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lunedì 6 agosto 2012

SPAZIO: ECCO COME FUNZIONA LO SPETTROMETRO LASER DI CURIOSITY

SPAZIO: ECCO COME FUNZIONA LO SPETTROMETRO LASER DI CURIOSITY =
(AGI) - Washington, 6 ago. - Il principale strumento di
Curiosity, appena approdato sul suolo marziano, e' un tool per
la spettrometria chiamato ''Sample Analysis at Mars'' (Sam) che
servira' a capire la composizione esatta delle rocce del
Pianeta Rosso. Il sistema, da solo, costituisce meta'
dell'intero peso del rover e include tre strumenti: uno
spettrometro di massa, un cromatografo a gas e uno spettrometro
laser. (AGI)
red/mld (Segue)
061215 AGO 12

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SPAZIO: ECCO COME FUNZIONA LO SPETTROMETRO LASER DI CURIOSITY (2)=
(AGI) - Washington, 6 ago. - Quest'ultimo strumento, chiamato
ChemCam, e' un dispositivo sofisticato che sara' comandato in
remoto. Si tratta di uno strumento che usa un sistema di
spettroscopia basata su un laser che emette impulsi di 5
nanosecondi a una lunghezza d'onda di 1067 nanometri. In questo
modo, il laser puo' vaporizzare una roccia o un campione di
terreno a 7 metri di distanza, analizzando poi lo spettro della
luce emessa dalla nube che si solleva dalla roccia per capire
di quali materiali e' costituita. La telecamera montata su
ChemCam, che sara' quella da cui guarderanno gli scienziati, e'
in grado di inquadrare un oggetto di 1 millimetro a 10 metri di
distanza. ChemCam e' stato sviluppato dal Los Alamos National
Laboratory e dal francese Centre National d'Etudes Spatiales.
Il costo di ChemCam per la Nasa e' stato di 10 milioni di
dollari. (AGI)
red/mld
061215 AGO 12

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SPAZIO: GLI SCOPI DI MARS SCIENCE LABORATORY =
(AGI) - Washington, 6 ago. - La Missione Mars Science
Laboratory (Msl), appena cominciata con l'emozionante approdo
del rover Curiosity nel cratere Gale, durera' un anno marziano,
che corrisponde a due anni terrestri. Gli scopi di questa nuova
missione della Nasa sul Pianeta Rosso sono molteplici. Primo
fra tutti, capire se Marte puo' aver ospitato la vita in
passato. (AGI)
. (Segue)
061213 AGO 12

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SPAZIO: GLI SCOPI DI MARS SCIENCE LABORATORY (2)=
(AGI) - Washington, 6 ago. - Proprio in relazione a questo
obiettivo e' stato scelto il cratere Gale, una zona
dell'emisfero Sud di Marte del diametro 154 chilometri che si
pensa sia rimasto immerso in acqua liquida per molto tempo, e
l'acqua e' una delle condizioni di base per la vita. Inoltre,
il cratere dovrebbe ospitare grandi quantita' di argilla che,
fra i minerali, e' quella piu' adatta a conservare eventuali
tracce della vita microbica. La missione Msl servira' a anche a
studiare clima, geologia e composizione mineralogica di Marte,
oltre che misurare l'esposizione alle radiazioni della sonda
durante il viaggio verso il Pianeta Rosso (cominciato con il
lancio da Cape Canaveral il 26 novembre 2011), dati importanti
in vista di una futura missione con equipaggio umano. (AGI)
.
061213 AGO 12

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SPAZIO: I SETTE MINUTI DEL TERRORE DI CURIOSITY =
(AGI) - Washington, 6 ago. - Il successo dell'ammartaggio del
rover Curiosity ha significato anche il successo di un sistema
di approdo sul Pianeta Rosso - l'Entry, Descent, and Landing
(Edl) - che non era mai stato studiato in precedenza. In
particolare, in sette decisivi minuti (dalle 7:24 alle 7:31 ora
italiana) si e' concentrato il destino dell'intera missione.
''Sette minuti di terrore'', dall'entrata in atmosfera
all'arrivo sulla superficie, caratterizzati da operazioni molto
delicate e complesse. (AGI)
red/mld (Segue)
061210 AGO 12

NNNNSPAZIO: I SETTE MINUTI DEL TERRORE DI CURIOSITY (2)=
(AGI) - Washington, 6 ago. - Nelle operazioni di atterraggio,
il veicolo spaziale ha avuto sei configurazioni diverse, con 76
dispositivi pirotecnici e il piu' grande paracadute supersonico
mai costruito. Fase I: Entrata guidata: L'entrata in atmosfera
e' stata consentita da uno scudo termico di un diametro di 4,5
metri (il piu' grande mai usato finora) che ha rallentato
l'aeroshell (involucro che conteneva il Rover) fino a una
velocita' che e' passata da circa 20 mila a 2500 chilometri
orari. Qui la sonda ha raggiunto il picco di calore di 2090
gradi e il picco nella decelerazione, intensa come circa 15
volte l'accelerazione terrestre, che e' arrivata circa 10
secondi dopo il piccolo di calore. Questa fase e' durata circa
4 minuti. Fase II: Discesa col paracadute: Quando la fase di
ingresso nell'atmosfera e' stata completata e la sonda ha
rallentato fino a circa 1700 chilometri orari e si e' trovata a
circa 10 km di altezza, e' stato dispiegato un paracadute
adatto a velocita' supersoniche. Il paracadute ha un diametro
di circa 16 metri e una lunghezza degli 80 cavi di sospensione
di circa 55 metri. Arrivati all'altezza di 1,8 chilometri dalla
superficie, e' stato sganciato il paracadute e lo scudo
termico, che si e' andato a schiantare sulla superficie
marziana. (AGI)
red/mld (Segue)
061210 AGO 12

NNNNSPAZIO: I SETTE MINUTI DEL TERRORE DI CURIOSITY (3)=
(AGI) - Washington, 6 ago. - Fase III: Discesa con i razzi: A
questo punto il rover si e' trovato a una velocita' di 360
chilometri orari. La successiva fase di discesa ha visto il
distacco del rover e dello stadio di discesa dall'involucro. Lo
stadio di discesa e' una piattaforma situata sul rover che
possiede razzi a spinta variabile mono-propellente (idrazina).
Gli 8 razzi presenti sono stati progettati a partire da quelli
impiegati dalle sonde Viking. Contemporaneamente il rover e'
passato nella configurazione di atterraggio abbassando le ruote
con cui avrebbe toccato il suolo. I razzi hanno rallentato il
rover fino a 14 chilometri orari e lo hanno stabilizzato
orizzontalmente. Fase IV: E' entrato in azione il cosiddetto
''Sky Crane'', un sistema costituito da una sorta di gru
concepito per far compiere un ''atterraggio morbido'' al rover
sulla superficie. La gru, da un altezza di 20 metri circa, ha
calato il Rover verso la superficie alla velocita' di 75
centimetri al secondo. Due secondi dopo il tocco della
superficie da parte di Curiosity, dopo aver ricevuto la
conferma della corretta discesa attraverso diversi sistemi di
dati, sono stati staccati tutti i cavi attraverso cariche
pirotecniche e lo stadio di discesa ha attivato i razzi per
spostarsi e schiantarsi in sicurezza a circa 150 metri dal
rover. (AGI)
red/mld
061210 AGO 12

NNNN##Spazio/ "Curiosity" batte il Grande Ghoul Galattico - scheda
Meno della metà delle missioni su Marte ha avuto successo

Roma, 6 ago. (TMNews) - Il folklore spaziale lo ha battezzato
"Il Grande Ghoul Galattico", attribuendogli una posizione da
qualche parte fra la Terra e Marte e una spiccata predilezione
per le sonde sovietiche prima e russe poi: il "mostro" incarna in
qualche modo un fatto statistico ben noto, ovvero che solo il 45%
delle missioni inviate sul Pianeta Rosso è stato coronato da
successo, tanto da farne il menagramo del sistema solare.

Il Ghoul ha colpito al primo tentativo: vittima la sovietica Mars
1960 A, prima sonda ad essere lanciata verso Marte; prima che il
Mariner 4 della Nasa, cinque anni dopo, riuscisse ad effettuare
il primo sorvolo, cinque sonde sovietiche e una statunitense
fallirono nel compito.

Il decennio successivo vide arrivare sul Pianeta Rosso la prima
sonda orbitante (Mariner 9, 1971) il primo lander (sempre nel
1971 Mars 3, che funzionò per esattamente 15 secondi prima che il
Ghoul, evidentemente distratto, si ricordasse di guardare in
basso). Per avere delle immagini occorse aspettare l'atterraggio
delle due sonde Viking, nel 1975: tra questi successi, ben dieci
fallimenti di ogni tipo.

I terribili anni Ottanta - complici dei budget scarsi -
fruttarono solo due tentativi sovietici, Phobos 1 e 2, entrambi
non andati a buon fine, mentre i Novanta videro sì l'arrivo del
primo rover, il Pathfinder (1996), ma anche cinque fallimenti fra
cui quello clamoroso del Mars Climate Orbiter, perso perché
qualche tecnico confuse le miglia con i chilometri.

Gli anni Duemila sono stati quelli più produttivi: dopo che il
Beagle non diede più segnali di vita in seguito alla separazione
dalla sonda orbitale, nel 2004 arrivarono gli ormai mitici rover
Spirit e Opportunity, l'ultimo ancora funzionante dopo otto anni
(e una vita operativa stimata che non superava i sei mesi). Il
Ghoul sembrava finalmente battuto: fino alla perdita, nel
novembre del 2011, della russa Phobos-Grunt, "vendicata" oggi
dalla statunitense "Curiosity", il cui atterraggio - ritenuto la
parte più critica della missione - si è svolto senza incidenti.

Mgi

060833 ago 12

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