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giovedì 29 gennaio 2015

SALUTE: DAGLI ANNI '50 A OGGI, LA RIVOLUZIONE DELLA PRIMA COLAZIONE =





SALUTE: DAGLI ANNI '50 A OGGI, LA RIVOLUZIONE DELLA PRIMA COLAZIONE =
Osservatorio Doxa-Aidepi ricostruisce i cambiamenti nelle scelte
della Penisola fino ai giorni nostri

Roma, 29 gen. (AdnKronos Salute) - Dalla zuppa di latte al caffè al
volo, fino alla colazione seduti con yogurt e spremuta, i riti della
prima colazione in Italia sono molto cambiati. A ricostruire la
storia, e le mutazioni, del primo pasto della giornata nelle case del
Belpaese è l'Osservatorio Doxa-Aidepi 'Io Comincio bene', che svela in
un dossier aneddoti e curiosità: ogni decennio è segnato anche in
campo alimentare da 'piccole rivoluzioni', che in alcuni casi hanno
cambiato le abitudini in meglio. Eccole:

ANNI '50, CULTURA CONTADINA E ALBORI DELLA PRIMA COLAZIONE - Una
svolta storica è stata la prima guerra mondiale durante la quale la
vita militare ha omologato le abitudini. Ai soldati venivano
distribuiti latte, caffè e gallette e cioccolato, ingredienti che
sopravviveranno al conflitto, prima che la colazione viri decisamente
verso il dolce. In generale nell'Italia contadina degli anni '50 si
parlava semplicemente di latte o zuppa di latte, ben lontani quindi
dall'immaginario odierno della prima colazione. Oltretutto si faceva
colazione a metà mattina, dopo ore di lavoro e poi 'zero carbonella'
fino a sera. E mentre nei cinema di tutta Italia trionfava 'Poveri ma
belli', il menu della colazione di allora era composto da: pane
raffermo, un residuo di polenta, un tocchetto di aringa, una fettina
di salame, un pezzetto di formaggio, quel che restava della zuppa o
della pastasciutta. Solo i più fortunati mangiavano biscotti.

"Nella pseudo colazione degli anni '50 l'apporto di nutrienti era in
genere piuttosto sbilanciato verso un eccesso di grassi oltre che di
carboidrati, ma l'elevato dispendio energetico dell'epoca non dava
ricadute sulla salute", afferma la biologa nutrizionista Valeria del
Balzo dell'Università La Sapienza di Roma. (segue)

(Red-Mal/Adnkronos)
29-GEN-15 13:40

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(AdnKronos Salute) - BOOM ECONOMICO DEGLI ANNI '60 - Gli anni della
'dolce vita' coincidono con la nascita della colazione mediterranea
cosi come la intendiamo oggi, che inizia a prendere forma abbattendo
le differenze locali che nell'Italia contadina facevano del primo
pasto della giornata una sagra degli avanzi. Col miracolo economico
arrivano croissant, biscotti, burro, fette biscottate, cereali, creme
spalmabili, marmellata, miele, frutta, yogurt, fiocchi, merendine. Di
questa mutazione diventa simbolo il caffè: se fino agli anni '50 era
considerato un bene di lusso da offrire agli ospiti, 10 anni dopo
diventa la bevanda più presente nella tavola degli italiani a
colazione. Un po' come accade con i biscotti. Negli anni '60 arrivano
sulle tavole della prima colazione anche i primi prodotti da forno
confezionati. E nel 1964 viene inventata la più celebre crema
spalmabile alla nocciola.

Anche la marmellata, prima prodotta solamente in casa, comincia a
diffondersi come prodotto confezionato legato alla prima colazione,
insieme a vari prodotti solubili da mettere nel latte, come l'orzo, il
caffè e, soprattutto per i per i bambini, il cacao. In questo decennio
la colazione si fa dolce.

NEGLI ANNI '70 SI AFFERMANO LE FETTE BISCOTTATE E FA LA SUA COMPARSA
LO YOGURT - Sono i primi albori di onda salutista. In generale
comincia ad affacciarsi il concetto del 'light'. Nella colazione degli
italiani fanno la loro comparsa, non a caso, le fette biscottate che
prima avevano una diffusione assai limitata - si chiamavano biscotti
della salute - e diventano di uso sempre più comune in affiancamento
al pane. Inoltre in questo decennio i biscotti si affermano sempre più
come protagonisti della prima colazione, accanto alle merendine e ai
croissant confezionati. Anche lo yogurt compare negli anni '70,
all'inizio come prodotto di nicchia. (segue)

(Red-Mal/Adnkronos)
29-GEN-15 13:40

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(AdnKronos Salute) - ANNI '80, BOOM DEI CEREALI - A partire da questi
anni nelle nuove generazioni è sempre più presente il desiderio di
esplorare nuove frontiere del gusto. Un esempio è la diffusione dei
fiocchi di cereali. All'inizio furono i cornflakes, poi arrivano
prodotti salutistici realizzati con fibre, crusca, avena, e muesli. In
questi anni i consumi di prodotti dolci aumentano del 36% e la
pubblicità comincia a svolgere un ruolo chiave. I prodotti da
colazione della nostra industria alimentare cominciano a essere
esportati con successo, insieme al modello di colazione all'italiana.

ANNI '90, CRESCE L'ONDA SALUTISTA - Soprattutto nella seconda metà
comincia ad affiorare una domanda di salute (si conia il termine
wellness ed esplode la moda del fitness), con conseguente diffusione
di prodotti integrali, dai biscotti con basso contenuto di grasso
(presenti anche prima ma molto meno diffusi) alle fette biscottate
integrali, al pane nero. Alcune aziende di prodotti per la prima
colazione decidono, con successo, di puntare proprio sul concetto del
'meno' (grassi, zuccheri) da una parte, e del 'più' (fibre)
dall'altra. Aumenta il consumo del miele e, contestualmente,
diminuisce quello del burro. Si preferisce latte scremato.

TRADIZIONE, INNOVAZIONE, SALUTE PER LA COLAZIONE DEL TERZO MILLENNIO -
E oggi come mangiano gli italiani a colazione? La fretta, che
caratterizza la vita contemporanea, continua a essere la vera nemica
della prima colazione degli anni Duemila. Se è vero che, secondo
l'indagine dell'Osservatorio Aidepi/Doxa, ancora oggi ben 7 milioni di
italiani saltano il primo pasto della giornata. Ma chi comincia bene -
35 milioni di italiani - fa invece colazione praticamente tutti i
giorni, a casa propria, concedendo il giusto tempo a questo momento
(più di un quarto d'ora), possibilmente in compagnia di amici o
familiari, con un occhio attento ai prodotti salutistici (li consumano
il 44% degli italiani), mangiando sempre qualcosa (non solo un caffè)
e concedendosi il più spesso possibile anche un po' di frutta fresca. (segue)

(Red-Mal/Adnkronos)
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(AdnKronos Salute) - Insomma, oggi per molti la colazione è un vero e
proprio rito che, a dispetto dei frenetici ritmi di vita a cui siamo
sottoposti, riunisce ogni giorno una famiglia su 3 al completo.
Inoltre, 8 volte su 10 figli e genitori mangiano gli stessi prodotti e
perfino le stesse marche. "La nostra cultura, in fatto di gastronomia,
è molto sensibile ai sapori della memoria. Ancora oggi - afferma
Marino Niola, dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli - ci
aiuta e ci tranquillizza il fatto di ritrovare sulla tavola della
prima colazione i sapori della tradizione. Una volta il pane era un
elemento fondamentale della colazione, lo è stato storicamente per
secoli. Oggi è affiancato da prodotti da forno - fette biscottate,
biscotti, cornetti, pancarré - che, come emerge anche dagli ultimi
studi sociologici fatti in materia, mantengono un'importanza decisiva
nel primo pasto della giornata".

Saldamente al primo posto troviamo i biscotti, scelti da 6 italiani su
10 (58%), seguiti da pane e/o fette biscottate, con o senza
marmellata, miele e creme spalmabili alla nocciola o al cacao (19%). A
seguire, più o meno a pari merito (tra il 7% e l'9% dei consensi), 3
gruppi di alimenti: cereali/muesli; merendine/brioches/ cornetti
confezionati e yogurt. Tra le bevande cresce il peso del tè (14%),
accanto ai più tradizionali latte (35%), caffè (33%) e
caffelatte/cappuccino (28%).

(Red-Mal/Adnkronos)
29-GEN-15 13:40


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