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giovedì 23 marzo 2023

Ponte Stretto, Società geologi: ci sono emergenze molto più urgenti

 

GIOVEDÌ 23 MARZO 2023 16.16.07

Ponte Stretto, Società geologi: ci sono emergenze molto più urgenti

Ponte Stretto, Società geologi: ci sono emergenze molto più urgenti Ponte Stretto, Società geologi: ci sono emergenze molto più urgenti Dalla crisi idrica ai dissesti territoriali, al clima Roma, 23 mar. (askanews) - "La discussione sul collegamento stabile tra Calabria e Sicilia distoglie dalle emergenze territoriali molto più importanti che il Paese deve affrontare con un piano delle infrastrutture, necessario e visionario". Lo ha dichiarato Antonello Fiore, Presidente nazionale della società italiana di Geologia ambientale. "Crediamo nella modernità della tecnica e della scienza, crediamo nei progressi tecnologici, ma non per questo dobbiamo abbandonare la visione d'insieme che potrebbe offrire sviluppo e benessere al Paese, oltre che a mettere in sicurezza vite, infrastrutture e attività produttive, per rincorrere opere utili ma non indispensabili", aggiunge Fiore evidenziando come vi siano priorità come: "il collegamento stabile fra la Calabria e la Sicilia è un'opera d'arte complessa che richiederebbe studi indipendenti da affidare agli enti pubblici di ricerca e all'accademia. Tempi di studio molto lunghi, tempi di studio propedeutici alla progettazione che andando oltre una legislatura non possono diventare simbolo identificativo, anche se solo annunciato". "Abbiamo temi molto più urgenti da affrontare nell'immediatezza, dalle crisi idriche, alla mitigazione del dissesto geo-idrologico, dalla programmazione delle fonti di energia rinnovabile per una transizione verde, al contrasto alla desertificazione. Dobbiamo pensare alla messa in sicurezza del patrimonio edilizio e storico artistico, pubblico e privato, circa la sismicità del territorio. Molto del patrimonio edilizio di recente reso efficiente dal punto di vista energetico non è adeguatamente protetto dal rischio sismico". "Riteniamo - concludono i geologi - che ogni intervento debba essere inserto in una programmazione e pianificazione di più ampia ed elevata visione. Siamo contrari ai 'No ideologici', ma temiamo nello stesso modo i 'Sì ideologici" che possono produrre effetti molto più gravi in termini d'investimenti di risorse economiche pubbliche ed effetti sulla qualità dell'ambiente". Red/Rbr 20230323T161604Z

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