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martedì 15 agosto 2023

In guerra. Il Ferragosto dà alla testa: euro-balle sulla Wagner in Polonia

 

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Giorgio Bianchi Photojournalist
NUOVOATLANTE
di Alessandro Orsini
In guerra. Il Ferragosto dà alla testa: euro-balle sulla Wagner in Polonia

Essendo Ferragosto, il lettore perdonerà l’ironia per riflettere criticamente sulle qualità intellettuali della classe dirigente dell’Unione europea nel momento più tragico della sua storia. Quando scoppia una guerra, l’emotività abbassa il livello dell’intelligenza collettiva divampando. Detto in termini poco accademici, quasi tutti diventano più stupidi. Oggi vorrei documentare questo abbassamento della soglia della razionalità parlando dell’ultima intervista del Corriere al premier polacco. Siccome le parole di Morawiecki sono stupefacenti, devo prima spiegare come sia stato possibile cadere così in basso.

Scoppiata la guerra, coloro che sono stati presentati in televisione come i “massimi esperti” di politica internazionale hanno rilasciato affermazioni che la ricerca empirica ha bollato inesorabilmente come “stupidaggini grottesche”. Chi occupa le posizioni apicali nel mondo dell’informazione in Italia ha detto o ripetuto: 1) che la Russia invade l’Ucraina per invadere l’Europa fino al Portogallo; 2) che la Russia andrà in bancarotta in tre settimane; 3) che i russi combattono a Bakhmut con le pale; 4) che la Nato non fornisce armi all’Ucraina; 5) che la Nato non ha mai cercato di assorbire l’Ucraina; 6) che la Nato non ha mai condotto alcuna guerra illegale; 7) che l’esercito russo è di cartone e Putin è privo di consensi.

Siccome queste frasi assurde sono state pronunciate da chi siede ai vertici di politica, università, stampa, radio e televisione, i media dominanti sono scesi sotto la soglia della decenza dell’intelligenza e hanno iniziato a pubblicare qualunque stupidaggine fino a toccare il fondo. Ricostruito il contesto generale, siamo pronti per il premier polacco.

Alla domanda: “Perché i mercenari del gruppo Wagner in Bielorussia sono una potenziale minaccia per la Polonia?”, Morawiecki ha addotto tre ragioni. La prima è che: “I combattenti Wagner rappresentano una minaccia perché potrebbero travestirsi da guardie di frontiera bielorusse e aiutare i migranti illegali a entrare in Polonia”. Insomma, i soldati della Wagner si travestirebbero da soldati polacchi senza che nessun soldato polacco si accorga dello stratagemma. Il che significa che Morawiecki sta ritraendo l’esercito polacco come l’esercito più stupido del mondo.

La seconda ragione è che i soldati della Wagner: “Potrebbero addestrare i migranti a provocare e attaccare i servizi polacchi”. In questo caso, Morawiecki ritrae come stupidi i migranti giacché reputa – obnubilato da orripilanti pregiudizi – che siano disposti a fare tutto ciò che viene chiesto loro, incluso buttarsi dalla finestra dietro richiesta del primo sconosciuto. E se i soldati della Wagner chiedessero ai migranti di farsi saltare in aria con le cinture esplosive o di farsi preti? Evidentemente, Morawiecki crede che i migranti siano esseri non umani, marionette senza capacità di discernimento, né valori.

La terza ragione – dice Morawiecki – è che i soldati della Wagner: “Potrebbero cercare di attraversare il confine fingendosi immigrati clandestini per poi tentare di destabilizzare il nostro Paese”. E, così, i soldati della Wagner destabilizzerebbero la Polonia senza armi da immigrati potendola destabilizzare con le armi da soldati.

Questo è il livello morale e intellettuale della classe dirigente dell’Unione europea nel tempo di una guerra ad alto potenziale nucleare. Buon ferragosto (si fa per dire).

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