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lunedì 3 luglio 2023

LAVORO: L'INDAGINE, TROPPI OSTACOLI PER MADRI, 19% SI LICENZIA =

 


LUNEDÌ 03 LUGLIO 2023 20.26.54

LAVORO: L'INDAGINE, TROPPI OSTACOLI PER MADRI, 19% SI LICENZIA =

ADN1371 7 CRO 0 ADN CRO NAZ LAVORO: L'INDAGINE, TROPPI OSTACOLI PER MADRI, 19% SI LICENZIA = Distacco 30 punti tra uomo e donna, Italia indietro su media Ue per raggiungimento parità di genere Roma, 3 lug. - (Adnkronos) - In Italia le lavoratrici madri di età compresa tra i 25 e 54 anni sono il 57,4% contro l'88,2% dei padri. Il tasso di abbandono del lavoro delle lavoratrici si attesta al 19% e nella gran parte dei casi per ragioni collegate alle necessità di cura dei figli. Al basso tasso di occupazione femminile, però, non corrisponde un maggiore tasso di natalità e i due fenomeni non sembrano avere una correlazione lineare. In Italia, infatti, si registrano tassi di natalità sempre più bassi e al di sotto della media europea. Parallelamente, in Francia e in Germania, dove i tassi di natalità si mantengono stabili, l'occupazione femminile si attesta al 70,8%, quasi 13 punti in più rispetto all'Italia. Le ragioni di tale deficit occupazionale sono diverse: scarsità o non omogenea diffusione dei servizi per le famiglie, arretratezza culturale, parziale efficacia delle politiche attive, pay gender gap, asimmetria dei ruoli nella coppia e pregiudizi culturali diffusi. È quanto emerge dall'indagine 'Non sostenibilità del lavoro femminile in Italia', patrocinata da Nodus, Centro Studi economia sociale e Lavoro, ideata da Paola Caccia Dominioni, Head of HR & Organization di One Works e Bianca Pischetola, Social Studies della medesima multinazionale italiana che si occupa di Design e progettazione integrata, nell'ambito Infrastrutture, Aviation e Real Estate. I dati dell'indagine derivano da un campione di oltre mille donne intervistate sul tutto il territorio nazionale, madri con figli minorenni, lavoratrici e non. Un campione che non pretende di essere rappresentativo di tutte le sfaccettature della realtà italiana ma che ha permesso di tracciare alcune tendenze del nostro Paese in un periodo molto delicato come quello post pandemico. Le donne risultano più frequentemente titolari, rispetto ai colleghi uomini, di contratti precari, impieghi part time involontari o lavoro nero. Il part time involontario si attesta al 17% e il pay gender gap è pari al 16%. A due anni dal congedo di maternità una lavoratrice guadagna dal 10% al 35% in meno di quanto avrebbe guadagnato se non avesse avuto figli. Tra le lavoratrici intervistate molte dichiarano di voler lasciare il lavoro e di queste l'80,8% ha un impiego full time e il 19,2 % part time. Oltre il 95% del campione intervistato dichiara di avere in carico più del 50% del lavoro di cura della famiglia evidenziando una forte asimmetria dei ruoli di coppia, facendo così emergere una questione di natura culturale. (segue) (Cro/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 03-LUG-23 20:26 NNNN

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