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domenica 28 aprile 2024

ISTAT (Istituto nazionale di statistica) Nota 18/04/2024 La soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita | Anno 2023.

 


ISTAT (Istituto nazionale di statistica)

Nota 18/04/2024

La soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita | Anno 2023.

Emanata dall'Istituto nazionale di statistica.


Epigrafe


Premessa


Stabile e su livelli elevati la soddisfazione per la vita


La soddisfazione per la vita cresce tra i 25-34enni


Occupati e studenti più frequentemente soddisfatti


In crescita la soddisfazione nell'italia meridionale


Stabile la soddisfazione per le relazioni familiari


In crescita la soddisfazione per le relazioni amicali


Stabile la soddisfazione per la salute


Cresce la soddisfazione per il tempo libero, soprattutto tra gli anziani


Cresce la soddisfazione per il lavoro, soprattutto tra i lavoratori in proprio


Più soddisfatti per la situazione economica personale


In miglioramento la situazione economica familiare, soprattutto al nord


Al nord cresce la quota di famiglie con risorse economiche adeguate


Stabile la fiducia verso il prossimo, ma aumenta la prudenza tra le ragazze


Glossario


Nota metodologica


Nota 18 aprile 2024 (1)


La soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita | Anno 2023.


(1) Emanata dall'Istituto nazionale di statistica.




Soddisfazione per la vita elevata e stabile



Nel 2023 la quota di persone soddisfatte, che nel 2022 era cresciuta soprattutto tra i giovanissimi, aumenta anche tra i 25-34enni (48,6%, +3,5 punti rispetto al 2022). Stabile e su livelli elevati la soddisfazione espressa dal complesso della popolazione.


Si conferma una ripresa generalizzata della soddisfazione per il tempo libero e per le relazioni amicali soprattutto tra le persone di 60-64 anni.


Segnali positivi per la soddisfazione economica personale (manifestata da una quota del 59,4%, +2,4 punti percentuali) e per quella lavorativa (80,0% tra gli occupati, +2,1 punti percentuali).




L'indagine Aspetti della Vita Quotidiana rileva la soddisfazione per le condizioni di vita dei cittadini attraverso una pluralità di indicatori.


La soddisfazione per la vita nel suo complesso è uno degli indicatori utilizzati per la valutazione del benessere soggettivo degli individui. Essa misura quanto gli individui sentano di vivere una vita conforme alle aspettative al di là delle contingenze momentanee.


Oltre che nella sua dimensione generale, la soddisfazione delle persone viene rilevata anche per alcuni ambiti fondamentali della vita quotidiana quali le relazioni familiari e amicali, la salute, il tempo libero, il lavoro e la situazione economica. Per quest'ultima si rilevano le valutazioni delle famiglie sulla loro situazione economica negli ultimi 12 mesi e il giudizio sull'adeguatezza delle risorse economiche di cui la famiglia dispone. La fiducia negli altri, invece, misura la qualità delle relazioni sociali tramite quesiti utilizzati anche a livello internazionale. L'arco temporale di osservazione di giudizi e valutazioni comprende i 12 mesi precedenti l'intervista.




Stabile e su livelli elevati la soddisfazione per la vita


Alla domanda "Attualmente, quanto si ritiene soddisfatto della sua vita nel complesso?", in base a un punteggio da 0 a 10 (dove 0 indica "per niente soddisfatto" e 10 "molto soddisfatto"), il 46,6% delle persone di 14 anni e più indica livelli di punteggio alti (8-10), il 40,2% giudica la propria vita mediamente soddisfacente (6-7), mentre solo l'11,9% la valuta con punteggi bassi (0-5).


Rispetto al 2022, la distribuzione dei rispondenti per categoria di punteggio nei confronti della soddisfazione per la vita si presenta sostanzialmente stabile (Figura 1).



La soddisfazione nel 2023: I numeri chiave.


Valori percentuali



INDICATORE


ITALIA 2023


VARIAZIONE RISPETTO AL 2022


Soddisfazione elevata per la vita nel complesso (a)


46,6


0,4


Soddisfazione per le relazioni familiari (b)


89,3


0,4


Soddisfazione per le relazioni amicali (b)


81,0


1,4*


Soddisfazione per la salute (b)


79,7


-0,1


Soddisfazione per il tempo libero (b)


68,1


2,4*


Soddisfazione per il lavoro (b)


80,0


2,1*


Soddisfazione per la situazione economica (b)


59,4


2,4*


Valutazione positiva delle risorse economiche familiari (c)


67,1


0,0


Fiducia generalizzata (d)


24,8


0,5


(*) Variazione statisticamente significativa


(a) Punteggio 8-10 su una scala da 0 a 10


(b) Percentuale di persone di 14 anni e più che si dichiara "molto o abbastanza soddisfatto"


(c) Percentuale di famiglie che valutano le risorse economiche complessive "ottime" o "adeguate"


(d) Percentuale di persone di 14 anni e più che ritiene che "gran parte della gente è degna di fiducia"




La soddisfazione per la vita cresce tra i 25-34enni


Il quadro dei giudizi espressi dalle persone in relazione alle caratteristiche socio-demografiche rimane inalterato. La quota di persone fortemente soddisfatte per la vita si stabilizza sia per gli uomini sia per le donne: i primi restano più soddisfatti delle seconde con una differenza di quasi 4 punti percentuali (il 48,7% rispetto al 44,8%).


La soddisfazione diminuisce tendenzialmente con il progredire dell'età: la quota di molto soddisfatti è più elevata nella classe 14-19 anni (56,6%) fino a toccare il valore minimo del 39,4% tra le persone con 75 anni e più. Rispetto al 2022 la soddisfazione cresce nella classe 25-34 anni, la cui quota di molto soddisfatti per la vita sale dal 45,1% al 48,6% (+3,5 punti percentuali).



Figura 1. Soddisfazione per la vita.


Anni 2016-2023, per 100 persone di 14 anni e oltre





Occupati e studenti più frequentemente soddisfatti


Persone occupate o studenti esprimono più frequentemente giudizi positivi di soddisfazione per la vita rispetto a chi si dichiara in cerca di occupazione o in altra condizione: si tratta del 50,5% degli occupati e il 52,0% degli studenti, rispetto al 41,5% in media di chi è in diversa condizione o perché in cerca di occupazione (35,7%) o casalinga (42,9%) o ritirato dal lavoro (45,0%).


Tra chi è occupato la posizione nella professione incide: dirigenti, imprenditori e liberi professionisti (54,5%), insieme ai quadri e agli impiegati (51,3%) dichiarano livelli di soddisfazione più alti rispetto agli operai (48,7%) e ai lavoratori in proprio (47,6%).


Nel confronto con l'anno precedente non si evidenziano variazioni significative a eccezione delle studentesse, per le quali la soddisfazione per la vita scende (dal 53,4% al 47,8%).


In relazione al titolo di studio risulta maggiormente soddisfatto chi ha una istruzione elevata. Nel 2023 il 50,9% di chi attribuisce un punteggio alto alla propria soddisfazione possiede una laurea o un dottorato di ricerca, mentre solo il 38,6% dei molto soddisfatti ha la licenza elementare.




In crescita la soddisfazione nell'italia meridionale


Il Nord è la ripartizione in cui la quota di persone che esprime una soddisfazione elevata per la vita è maggiore (49,1%), a seguire il Centro (45,7%) e il Mezzogiorno (43,8%) (Figura 2).


La regione con il più elevato livello di soddisfazione resta il Trentino-Alto Adige (60,1%), mentre quella con il livello più basso la Campania (38,7%), come nel 2022.


Rispetto al 2022 si assiste però a un incremento nella quota di persone con alti livelli di soddisfazione nell'Italia meridionale (43,0%, +2,5 punti percentuali), che conduce a una lieve riduzione dei divari territoriali.



Figura 2. Soddisfazione per la vita per ripartizione geografica (a)


Anni 2016-2023, per 100 persone di 14 anni e oltre della stessa ripartizione geografica




(a) punteggio 8-10 su una scala da 0 a 10




Stabile la soddisfazione per le relazioni familiari


La soddisfazione per le relazioni familiari è sempre stata molto alta, superiore a quella di ogni altra dimensione considerata: nel 2023, infatti, l'89,3% delle persone di 14 anni e più dichiara di esserne molto o abbastanza soddisfatto. Rispetto al 2022 emerge una sostanziale stabilità di valutazione (Figura 3) e anche un'invarianza di giudizio in base al genere, tanto per gli uomini quanto per le donne non si rilevano variazioni significative.


In relazione all'età, nel quadro di una generale soddisfazione per le relazioni familiari molto elevata, i più soddisfatti sono i giovanissimi di 14-17 anni (91,9%). Tra i 55 e i 59 anni la soddisfazione cala (86,9%), per poi risalire lievemente nelle fasi di vita successive (87,8% negli over75).


Rispetto al 2022 si assiste a un recupero significativo per i 25-34enni (91,6%), che riportano la soddisfazione di questa classe di età ai livelli dei giovanissimi.


La quota maggiore di soddisfatti per le relazioni familiari si riscontra nel Centro-nord (89,7%), mentre quella minore nel Mezzogiorno (88,4%). Rispetto al 2022 cresce soprattutto la quota di molto soddisfatti nel Nord (+2,4 punti percentuali) (Figura 3).




In crescita la soddisfazione per le relazioni amicali


Se la soddisfazione per le relazioni familiari è stabile rispetto al 2022, quella per le relazioni amicali cresce di 1,4 punti percentuali (dal 79,6% del 2022 all'81,0% del 2023). In particolare, la crescita è imputata largamente alla componente di chi si dichiara molto soddisfatto, che sale al 22,7% (era il 21,6%) (Figura 3).


Gli uomini esprimono una più alta soddisfazione per le relazioni amicali (82,2%) di quanto facciano le donne (79,9%), tuttavia, rispetto al 2022, la soddisfazione cresce maggiormente tra queste ultime (era il 78,3%). Tra i giovani si rileva una soddisfazione maggiore (quasi il 90% tra i 14-19enni) che decresce con l'avanzare dell'età (il 67,5% tra gli over75enni). Rispetto al 2022 emerge una crescita di soddisfatti nella classe 60-64 anni di quasi 4 punti percentuali (e di 5 tra le donne).


Nei confronti delle relazioni amicali l'81,8% dei residenti al Centro-Nord esprime un giudizio positivo (molto o abbastanza soddisfatto), quota che scende al 79,5% tra chi risiede nel Mezzogiorno. Rispetto al 2022 si registra una crescita maggiore per i residenti nel Centro (+2,2 punti percentuali) (Figura 3).



Figura 3. Soddisfazione per le relazioni familiari (a) e amicali (b)


Anni 2016-2023, per 100 persone di 14 anni e oltre della stessa ripartizione geografica




(a) molto o abbastanza soddisfatti per le relazioni familiari


(b) molto o abbastanza soddisfatti per le relazioni amicali




Stabile la soddisfazione per la salute


Nel 2023 il 79,7% degli individui di oltre 14 anni si dichiara molto o abbastanza soddisfatto per il proprio stato di salute. La soddisfazione degli uomini è superiore a quella delle donne (l'82,4% dei primi rispetto al 77,2% delle seconde) con un divario che diviene particolarmente evidente in età anziana (63,5% contro 50,2% tra gli ultrasettantacinquenni). In relazione all'anno precedente il dato è stabile (Figura 4).


La soddisfazione per la salute scende ovviamente al crescere dell'età: tra i più giovani si rileva una soddisfazione che sfiora il 93% nella classe 14-17 anni per poi diminuire progressivamente con l'avanzare degli anni fino a scendere al punto minino di 55,6% tra gli over75.


Sul piano territoriale il Nord presenta un'81,6% di soddisfatti per la salute, a seguire il Centro con l'80,1%, quindi il Mezzogiorno con una quota pari al 76,9%.




Cresce la soddisfazione per il tempo libero, soprattutto tra gli anziani


La soddisfazione per il tempo libero riguarda una porzione di popolazione più contenuta, se confrontata con gli aspetti della vita quotidiana finora considerati. In media si dichiara molto o abbastanza soddisfatto il 68,1% della popolazione (Figura 4). Rispetto al 2022 la quota di soddisfatti continua a crescere (+2,5 punti percentuali).


Gli uomini si dichiarano più soddisfatti delle donne del proprio tempo libero: il 70,2% dei primi si dichiara molto o abbastanza soddisfatto rispetto al 66,2% delle seconde. Una differenza in parte imputabile alle difformità di genere nelle entità dei carichi di lavoro domestico ed extradomestico e del lavoro di cura.


L'analisi per fasce d'età dimostra un legame con il ciclo di vita e la diversa quantità e qualità del tempo libero a disposizione. La soddisfazione più elevata si riscontra nelle fasce d'età giovanili (14-24 anni, il 79,6%) e dopo i 60 anni (60-74 anni, il 72,1%), mentre è più bassa nella fase in cui la popolazione è più attiva nel mercato del lavoro (25-59 anni, il 64,8%). Discorso a parte per gli over75 che, pur avendo presumibilmente più tempo libero, non mostrano una soddisfazione (64,4%) superiore alla media.


Rispetto all'anno precedente si assiste a un recupero generalizzato (+2,5 punti percentuali), in particolare tra gli individui di 60-74 anni, per i quali la soddisfazione cresce di 4,7 punti percentuali (dal 67,4% al 72,1%).


Il 69,8% delle persone di 14 anni e più che vive nei territori del Centro-nord è soddisfatto di come trascorre il tempo libero. A distanza di 5 punti percentuali i residenti nel Mezzogiorno la cui quota è pari al 64,8% (Figura 4).



Figura 4. Soddisfazione per la salute (a) e il tempo libero (b)


Anni 2016-2023, per 100 persone di 14 anni e oltre della stessa ripartizione geografica




(a) molto o abbastanza soddisfatti per la salute


(b) molto o abbastanza soddisfatti per il tempo libero




Cresce la soddisfazione per il lavoro, soprattutto tra i lavoratori in proprio


Nel 2023 l'80,0% degli occupati si dichiara molto o abbastanza soddisfatto per il proprio lavoro, in aumento di 2,1 punti percentuali rispetto all'anno precedente.


La crescita della soddisfazione per il lavoro riguarda entrambi i sessi ma per le donne è maggiore, tanto da raggiungere lo stesso livello degli uomini.


La soddisfazione per il lavoro è più diffusa nel Centro-nord (80,7%), mentre nel Mezzogiorno è pari al 78,1%. Nel Centro si riscontra un recupero rispetto al 2022 di 4,2 punti percentuali della quota di soddisfatti, tale da raggiungere la valutazione dei residenti del Nord (Figura 5).


Considerando la condizione professionale, si conferma una più elevata soddisfazione per il lavoro tra i dirigenti, gli imprenditori e i liberi professionisti (84,5%). Rispetto al 2022 cresce fortemente quella tra i lavoratori in proprio o coadiuvanti (+6,5 punti percentuali).




Più soddisfatti per la situazione economica personale


il 59,4% della popolazione di 14 anni e più si dichiara molto o abbastanza soddisfatto per la situazione economica, 2,4 punti percentuali in più rispetto al 2022 (Figura 5).


In alcune fasce di età l'aumento è molto più consistente, tra i 4 e i 5 punti percentuali: si tratta dei giovani tra i 20 e i 24 anni che raggiungono la quota del 60,8% e delle persone tra i 65 e i 74 anni che arrivano al 62,7%.


In relazione alla professione svolta si evidenzia una grande variabilità: la soddisfazione economica è massima per dirigenti, imprenditori e liberi professionisti (72,4%), minima per chi è in cerca di una nuova occupazione (35,3%). Rispetto al 2022 la categoria dei lavoratori in proprio, come per la soddisfazione lavorativa, segna un'importante crescita (+6,6 punti percentuali).


Sulla situazione economica personale nel 2023 si conferma il divario tra Nord e Mezzogiorno: le regioni settentrionali con il 63,3% si distanziano da quelle del Meridione di quasi 10 punti percentuali (53,4%). Il Centro con il 60,8% di soddisfatti riscontra la crescita più rilevante rispetto al 2022, pari a 4,1 punti percentuali (Figura 5).



Figura 5. Soddisfazione per il lavoro (a) e per la situazione economica (b)


Anni 2016-2023, per 100 persone di 14 anni e oltre della stessa ripartizione geografica.




(a) molto o abbastanza soddisfatti per il lavoro


(b) molto o abbastanza soddisfatti per la situazione economica




In miglioramento la situazione economica familiare, soprattutto al nord


Anche i giudizi sulla percezione economica espressi a livello familiare evidenziano segnali di miglioramento. Aumenta leggermente la quota di famiglie che dichiara migliorata la situazione economica rispetto all'anno precedente (il 10,4% rispetto al 9,2% del 2022). A tale crescita corrisponde una diminuzione della quota di famiglie che esprime un peggioramento rispetto all'anno precedente (il 33,9% rispetto al 35,1% del 2022). La quota maggioritaria di famiglie con il 55,7% resta, in ogni caso, quella che ritiene la propria situazione economica invariata (Figura 6).


Il miglioramento più consistente è concentrato nel Nord del Paese, dove la quota di famiglie con situazione economica in miglioramento sale all'11,8% (era 10,1% nel 2022). Nel Mezzogiorno la quota di famiglie che vede peggiorate le proprie condizioni economiche si riduce rispetto al 2022 (34,3%), ma rappresenta ancora quasi un terzo (31,5%).




Al nord cresce la quota di famiglie con risorse economiche adeguate


Il giudizio delle famiglie sul livello di adeguatezza delle loro risorse economiche completa il quadro sulla valutazione della situazione economica. Nel 2023 la maggior parte delle famiglie italiane considera adeguate le risorse economiche di cui dispone (65,3%), mentre il 32,8% le considera scarse o insufficienti. Solo l'1,8% le definisce ottime.


Esaminando il dettaglio territoriale, il 68,5% delle famiglie del Centro-nord esprime una valutazione positiva delle risorse (ottime o adeguate) rispetto al 64,3% del Mezzogiorno. In confronto al 2022 emerge una crescita nella percezione delle risorse familiari ritenute ottime tra le famiglie del Nord (+0,7 punti percentuali) (Figura 6).



Figura 6. Situazione economica delle famiglie negli ultimi 12 mesi (a) e valutazione positiva delle risorse economiche (b).


Anni 2016-2023, per 100 famiglie




(a) rispetto alla situazione economica della famiglia nell'anno precedente


(b) risorse economiche complessive della famiglia ottime o adeguate




Stabile la fiducia verso il prossimo, ma aumenta la prudenza tra le ragazze


Nel 2023 la cautela si conferma come l'atteggiamento predominante: alla domanda se ci si possa fidare della maggior parte delle persone oppure bisogna stare molto attenti, il 74,0% della popolazione di 14 anni e più propende per un atteggiamento di prudenza, mentre il 24,8% esprime maggiore apertura nei confronti del prossimo.


Gli uomini mostrano un atteggiamento di apertura verso gli altri del 26,5%, più alto di quello delle donne che è pari al 23,3%. In relazione all'età, la fiducia è massima tra gli adulti nella classe 60-64 anni (29,3%), mentre un senso di maggiore diffidenza si riscontra tra gli ultra75enni (19,4%). Rispetto al 2022, tra le ragazze di 14-19 anni cresce di 5 punti percentuali la quota di chi pensa che bisogna stare molto attenti.


Con riferimento alla condizione professionale, i più fiduciosi sono i dirigenti, gli imprenditori e i liberi professionisti, il 36,9% dei quali dichiara che ci si possa fidare della maggior parte della gente rispetto al 21,2% delle persone in cerca di nuova occupazione. In generale, tra gli occupati è più diffuso l'atteggiamento di fiducia (28,0%) rispetto a chi non lavora (22,2%). Anche le persone con un titolo di studio più elevato esprimono più fiducia (37,0% dei laureati) rispetto a chi ha al massimo la licenza media (18,7%).


Nel 2023 la fiducia verso gli altri è più diffusa tra i residenti del Centro-Nord (27,1%), mentre i residenti nel Mezzogiorno confermano una maggiore diffidenza (20,4%). Cresce, tuttavia, rispetto al 2022 la quota dei residenti del meridione che esprimono un miglioramento del sentimento di apertura (20,4%, +1,6 punti percentuali) (Figura 7).


Il concetto di fiducia si presta a essere indagato anche considerando la situazione ipotetica colta dal quesito sulla "probabilità di restituzione del portafoglio smarrito da parte di un vicino di casa, un appartenente alle forze dell'ordine o un perfetto sconosciuto". Nel 2023 i rispondenti hanno dichiarato il maggior grado di fiducia verso gli esponenti delle forze dell'ordine (86,3%), seguiti dai vicini di casa (76,7%). Soltanto il 16,3% si fiderebbe degli estranei. Rispetto al 2022 si assiste a una lieve crescita della fiducia nei confronti di vicini (+0,9 punti percentuali) e della Polizia (+0,7 punti percentuali) (Figura 7).


La differenza di opinione sulla possibilità di restituzione del portafoglio da un vicino di casa mostra come il Nord, con il 79,5%, sia il territorio in cui la fiducia è maggiore. Tuttavia, rispetto al 2022, le regioni meridionali tendono ad avvicinarsi a quelle settentrionali grazie a una crescita significativa di coloro che indicano tale eventualità (72,2%). Nella restituzione da parte delle forze dell'ordine non c'è, invece, alcuna differenza territoriale nella valutazione. Infine, per quanto riguarda la riconsegna da parte di un perfetto sconosciuto, si evidenzia una discreta differenza di valutazione tra i residenti del Nord e quelli del Centro-Sud (il 18,9% rispetto al 14,1%).



Figura 7. Fiducia generalizzata (a) (b).


Anni 2016-2023, per 100 persone di 14 anni e oltre




(b) molto probabile o abbastanza probabile che il portafoglio venga restituito con il denaro




Glossario


Età: è espressa in anni compiuti.


Titolo di studio: il titolo più elevato conseguito.


Condizione: quella dichiarata come unica o prevalente dalle persone di 15 anni e più.


Condizione professionale:


- occupato, chi possiede un'occupazione, in proprio o alle dipendenze, da cui trae un profitto o una retribuzione (utile, onorario, stipendio, salario) o chi collabora con un familiare che svolge un'attività lavorativa in conto proprio senza avere un regolare contratto di lavoro (coadiuvante);


- persona in cerca di occupazione, chi ha perduto una precedente occupazione alle dipendenze, o chi non ha mai esercitato un'attività lavorativa ed è alla ricerca attiva di un'occupazione che è in grado di accettare se gli viene offerta;


- casalingo/a, chi si dedica prevalentemente alle faccende domestiche;


- studente, chi si dedica prevalentemente allo studio;


- ritirato dal lavoro, chi ha cessato un'attività lavorativa per raggiunti limiti di età, invalidità o altra causa; non coincide necessariamente con quella del pensionato in quanto, non sempre, il ritirato dal lavoro gode di una pensione;


- in altra condizione, chi si trova in condizione diversa da quelle sopra elencate (inabile al lavoro, benestante, pensionato per motivi diversi dall'attività lavorativa, ecc.).


Posizione nella professione: quella dichiarata come unica o prevalente dagli occupati di 15 anni e più che viene aggregata nel modo seguente:


- dirigenti, imprenditori, liberi professionisti;


- direttivi, quadri, impiegati;


- operai (inclusi apprendisti, lavoratori a domicilio per conto di imprese);


- lavoratori in proprio, coadiuvanti (inclusi soci di cooperative di produzione di beni e/o prestazioni di servizio).


Ripartizioni geografiche: costituiscono una suddivisione geografica del territorio e sono così articolate


- Nord: Piemonte, Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste, Liguria, Lombardia (Nord-ovest); Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna (Nord-est);


- Centro: Toscana, Umbria, Marche, Lazio;


- Mezzogiorno: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria (Sud); Sicilia, Sardegna (Isole).


Soddisfazione per la vita nel complesso: esprime la componente cognitiva del benessere soggettivo e misura quanto gli individui sentono di vivere una vita conforme alle loro aspettative al di là delle contingenze momentanee, si tratta di una valutazione personale a medio-lungo termine. È espressa in una scala di valutazione da 0 (per niente soddisfatto) a 10 (molto soddisfatto).


Soddisfazione per gli ambiti di vita quotidiana: rappresenta la soddisfazione per specifici ambiti di vita con riferimento ad un periodo definito di tempo. Riflette la misura in cui le condizioni di un particolare ambito della vita corrispondono ai rispettivi bisogni o aspirazioni delle persone. Gli ambiti indagati sono: relazioni familiari ed amicali, salute, tempo libero, situazione economica personale e lavoro.


Fiducia generalizzata: si parla di fiducia in presenza un'aspettativa positiva che un soggetto nutre nei confronti di comportamenti futuri di un altro soggetto (individuale o collettivo). La fiducia generalizzata fa riferimento alla sfera valoriale degli individui, al senso di appartenenza ed identità e si fonda sull'idea che le persone condividano gli stessi valori morali e che ciò li induca a non approfittarsi degli altri. È ritenuto un fattore che presiede al grado di apertura verso gli altri e le istituzioni e quindi ha effetti in termini di coesione sociale.




Nota metodologica


Obiettivi conoscitivi dell'indagine


L'indagine "Aspetti della vita quotidiana" fa parte del sistema integrato di Indagini Multiscopo sulle famiglie avviato nel 1993 che ha l'obiettivo di produrre informazioni su individui e famiglie. Le informazioni statistiche raccolte, integrate con quelle desumibili da fonte amministrativa e dalle imprese, contribuiscono a determinare la base informativa del quadro sociale del Paese.


Attraverso la rilevazione sono indagate diverse aree tematiche, esplorate da un punto di vista individuale e familiare. I contenuti informativi possono essere raggruppati in quattro grandi aree: famiglia, abitazione e zona in cui si vive; condizioni di salute e stili di vita; cultura, socialità ed attività del tempo libero e interazione tra i cittadini e servizi.


Tra le informazioni raccolte inerenti alla cultura, socialità ed attività del tempo libero, ci sono quelle sul grado di soddisfazione degli individui per alcuni aspetti della vita (relazioni familiari e amicali, salute, situazione economica, tempo libero e lavoro), sul benessere soggettivo (soddisfazione per la vita nel complesso) e sul grado di fiducia generalizzata. Nella sezione dedicata alla famiglia sono invece i quesiti sulla percezione della situazione economica e i principali problemi della zona in cui si vive.


L'indagine rientra tra quelle comprese nel Programma statistico nazionale (http://www.sistan.it/index.php?id=52).



Cadenza e periodo di rilevazione


La rilevazione, di tipo campionario, è condotta con cadenza annuale nel primo trimestre dell'anno.



Popolazione di riferimento


La popolazione di interesse è costituita dalle famiglie residenti in Italia e dagli individui che le compongono, (sono escluse le persone che risiedono in istituti di convivenza). La famiglia è intesa come famiglia di fatto, ossia un insieme di persone coabitanti e legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o affettivi.


L'indagine è condotta su un campione di circa 24mila famiglie.



Strategie e strumenti di rilevazione


L'indagine si avvale di due modelli di rilevazione. Il primo è il questionario base della rilevazione, per intervista diretta, composto da: una "Scheda Generale", in cui si rilevano le relazioni di parentela e altre informazioni di natura socio-demografica e socio-economica relative ai componenti della famiglia; delle "Schede Individuali", una per ciascun componente della famiglia e da un "Questionario familiare" che contiene quesiti familiari ai quali risponde un solo componente adulto. L'altro è un modello per autocompilazione. Il modello viene consegnato dal rilevatore a ciascun componente della famiglia e contiene quesiti che possono esser e agevolmente compilati in autonomia dal rispondente anche senza l'intervento diretto del rilevatore.


Le famiglie sono state in prima battuta invitate a partecipare alla rilevazione rispondendo alle domande presenti nei modelli di rilevazione tramite web (tecnica CAWI). In questa modalità i questionari vengono entrambi compilati direttamente dal rispondente. Successivamente, alle famiglie che non hanno partecipato all'indagine via web è stata data la possibilità di essere intervistate tramite tecnica CAPI-PAPI, con l'ausilio di un rilevatore comunale che ha provveduto a somministrare uno dei due modelli di rilevazione, quello per intervista diretta, in tecnica CAPI, mentre l'altro modello è stato consegnato a ciascun componente delle famiglie che ha provveduto a compilarlo personalmente.


Le informazioni vengono fornite direttamente da tutti gli individui di 14 anni e più, mentre i bambini e i ragazzi al di sotto dei 14 anni vengono intervistati in modalità proxy, ciò significa che è un genitore o un componente maggiorenne a fornire le informazioni in loro vece. Taluni quesiti della rilevazione, per la sensibilità dell'argomento trattato, prevedono la facoltà di non rispondere.


Ulteriori informazioni sull'indagine Aspetti della vita quotidiana e i questionari utilizzati per la raccolta dei dati sono disponibili al seguente link: http://www.istat.it/it/archivio/91926.



La strategia campionaria e il livello di precisione delle stime


Disegno di campionamento


I domini di studio (gli ambiti di riferimento per i parametri di popolazione oggetto di stima) sono:


- l'intero territorio nazionale;


- le cinque ripartizioni geografiche (Italia nord-occidentale, Italia nord-orientale, Italia centrale, Italia meridionale, Italia insulare);


- le regioni geografiche (a eccezione del Trentino-Alto Adige le cui stime sono prodotte separatamente per le province di Bolzano/Bozen e Trento);


- la tipologia comunale ottenuta suddividendo i comuni italiani in sei classi formate in base a caratteristiche socio-economiche e demografiche:


A) comuni appartenenti all'area metropolitana suddivisi in:


A1, comuni centro dell'area metropolitana: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Catania, Cagliari;


A2, comuni che gravitano intorno ai comuni centro dell'area metropolitana;


B) comuni non appartenenti all'area metropolitana suddivisi in:


B1, comuni aventi fino a 2.000 abitanti;


B2, comuni con 2.001-10.000 abitanti;


B3, comuni con 10.001-50.000 abitanti;


B4, comuni con oltre 50.000 abitanti.


Il disegno di campionamento ha una struttura generale che ricalca quella degli schemi campionari della maggior parte delle indagini sulle famiglie, ossia un disegno a più stadi comuni-famiglie, con stratificazione dei comuni.


Per l'indagine il campione è stato integrato con il disegno campionario seguito per il Master Sample del Censimento permanente. Nel caso specifico, i comuni campione per la corrente indagine sono stati individuati come sotto-campione del campione di 2531 comuni del Master Sample utilizzato per il 2022. A tale scopo, lo schema campionario classico utilizzato per le indagini sulle famiglie, di seguito descritto, è stato implementato sul sotto-universo dei comuni rilevati per il Censimento Permanente a ottobre del 2022.


Nell'ambito di ogni area ottenuta dall'incrocio delle regioni con le sei tipologie comunali di cui sopra, i comuni universo sono stati suddivisi in due sottoinsiemi: i comuni di maggiore dimensione demografica costituiscono strato a sé stante e vengono definiti Auto Rappresentativi (AR); i rimanenti comuni sono definiti Non Auto Rappresentativi (NAR) e sono suddivisi, sulla base della dimensione demografica, in strati di uguale ampiezza; da tali strati i comuni campione (due per ogni strato) sono stati selezionati con probabilità proporzionali alla loro dimensione.


Per ognuno dei comuni coinvolti nell'indagine (AR e NAR), viene effettuato un campionamento a grappoli: i grappoli - le famiglie - sono selezionati in maniera casuale dalla lista anagrafica e tutti i componenti che appartengono alla famiglia di fatto vengono sottoposti a rilevazione. La numerosità minima di famiglie campione per ciascun comune è stata posta pari a 24.


Le famiglie sono selezionate per ciascun comune campione a partire dal Registro Base degli Individui (RBI); per ogni famiglia inclusa nel campione vengono rilevate le caratteristiche oggetto di indagine di tutti i componenti di fatto appartenenti alla famiglia medesima.



Procedimento per il calcolo delle stime


Le stime prodotte dall'indagine sono di frequenze assolute e relative, riferite alle famiglie e agli individui o stime di totali di variabili quantitative. Sono ottenute mediante uno stimatore di ponderazione vincolata. Il principio su cui è basato ogni metodo di stima campionaria è che le unità appartenenti al campione rappresentino anche le unità della popolazione che non sono incluse nel campione. Questo principio viene realizzato attribuendo a ogni unità campionaria un peso che indica il numero di unità della popolazione rappresentata dall'unità medesima. Per esempio, se a un'unità campionaria viene attribuito un peso pari a 30, ciò indica che questa unità rappresenta se stessa e altre 29 unità della popolazione non incluse nel campione.


La procedura che consente di costruire i pesi finali da attribuire alle unità campionarie rispondenti, è articolata in generale nelle seguenti fasi:


1) si calcolano i pesi diretti come reciproco della probabilità di inclusione delle unità;


2) si calcolano i fattori correttivi per mancata risposta totale, come l'inverso del tasso di risposta in opportuni sottoinsiemi di unità e si ottengono i pesi base, o pesi corretti per mancata risposta totale, moltiplicando i pesi diretti per i corrispondenti fattori correttivi per mancata risposta totale;


3) si costruiscono i fattori correttivi che consentono di soddisfare, a livello regionale, la condizione di uguaglianza tra i totali noti di alcune variabili ausiliarie e le corrispondenti stime campionarie;


4) si calcolano, infine, i pesi finali mediante il prodotto dei pesi base per i fattori correttivi ottenuti al passo 3.


Per l'indagine in oggetto il calcolo dei pesi diretti del passo 1 ha tenuto conto del fatto che il campione è stato selezionato come sotto-campione del campione del Master Sample del Censimento della popolazione.


I fattori correttivi del passo 3 sono ottenuti dalla risoluzione di un problema di minimo vincolato, in cui la funzione da minimizzare è una funzione di distanza (opportunamente prescelta) tra i pesi base e i pesi finali e i vincoli sono definiti dalla condizione di uguaglianza tra stime campionarie dei totali noti di popolazione e valori noti degli stessi. La funzione di distanza prescelta è la funzione logaritmica troncata; l'adozione di tale funzione garantisce che i pesi finali siano positivi e contenuti in un predeterminato intervallo di valori possibili, eliminando in tal modo i pesi positivi estremi (troppo grandi o troppo piccoli). Le variabili ausiliarie considerate a livello regionale sono: tipologia comunale, classi di età, sesso, cittadinanza (italiani/stranieri).



Valutazione del livello di precisione delle stime


Al fine di valutare l'accuratezza delle stime prodotte da un'indagine campionaria è necessario tenere conto dell'errore campionario che deriva dall'aver osservato la variabile di interesse solo su una parte (campione) della popolazione. Tale errore può essere espresso in termini di errore assoluto (standard error) o di errore relativo (cioè l'errore assoluto diviso per la stima, che prende il nome di coefficiente di variazione, CV).


Nei prospetti B e C sono riportati gli errori relativi associati a determinati livelli di stima puntuale distinti per i vari domini di studio. Nel prospetto B ci sono gli errori relativi riferiti alle stime delle famiglie, mentre nel prospetto C quelli per le stime delle persone.


A partire dagli errori campionari relativi è possibile costruire l'intervallo di confidenza che con un prefissato livello di fiducia, contiene al suo interno il valore vero, ma ignoto, del parametro oggetto di stima. L'intervallo di confidenza è calcolato aggiungendo e sottraendo alla stima puntuale il suo errore campionario assoluto, moltiplicato per un coefficiente che dipende dal livello di fiducia; considerando il tradizionale livello di fiducia del 95%, il coefficiente corrispondente è pari a 1,96.


In pratica, data una stima puntuale, nei prospetti B (famiglie) o C (persone) si cerca in corrispondenza del dominio territoriale di interesse (colonne) il livello di stima più vicino a quello in esame (righe) per individuare l'errore relativo percentuale associato.


Nel prospetto A sono illustrate le modalità di calcolo per la costruzione dell'intervallo di confidenza delle stime puntuali riferite al numero di famiglie che dichiarano "adeguate" le proprie risorse economiche in Sicilia e al numero di persone di 14 anni e più che, in Italia, si dichiarano molto soddisfatte della propria salute.



Prospetto a. Calcolo esemplificativo dell'intervallo di confidenza



Famiglie in Sicilia che dichiarano "adeguate" le proprie risorse economiche


Persone in Italia molto soddisfatte della propria salute


Stima puntuale:


1.215.000


7.795.000


Errore relativo (CV)


3,3/100=0,033


1,2/100=0,012


Stima intervallare


Errore assoluto


40.095


93.540


Limite inferiore dell'intervallo di confidenza:


1.136.414


7.611.662


Limite superiore dell'intervallo di confidenza:


1.293.586


7.978.338 

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