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lunedì 12 febbraio 2024

**SANITA': 'COSI' IMPARIAMO A DIFENDERCI', STORIE DI MEDICI DIVENTATI JUDOKA** =

 LUNEDÌ 12 FEBBRAIO 2024 12.40.19


**SANITA': 'COSI' IMPARIAMO A DIFENDERCI', STORIE DI MEDICI DIVENTATI JUDOKA** =


ADN0480 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **SANITA': 'COSI' IMPARIAMO A DIFENDERCI', STORIE DI MEDICI DIVENTATI JUDOKA** = Dal medico di base all’odontoiatra, in 143 camici bianchi di Monza e Brianza a lezione di autodifesa Roma, 12 feb. (Adnkronos Salute) - "Per me il rapporto con i pazienti era tutto. Invece, da loro ho preso pugni in faccia, insulti, parolacce, mi hanno aggredita e scaraventata a terra. Non contenti mi hanno vandalizzato anche l'automobile. Ho subìto finché ho potuto, ma le minacce sono poi arrivate alla mia famiglia. A quel punto ho denunciato tutto ai carabinieri. Da allora, ho dato le dimissioni da un determinato Comune e mi sono trasferita". Rossana Vivona, medico di medicina generale della provincia di Monza e Brianza, è uno dei 143 camici bianchi che lo scorso ottobre si è iscritta al super corso promosso dal presidente dell'Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Monza e Brianza, Carlo Maria Teruzzi, d'intesa e in collaborazione con la Questura. Obiettivo: insegnare le più elementari ma efficaci tecniche di autodifesa - verbali e fisiche - che non necessitano di particolare forza fisica per contrastare le aggressioni fisiche (1600 l'anno ai danni degli operatori sanitari, secondo gli ultimi dati Inail) e garantire una maggiore autotutela e sicurezza personale dei medici, spesso inermi. Tra gli insegnanti l'assistente capo coordinatore Danilo Bignone, già appartenente alle Fiamme Oro della Polizia di Stato, campione italiano assoluto di lotta, cintura nera di judo, allenatore di lotta e istruttore di arti marziali miste. Le lezioni si sono concluse a dicembre 2023 ma ''l'auspicio è che riprendano - si augura Vivona - perché sono utili e ormai necessarie. Gli insegnanti ti aiutano con strumenti di difesa, non solo di tipo manuale, per fermare l'aggressore, ma comprendono anche la cosiddetta de-escalation - racconta all'Adnkronos Salute - una serie di istruzioni verbali affinché l'aggressore venga calmato dalle nostre parole. Se solo avessi potuto seguire queste lezioni qualche anno fa, sicuramente la mia vicenda avrebbe preso un'altra piega''. Esperta in NeuroRadioDiagnostica, un passato in un reparto di medicina e poi la libera professione in neuroradiologia per molti anni, Vivona ha poi scelto "la medicina di base perché mi mancava il contatto con il paziente, ma rispetto al passato i pazienti sono diventati aggressivi, arroganti, provocatori, violenti verbalmente e non solo. Non è più la medicina a cui ero abituata". (segue) (Fil/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 12-FEB-24 12:40 NNNN

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