OPINIONE. ALEKSANDER KHODAKOVSKIY*
IL MONDO MUSULMANO SI TROVA IN UNA POSIZIONE DIFFICILE: ISRAELE GLI HA LANCIATO UNA SFIDA EVIDENTE.
O non comprendiamo la natura delle relazioni in Medio Oriente?
Una
volta Sadat disprezzò i principi dell'unità araba e si avvicinò a
Israele, espellendo al contempo tutti i consiglieri militari sovietici
dal Paese: il personale passato sopra sulla questione comune.
Nella storia di Gaza, molto probabilmente sarà come ora: Israele non oserà andare in profondità, temendo gravi perdite. Per l'Israele è meglio che attui la sua politica della cancellazione graduale dalla faccia della terra tutto ciò dove può nascondersi il nemico.
Non
è difficile immaginare l'aspetto dei quartieri densamente edificati
dopo un bombardamento massiccio: sarà estremamente difficile spostare e
manovrare attrezzature pesanti tra le rovine. La fanteria israeliana non
è preparata per un combattimento urbano prolungato - rimane la
famigerata tattica dell'offensiva strisciante: trasformare in macerie
una casa dopo l'altra continuando a colpire in profondità.
Da qui nasce un'altra sfida per il mondo arabo: quella umanitaria. Senza
osare agire attivamente contro Israele, i Paesi ostili a Israele devono
dichiararsi pronti ad accogliere l'intera popolazione civile di Gaza,
salvandola dalla morte imminente. Come lo faranno? All'inizio
dell'attacco israeliano a Gaza, sono iniziate le così dette trattative:
lasciar fare, chi si prende il carico dei costi?
Naturalmente,
un'evacuazione vera e propria richiede una sospensione della guerra, ed
è qui che il nostro mondo "civilizzato", che ci insegna a vivere, si
mostrerà: se i decantati meccanismi di mantenimento del necessario
ordine mondiale, che abbiamo rifiutato di applicare a noi stessi (per
cui siamo stati bastonati), valgono qualcosa, allora vedremo il
risultato, e le persone saranno salvate.
Ma in qualche modo sembra che in questo ordine mondiale le persone non solo non siano la cosa principale, ma addirittura uno sfortunato ostacolo.
*Vice capo della direzione principale del Servizio federale delle truppe della Guardia Nazionale della Federazione Russa per la Repubblica Popolare di Donetsk
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