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giovedì 6 aprile 2023

UE-CINA: GLI INDUSTRIALI A VON DER LEYEN, 'DIVORZIO COSTEREBBE CARISSIMO'/ADNKRONOS =

 

GIOVEDÌ 06 APRILE 2023 11.53.12

UE-CINA: GLI INDUSTRIALI A VON DER LEYEN, 'DIVORZIO COSTEREBBE CARISSIMO'/ADNKRONOS =

ADN0357 7 EST 0 ADN EST NAZ UE-CINA: GLI INDUSTRIALI A VON DER LEYEN, 'DIVORZIO COSTEREBBE CARISSIMO'/ADNKRONOS = Bruxelles, 6 apr. - (Adnkronos) - I costi di un eventuale "decoupling", un divorzio tra l'economia europea e quella cinese, sarebbero ''molto elevati", ragion per cui per il Vecchio Continente sarebbe molto meglio "evitare" uno sganciamento dal Dragone. A sottolinearlo alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen sono stati i vertici della European Roundtable of Industrialists (Ert), un esclusivo 'club' bruxellese che riunisce presidenti e Ceo delle più importanti multinazionali europee, durante un incontro avvenuto il 18 gennaio scorso, secondo il resoconto della riunione, ottenuto dall'Adnkronos mediante una regolare richiesta di accesso agli atti. I nomi dei partecipanti all'incontro sono coperti da omissis, come fa spesso la Commissione invocando il diritto alla privacy degli esterni che vedono von der Leyen, quindi non sono certi. Sono però ipotizzabili, sulla base di altri dati disponibili: potrebbe trattarsi dell'attuale presidente dell'Ert, il presidente di Vodafone Group Jean-Francois van Boxmeer; del presidente di Volvo Ab (quella dei camion) Carl-Henric Svanberg; del presidente del consiglio di sorveglianza di Siemens Jim Hagemann-Snabe (indicato anche come presidente di Maersk, carica che ha lasciato da qualche tempo); del presidente dell'Istituto Ifo di Monaco di Baviera, Clemens Fuest. Svanberg e Hagemann-Snabe, in particolare (ammesso e non concesso che si tratti di loro), sono dei veri 'habituès' degli incontri con von der Leyen, fin dall'inizio del suo mandato: la presidente li consulta regolarmente dal 2020, come ha ricostruito l'Adnkronos, nei dettagli, il 27 novembre scorso. La presidente ha invitato i tre top manager e l'economista dell'Ifo per discutere con loro il discorso da lei tenuto il giorno prima al World Economic Forum di Davos, con il quale ha annunciato il piano industriale per attuare il Green Deal. I manager, ben consci dei pericoli che corre l'industria europea se la competizione tra Usa e Cina dovesse tracimare in sanzioni extraterritoriali sfruttando il potere del dollaro, hanno messo subito in chiaro che i costi di un 'disaccoppiamento' dalla Cina per l'economia europea sarebbero "enormi" e che andrebbero "evitati". (segue) (Tog/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 06-APR-23 11:53 NNNN

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