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giovedì 2 febbraio 2023

UCRAINA, LAVROV: CONSEGNE ARMI A KIEV AVRANNO UNA RISPOSTA (1)

 

GIOVEDÌ 02 FEBBRAIO 2023 12.20.08

UCRAINA, LAVROV: CONSEGNE ARMI A KIEV AVRANNO UNA RISPOSTA (1)

9CO1361598 4 EST ITA R01 UCRAINA, LAVROV: CONSEGNE ARMI A KIEV AVRANNO UNA RISPOSTA (1) (9Colonne) Mosca, 2 feb - In una lunga intervista al canale televisivo Russia 24 e alla RIA Novosti, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov è tornato a sottolineare che "Le consegne di nuove armi a Kiev incontreranno una risposta da parte di Mosca". "Se ora stiamo cercando di spostare l'artiglieria delle forze armate ucraine a una distanza che non costituisca una minaccia per i nostri territori, allora più armi a lungo raggio vengono fornite al regime di Kiev, più dovranno essere spostate lontano dai territori che fanno parte del nostro Paese", ha affermato Lavrov. Il capo della diplomazia di Mosca ha probabilmente voluto far intendere un obiettivo minimo irrinunciabile per il Cremlino affermando che lo sviluppo futuro degli eventi non potrà prescindere "da quelle realtà che sono sancite dalla nostra legislazione, dalla nostra costituzione. Quattro nuovi territori - due repubbliche popolari, due regioni - si sono uniti alla Russia a seguito di un referendum. Secondo me qui non ci sono dubbi", ha detto, facendo intendere che l'annessione delle autoproclamate repubbliche di Lugansk e Donetsk viene considerata da Mosca "senza ritorno". In ogni caso, ha spiegato ancora Lavrov, la Russia si sta impegnando per porre fine al conflitto, "ma qui non conta il fattore tempo, qui conta il fattore sostanza, il fattore qualità dei risultati che daremo alla nostra gente, a quella gente che vuole restare parte della cultura russa e che la giunta di Kiev per molti anni con l'incoraggiamento dell'Occidente ha privato di tutto ciò che è russo". (DEG - SEGUE) 021220 FEB 23 

GIOVEDÌ 02 FEBBRAIO 2023 12.20.22

UCRAINA, LAVROV: CONSEGNE ARMI A KIEV AVRANNO UNA RISPOSTA (2)

9CO1361599 4 EST ITA R01 UCRAINA, LAVROV: CONSEGNE ARMI A KIEV AVRANNO UNA RISPOSTA (2) (9Colonne) Mosca, 2 feb - Il ministro degli Esteri russo ha ribadito le accuse ai paesi dell'Alleanza atlantica secondo le quali "attraverso il regime di Kiev, tali nazioni stanno conducendo una guerra ibrida contro di noi. Siamo nel bel mezzo di una battaglia geopolitica, non ci sono dubbi", ha detto Lavrov, per il quale "Gli Stati Uniti e tutti i loro alleati occidentali che gli Usa hanno soggiogato intendono la democrazia come il diritto di imporre la loro concezione della democrazia". In tale ottica, a detta di Lavrov, la Moldavia potrebbe venire considerata una testa di ponte degli interessi occidentali come dimostrerebbe il fatto "che ha eletto un presidente desideroso di entrare a far parte della Nato. Il fatto che stiano sabotando il lavoro nel formato 5+1 sull'insediamento russo in Transnistria, testimonia il desiderio degli Stati Uniti e dell'Europa di creare una 'seconda Ucraina'" così come "si starebbe cercando di fare con la Georgia". Più in generale, per Lavrov "Si sta lavorando contro la Russia dove l'Occidente è presente nello spazio post-sovietico". Lavrov ha parlato anche dei rapporti con la Cina spiegando che "I legami bilaterali tra i due paesi sono di qualità superiore rispetto alle alleanze militari in senso classico, i migliori in tutti gli anni di esistenza di URSS, Cina e Russia". (deg) 021220 FEB 23 

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