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giovedì 5 maggio 2011

Dichiarazione di voto contrario del delegato Michele Fornicola da inserire, come parte integrante, nel verbale dell’odierna riunione del COCER in merito alle motivazioni che, sommariamente, ho illustrato all’assemblea in merito alla bozza di decreto ministeriale per la corresponsione dell’efficienza dei servizi istituzionali dell’anno 2010.




Dichiarazione di voto contrario del delegato Michele Fornicola da inserire, come parte integrante, nel verbale dell’odierna riunione del COCER in merito alle motivazioni che, sommariamente, ho illustrato all’assemblea in merito alla bozza di decreto ministeriale per la corresponsione dell’efficienza dei servizi istituzionali dell’anno 2010.

La bozza del documento che ci apprestiamo a concertare confermerebbe, in buona sostanza, una “politica” nella distribuzione delle risorse che tende a mettere tutti sullo stesso livello.

Non voglio, oggi, mettere in discussione tale decisione declinando aspetti che riguardano, per esempio, anche “i criteri per l’assegnazione dello straordinario” e che meriterebbe comunque una seria riflessione ma sollevare un’obiezione a proposito della mancata possibilità di cogliere quest’occasione per innovare, migliorandolo, un documento che potrebbe diventare strumento di analisi.

Per questi motivi non entrerò nel merito delle somme destinate e della loro quantificazione. Cercherò semplicemente di prendere lo spunto di indennità esistenti per spiegare le innovazioni che, a mio parere, sono diventate indispensabili.

Come accade per l’indennità di reperibilità credo sia necesario attribuire analoga indennità anche al personale non reperibile che, per sopravvenute esigenze sia chiamato ad intervenire in servizio. Fermo restando il diritto al compenso per lavoro straordinario qualora la prestazione sia resa oltre l’orario di servizio ed il diritto all’eventuale recupero del giorno di riposo.

Tale innovazione, in questo momento, si rende ancora più necessaria ed utile alla “Rappresentanza Militare” per poter misurare il grado di “benessere del personale” specialmente nei reparti territoriali dei minori livelli ordinativi e con particolare riferimento alle unità elementari.

Anche nel caso si trattasse di una somma puramente simbolica, il calcolo a livello nazionale delle indennità attribuite potrebbe servire a dimostrare quante volte i militari in servizio alla Stazione carabinieri e/o comunque i militari in servizio presso i reparti dei minori livelli ordinativi siano stati chiamati a svolgere servizio, magari spezzando il turno, a causa delle previste esigenze non altrimenti fronteggiabili che dovrebbero giustificare il previsto “carattere di eccezionalità” ma che diversamente, a causa della  carenza organica, si è praticamente trasformato in una consuetudine.

I militari delle Stazioni Carabinieri, sempre al centro dell’attenzione negli interventi dei vertici Istituzionali per la sua importanza, a mio parere non avrebbe trovato soddisfazione adeguata, ad esempio, in occasione del pagamento delle ore straordinarie dell’anno precedente (quelle relative all’eccedenza del monte ore mensile non potute segnalare nell’E.F.2010)

Sarebbe possibile dedurre che alcuni soggetti possano aver segnalato le ore a fine anno in totale difformità a quanto previsto, e cioè senza aver presentato istanza di recupero ore entro il 15 di ottobre e senza quindi averne ricevuto il diniego. Solamente chi aveva la possibilità, avrebbe  fatto recuperare le ore ai sottoposti e, diversamente, ha chiesto per se il pagamento di numerose ore anche se il reddito 2010 faceva intendere un tetto massimo per gli anni 2011-2012 e 2013.

Un voto contrario auspicando, in futuro, che le decisioni concertate da questo COCER,  si possano proiettare in maniera maggiormente positiva sugli interessi dei singoli carabinieri in servizio presso le unità elementari che verrebbero penalizzati più di altri sul piano professionale e inevitabilmente patiscono anche in termini di esigenze personali e famigliari.

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