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sabato 30 novembre 2019
venerdì 29 novembre 2019
MAFIA: PM CARDELLA, 'DOPO STRAGE SI PARLO' DI PRESENZE INQUIETANTI IN VIA D'AMELIO' =
VENERDÌ 29 NOVEMBRE 2019 11.27.02
MAFIA: PM CARDELLA, 'DOPO STRAGE SI PARLO' DI PRESENZE INQUIETANTI IN VIA D'AMELIO' =
ADN0336 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RSI MAFIA: PM CARDELLA, 'DOPO STRAGE SI PARLO' DI PRESENZE INQUIETANTI IN VIA D'AMELIO' = 'Qualcuno potrebbe avere asportato la borsa del giudice Borsellino' Caltanissetta, 29 nov. (Adnkronos) - Dopo la strage di via D'Amelio "si parò di presenze inquietanti" sul luogo in cui fu ucciso il giudice Paolo Borsellino. A dirlo, deponendo come teste al processo sul depistaggio Borsellino, è il Procuratore generale Faust Cardella, che nel 1992 aveva indagato con la Procura di Caltanissetta sulla strage. Cardella ricorda che in quel periodo si parò della borsa di Paolo Borsellino "di cui non venne mai fatto il verbale di sequestro" e "connesso al problema della borsa c'era anche il problema dell'agenda rossa", dice ancora il magistrato rispondendo alle domande del Procuratore aggiunto Gabriele Paci. "Ricordo che c'era stata una fonte che mi parlò dell'agenda - dice ancora Cardella - Era l'allora maresciallo Carmelo Canale. Ricordo benissimo, e lo collego a Canale, che se ne parlasse". E parla di "presenze inquietanti di persone sul luogo del delitto che avrebbero potuto asportare la borsa". "Cercammo di capire chi fosse andato sul luogo del delitto e cosa avesse preso - dice ancora Cardella - ricordo che facemmo degli accertamenti su Bruno Contrada, sentimmo delle persone, ci fu anche un commissario di Polizia che disse qualcosa su Contrada". Poi ricorda il periodo in cui arrivò a Caltanissetta, distaccato da Perugia, per indagare sulla strage di via D'Amelio. "Era il primo novembre del 1992 - racconta - arrivai a Caltanissetta con la dottoressa Ilda Bocassini e trovammo subito una situazione di stasi investigativa. Vincenzo Scarantino era già stato arrestato sulla base di intercettazioni ambientali fatte nel carcere in cui erano Candura e un altro detenuto". Iniziò, quindi, un rapporto con "gli organi investigativi che lavoravano sul caso Borsellino, essenzialmente la Squadra Mobile, ma c'era anche la Dia, in un secondo tempo, il reparto operativo dei carabinieri di Palermo". Alla sbarra ci sono tre poliziotti, Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo, che facevano parte del gruppo Falcone-Borsellino, accusati di calunnia aggravata. (Ter/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 29-NOV-19 11:26 NNNN
MAFIA: PM CARDELLA, 'DOPO STRAGE SI PARLO' DI PRESENZE INQUIETANTI IN VIA D'AMELIO' =
ADN0336 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RSI MAFIA: PM CARDELLA, 'DOPO STRAGE SI PARLO' DI PRESENZE INQUIETANTI IN VIA D'AMELIO' = 'Qualcuno potrebbe avere asportato la borsa del giudice Borsellino' Caltanissetta, 29 nov. (Adnkronos) - Dopo la strage di via D'Amelio "si parò di presenze inquietanti" sul luogo in cui fu ucciso il giudice Paolo Borsellino. A dirlo, deponendo come teste al processo sul depistaggio Borsellino, è il Procuratore generale Faust Cardella, che nel 1992 aveva indagato con la Procura di Caltanissetta sulla strage. Cardella ricorda che in quel periodo si parò della borsa di Paolo Borsellino "di cui non venne mai fatto il verbale di sequestro" e "connesso al problema della borsa c'era anche il problema dell'agenda rossa", dice ancora il magistrato rispondendo alle domande del Procuratore aggiunto Gabriele Paci. "Ricordo che c'era stata una fonte che mi parlò dell'agenda - dice ancora Cardella - Era l'allora maresciallo Carmelo Canale. Ricordo benissimo, e lo collego a Canale, che se ne parlasse". E parla di "presenze inquietanti di persone sul luogo del delitto che avrebbero potuto asportare la borsa". "Cercammo di capire chi fosse andato sul luogo del delitto e cosa avesse preso - dice ancora Cardella - ricordo che facemmo degli accertamenti su Bruno Contrada, sentimmo delle persone, ci fu anche un commissario di Polizia che disse qualcosa su Contrada". Poi ricorda il periodo in cui arrivò a Caltanissetta, distaccato da Perugia, per indagare sulla strage di via D'Amelio. "Era il primo novembre del 1992 - racconta - arrivai a Caltanissetta con la dottoressa Ilda Bocassini e trovammo subito una situazione di stasi investigativa. Vincenzo Scarantino era già stato arrestato sulla base di intercettazioni ambientali fatte nel carcere in cui erano Candura e un altro detenuto". Iniziò, quindi, un rapporto con "gli organi investigativi che lavoravano sul caso Borsellino, essenzialmente la Squadra Mobile, ma c'era anche la Dia, in un secondo tempo, il reparto operativo dei carabinieri di Palermo". Alla sbarra ci sono tre poliziotti, Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo, che facevano parte del gruppo Falcone-Borsellino, accusati di calunnia aggravata. (Ter/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 29-NOV-19 11:26 NNNN
Borsellino: Cardella, qualcuno rubo' agenda rossa magistrato
VENERDÌ 29 NOVEMBRE 2019 12.02.25
Borsellino: Cardella, qualcuno rubo' agenda rossa magistrato
ZCZC2669/SXB OPA18223_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Borsellino: Cardella, qualcuno rubo' agenda rossa magistrato (ANSA) - CALTANISSETTA, 29 NOV - "Non c'era una forma di collaborazione investigativa con i carabinieri ma c'era una sorta di rapporto di buon vicinato. Emerse subito il caso della borsa e dell'agenda di Paolo Borsellino". Lo ha detto Fausto Cardella, ex procuratore di Caltanissetta oggi in servizio alla Procura di Perugia rispondendo come teste al pm Gabriele Paci, nell'ambito del processo sul depistaggio della strage di via D'Amelio, ricostruendo le fasi delle indagini. "C'era una presenza inquietante nel luogo del delitto che avrebbero potuto asportare la borsa e l'agenda - ha detto - Su questa vicenda facemmo delle indagini cercando di capire chi fosse andato sul luogo del delitto e cosa successe. Ricordo che facemmo degli accertamenti su Contrada e la sua presenza in via D'Amelio". Cardella ha poi aggiunto: "Il dottore La Barbera aveva l'abitudine di venire a Caltanissetta per portare carte, normalmente verso le 21 di sera. Andava dalla dottoressa Boccasini depositava le carte e allora mi chiamavano. Nel contesto di queste chiacchiere tutte le ipotesi venivano prese in considerazione. La meno plausibile era quella relativa al fatto che l'agenda fosse andata distrutta con l'esplosione. La borsa era integra quindi se l'agenda era dentro la borsa non poteva essere distrutta, sempre che l'agenda fosse nella borsa. Sull'agenda rossa e gli ultimi giorni di Paolo Borsellino, interrogammo il capo della polizia, andammo a controllare le sue agende, sentimmo i collaboratori di giustizia a cominciare da Gaspare Mutolo". La Procura di Caltanissetta, intanto, ha depositato a inizio udienza le trascrizioni e intercettazioni di Vincenzo Scarantino nel periodo in cui si trovava a San Bartolomeo a Mare. La documentazione e' quella pervenuta dalla Dda di Messina che indaga su due magistrati, Annamaria Palma e Carmelo Petralia, accusati di calunnia aggravata. (ANSA). Y9C-SR/GIU 29-NOV-19 12:01 NNNN
Borsellino: Cardella, qualcuno rubo' agenda rossa magistrato
ZCZC2669/SXB OPA18223_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB Borsellino: Cardella, qualcuno rubo' agenda rossa magistrato (ANSA) - CALTANISSETTA, 29 NOV - "Non c'era una forma di collaborazione investigativa con i carabinieri ma c'era una sorta di rapporto di buon vicinato. Emerse subito il caso della borsa e dell'agenda di Paolo Borsellino". Lo ha detto Fausto Cardella, ex procuratore di Caltanissetta oggi in servizio alla Procura di Perugia rispondendo come teste al pm Gabriele Paci, nell'ambito del processo sul depistaggio della strage di via D'Amelio, ricostruendo le fasi delle indagini. "C'era una presenza inquietante nel luogo del delitto che avrebbero potuto asportare la borsa e l'agenda - ha detto - Su questa vicenda facemmo delle indagini cercando di capire chi fosse andato sul luogo del delitto e cosa successe. Ricordo che facemmo degli accertamenti su Contrada e la sua presenza in via D'Amelio". Cardella ha poi aggiunto: "Il dottore La Barbera aveva l'abitudine di venire a Caltanissetta per portare carte, normalmente verso le 21 di sera. Andava dalla dottoressa Boccasini depositava le carte e allora mi chiamavano. Nel contesto di queste chiacchiere tutte le ipotesi venivano prese in considerazione. La meno plausibile era quella relativa al fatto che l'agenda fosse andata distrutta con l'esplosione. La borsa era integra quindi se l'agenda era dentro la borsa non poteva essere distrutta, sempre che l'agenda fosse nella borsa. Sull'agenda rossa e gli ultimi giorni di Paolo Borsellino, interrogammo il capo della polizia, andammo a controllare le sue agende, sentimmo i collaboratori di giustizia a cominciare da Gaspare Mutolo". La Procura di Caltanissetta, intanto, ha depositato a inizio udienza le trascrizioni e intercettazioni di Vincenzo Scarantino nel periodo in cui si trovava a San Bartolomeo a Mare. La documentazione e' quella pervenuta dalla Dda di Messina che indaga su due magistrati, Annamaria Palma e Carmelo Petralia, accusati di calunnia aggravata. (ANSA). Y9C-SR/GIU 29-NOV-19 12:01 NNNN
AUTOSTRADE. DI BATTISTA: REVOCA A BENETTON, SU QUESTO M5S SI GIOCA FUTURO
VENERDÌ 29 NOVEMBRE 2019 09.28.34
AUTOSTRADE. DI BATTISTA: REVOCA A BENETTON, SU QUESTO M5S SI GIOCA FUTURO
DIR0220 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT AUTOSTRADE. DI BATTISTA: REVOCA A BENETTON, SU QUESTO M5S SI GIOCA FUTURO (DIRE) Roma, 29 nov. - "Voglio che il Movimento porti avanti le sue battaglie, come la revoca delle concessioni ai Benetton. Su questo noi 5 Stelle ci giochiamo il futuro". Lo dice l'ex parlamentare 5 stelle Alessandro Di Battista al 'Fatto quotidiano'. (Vid/ Dire) 09:27 29-11-19 NNNN
AUTOSTRADE. DI BATTISTA: REVOCA A BENETTON, SU QUESTO M5S SI GIOCA FUTURO
DIR0220 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT AUTOSTRADE. DI BATTISTA: REVOCA A BENETTON, SU QUESTO M5S SI GIOCA FUTURO (DIRE) Roma, 29 nov. - "Voglio che il Movimento porti avanti le sue battaglie, come la revoca delle concessioni ai Benetton. Su questo noi 5 Stelle ci giochiamo il futuro". Lo dice l'ex parlamentare 5 stelle Alessandro Di Battista al 'Fatto quotidiano'. (Vid/ Dire) 09:27 29-11-19 NNNN
Sondaggi: Index Reserach; Lega primo partito al 32,8%
VENERDÌ 29 NOVEMBRE 2019 09.38.10
Sondaggi: Index Reserach; Lega primo partito al 32,8%
ZCZC0995/SXA XPP16197_SXA_QBXB R POL S0A QBXB Sondaggi: Index Reserach; Lega primo partito al 32,8% Coalizione centrodestra al 48,7%; "giallorossi" al 43,9% (ANSA) - ROMA, 29 NOV - La Lega di Matteo Salvini si conferma il primo partito, ma in calo questa settimana di uno 0.6% per passare dal 33,4% al 32,8%. E' il dato che emerge dal sondaggio settimanale di Index Research condotto per la trasmissione Piazza Pulita, su La7. Il Pd passa dal 19,6% al 19,3%, il Movimento Cinque Stelle sale dal 16,8% al 16,9%. In salita ancora Fdi, il partito della Meloni fa registrare un +02% e cresce fino al 9,3%. Forza Italia si attesta al 6,6%, era al 6,5%. Italia Viva di Renzi passa dal 4,9% al 5%". Invariato il dato dei Verdi, al 2% mentre Piu' Europa passa dall'1,8% all'1,7%. Per quanto riguarda le coalizioni, quella del centrodestra viene data al 48,7% mentre i 'giallorossi' sono al 43,9%. NOTA METODOLOGIA: Soggetto realizzatore: IndexResearch Committente: Piazza Pulita Periodo di realizzazione: 27 Novembre 2019 Mezzo di diffusione: Televisione Tema: Attualita' Universo di riferimento: Popolazione italiana maggiorenne residente in Italia (fonte Istat al 01.01.2019) Estensione territoriale: Nazionale Campione: Campionamento nazionale casuale di tipo probabilistico stratificato per sesso, classi di eta', aree geografiche, ampiezza centri. Rappresentativita' del campione: popolazione maggiorenne residente in Italia Margine di errore: 3,5% Metodo di raccolta delle informazioni: Interviste telefoniche con metodologia C.A.T.I. con questionario strutturato Consistenza numerica del campione: Interviste Italia complete 800 Totale contatti effettuati: 4.507 Interviste complete: 800 (su totale contatti: 17,8%) Rifiuti/Sostituzioni 3.707 (su totale contatti: 82,2%)(ANSA). IRA-COM 29-NOV-19 09:37 NNNN
Sondaggi: Index Reserach; Lega primo partito al 32,8%
ZCZC0995/SXA XPP16197_SXA_QBXB R POL S0A QBXB Sondaggi: Index Reserach; Lega primo partito al 32,8% Coalizione centrodestra al 48,7%; "giallorossi" al 43,9% (ANSA) - ROMA, 29 NOV - La Lega di Matteo Salvini si conferma il primo partito, ma in calo questa settimana di uno 0.6% per passare dal 33,4% al 32,8%. E' il dato che emerge dal sondaggio settimanale di Index Research condotto per la trasmissione Piazza Pulita, su La7. Il Pd passa dal 19,6% al 19,3%, il Movimento Cinque Stelle sale dal 16,8% al 16,9%. In salita ancora Fdi, il partito della Meloni fa registrare un +02% e cresce fino al 9,3%. Forza Italia si attesta al 6,6%, era al 6,5%. Italia Viva di Renzi passa dal 4,9% al 5%". Invariato il dato dei Verdi, al 2% mentre Piu' Europa passa dall'1,8% all'1,7%. Per quanto riguarda le coalizioni, quella del centrodestra viene data al 48,7% mentre i 'giallorossi' sono al 43,9%. NOTA METODOLOGIA: Soggetto realizzatore: IndexResearch Committente: Piazza Pulita Periodo di realizzazione: 27 Novembre 2019 Mezzo di diffusione: Televisione Tema: Attualita' Universo di riferimento: Popolazione italiana maggiorenne residente in Italia (fonte Istat al 01.01.2019) Estensione territoriale: Nazionale Campione: Campionamento nazionale casuale di tipo probabilistico stratificato per sesso, classi di eta', aree geografiche, ampiezza centri. Rappresentativita' del campione: popolazione maggiorenne residente in Italia Margine di errore: 3,5% Metodo di raccolta delle informazioni: Interviste telefoniche con metodologia C.A.T.I. con questionario strutturato Consistenza numerica del campione: Interviste Italia complete 800 Totale contatti effettuati: 4.507 Interviste complete: 800 (su totale contatti: 17,8%) Rifiuti/Sostituzioni 3.707 (su totale contatti: 82,2%)(ANSA). IRA-COM 29-NOV-19 09:37 NNNN
Roma, false licenze NCC: 25 rinvii a giudizio
VENERDÌ 29 NOVEMBRE 2019 09.33.30
Roma, false licenze NCC: 25 rinvii a giudizio
Roma, false licenze NCC: 25 rinvii a giudizio Con documenti contraffatti ottenevano dal Comune i permessi ZTL Roma, 29 nov. (askanews) - E' di 25 persone denunciate e rinviate a giudizio, per false attestazioni e falso materiale, il bilancio di una vasta operazione, svolta dagli investigatori della Polizia della Frontiera aerea di Fiumicino contro il fenomeno degli autisti abusivi di noleggio con conducente (NCC). Gli autori dei reati, dopo aver falsificato delle attestazioni e altra documentazione che indicava il possesso di "regolari" licenze di NCC, presentavano al Comune di Roma - ufficio Mobilità le richieste per accedere e lavorare nelle zone a traffico limitato (ZTL) di Roma e dell'aeroporto di Fiumicino: dopo averle ottenute gli "autisti", in realtà abusivi, operavano tra Roma, l'aeroporto ed il porto di Civitavecchia, proprio come se fossero dei regolari noleggiatori. In realtà possedevano delle licenze di NCC falsificate, rilasciate da altri comuni italiani e poi conferite all'interno di alcune cooperative per noleggio con conducente realmente esistenti, con sede a Roma e nel comune di Fiumicino. Gli investigatori hanno iniziato a fare una serie di indagini e di controlli incrociati tra i presunti possessori di tali licenze, residenti a Roma e in alcuni comuni italiani, dopo avere ricevuto una serie di querele da parte del Comune di Roma. I falsi autisti infatti, collegandosi con un apposito portale ufficiale dell'amministrazione capitolina, dopo aver presentato una serie di documenti, alcuni dei quali falsificati, tra cui la copia delle "licenze" di NCC, in realtà un clone di almeno una licenza realmente esistente rilasciata ad un autista regolare da altri comuni italiani (Puglia, Sicilia, Calabria) ma con altre numerazioni inventate e intestazioni di vetture non corrispondenti, riuscivano, alla fine, ad ottenere i regolari permessi per accedere con le loro auto abusive nelle zone della città a traffico limitato e ad esercitare la professione pur non avendone il titolo. Dagli stessi uffici Mobilità del Comune di Roma però, dopo essersi consultati con le apposite amministrazioni degli altri Comuni coinvolti, che avrebbero dovuto rilasciare tali licenze, alla fine è emerso che in realtà quei titoli erano totalmente falsi: motivo per il quale oltre al Comune di Roma, che ora si è costituito parte civile, anche molti altri Comuni interessati hanno aperto dei procedimenti penali a carico dei falsi NCC coinvolti. Gli investigatori hanno infine appurato che un numero consistente di persone rinviate a giudizio esercitava abusivamente la professione da almeno due anni. Sav 20191129T093324Z
Roma, false licenze NCC: 25 rinvii a giudizio
Roma, false licenze NCC: 25 rinvii a giudizio Con documenti contraffatti ottenevano dal Comune i permessi ZTL Roma, 29 nov. (askanews) - E' di 25 persone denunciate e rinviate a giudizio, per false attestazioni e falso materiale, il bilancio di una vasta operazione, svolta dagli investigatori della Polizia della Frontiera aerea di Fiumicino contro il fenomeno degli autisti abusivi di noleggio con conducente (NCC). Gli autori dei reati, dopo aver falsificato delle attestazioni e altra documentazione che indicava il possesso di "regolari" licenze di NCC, presentavano al Comune di Roma - ufficio Mobilità le richieste per accedere e lavorare nelle zone a traffico limitato (ZTL) di Roma e dell'aeroporto di Fiumicino: dopo averle ottenute gli "autisti", in realtà abusivi, operavano tra Roma, l'aeroporto ed il porto di Civitavecchia, proprio come se fossero dei regolari noleggiatori. In realtà possedevano delle licenze di NCC falsificate, rilasciate da altri comuni italiani e poi conferite all'interno di alcune cooperative per noleggio con conducente realmente esistenti, con sede a Roma e nel comune di Fiumicino. Gli investigatori hanno iniziato a fare una serie di indagini e di controlli incrociati tra i presunti possessori di tali licenze, residenti a Roma e in alcuni comuni italiani, dopo avere ricevuto una serie di querele da parte del Comune di Roma. I falsi autisti infatti, collegandosi con un apposito portale ufficiale dell'amministrazione capitolina, dopo aver presentato una serie di documenti, alcuni dei quali falsificati, tra cui la copia delle "licenze" di NCC, in realtà un clone di almeno una licenza realmente esistente rilasciata ad un autista regolare da altri comuni italiani (Puglia, Sicilia, Calabria) ma con altre numerazioni inventate e intestazioni di vetture non corrispondenti, riuscivano, alla fine, ad ottenere i regolari permessi per accedere con le loro auto abusive nelle zone della città a traffico limitato e ad esercitare la professione pur non avendone il titolo. Dagli stessi uffici Mobilità del Comune di Roma però, dopo essersi consultati con le apposite amministrazioni degli altri Comuni coinvolti, che avrebbero dovuto rilasciare tali licenze, alla fine è emerso che in realtà quei titoli erano totalmente falsi: motivo per il quale oltre al Comune di Roma, che ora si è costituito parte civile, anche molti altri Comuni interessati hanno aperto dei procedimenti penali a carico dei falsi NCC coinvolti. Gli investigatori hanno infine appurato che un numero consistente di persone rinviate a giudizio esercitava abusivamente la professione da almeno due anni. Sav 20191129T093324Z
giovedì 28 novembre 2019
URANIO IMPOVERITO – CORTE D’APPELLO DI ROMA CONFERMA: MINISTERO DIFESA COLPEVOLE
http://www.lavalledeitempli.net/2019/11/27/uranio-impoverito-corte-dappello-roma-conferma-ministero-difesa-colpevole/
Uno schiaffo in pieno volto, l'ennesimo ricevuto dal Ministero della Difesa che si vede respinto il ricorso avverso una sentenza di condanna ottenuta in primo grado dall'Avv. dell'Osservatorio Militare Avv. Angelo Fiore Tartaglia. "Nelle motivazioni che accompagnano l'inammissibilità dell'appello depositato dal Ministero della Difesa", dichiara l'Avv. Tartaglia, "vi sono anche degli ulteriori aspetti che aprono nuovi fronti nell'azione che porto avanti nell'interesse dei miei assistiti".Con queste dichiarazioni l'Avvocato dell'Osservatorio lascia intendere che questa pronuncia della Corte di Appello di Roma apre addirittura nuove frontiere per i contenziosi in corso tra famigliari di deceduti e malati contro il Ministero della Difesa che si mostra sempre più indifferente alla tutela per i militari. "Il Ministro della Difesa aveva avuto la possibilità di mettere fine alla questione uranio, 138 sentenze di condanna, una relazione della IV commissione d'inchiesta a suo modo devastante quanto definitiva con una proposta di legge davano la possibilità al Ministro ed al Governo tutto, di voltare pagina e mettere la parola fine alla questione. "L'avvocato interviene dove la legge è assente, ma se chi fa le leggi resta sordo alle condanne, all'Avvocato non resta altro da fare che continuare a colmare il vuoto", afferma ancora l'Avvocato Tartaglia. "Di tentativi per far tornare sui suoi passi la giurisprudenza costruita dal legale dell'Osservatorio c'è ne sono stati diversi", afferma Leggiero, "quando il TAR Lazio aveva consolidato la giurisprudenza interviene il cambio di giurisdizione, quando anche i Tribunali del Lavoro confermano le colpe del Ministero arriva una circolare del Ministro che rivaluta studi della Difesa dichiarati inutili dalla IV Commissione d'inchiesta. "La sussidiarietà della politica al potere militare" affermava il Presidente della IV Commissione Gianpiero Scanu, "è evidente e drammatica quando si affronta un tema come quello dell'uranio impoverito". Speriamo che il nuovo Ministro, prenda atto della situazione e dia un segno ai famigliari dei 370 morti e dei 7500 malati.
mercoledì 27 novembre 2019
Rifiuti Roma: la regione Lazio "cala" l'ordinanza
MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE 2019 21.06.06
Rifiuti Roma: la regione Lazio "cala" l'ordinanza
Rifiuti Roma: la regione Lazio "cala" l'ordinanza Ora Raggi dovrà individuare i siti di trasferenza Roma, 27 nov. (askanews) - Ancora un'ordinanza per scongiurare la possibile emergenza rifiuti a Roma. Un lungo braccio di ferro tra la regione Lazio e il Campidoglio, trattative, contatti, incontri e, poco fa, l'epilogo dopo una giornata di accuse e controaccuse: Nicola Zingaretti firma l'ordinanza ed ora sarà Virginia Raggi a doverla onorare. Una giornata piena di colpi di scena, con il blitz del sindaco di Roma alla Pisana, dove oggi era calendarizzata la seduta straordinaria del Consiglio regionale del Lazio dedicata proprio all'emergenza rifiuti. "Un teatrino" hanno bollato così trasversalmente la maggioranza e il centrodestra la presenza di Virginia Raggi in "Acquario" alla Pisana, un clima teso in aula ma l'assessore regionale del Lazio ai rifiuti, Massimiliano Valeriani, lo ha fatto capire chiaramente parlando ai consiglieri regionali presente la sindaca: arriverà l'ordinanza. E poco fa è arrivata puntuale e i "compiti" che dovrà assolvere il Campidoglio sono chiari e precisi. "La priorità è che Roma Capitale deve procedere immediatamente all'individuazione di siti o impianti sul territorio di Roma che possano essere destinati allo smaltimento dei rifiuti trattati" avverte Valeriani che spiega: "Abbiamo chiesto anche la costituzione di una struttura tecnica di tre rappresentanti (Regione Lazio, Città metropolitana e Roma Capitale) che predisponga entro 5 giorni la scrittura di un documento tecnico relativo ai siti destinati allo smaltimento. Entro dieci giorni dalla notifica dell'ordinanza emessa oggi, Roma Capitale dovrà inoltre avviare la procedura per selezionare gli impianti di conferimento all'estero ed entro e non oltre 15 giorni l'amministrazione Raggi dovrà individuare almeno due siti dove effettuare la trasferenza dei rifiuti urbani indifferenziati. Infine entro e non oltre 30 giorni dall'autorizzazione a conferire nei siti prescelti, Ama dovrà provvedere agli allestimenti per la messa in esercizio delle trasferenze e questo entro il 31 gennaio del 2020". Un cronoprogramma da far tremare i polsi e Zingaretti rincara la dose: "Dopo l'ordinanza emanata a luglio scorso, per risolvere l'emergenza rifiuti a Roma, la Regione Lazio è stata costretta a intervenire un'altra volta, emanando una seconda ordinanza. Nonostante la gestione sia competenza diretta di Roma Capitale, il testo firmato questa sera stabilisce una serie di azioni che il Comune dovrà intraprendere per evitare l'emergenza rifiuti a Roma". Il governatore è netto: "Non basta parlare dei problemi, i problemi vanno risolti". Non è da meno Valeriani che incalza proprio come aveva fatto nel pomeriggio alla Pisana: "La Regione Lazio ha deciso di emettere una nuova ordinanza, utilizzando i poteri che le leggi ci attribuisce e intendiamo esercitare, perché Roma, la Capitale d'Italia, non merita questa situazione, in cui vive invece oramai da troppo tempo a causa di un'amministrazione immobile e incapace di individuare soluzioni ai problemi. In caso di inottemperanza dell'ordinanza, la Regione Lazio eserciterà dunque i poteri sostitutivi". Anche per Ama non c'è "scampo": "Come già richiesto nella precedente ordinanza - spiega Valeriani - Ama entro il 15 marzo del 2020 dovrà approvare il piano industriale contenente tutti gli impianti, aree, strutture ed attrezzature necessarie a soddisfare il fabbisogno del territorio cittadino in base ai principi di autosufficienza e di prossimità. Ovviamente nell'ordinanza abbiamo ordinato anche a tutti gli impianti del Lazio di operare con il massimo della capacità di trattamento autorizzato su base giornaliera, anche nei giorni festivi, secondo le richieste formalizzate da Ama. E così scatta il conto alla rovescia per salvare i romani dall'emergenza rifiuti, ad una manciata di giorni dal Natale. Bet 20191127T210548Z
Rifiuti Roma: la regione Lazio "cala" l'ordinanza
Rifiuti Roma: la regione Lazio "cala" l'ordinanza Ora Raggi dovrà individuare i siti di trasferenza Roma, 27 nov. (askanews) - Ancora un'ordinanza per scongiurare la possibile emergenza rifiuti a Roma. Un lungo braccio di ferro tra la regione Lazio e il Campidoglio, trattative, contatti, incontri e, poco fa, l'epilogo dopo una giornata di accuse e controaccuse: Nicola Zingaretti firma l'ordinanza ed ora sarà Virginia Raggi a doverla onorare. Una giornata piena di colpi di scena, con il blitz del sindaco di Roma alla Pisana, dove oggi era calendarizzata la seduta straordinaria del Consiglio regionale del Lazio dedicata proprio all'emergenza rifiuti. "Un teatrino" hanno bollato così trasversalmente la maggioranza e il centrodestra la presenza di Virginia Raggi in "Acquario" alla Pisana, un clima teso in aula ma l'assessore regionale del Lazio ai rifiuti, Massimiliano Valeriani, lo ha fatto capire chiaramente parlando ai consiglieri regionali presente la sindaca: arriverà l'ordinanza. E poco fa è arrivata puntuale e i "compiti" che dovrà assolvere il Campidoglio sono chiari e precisi. "La priorità è che Roma Capitale deve procedere immediatamente all'individuazione di siti o impianti sul territorio di Roma che possano essere destinati allo smaltimento dei rifiuti trattati" avverte Valeriani che spiega: "Abbiamo chiesto anche la costituzione di una struttura tecnica di tre rappresentanti (Regione Lazio, Città metropolitana e Roma Capitale) che predisponga entro 5 giorni la scrittura di un documento tecnico relativo ai siti destinati allo smaltimento. Entro dieci giorni dalla notifica dell'ordinanza emessa oggi, Roma Capitale dovrà inoltre avviare la procedura per selezionare gli impianti di conferimento all'estero ed entro e non oltre 15 giorni l'amministrazione Raggi dovrà individuare almeno due siti dove effettuare la trasferenza dei rifiuti urbani indifferenziati. Infine entro e non oltre 30 giorni dall'autorizzazione a conferire nei siti prescelti, Ama dovrà provvedere agli allestimenti per la messa in esercizio delle trasferenze e questo entro il 31 gennaio del 2020". Un cronoprogramma da far tremare i polsi e Zingaretti rincara la dose: "Dopo l'ordinanza emanata a luglio scorso, per risolvere l'emergenza rifiuti a Roma, la Regione Lazio è stata costretta a intervenire un'altra volta, emanando una seconda ordinanza. Nonostante la gestione sia competenza diretta di Roma Capitale, il testo firmato questa sera stabilisce una serie di azioni che il Comune dovrà intraprendere per evitare l'emergenza rifiuti a Roma". Il governatore è netto: "Non basta parlare dei problemi, i problemi vanno risolti". Non è da meno Valeriani che incalza proprio come aveva fatto nel pomeriggio alla Pisana: "La Regione Lazio ha deciso di emettere una nuova ordinanza, utilizzando i poteri che le leggi ci attribuisce e intendiamo esercitare, perché Roma, la Capitale d'Italia, non merita questa situazione, in cui vive invece oramai da troppo tempo a causa di un'amministrazione immobile e incapace di individuare soluzioni ai problemi. In caso di inottemperanza dell'ordinanza, la Regione Lazio eserciterà dunque i poteri sostitutivi". Anche per Ama non c'è "scampo": "Come già richiesto nella precedente ordinanza - spiega Valeriani - Ama entro il 15 marzo del 2020 dovrà approvare il piano industriale contenente tutti gli impianti, aree, strutture ed attrezzature necessarie a soddisfare il fabbisogno del territorio cittadino in base ai principi di autosufficienza e di prossimità. Ovviamente nell'ordinanza abbiamo ordinato anche a tutti gli impianti del Lazio di operare con il massimo della capacità di trattamento autorizzato su base giornaliera, anche nei giorni festivi, secondo le richieste formalizzate da Ama. E così scatta il conto alla rovescia per salvare i romani dall'emergenza rifiuti, ad una manciata di giorni dal Natale. Bet 20191127T210548Z
ROMA. AUTO SI RIBALTA SUL LUNGOTEVERE, MORTO UN 64ENNE
MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE 2019 20.08.58
ROMA. AUTO SI RIBALTA SUL LUNGOTEVERE, MORTO UN 64ENNE
DIR3079 3 CRO 0 RR1 N/POL / DIR /TXT ROMA. AUTO SI RIBALTA SUL LUNGOTEVERE, MORTO UN 64ENNE (DIRE) Roma, 27 nov. - Incidente mortale sul lungotevere di Roma, all'altezza del Porto di Ripa Grande, alle ore 17. A perdere la vita un uomo di 64 anni di nazionalita' italiana, che per cause ancora da accertare ha perso il controllo della sua auto, una Renault Captur, che al momento risulta essere l'unico veicolo coinvolto. Il mezzo si e' ribaltato. Il decesso e' stato constatato da personale medico poco dopo l'arrivo all'ospedale San Camillo. Sul posto sono intervenute le pattuglie del I Gruppo della Polizia locale di Roma Capitale. (Ago/ Dire) 20:07 27-11-19 NNNN
ROMA. AUTO SI RIBALTA SUL LUNGOTEVERE, MORTO UN 64ENNE
DIR3079 3 CRO 0 RR1 N/POL / DIR /TXT ROMA. AUTO SI RIBALTA SUL LUNGOTEVERE, MORTO UN 64ENNE (DIRE) Roma, 27 nov. - Incidente mortale sul lungotevere di Roma, all'altezza del Porto di Ripa Grande, alle ore 17. A perdere la vita un uomo di 64 anni di nazionalita' italiana, che per cause ancora da accertare ha perso il controllo della sua auto, una Renault Captur, che al momento risulta essere l'unico veicolo coinvolto. Il mezzo si e' ribaltato. Il decesso e' stato constatato da personale medico poco dopo l'arrivo all'ospedale San Camillo. Sul posto sono intervenute le pattuglie del I Gruppo della Polizia locale di Roma Capitale. (Ago/ Dire) 20:07 27-11-19 NNNN
Open, Anm: da Renzi attacco a autonomia magistrati
MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE 2019 20.58.01
Open, Anm: da Renzi attacco a autonomia magistrati
Open, Anm: da Renzi attacco a autonomia magistrati "Dichiarazioni gravissime" Roma, 27 nov. (askanews) - "Le dichiarazioni di un esponente delle istituzioni che, per reagire ad un'iniziativa giudiziaria, attacca personalmente i Magistrati titolari dell'indagine sono gravissime innanzitutto sotto questo profilo, e pur iscrivendosi in un ormai consueto filone di reazioni scomposte, per linguaggio e sostanza, non smettono di suscitare indignazione. Se il tentativo è quello di intimidire i Magistrati, è e resterà vano". Lo afferma in una nota L'Associazione Nazionale Magistrati secondo cui il leader di Italia Viva (che non viene citato esplicitamente) ha messo in atto "un attacco all'autonomia ed indipendenza della magistratura". La Giunta Esecutiva Centrale dell'Anm, conclude la nota "esprime piena solidarietà ai magistrati fiorentini". Lsa 20191127T205752Z
Open, Anm: da Renzi attacco a autonomia magistrati
Open, Anm: da Renzi attacco a autonomia magistrati "Dichiarazioni gravissime" Roma, 27 nov. (askanews) - "Le dichiarazioni di un esponente delle istituzioni che, per reagire ad un'iniziativa giudiziaria, attacca personalmente i Magistrati titolari dell'indagine sono gravissime innanzitutto sotto questo profilo, e pur iscrivendosi in un ormai consueto filone di reazioni scomposte, per linguaggio e sostanza, non smettono di suscitare indignazione. Se il tentativo è quello di intimidire i Magistrati, è e resterà vano". Lo afferma in una nota L'Associazione Nazionale Magistrati secondo cui il leader di Italia Viva (che non viene citato esplicitamente) ha messo in atto "un attacco all'autonomia ed indipendenza della magistratura". La Giunta Esecutiva Centrale dell'Anm, conclude la nota "esprime piena solidarietà ai magistrati fiorentini". Lsa 20191127T205752Z
N. 242 SENTENZA 25 settembre - 22 novembre 2019 Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Reati e pene - Aiuto al suicidio - Agevolazione dell'esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di un paziente tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetto da patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che egli reputa intollerabili, ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli - Non punibilita' se la condotta agevolativa sia prestata con le modalita' procedurali legislativamente previste per l'interruzione dei trattamenti di sostegno vitale (ovvero, quanto ai fatti anteriori alla pubblicazione della sentenza in Gazzetta Ufficiale, sia stata prestata con modalita' equivalenti), e le condizioni e modalita' di esecuzione siano state verificate da strutture pubbliche del SSN previo parere del comitato etico territorialmente competente - Omessa previsione - Irragionevole limitazione della liberta' di autodeterminazione del malato nella scelta delle terapie, comprese quelle finalizzate a liberarlo dalle sofferenze - Illegittimita' costituzionale in parte qua. - Codice penale, art. 580. - Costituzione, artt. 2, 13, 32, secondo comma, e 117, primo comma, in relazione agli artt. 2 e 8 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle liberta' fondamentali. (GU n.48 del 27-11-2019 )
Mafie: a Latina la teca con i resti dell'auto della scorta di Falcone =
MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE 2019 15.08.13
Mafie: a Latina la teca con i resti dell'auto della scorta di Falcone =
(AGI) - Latina, 27 nov. - Si tiene oggi a Latina la cerimonia di inaugurazione della teca che custodisce i resti della Croma blindata su cui viaggiavano gli uomini della scorta di Giovanni Falcone: Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. La teca restera' a Latina fino al 3 dicembre. A rimuovere il telo che copre la teca saranno Tina Montinaro, moglie del caposcorta Antonio, il Prefetto di Latina, Maria Rosa Trio, il Questore Rosaria Amato, il sindaco Damiano Coletta, il presidente dell'Osservatorio per la Sicurezza e la Legalita' della Regione Lazio, Gianpiero Cioffredi, e il vice presidente della Giunta Regionale, Daniele Leodori. Presenti anche il comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri, colonnello Gabriele Vitagliano, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Michele Bosco, e una rappresentanza della procura della Repubblica e del Tribunale di Latina. L'esposizione della teca, che arriva nel capoluogo pontino per la prima volta, e' stata promossa dal Comune di Latina, dalla Polizia di Stato e dalla Regione Lazio. La cerimonia di inaugurazione e' stata preceduta alle ore 11.00 da un incontro di Tina Montinaro con gli studenti presso il liceo G.B. Grassi di Latina. (AGI) Lt1/Vic 271507 NOV 19 NNNN
Mafie: a Latina la teca con i resti dell'auto della scorta di Falcone =
(AGI) - Latina, 27 nov. - Si tiene oggi a Latina la cerimonia di inaugurazione della teca che custodisce i resti della Croma blindata su cui viaggiavano gli uomini della scorta di Giovanni Falcone: Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. La teca restera' a Latina fino al 3 dicembre. A rimuovere il telo che copre la teca saranno Tina Montinaro, moglie del caposcorta Antonio, il Prefetto di Latina, Maria Rosa Trio, il Questore Rosaria Amato, il sindaco Damiano Coletta, il presidente dell'Osservatorio per la Sicurezza e la Legalita' della Regione Lazio, Gianpiero Cioffredi, e il vice presidente della Giunta Regionale, Daniele Leodori. Presenti anche il comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri, colonnello Gabriele Vitagliano, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Michele Bosco, e una rappresentanza della procura della Repubblica e del Tribunale di Latina. L'esposizione della teca, che arriva nel capoluogo pontino per la prima volta, e' stata promossa dal Comune di Latina, dalla Polizia di Stato e dalla Regione Lazio. La cerimonia di inaugurazione e' stata preceduta alle ore 11.00 da un incontro di Tina Montinaro con gli studenti presso il liceo G.B. Grassi di Latina. (AGI) Lt1/Vic 271507 NOV 19 NNNN
Maltempo: nel weekend peggioramento al Nord, nubifragi sulla Liguria =
MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE 2019 10.08.21
Maltempo: nel weekend peggioramento al Nord, nubifragi sulla Liguria =
(AGI) - Roma, 27 nov. - Il tempo e' gia' peggiorato nuovamente sul nostro Paese per l'arrivo di una perturbazione atlantica. Le piogge che interesseranno soprattutto il Nord, risultando piu' forti sulla Liguria, torneranno anche nel corso del weekend. Il team del sito www.ilmeteo.it comunica che in queste ore piogge localmente intense stanno riguardando il Nordovest con nevicate sopra i 1.300 metri circa. Col passare delle ore i fenomeni si sposteranno rapidamente verso il Nordest e su gran parte delle regioni centrali, in particolare sull'area tirrenica. Su alcuni tratti del Levante ligure e sulle coste settentrionali della Toscana i fenomeni potrebbero essere anche forti e caratterizzati da rovesci e locali nubifragi. Tra il pomeriggio e la sera il quadro meteo migliorera' sull'estremo Nordovest mentre continuera' a piovere sul Nordest, al Centro e fino alla Campania e alle coste tirreniche della Calabria. Domani e venerdi' il tempo migliorera' al Nord mentre qualche rovescio interessera' ancora le coste tirreniche centrali e meridionali. Nel corso del weekend il tempo tendera' a peggiorare nuovamente. Dopo un sabato prevalentemente soleggiato ecco che domenica un fronte perturbato, alimentato da correnti fresche oceaniche e sospinto da venti di Scirocco, interessera' tutto il Nord con tanta pioggia, ancora una volta intensa e sotto forma di nubifragi sulla Liguria. Arrivo di aria piu' fredda, direttamente dal Polo Nord, a partire da martedi' 3 dicembre. (AGI) Red/Pot 271008 NOV 19 NNNN
Maltempo: nel weekend peggioramento al Nord, nubifragi sulla Liguria =
(AGI) - Roma, 27 nov. - Il tempo e' gia' peggiorato nuovamente sul nostro Paese per l'arrivo di una perturbazione atlantica. Le piogge che interesseranno soprattutto il Nord, risultando piu' forti sulla Liguria, torneranno anche nel corso del weekend. Il team del sito www.ilmeteo.it comunica che in queste ore piogge localmente intense stanno riguardando il Nordovest con nevicate sopra i 1.300 metri circa. Col passare delle ore i fenomeni si sposteranno rapidamente verso il Nordest e su gran parte delle regioni centrali, in particolare sull'area tirrenica. Su alcuni tratti del Levante ligure e sulle coste settentrionali della Toscana i fenomeni potrebbero essere anche forti e caratterizzati da rovesci e locali nubifragi. Tra il pomeriggio e la sera il quadro meteo migliorera' sull'estremo Nordovest mentre continuera' a piovere sul Nordest, al Centro e fino alla Campania e alle coste tirreniche della Calabria. Domani e venerdi' il tempo migliorera' al Nord mentre qualche rovescio interessera' ancora le coste tirreniche centrali e meridionali. Nel corso del weekend il tempo tendera' a peggiorare nuovamente. Dopo un sabato prevalentemente soleggiato ecco che domenica un fronte perturbato, alimentato da correnti fresche oceaniche e sospinto da venti di Scirocco, interessera' tutto il Nord con tanta pioggia, ancora una volta intensa e sotto forma di nubifragi sulla Liguria. Arrivo di aria piu' fredda, direttamente dal Polo Nord, a partire da martedi' 3 dicembre. (AGI) Red/Pot 271008 NOV 19 NNNN
Impeachment: due funzionari Casa Bianca lasciano su Ucraina
MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE 2019 00.33.44
Impeachment: due funzionari Casa Bianca lasciano su Ucraina
ZCZC0083/SXB ONY86959_SXB_QBXB U EST S0B QBXB Impeachment: due funzionari Casa Bianca lasciano su Ucraina Dimissione per sospensione aiuti (ANSA) - NEW YORK, 27 NOV - Due funzionari della Casa Bianca si sono di recente dimessi sulla scia dei timori sulla sospensione agli aiuti all'Ucraina. Lo afferma Mark Sandy, il funzionario dell'Office of Management and Budget, che e' stato sentito nell'ambito dell'indagine su un possibile impeachment di Donald Trump. Sandy non dice i nomi dei due funzionari, tutti e due dell'Office of Management and Budget. (ANSA). DRZ 27-NOV-19 00:33 NNNN
Impeachment: due funzionari Casa Bianca lasciano su Ucraina
ZCZC0083/SXB ONY86959_SXB_QBXB U EST S0B QBXB Impeachment: due funzionari Casa Bianca lasciano su Ucraina Dimissione per sospensione aiuti (ANSA) - NEW YORK, 27 NOV - Due funzionari della Casa Bianca si sono di recente dimessi sulla scia dei timori sulla sospensione agli aiuti all'Ucraina. Lo afferma Mark Sandy, il funzionario dell'Office of Management and Budget, che e' stato sentito nell'ambito dell'indagine su un possibile impeachment di Donald Trump. Sandy non dice i nomi dei due funzionari, tutti e due dell'Office of Management and Budget. (ANSA). DRZ 27-NOV-19 00:33 NNNN
USA: NYT, TRUMP SAPEVA DELLA TALPA QUANDO SBLOCCO' AIUTI A UCRAINA =
MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE 2019 07.37.43
USA: NYT, TRUMP SAPEVA DELLA TALPA QUANDO SBLOCCO' AIUTI A UCRAINA =
ADN0049 7 EST 0 ADN EST NAZ USA: NYT, TRUMP SAPEVA DELLA TALPA QUANDO SBLOCCO' AIUTI A UCRAINA = Washington, 27 nov. (Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti, Donald TRUMP, era al corrente della denuncia presentata dalla misteriosa talpa che ha fatto scoppiare il Kievgate quando a settembre diede il via libera agli aiuti militari all' Ucraina. Lo scrive il 'New York Times', citando due fonti a conoscenza della questione. Secondo il quotidiano, TRUMP venne a conoscenza della denuncia alla fine di agosto. La commissione Intelligence della Camera sta conducendo l'inchiesta di impeachment di Donald TRUMP sulle sue possibili pressioni sull'Ucraina per indagini contro il figlio di Joe Biden, suo rivale politico. (Rak(Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 27-NOV-19 07:37 NNNN
USA: NYT, TRUMP SAPEVA DELLA TALPA QUANDO SBLOCCO' AIUTI A UCRAINA =
ADN0049 7 EST 0 ADN EST NAZ USA: NYT, TRUMP SAPEVA DELLA TALPA QUANDO SBLOCCO' AIUTI A UCRAINA = Washington, 27 nov. (Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti, Donald TRUMP, era al corrente della denuncia presentata dalla misteriosa talpa che ha fatto scoppiare il Kievgate quando a settembre diede il via libera agli aiuti militari all' Ucraina. Lo scrive il 'New York Times', citando due fonti a conoscenza della questione. Secondo il quotidiano, TRUMP venne a conoscenza della denuncia alla fine di agosto. La commissione Intelligence della Camera sta conducendo l'inchiesta di impeachment di Donald TRUMP sulle sue possibili pressioni sull'Ucraina per indagini contro il figlio di Joe Biden, suo rivale politico. (Rak(Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 27-NOV-19 07:37 NNNN
Roma, imbrattate targhe dedicate alle vittime delle leggi razziali
MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE 2019 09.27.21
Roma, imbrattate targhe dedicate alle vittime delle leggi razziali
Roma, imbrattate targhe dedicate alle vittime delle leggi razziali Sindaca Raggi: "Gesto vergognoso. Ripuliamo subito" Roma, 27 nov. (askanews) - "Imbrattate targhe delle strade intitolate la settimana scorsa a chi ha combattuto contro fascismo e razzismo, prima erano dedicate a firmatari del 'Manifesto della razza'. Gesto vergognoso. Ripuliamo subito". Lo scrive su twitter la sindaca di Roma, Virginia Raggi. Le targhe erano state inaugurate dalla stessa sindaca giovedì 21 novembre: nel municipio XIV via Donaggio è diventata via Mario Carrara e largo Donaggio è diventato largo Nella Mortara; mentre nel IX municipio via Zavattari è stata chiamata via Enrica Calabresi. Sav 20191127T092708Z
Roma, imbrattate targhe dedicate alle vittime delle leggi razziali
Roma, imbrattate targhe dedicate alle vittime delle leggi razziali Sindaca Raggi: "Gesto vergognoso. Ripuliamo subito" Roma, 27 nov. (askanews) - "Imbrattate targhe delle strade intitolate la settimana scorsa a chi ha combattuto contro fascismo e razzismo, prima erano dedicate a firmatari del 'Manifesto della razza'. Gesto vergognoso. Ripuliamo subito". Lo scrive su twitter la sindaca di Roma, Virginia Raggi. Le targhe erano state inaugurate dalla stessa sindaca giovedì 21 novembre: nel municipio XIV via Donaggio è diventata via Mario Carrara e largo Donaggio è diventato largo Nella Mortara; mentre nel IX municipio via Zavattari è stata chiamata via Enrica Calabresi. Sav 20191127T092708Z
Sisma Albania: bilancio e' di almeno 23 morti, centinaia i feriti =
MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE 2019 01.36.44
= Sisma Albania: bilancio e' di almeno 23 morti, centinaia i feriti =
(AGI) - Tirana, 27 nov. - E' di almeno 23 morti il bilancio delle vittime del terremoto in Albania, magnitudo 6,4. Secondo l'ultimo aggiornamento del governo di Tirana sono state estratte vive 45 persone della macerie mentre i feriti sono oltre 650.(AGI) Ril 270136 NOV 19 NNNN
= Sisma Albania: bilancio e' di almeno 23 morti, centinaia i feriti =
(AGI) - Tirana, 27 nov. - E' di almeno 23 morti il bilancio delle vittime del terremoto in Albania, magnitudo 6,4. Secondo l'ultimo aggiornamento del governo di Tirana sono state estratte vive 45 persone della macerie mentre i feriti sono oltre 650.(AGI) Ril 270136 NOV 19 NNNN
GRECIA: SCOSSA DI MAGNITUDO 6 VICINO CRETA** =
MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE 2019 09.15.32
**GRECIA: SCOSSA DI MAGNITUDO 6 VICINO CRETA** =
ADN0098 7 EST 0 ADN EST NAZ **GRECIA: SCOSSA DI MAGNITUDO 6 VICINO CRETA** = Atene, 27 nov. (Adnkronos/Dpa) - Una scossa sismica di magnitudo 6.0 gradi della scala Richter è stata registrata vicino all'isola di Creta. Lo riferisce Us Geological Survey (Usgs). (Ses/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 27-NOV-19 09:15 NNNN
**GRECIA: SCOSSA DI MAGNITUDO 6 VICINO CRETA** =
ADN0098 7 EST 0 ADN EST NAZ **GRECIA: SCOSSA DI MAGNITUDO 6 VICINO CRETA** = Atene, 27 nov. (Adnkronos/Dpa) - Una scossa sismica di magnitudo 6.0 gradi della scala Richter è stata registrata vicino all'isola di Creta. Lo riferisce Us Geological Survey (Usgs). (Ses/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 27-NOV-19 09:15 NNNN
Traffico migranti, De Raho: 'grande consorzio' tra mafie africane
MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE 2019 09.18.34
Traffico migranti, De Raho: 'grande consorzio' tra mafie africane
Traffico migranti, De Raho: 'grande consorzio' tra mafie africane Sulle coste libiche "veri e propri campi di concentramento" Roma, 27 nov. (askanews) - "Esiste un vero e proprio 'grande consorzio' tra le organizzazioni criminali che operano in Africa, che sostengono il passaggio e il percorso del migrante, lo agevolano e lo proteggono fino alle coste libiche", dove sono stati costruiti "veri e propri campi di concentramento". Lo ha detto il procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho, in audizione alla Commissione Schengen. In Africa il migrante, ha spiegato, "diventa una vera e propria merce di scambio. Chi dall'Africa vuole raggiungere l'Europa paga il suo prezzo e viene accompagnato, fino a poco tempo fa prevalentemente, dalle organizzazioni sulle coste libiche o della Tunisia, che sta aumentando la propria attività. È stato accertato che il migrante, in qualunque paese dell'Africa si trovasse, entrava in contatto con le organizzazioni criminali del luogo, che poi lo accompagnavano in modo da fargli raggiungere le coste libiche, come emerso dalle indagini sul flusso di migranti dalla Libia all'Italia. I gruppi di migranti venivano accompagnati dal paese di origine alla Libia, alle coste, dove c'erano le organizzazioni che procedevano a concentrare i migranti sulle coste. E' stato così dimostrato un legame tra le varie organizzazioni criminali che operano nei diversi Paesi dell'Africa". Per De Raho "un sistema di questo tipo rende ancora più preoccupante quello che avviene in quei paesi, dove l'accordo tra le organizzazioni criminali agevola la finalizzazione di alcuni trasferimenti a fine di tratta, sfruttamento della prostituzione o sfruttamento lavorativo", ha concluso. Sav 20191127T091829Z
Traffico migranti, De Raho: 'grande consorzio' tra mafie africane
Traffico migranti, De Raho: 'grande consorzio' tra mafie africane Sulle coste libiche "veri e propri campi di concentramento" Roma, 27 nov. (askanews) - "Esiste un vero e proprio 'grande consorzio' tra le organizzazioni criminali che operano in Africa, che sostengono il passaggio e il percorso del migrante, lo agevolano e lo proteggono fino alle coste libiche", dove sono stati costruiti "veri e propri campi di concentramento". Lo ha detto il procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho, in audizione alla Commissione Schengen. In Africa il migrante, ha spiegato, "diventa una vera e propria merce di scambio. Chi dall'Africa vuole raggiungere l'Europa paga il suo prezzo e viene accompagnato, fino a poco tempo fa prevalentemente, dalle organizzazioni sulle coste libiche o della Tunisia, che sta aumentando la propria attività. È stato accertato che il migrante, in qualunque paese dell'Africa si trovasse, entrava in contatto con le organizzazioni criminali del luogo, che poi lo accompagnavano in modo da fargli raggiungere le coste libiche, come emerso dalle indagini sul flusso di migranti dalla Libia all'Italia. I gruppi di migranti venivano accompagnati dal paese di origine alla Libia, alle coste, dove c'erano le organizzazioni che procedevano a concentrare i migranti sulle coste. E' stato così dimostrato un legame tra le varie organizzazioni criminali che operano nei diversi Paesi dell'Africa". Per De Raho "un sistema di questo tipo rende ancora più preoccupante quello che avviene in quei paesi, dove l'accordo tra le organizzazioni criminali agevola la finalizzazione di alcuni trasferimenti a fine di tratta, sfruttamento della prostituzione o sfruttamento lavorativo", ha concluso. Sav 20191127T091829Z
CARBURANTI: TORNA LA CALMA SUI LISTINI =
MERCOLEDÌ 27 NOVEMBRE 2019 09.24.19
CARBURANTI: TORNA LA CALMA SUI LISTINI =
ADN0109 7 ECO 0 ADN ECO NAZ CARBURANTI: TORNA LA CALMA SUI LISTINI = Roma, 27 nov. (Adnkronos) - Torna la calma sui listini dei prezzi consigliati di benzina e gasolio dei maggiori marchi, nonostante il lieve ma costante aumento delle quotazioni dei prodotti raffinati in Mediterraneo, che per il gasolio va avanti ormai da una settimana. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, l'unico movimento da rilevare questa mattina è il rialzo di un centesimo al litro per il Gpl IP. Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 15mila impianti: benzina self service a 1,580 euro/litro (invariato, compagnie 1,587, pompe bianche 1,561), diesel a 1,471 euro/litro (invariato, compagnie 1,477, pompe bianche 1,453). Benzina servito a 1,705 euro/litro (-1 millesimo, compagnie 1,747, pompe bianche 1,616), diesel a 1,602 euro/litro (-1, compagnie 1,645, pompe bianche 1,506). Gpl self service a 0,586 euro/litro, servito a 0,600 euro/litro (invariato, compagnie 0,608, pompe bianche 0,589), metano self service 0,963 euro/kg, servito a 0,987 euro/kg (invariato, compagnie 0,996, pompe bianche 0,978), Gnl 0,951 euro/kg (compagnie 0,949 euro/kg, pompe bianche 0,953 euro/kg). Questi i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,689 euro/litro (servito 1,889), gasolio self service 1,582 euro/litro (servito 1,807), Gpl 0,695, metano 1,069 euro/kg, Gnl 0,909 euro/kg. Queste le quotazioni dei prodotti raffinati in Mediterraneo alla chiusura di ieri: benzina a 426 euro per mille litri (+2), diesel a 462 euro per mille litri (+6, valori arrotondati). (Mat/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 27-NOV-19 09:24 NNNN
CARBURANTI: TORNA LA CALMA SUI LISTINI =
ADN0109 7 ECO 0 ADN ECO NAZ CARBURANTI: TORNA LA CALMA SUI LISTINI = Roma, 27 nov. (Adnkronos) - Torna la calma sui listini dei prezzi consigliati di benzina e gasolio dei maggiori marchi, nonostante il lieve ma costante aumento delle quotazioni dei prodotti raffinati in Mediterraneo, che per il gasolio va avanti ormai da una settimana. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, l'unico movimento da rilevare questa mattina è il rialzo di un centesimo al litro per il Gpl IP. Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 15mila impianti: benzina self service a 1,580 euro/litro (invariato, compagnie 1,587, pompe bianche 1,561), diesel a 1,471 euro/litro (invariato, compagnie 1,477, pompe bianche 1,453). Benzina servito a 1,705 euro/litro (-1 millesimo, compagnie 1,747, pompe bianche 1,616), diesel a 1,602 euro/litro (-1, compagnie 1,645, pompe bianche 1,506). Gpl self service a 0,586 euro/litro, servito a 0,600 euro/litro (invariato, compagnie 0,608, pompe bianche 0,589), metano self service 0,963 euro/kg, servito a 0,987 euro/kg (invariato, compagnie 0,996, pompe bianche 0,978), Gnl 0,951 euro/kg (compagnie 0,949 euro/kg, pompe bianche 0,953 euro/kg). Questi i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,689 euro/litro (servito 1,889), gasolio self service 1,582 euro/litro (servito 1,807), Gpl 0,695, metano 1,069 euro/kg, Gnl 0,909 euro/kg. Queste le quotazioni dei prodotti raffinati in Mediterraneo alla chiusura di ieri: benzina a 426 euro per mille litri (+2), diesel a 462 euro per mille litri (+6, valori arrotondati). (Mat/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 27-NOV-19 09:24 NNNN
martedì 26 novembre 2019
ROMA. VOLANTE POLIZIA SU BINARI TERMINI-GIARDINETTI, NESSUN FERITO /FOTO
MARTEDÌ 26 NOVEMBRE 2019 19.05.51
ROMA. VOLANTE POLIZIA SU BINARI TERMINI-GIARDINETTI, NESSUN FERITO /FOTO
DIR2966 3 CRO 0 RR1 N/POL / DIR MPHMPH/TXT ROMA. VOLANTE POLIZIA SU BINARI TERMINI-GIARDINETTI, NESSUN FERITO /FOTO (DIRE) Roma, 26 nov. - Paura per due agenti della POLIZIA di Stato lungo via Casilina, a Roma, che a bordo della volante hanno imboccato, probabilmente per errore, i binari della linea ferroviaria Termini-Giardinetti. L'episodio si e' verificato all'altezza della fermata Alessi. Allertati i Vigili del fuoco per le operazioni di recupero. Nessuno e' rimasto ferito. La linea ferroviaria e' stata interrotta. Secondo quanto si apprende, la volante stava raggiungendo d'urgenza i colleghi della POLIZIA impegnati nel bloccare un uomo che stava dando di incandescenza con un coltello in mano all'interno dell'ospedale Vannini. (Ago/ Dire) 19:03 26-11-19 NNNN
ROMA. VOLANTE POLIZIA SU BINARI TERMINI-GIARDINETTI, NESSUN FERITO /FOTO
DIR2966 3 CRO 0 RR1 N/POL / DIR MPHMPH/TXT ROMA. VOLANTE POLIZIA SU BINARI TERMINI-GIARDINETTI, NESSUN FERITO /FOTO (DIRE) Roma, 26 nov. - Paura per due agenti della POLIZIA di Stato lungo via Casilina, a Roma, che a bordo della volante hanno imboccato, probabilmente per errore, i binari della linea ferroviaria Termini-Giardinetti. L'episodio si e' verificato all'altezza della fermata Alessi. Allertati i Vigili del fuoco per le operazioni di recupero. Nessuno e' rimasto ferito. La linea ferroviaria e' stata interrotta. Secondo quanto si apprende, la volante stava raggiungendo d'urgenza i colleghi della POLIZIA impegnati nel bloccare un uomo che stava dando di incandescenza con un coltello in mano all'interno dell'ospedale Vannini. (Ago/ Dire) 19:03 26-11-19 NNNN
FACT CHECKING = Dove si concentrano i terremoti nel Mediterraneo = J
MARTEDÌ 26 NOVEMBRE 2019 17.00.26
= FACT CHECKING = Dove si concentrano i terremoti nel Mediterraneo =
(AGI/PAGELLA POLITICA) Roma, 26 nov. - La notte del 26 novembre un terremoto di magnitudo 6,4 ha colpito l'Albania, causando diverse vittime e ingenti danni. L'epicentro e' stato individuato tra la capitale, Tirana, e Durazzo. Questo sisma e' il secondo peggiore degli ultimi 120 anni in Albania, dopo uno piu' potente nel 1967, mentre in Italia la magnitudo record (superiore a 7) raggiunta dai terremoti di Calabria e Messina a inizio Novecento non e' da allora stata replicata. E' la seconda scossa in pochi mesi che colpisce il Paese balcanico: gia' a fine settembre una violenta scossa (magnitudo 5.6), sempre originata tra Tirana e Durazzo, aveva causato danni e feriti ma fortunatamente nessuna vittima. Secondo il governo albanese una scossa forte come quella di settembre non si vedeva da trent'anni, e quella di novembre ha avuto un'intensita' ancora superiore. (AGI) Red/Gip (Segue) 261659 NOV 19 NNNNMARTEDÌ 26 NOVEMBRE 2019 17.00.38
= FACT CHECKING = Dove si concentrano i terremoti nel Mediterraneo (2)=
(AGI/PAGELLA POLITICA) Roma, 26 nov. - Ma che cosa causa i terremoti, in particolare nel Mediterraneo? Dove si concentrano le scosse sismiche? E quali sono stati i piu' violenti in Albania e in Italia? Andiamo a vedere i dettagli. LA STRUTTURA DELLA TERRA E I MOVIMENTI DELLE ZOLLE Per capire l'origine dei terremoti dobbiamo prima di tutto spiegare rapidamente com'e' fatto il nostro pianeta. Come spiega un chiaro opuscolo informativo della Protezione civile, lo strato piu' esterno e' la litosfera ed e' composta da materiale rigido, al di sotto si trova la astenosfera, che e' composta da rocce vicino al punto di fusione e che quindi sono piu' facilmente deformabili, e ancora piu' in profondita' si arriva al nucleo incandescente del pianeta. La litosfera e' fratturata in quindici grandi zolle (o "placche"), piu' numerose altre zolle di dimensioni ridotte, che "galleggiano" sulla astenosfera, spesso ruotando su se stesse in senso orario o antiorario. Queste zolle possono avvicinarsi tra loro, allontanarsi o scorrere l'una accanto all'altra (zolle divergenti, convergenti e trasformi). Dove i margini di due zolle si allontanano nascono le dorsali oceaniche. Lungo questi "strappi" nella litosfera, causati dall'allontanamento delle zolle, parte del materiale astenosferico (magma) risale verso la superficie e dopo il raffreddamento forma nuova litosfera. (AGI) Red/Gip (Segue) 261659 NOV 19 NNNNMARTEDÌ 26 NOVEMBRE 2019 17.00.44
= FACT CHECKING = Dove si concentrano i terremoti nel Mediterraneo (3)=
(AGI/PAGELLA POLITICA) Roma, 26 nov. - Dove invece i margini di due zolle si scontrano, una delle due zolle finisce schiacciata verso il basso dall'altra e la litosfera che viene spinta in profondita' - con l'aumento della temperatura - si fonde e forma nuova astenosfera. Se le zolle invece si limitano a scorrere una accanto all'altra, non si crea e non si distrugge litosfera. Lungo i margini di contatto delle zolle litosferiche e' concentrata gran parte dell'attivita' sismica e vulcanica che si verifica sulla Terra. La distribuzione dei terremoti marca in modo netto i confini tra le varie zolle. Nel Mar Mediterraneo entrano in collisione - con movimenti che cambiano nel corso delle ere geologiche - la zolla eurasiatica e la zolla africana: le Alpi e gli Appennini in Italia sono nate appunto da questo scontro. Ma nel Mediterraneo non ci sono solo queste due placche. Come si legge ancora nell'opuscolo informativo della Protezione civile, "la complessita' dell'area mediterranea e' probabilmente dovuta all'esistenza di una serie di microzolle interposte tra l'Africa ed Europa, con movimenti relativi parzialmente indipendenti da quelli delle due zolle principali". Tra queste possiamo citare la zolla adriatica, ritenuta responsabile ad esempio dei terremoti in Romagna del 2018 e 2019, la zolla egea, la zolla anatolica e quella araba. (AGI) Red/Gip (Segue) 261659 NOV 19 NNNNMARTEDÌ 26 NOVEMBRE 2019 17.00.44
= FACT CHECKING = Dove si concentrano i terremoti nel Mediterraneo (4)=
(AGI/PAGELLA POLITICA) Roma, 26 nov. - Al di la' dei dettagli sul comportamenti delle placche, molto complessi, vediamo ora come da questi dipendano i terremoti. COME NASCE UN TERREMOTO Le gigantesche masse di roccia della litosfera, come abbiamo visto, vengono sottoposte dai movimenti delle zolle a sforzi enormi che si accumulano nel corso di migliaia e milioni di anni, e di conseguenza si deformano. Quando l'energia accumulata con la deformazione supera il punto critico di resistenza delle rocce, queste si fratturano e rilasciano l'energia accumulata. Per visualizzare il fenomeno possiamo pensare a un bastone che venga piegato fino a spezzarsi. La frattura avviene in profondita', sotto terra, in un punto chiamato ipocentro. Da qui, attraverso gli strati di roccia circostanti, le onde causate dalla frattura (onde "di volume", longitudinali e trasversali) risalgono fino a raggiungere la superficie. Il tipo di strati rocciosi che incontrano le onde sono determinanti per l'intensita' del terremoto: gli strati poco rigidi (terreni sabbiosi e ghiaiosi) assorbono le onde e riducono l'intensita', gli strati rigidi (rocciosi) trasmettono quasi integralmente le onde agli strati superiori, fino alla superficie. Raggiunta questa, in un punto che viene chiamato epicentro, iniziano a propagarsi le onde "di superficie". Queste sono di due tipi: le onde di di Rayleigh e le onde di Love. Le prime sono, per capirci, del genere che potrebbe creare un sasso lanciato in uno stagno. Le seconde, quelle piu' pericolose per la tenuta degli edifici, fanno vibrare il terreno in direzione trasversale (a perpendicolo) e orizzontale rispetto alla direzione di propagazione delle onde. (AGI) Red/Gip (Segue) 261659 NOV 19 NNNNMARTEDÌ 26 NOVEMBRE 2019 17.00.50
= FACT CHECKING = Dove si concentrano i terremoti nel Mediterraneo (5)=
(AGI/PAGELLA POLITICA) Roma, 26 nov. - L'intensita' dei terremoti viene comunemente misurata in termini di "magnitudo", cioe' di energia meccanica sprigionata all'ipocentro. La scala di misurazione elaborata dal sismologo statunitense Charles Francis Richter e' quella piu' nota, ma non l'unica. I TERREMOTI NEL MEDITERRANEO Il Mar MEDITERRANEO, dove si combinano i movimenti di due grandi zolle e di numerose altre zolle minori, e' una zona fortemente sismica. In particolare, come risulta dalla mappa sottostante (elaborata grazie al sito dello U.S. Geological Survey, l'agenzia del governo Usa che si occupa di geologia e terremoti), le aree dove si sono concentrate le scosse piu' violente (magnitudo maggiore di 6) dal 1900 a oggi sono soprattutto il Mar Egeo e la penisola anatolica, seguiti dai Balcani, dalla penisola italiana e dalla costa nord-ovest dell'Africa. In Albania, il recente terremoto (magnitudo 6.4) e' il peggiore degli ultimi 120 anni dopo quello del 1967 (magnitudo 6.7). In Italia dal 1900 a oggi si sono verificati una quindicina di terremoti di magnitudo superiore a 6. I peggiori restano quelli di inizio Novecento in Calabria (1905, magnitudo 7.2) e in Sicilia (1908, magnitudo 7), seguiti dal terremoto dell'Irpinia del 1980 (magnitudo 6.9). Di quelli recenti il piu' intenso e' stato quello del 30 ottobre 2016 vicino a Norcia, con una magnitudo di 6.6. CONCLUSIONE I terremoti nascono dai movimenti delle zolle (o "placche") della litosfera, che galleggiano sopra la astenosfera. Questi movimenti sottopongono a enormi sforzi gigantesche masse di roccia che a un certo punto si fratturano. La fratturazione sprigiona delle onde che raggiungono la superficie e si propagano, potenzialmente causando enormi danni alle strutture. Il MEDITERRANEO e' una zona fortemente sismica, vista la compresenza di due grandi zolle (africana ed euroasiatica) e di numerose zolle minori. Negli ultimi 120 anni la maggior parte dei terremoti nella regione si e' concentrata tra Grecia e Turchia, ma anche i Balcani e l'Italia sono state interessate periodicamente da violente scosse. (AGI) Red/Gip 261659 NOV 19 NNNN
= FACT CHECKING = Dove si concentrano i terremoti nel Mediterraneo =
(AGI/PAGELLA POLITICA) Roma, 26 nov. - La notte del 26 novembre un terremoto di magnitudo 6,4 ha colpito l'Albania, causando diverse vittime e ingenti danni. L'epicentro e' stato individuato tra la capitale, Tirana, e Durazzo. Questo sisma e' il secondo peggiore degli ultimi 120 anni in Albania, dopo uno piu' potente nel 1967, mentre in Italia la magnitudo record (superiore a 7) raggiunta dai terremoti di Calabria e Messina a inizio Novecento non e' da allora stata replicata. E' la seconda scossa in pochi mesi che colpisce il Paese balcanico: gia' a fine settembre una violenta scossa (magnitudo 5.6), sempre originata tra Tirana e Durazzo, aveva causato danni e feriti ma fortunatamente nessuna vittima. Secondo il governo albanese una scossa forte come quella di settembre non si vedeva da trent'anni, e quella di novembre ha avuto un'intensita' ancora superiore. (AGI) Red/Gip (Segue) 261659 NOV 19 NNNNMARTEDÌ 26 NOVEMBRE 2019 17.00.38
= FACT CHECKING = Dove si concentrano i terremoti nel Mediterraneo (2)=
(AGI/PAGELLA POLITICA) Roma, 26 nov. - Ma che cosa causa i terremoti, in particolare nel Mediterraneo? Dove si concentrano le scosse sismiche? E quali sono stati i piu' violenti in Albania e in Italia? Andiamo a vedere i dettagli. LA STRUTTURA DELLA TERRA E I MOVIMENTI DELLE ZOLLE Per capire l'origine dei terremoti dobbiamo prima di tutto spiegare rapidamente com'e' fatto il nostro pianeta. Come spiega un chiaro opuscolo informativo della Protezione civile, lo strato piu' esterno e' la litosfera ed e' composta da materiale rigido, al di sotto si trova la astenosfera, che e' composta da rocce vicino al punto di fusione e che quindi sono piu' facilmente deformabili, e ancora piu' in profondita' si arriva al nucleo incandescente del pianeta. La litosfera e' fratturata in quindici grandi zolle (o "placche"), piu' numerose altre zolle di dimensioni ridotte, che "galleggiano" sulla astenosfera, spesso ruotando su se stesse in senso orario o antiorario. Queste zolle possono avvicinarsi tra loro, allontanarsi o scorrere l'una accanto all'altra (zolle divergenti, convergenti e trasformi). Dove i margini di due zolle si allontanano nascono le dorsali oceaniche. Lungo questi "strappi" nella litosfera, causati dall'allontanamento delle zolle, parte del materiale astenosferico (magma) risale verso la superficie e dopo il raffreddamento forma nuova litosfera. (AGI) Red/Gip (Segue) 261659 NOV 19 NNNNMARTEDÌ 26 NOVEMBRE 2019 17.00.44
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(AGI/PAGELLA POLITICA) Roma, 26 nov. - Dove invece i margini di due zolle si scontrano, una delle due zolle finisce schiacciata verso il basso dall'altra e la litosfera che viene spinta in profondita' - con l'aumento della temperatura - si fonde e forma nuova astenosfera. Se le zolle invece si limitano a scorrere una accanto all'altra, non si crea e non si distrugge litosfera. Lungo i margini di contatto delle zolle litosferiche e' concentrata gran parte dell'attivita' sismica e vulcanica che si verifica sulla Terra. La distribuzione dei terremoti marca in modo netto i confini tra le varie zolle. Nel Mar Mediterraneo entrano in collisione - con movimenti che cambiano nel corso delle ere geologiche - la zolla eurasiatica e la zolla africana: le Alpi e gli Appennini in Italia sono nate appunto da questo scontro. Ma nel Mediterraneo non ci sono solo queste due placche. Come si legge ancora nell'opuscolo informativo della Protezione civile, "la complessita' dell'area mediterranea e' probabilmente dovuta all'esistenza di una serie di microzolle interposte tra l'Africa ed Europa, con movimenti relativi parzialmente indipendenti da quelli delle due zolle principali". Tra queste possiamo citare la zolla adriatica, ritenuta responsabile ad esempio dei terremoti in Romagna del 2018 e 2019, la zolla egea, la zolla anatolica e quella araba. (AGI) Red/Gip (Segue) 261659 NOV 19 NNNNMARTEDÌ 26 NOVEMBRE 2019 17.00.44
= FACT CHECKING = Dove si concentrano i terremoti nel Mediterraneo (4)=
(AGI/PAGELLA POLITICA) Roma, 26 nov. - Al di la' dei dettagli sul comportamenti delle placche, molto complessi, vediamo ora come da questi dipendano i terremoti. COME NASCE UN TERREMOTO Le gigantesche masse di roccia della litosfera, come abbiamo visto, vengono sottoposte dai movimenti delle zolle a sforzi enormi che si accumulano nel corso di migliaia e milioni di anni, e di conseguenza si deformano. Quando l'energia accumulata con la deformazione supera il punto critico di resistenza delle rocce, queste si fratturano e rilasciano l'energia accumulata. Per visualizzare il fenomeno possiamo pensare a un bastone che venga piegato fino a spezzarsi. La frattura avviene in profondita', sotto terra, in un punto chiamato ipocentro. Da qui, attraverso gli strati di roccia circostanti, le onde causate dalla frattura (onde "di volume", longitudinali e trasversali) risalgono fino a raggiungere la superficie. Il tipo di strati rocciosi che incontrano le onde sono determinanti per l'intensita' del terremoto: gli strati poco rigidi (terreni sabbiosi e ghiaiosi) assorbono le onde e riducono l'intensita', gli strati rigidi (rocciosi) trasmettono quasi integralmente le onde agli strati superiori, fino alla superficie. Raggiunta questa, in un punto che viene chiamato epicentro, iniziano a propagarsi le onde "di superficie". Queste sono di due tipi: le onde di di Rayleigh e le onde di Love. Le prime sono, per capirci, del genere che potrebbe creare un sasso lanciato in uno stagno. Le seconde, quelle piu' pericolose per la tenuta degli edifici, fanno vibrare il terreno in direzione trasversale (a perpendicolo) e orizzontale rispetto alla direzione di propagazione delle onde. (AGI) Red/Gip (Segue) 261659 NOV 19 NNNNMARTEDÌ 26 NOVEMBRE 2019 17.00.50
= FACT CHECKING = Dove si concentrano i terremoti nel Mediterraneo (5)=
(AGI/PAGELLA POLITICA) Roma, 26 nov. - L'intensita' dei terremoti viene comunemente misurata in termini di "magnitudo", cioe' di energia meccanica sprigionata all'ipocentro. La scala di misurazione elaborata dal sismologo statunitense Charles Francis Richter e' quella piu' nota, ma non l'unica. I TERREMOTI NEL MEDITERRANEO Il Mar MEDITERRANEO, dove si combinano i movimenti di due grandi zolle e di numerose altre zolle minori, e' una zona fortemente sismica. In particolare, come risulta dalla mappa sottostante (elaborata grazie al sito dello U.S. Geological Survey, l'agenzia del governo Usa che si occupa di geologia e terremoti), le aree dove si sono concentrate le scosse piu' violente (magnitudo maggiore di 6) dal 1900 a oggi sono soprattutto il Mar Egeo e la penisola anatolica, seguiti dai Balcani, dalla penisola italiana e dalla costa nord-ovest dell'Africa. In Albania, il recente terremoto (magnitudo 6.4) e' il peggiore degli ultimi 120 anni dopo quello del 1967 (magnitudo 6.7). In Italia dal 1900 a oggi si sono verificati una quindicina di terremoti di magnitudo superiore a 6. I peggiori restano quelli di inizio Novecento in Calabria (1905, magnitudo 7.2) e in Sicilia (1908, magnitudo 7), seguiti dal terremoto dell'Irpinia del 1980 (magnitudo 6.9). Di quelli recenti il piu' intenso e' stato quello del 30 ottobre 2016 vicino a Norcia, con una magnitudo di 6.6. CONCLUSIONE I terremoti nascono dai movimenti delle zolle (o "placche") della litosfera, che galleggiano sopra la astenosfera. Questi movimenti sottopongono a enormi sforzi gigantesche masse di roccia che a un certo punto si fratturano. La fratturazione sprigiona delle onde che raggiungono la superficie e si propagano, potenzialmente causando enormi danni alle strutture. Il MEDITERRANEO e' una zona fortemente sismica, vista la compresenza di due grandi zolle (africana ed euroasiatica) e di numerose zolle minori. Negli ultimi 120 anni la maggior parte dei terremoti nella regione si e' concentrata tra Grecia e Turchia, ma anche i Balcani e l'Italia sono state interessate periodicamente da violente scosse. (AGI) Red/Gip 261659 NOV 19 NNNN
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