dopo un certo numero di anni o se le stesse vi permangano per un tempo indefinito;
se nel sistema siano conservate anche le impronte digitali prelevate al momento del rilascio dei nuovi passaporti.Atto Senato n. 4-05215 Pubblicato il 18 maggio 2011 Seduta n. 554 OLIVA - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e dell'interno. - Premesso che: il decreto-legge 26 marzo 2011, n. 27, reca misure urgenti per la corresponsione di assegni una tantum al personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05215
Atto n. 4-05215
Pubblicato il 18 maggio 2011
Seduta n. 554
OLIVA - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e dell'interno. -
Premesso che:
il decreto-legge 26 marzo 2011, n. 27, reca misure urgenti per la corresponsione di assegni una tantum al personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
è apprezzabile qualsiasi provvedimento legislativo che assicuri una maggiore retribuzione alle Forze dell'ordine che quotidianamente si occupano della sicurezza dei cittadini;
gli agenti della Polizia di Stato, in particolare, per i delicatissimi compiti che gli sono affidati e per operare in condizioni di piena efficienza necessitano di un'adeguata strumentazione operativa;
da quanto si apprende dall'Ansa, la strumentazione in dotazione agli Agenti della Polizia di Stato di Palermo sarebbe inadeguata e insufficiente al punto da dover operare spesso in condizioni di grave disagio, da ultimo a causa del malfunzionamento dei ponti radio tra Palermo e la provincia e del guasto alle moto in uso ai "falchi",
si chiede di sapere:
quali iniziative i Ministri in indirizzo intendano adottare, alla luce di quanto esposto in premessa, in favore degli Agenti di Polizia di Palermo;
se siano previsti stanziamenti di risorse al fine di consentire alle Forze dell'ordine di poter svolgere la loro attività servendosi di materiali e strumenti idonei alle funzioni che svolgono.
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