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lunedì 4 luglio 2011

Consiglio di Stato "...La sentenza impugnata, in accoglimento del ricorso proposto dagli attuali appellati, nella loro qualità di eredi dell'agente di Polizia di Stato ####################, ha annullato il decreto del Ministero dell'interno n. 914 del 6 agosto 1998, concernente il diniego delle istanze formulate dagli interessati, volte alla liquidazione dell'equo indennizzo, in dipendenza  della morte per causa di servizio...."


IMPIEGO PUBBLICO
Cons. Stato Sez. III, Sent., 31-05-2011, n. 3284
Fatto - Diritto P.Q.M.
Svolgimento del processo - Motivi della decisione
1.  La sentenza impugnata, in accoglimento del ricorso proposto dagli attuali appellati, nella loro qualità di eredi dell'agente di Polizia di Stato ####################, ha annullato il decreto del Ministero dell'interno n. 914 del 6 agosto 1998, concernente il diniego delle istanze formulate dagli interessati, volte alla liquidazione dell'equo indennizzo, in dipendenza  della morte per causa di servizio.
Il Ministero appellante contesta la decisione, mentre le parti intimate resistono al gravame.
2. L'amministrazione sostiene la piena legittimità del provvedimento impugnato in primo grado, incentrato sull'affermata carenza del nesso di causalità tra l'infermità accertata e  il servizio prestato dall'Agente C..
Al riguardo, il Ministero evidenzia che l'evento letale è derivato da un colpo accidentale partito dalla pistola dello stesso C., mentre questi, nel corso di un servizio di vigilanza a bordo di un'autovettura della Polizia, era intento a pulire l'arma. Pertanto, a  dire dell'appellante, il fatto sarebbe stato determinato unicamente dal  comportamento "incauto" dell'interessato, il quale avrebbe agito senza rispettate le ordinarie regole di diligenza.
3. L'appello è infondato.
L'atto impugnato in primo grado e i pareri da questo richiamato si limitano ad affermare, in modo del tutto generico, che l'Agente C. avrebbe operato "senza tener conto delle specifiche vincolanti norme di regolamentazione".
In tal modo, però, si trascura di considerare che  il collegamento tra la prestazione del servizio e l'evento dannoso non viene necessariamente meno in presenza di comportamenti colposi del dipendente, che abbiano influito, in parte, sulla dinamica concreta dei fatti.
Occorre accertare, infatti, se la condotta del dipendente sia stata idonea a spezzare qualsiasi connessione rilevante con la prestazione del servizio. Nella vicenda in esame non risulta dimostrato, in modo persuasivo, che l'asserita mancanza di diligenza, in  relazione all'utilizzo dell'arma in dotazione, abbia determinato l'interruzione del collegamento eziologico tra il servizio e l'evento letale.
Al contrario, il provvedimento in contestazione non solo omette un'approfondita motivazione di questo aspetto centrale della vicenda, ma trascura di attribuire adeguato rilievo ai circostanziati apporti istruttori (in particolare, la relazione del Dirigente Biagioli), da cui emerge che "l'avvenuta pulizia dell'arma può  essere considerata un'attività rivelatasi indispensabile al fine di rendere l'armamento individuale idoneo a far fronte a situazioni di emergenza connesse al servizio di vigilanza."
4. In definitiva, quindi, la sentenza impugnata merita conferma.
Le spese seguono la soccombenza e sono liquidate in dispositivo.P.Q.M.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza)
Respinge l'appello.
Condanna il Ministero dell'interno a rimborsare agli appellati le spese di lite, liquidandole in complessivi euro duemila.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.



CGAS "...I ricorrenti - già in servizio presso la Polizia di Stato o l'Arma dei carabinieri o il Corpo forestale dello Stato, con la qualifica di agente o di assistente dei rispettivi corpi - venivano poi immessi (il 4/11/1990 ed il 10/1/1992) nel ruolo regionale del Corpo forestale, a seguito del superamento del relativo concorso pubblico. Con successivi provvedimenti, i predetti conseguivano il riconoscimento, ai fini giuridici ed economici, ex art. 11 della L. n. 11/88 del servizio prestato presso i Corpi di polizia di provenienza. ..."

Cons. Giust. Amm. Sic., 19-05-2011, n. 380Fatto Diritto P.Q.M.
Svolgimento del processo
I ricorrenti - già in servizio presso la Polizia di Stato o l'Arma dei carabinieri o il Corpo forestale dello Stato, con la qualifica di agente o di assistente dei rispettivi corpi - venivano poi immessi (il 4/11/1990 ed il 10/1/1992) nel ruolo regionale del Corpo forestale, a seguito del superamento del relativo concorso pubblico.
Con successivi provvedimenti, i predetti conseguivano il riconoscimento, ai fini giuridici ed economici, ex art. 11 della L. n. 11/88 del servizio prestato presso i Corpi di polizia di provenienza. Ne conseguiva un incremento dell'indennità mensile pensionabile che veniva calcolata tenendo conto dell'anzianità complessiva maturata anche nell'Amministrazione di provenienza. Dopo l'entrata in vigore della L. n. 16/96, l'Amministrazione regionale non procedeva più tuttavia, per oltre un anno, ad adeguare l'indennità mensile pensionabile versata ai ricorrenti, che invano ne reclamavano la  corresponsione. In seguito detta indennità veniva concessa al solo ricorrente Ca., dal marzo 1999.
Con provvedimento di cui alle note assessoriali Dir. For.-Gruppo XII del 29 marzo 2000, l'Amministrazione riduceva la misura della indennità mensile pensionabile versata ai ricorrenti, avendone stabilito l'importo considerando la sola anzianità di servizio maturata nei ruoli regionali e non quella espletata nelle amministrazioni di provenienza.
Avverso tale provvedimento essi hanno proposto ricorso.
Con decisione n. 1528/2009 il T.A.R. di Palermo (sezione seconda) ha rigettato il ricorso, ritenendolo inammissibile per  difetto di giurisdizione.
Contro tale decisione i ricorrenti propongono appello.Motivi della decisione
Il ricorso è infondato.
Il giudice di prime cure ha esattamente ricostruito il quadro normativo di riferimento circa la giurisdizione in  subiecta materia.
L'art. 63, comma 1 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165,  stabilisce che "sono devolute al giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, tutte le controversie relative ai rapporti di lavoro  alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, ad eccezione di quelle relative ai rapporti di lavoro di cui al  comma 4, incluse le controversie concernenti l'assunzione al lavoro, il  conferimento e la revoca degli incarichi dirigenziali e la responsabilità dirigenziale, nonché quelle concernenti le indennità di fine rapporto, comunque denominate e corrisposte, ancorché vengano in questione atti amministrativi presupposti".
L'art. 3, comma 1 del medesimo decreto stabilisce  a sua volta quali rapporti rimangono disciplinati dai rispettivi ordinamenti (e sono perciò eventualmente sottratti alla giurisdizione ordinaria) e tra essi include quelli relativi al "personale militare e alle forze di polizia di Stato".
Ora, gli appartenenti al Corpo forestale della Regione siciliana non possono essere assimilati agli agenti del Corpo forestale statale.
Il fatto che, ai sensi della legge regionale 6 aprile 1996, n. 16, il Corpo forestale regionale svolga nell'ambito del territorio regionale le funzioni e i compiti attribuiti in campo nazionale al Corpo forestale dello Stato, è irrilevante. L'attribuzione di funzioni simili non implica di per sé una assimilazione anche sotto il profilo della qualità del soggetto che ne è investito, presupponendo la investitura nella qualità la potestà relativa nel soggetto che dovrebbe attribuirla. E certo la Regione non può ritenersi titolare della potestà di costituire "forze militari" o di "polizia" in tutto assimilate, nella posizione, a quelle statali.
Come il giudice di prime cure ha esattamente osservato: "Ne è conferma la recentissima sentenza della Corte Costituzionale n. 40 del 20 febbraio 2007, che ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale della delibera legislativa approvata dall'Assemblea regionale siciliana il 20 gennaio 2006 (disegno di legge n. 1095,  stralcio 12°), recante "riproposizione di norme concernenti il personale del Corpo forestale della Regione". In tale sentenza si afferma, in particolare, che non è possibile sottrarre il Corpo forestale alla contrattazione collettiva e che "al personale del Corpo forestale regionale si applica il contratto dei dipendenti regionali". Peraltro, negli stessi termini si è espresso il legislatore regionale con l'art. 1, comma 6, della legge regionale 27 febbraio 2007, n. 4 "Riproposizione di norme concernenti il personale del Corpo forestale della
Regione"".
L'assimilazione, sul piano sostanziale, delle competenze amministrative del Corpo non può avere perciò ricadute od implicazioni in punto di applicazione della norma sul riparto di giurisdizione, posto che quest'ultima definisce il suo ambito di applicazione soggettivo non in relazione a soggetti che "svolgano attività di polizia", ma con riferimento al "personale militare" e alle "Forze di polizia di Stato" (espressioni insuscettibili per natura di interpretazione estensiva su base analogica).
Né può trovare applicazione, nella fattispecie, l'art. 69, comma 7, del citato D.Lgs. n. 165/2001,  in quanto - anche questo il giudice ha esattamente osservato - il regime transitorio del riparto di giurisdizione ivi previsto attribuisce  al giudice amministrativo, in funzione di giudice del lavoro, le controversie relative a questioni attinenti al periodo del rapporto di lavoro successivo al 30 giugno 1998, mantenendo alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo solo quelle che siano state proposte, a pena di decadenza, entro il 15 settembre 2000. I provvedimenti impugnati sono stati comunicati con note assessoriali del 29/3/2000. Sono dunque relativi ad un periodo del rapporto di lavoro successivo al 30 giugno 1998.
La decisione del giudice in ordine alla giurisdizione appare dunque ineccepibile e va perciò confermata.
Ritiene altresì il Collegio che ogni altro motivo  od eccezione di rito e di merito possa essere assorbito in quanto ininfluente ed irrilevante ai fini della presente decisione.
Va ribadito, come già operato in prime cure, che sussistono giusti motivi per compensare le spese.P.Q.M.
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana in sede giurisdizionale, definitivamente pronunciando,  rigetta il ricorso in appello di cui in epigrafe, confermando per l'effetto la sentenza impugnata.
Compensa le spese.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'Autorità Amministrativa.
Così deciso in Palermo il 24 febbraio 2011 dal Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana in sede giurisdizionale, in camera di consiglio, con l'intervento dei signori: Luciano Barra Caracciolo, Presidente, Guido Salemi, Gabriele Carlotti, Pietro Ciani, Alessandro Corbino, estensore, componenti.
Depositata in Segreteria il 19 maggio 2011.



TAR "...I ricorrenti, tutti appartenenti ed ex appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza ed all'Arma dei Carabinieri, deducono la violazione della legge n. 121/81 e della legge n. 216/92, sostenendo il loro diritto ad ottenere, a far tempo dall'entrata in vigore della legge n. 121/81, l'equiparazione, ai fini retributivi, all'omologo personale della Polizia di Stato,  previa ricostruzione delle singole carriere, la corresponsione delle differenze retributive arretrate, e con la conseguente riliquidazione, per coloro cessati dal servizio, dell'indennità di buonuscita...."



T.A.R. Lazio Roma Sez. I bis, Sent., 19-05-2011, n. 4415
Fatto Diritto P.Q.M.
Svolgimento del processo
Con  atto notificato il 18 ottobre 1995, depositato nei termini, il Sig. #################### e gli altri indicati in epigrafe del ricorso hanno proposto gravame  per l'accertamento del loro diritto ad ottenere a far data dall'entrata  in vigore della legge 121/81 il trattamento erogato ai sovrintendenti ed ispettori di polizia e, limitatamente a coloro che sono cessati dal servizio, ad ottenere la riliquidazione dell'indennità di buonuscita.
I ricorrenti, tutti appartenenti ed ex appartenenti al Corpo della Guardia di Finanza ed all'Arma dei Carabinieri, deducono la violazione della legge n. 121/81 e della legge n. 216/92, sostenendo il loro diritto ad ottenere, a far tempo dall'entrata in vigore della legge n. 121/81, l'equiparazione, ai fini retributivi, all'omologo personale della Polizia di Stato,  previa ricostruzione delle singole carriere, la corresponsione delle differenze retributive arretrate, e con la conseguente riliquidazione, per coloro cessati dal servizio, dell'indennità di buonuscita.
Le Amministrazioni intimate si sono formalmente costituite in giudizio a mezzo dell'Avvocatura Generale dello Stato, la quale non ha prodotto alcun scritto difensivo.
Si è parimenti costituito in giudizio l'Istituto Nazionale di Previdenza per i dipendenti dell'Amministrazione pubblica, la cui difesa contesta la fondatezza del ricorso.
Alla pubblica udienza del 2 marzo 2011 la causa è passata in decisione.Motivi della decisione
Il ricorso non si appalesa fondato.
Va, infatti, precisato che, alla luce della normativa succedutosi nel tempo così come interpretata dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale e del giudice amministrativo, il diritto alla equiparazione tra appartenenti all'Arma dei Carabinieri ed alla Guardia di Finanza e quelli della Polizia di Stato non sorge per effetto della legge n. 121 del 1981,  ma, per quanto concerne la concreta individuazione della corrispondenza  tra gradi e qualifiche ed i connessi effetti retributivi, solo ed esclusivamente ad opera della legge n. 216 del 1992,  nei precisi termini in cui questa ha provveduto ad attribuire i relativi benefici con esatta determinazione anche degli aspetti cronologici. Va, peraltro, aggiunto che i benefici in questione non riguardano il personale collocato a riposo in quanto la legge non ha finalità perequative (cfr. Corte Costituzionale, sentenza n. 178 del 1995).
Va, inoltre, osservato che, nell'ambito della legge n. 216 del 1992,  si prevede una diversa decorrenza del trattamento economico in questione fra i sottufficiali che hanno ottenuto una pronuncia giurisdizionale favorevole al momento della entrata in vigore del decretolegge, ai quali si riconosce l'equiparazione in oggetto con effetto retroattivo, ed i sottufficiali che non l'hanno ottenuta, in quanto non ricorrenti, ai quali riconosce l'equiparazione solo dal 1 gennaio 1992.
Peraltro su tale circostanza la Corte Costituzionale con la decisione n. 455 del 1993 ha precisato che la scelta del legislatore di introdurre una disciplina differenziata tra la  posizione dei ricorrenti e quella dei non ricorrenti, per quanto attiene al computo delle competenze arretrate, non è affetta di censure di arbitrarietà o irragionevolezza, anche alla luce del rilievo che il principio di equilibrio del bilancio assume nella ponderazione degli interessi riservata al legislatore.
Né può, inoltre, giovare alle ragioni dei ricorrenti la sentenza n. 277 del 1991 della Corte Costituzionale che, come lo stesso Giudice delle Leggi ha successivamente più volte ribadito, si è limitata esclusivamente a dichiarare l'illegittimità costituzionale dell'art. 43, comma diciassettesimo, della legge 1 aprile 1981, n. 121 (Nuovo ordinamento dell'amministrazione della pubblica sicurezza), della tabella C, allegata a detta legge, nonché della nota in calce alla  tabella, esclusivamente "nella parte in cui non includono le qualifiche  degli ispettori di polizia, così omettendo l'individuazione della corrispondenza con le funzioni connesse ai gradi dei sottufficiali dell'Arma dei Carabinieri"; in nessuno dei suoi contenuti tale decisione  ha previsto che tutti gli appartenenti al ruolo dei sovrintendenti dei CC. o della Polizia di Stato svolgessero identità di funzioni e
dovessero essere inquadrati all'interno di un unico ruolo, dovendo di conseguenza escludersi che dalla predetta sentenza possa dedursi o configurarsi un qualsiasi intervento additivo - del resto espressamente dichiarato precluso nella fattispecie - o che vi sia alcuna statuizione sulla corrispondenza di determinate funzioni o determinazione di retribuzione spettante a taluni  sottufficiali dell'Arma dei Carabinieri con quelli della Polizia di Stato,  essendo stati riconosciuti fondati solo i profili di contraddittorietà,  irragionevolezza e di omissione di scelta legislativa (cfr. in tal senso, C. Cle, ord. N. 439 del 2001).
Può, pertanto, concludersi nel senso che la tendenziale omogeneità dei trattamenti economici del personale delle Forze Armate e quello delle Forze di Polizia, perseguita dal legislatore  sin dalla legge n. 121 del 1981,  non può comportare per il periodo anteriore al 1 gennaio 1992 il riconoscimento dell'identità di posizioni economiche in ragione della differenza di funzioni e di compiti previsti nei rispettivi ordinamenti,  apparendo quindi priva di fondamento la prospettata questione di legittimità costituzionale della legge n. 216/92.
Conclusivamente il ricorso va respinto, mentre le spese seguono la soccombenza e vengono liquidate come da dispositivo.P.Q.M.
definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo respinge.
Condanna i ricorrenti in solido al pagamento delle spese del presente giudizio che liquida in complessivi Euro 10.000,00 (diecimila), di cui, euro 5000,00 (cinquemila,00) a favore dei  Ministeri del Tesoro e della Difesa e euro 5000,00 (cinquemila,00) a favore dell'Inpdap.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.



domenica 3 luglio 2011

MANOVRA: CAMUSSO, SU PENSIONI MOBILITAZIONE IL 15 - MANOVRA: CRAXI (PSI), DESTRA RAPACE TOCCA LE PENSIONI - MANOVRA: CAMUSSO, LA PAGHINO ANCHE GRANDE RICCHEZZA E RENDITE

MANOVRA: CAMUSSO, SU PENSIONI MOBILITAZIONE IL 15

(ANSA) - ROMA, 3 LUG - La Cgil ''ha preannunciato una
mobilitazione del 15 del sindacato pensionati: sara' una
mobilitazione di tutti i territori per le pensioni, ma anche per
la sanita' e' sui temi della crescita''. Lo ha detto il
segretario generale della Cgil, Susanna Camusso che,
intervistata dal Tg3, conferma la mobilitazione del sindacato
sui temi della manovra economica. (ANSA).

CHI
03-LUG-11 19:27 NNNN
MANOVRA: CRAXI (PSI), DESTRA RAPACE TOCCA LE PENSIONI =
(AGI) - Roma, 3 lug - "Nella manovra economica, andare a
toccare le pensioni effettivamente e' un'ipotesi che rasenta la
neurodeliri". E' quanto afferma in una nota Bobo Craxi, del
Partito socialista italiano, commentando i provvedimenti
economici decisi in questi gironi dal Governo. "E' un'idea
iniqua e ingiusta", aggiunge, "che mostra il volto piu' rapace
della destra economica la quale, dopo aver fatto danni, adesso
domanda sacrifici".(AGI)
Mal
031929 LUG 11

NNNN
Pensioni/ Camusso: Vera Ingiustizia, si colpisce ceto medio
Pronti mobilitazione per volta manovra fatta di tagli su persone

Roma, 3 lug. (TMNews) - Il blocco della rivalutazione delle
pensioni previsto in manovra colpisce i ceti e medi e questo
rappresenta una "grande ingiustizia". Lo ha detto il segretario
della Cigl, Susanna Camusso, che in un'intervista al Tg3 ha
confermato che il sindacato è pronto alla mobilitazione.

"Quando si parla di 1.400 euro lordi - ha spiegato - si sta
parlando di pensioni intorno ai mille euro, che sono le pensioni
degli operai professionali che sono andati in pensione dopo 40
anni di lavoro, degli impiegati" insomma di "quel famoso ceto
medio che bisognerebbe salvaguardare sul piano dei redditi e
consumi, che ha già avuto in questi anni una riduzione delle
pensioni. Perché tutti danno per scontato che le pensioni siano
rivalutate sulla base dell'inflazione effettiva, ma non è così.
Vengono rivalutate parzialmente, quindi sono pensioni già
penalizzate, pensioni con cui si fa fatica. Non devo ricordare
che spesso sono anche quelle pensioni che servono anche a
proteggere i figli che non trovano lavoro. E' quindi mi pare che
sia una grande ingiustizia".

"Noi abbiamo preannunciato una mobilitazione il 15 a partire
dal sindacato dei pensionati - ha sottolineato Camusso - ma non
solo. Pensiamo a una mobilitazione su tutto il territorio che
ovviamente guarda al tema delle pensioni, ma anche alla sanità,
all'assenza di politiche per la crescita. C'è una manovra fatta
ancora una volta di tagli e di ricadute sulle persone".

Bac

031929 lug 11MANOVRA: CAMUSSO, SU PENSIONI MOBILITAZIONE IL 15 (2)

(ANSA) - ROMA, 3 LUG - Il segretario della Cgil ha quindi
sottolineato l'iniquita' della manovra per quanto riguarda il
taglio alle rivalutazioni pensionistiche:''quando si parla dei
mille e quattrocento euro si parla di mille euro netti. Sono le
pensioni di operai, impiegati che spesso hanno raggiunto i 40
anni di lavoro, quel famoso ceto medio che bisognerebbe
salvaguardare sul piano dei redditi e quindi dei consumi. Si
tratta di un ceto che e' stato gai' penalizzato con riduzioni
delle pensioni che spesso gli servono anche a proteggere figli
disoccupati''.
Per trovare risorse per fare la manovra ''noi diciamo da lungo
tempo innanzitutto che per prendere soldi bisogna rimettere in
moto la crescita. E poi si deve prendere a chi guadagna di
piu'''osserva ancora il segretario della Cgil che aggiunge:
''non e' vero che non ci sono situazioni dove non si potrebbero
trovare risorse quando il 10% famiglie italiane detiene il 47%
della ricchezza nazionale''. Per questo, conclude Camusso, ''noi
diciamo che serve un riequilibrio. Si colpisca chi ha
determinato questa crisi e si utilizzino le risorse per far
stare meglio chi sta peggio e per far ripartire la crescita''.
(ANSA).

CHI/CHI
03-LUG-11 19:47 NNNNMANOVRA: CAMUSSO, LA PAGHINO ANCHE GRANDE RICCHEZZA E RENDITE =
(AGI) - Roma, 3 lug. - "Da lungo tempo diciamo che per avere i
soldi della manovra bisogna intanto mettere in moto la
crescita, se no serviranno sempre piu' soldi, non bastera' mai
ai fini del rientro del debito. Si potrebbe per esempio
chiedere qualcosa a chi ha guadagnato in questa stagione o a
chi paga molto meno, pensiamo alle grandi ricchezze, ai grandi
patrimoni, alle transazioni finanziarie, alle rendite
finanziarie". Lo ha detto Susanna Camusso, segretario generale
della Cgil, intervistata questa sera dal Tg3 a proposito della
manovra economica del governo e alla domanda su dove il
ministro Tremonti avrebbe dovuto prendere i soldi per la
manovra. "Non e' vero che non ci sono situazioni nel nostro
Paese dove si potrebbero trovare delle risorse: basta pensare -
ha ricordato la Camusso - che il 10 per cento delle famiglie in
Italia detiene il 47 per cento della ricchezza nazionale e sono
mediamente persone che rischiano di pagare meno tasse di quelle
che paga un lavoratore dipendente della prima fascia. Allora
abbiamo detto intanto si riequilibrino i costi, si contribuisca
tutti. Lo fanno gia' i lavoratori dipendenti e le pensioni, lo
faccia anche chi non lo fa. Si colpisca chi ha determinato
questa crisi, per esempio tutto il modello della finanza, e
queste risorse le si utilizzi per far stare un po' meglio chi
non sta bene e anche per fare un po' di crescita, che e' la
cosa necessaria". Quanto al capitolo pensioni, il segretario
generale della Cgil ha sostenuto che "quando si parla di 1400
euro lordi si sta parlando di pensioni intorno ai mille euro,
che sono le pensioni degli operai professionali dopo 40 anni di
lavoro, sono gli impiegati, e' quel famoso ceto medio che
bisognerebbe salvaguardare sul piano dei redditi e dei consumi
che hanno gia' avuto in questi anni una riduzione delle loro
pensioni perche' tutti danno per scontato che le pensioni siano
rivalutate sulla base dell'inflazione effettiva ma non e'
cosi', vengono rivalutate parzialmente e quindi sono pensioni
gia' penalizzatete e con cui si fa fatica". Pensioni - ha
aggiunto - "non devo ricordare che spesso sono quelle pensioni
che servono anche a proteggere figli che non trovano il lavoro
e nuovi disoccupati e quindi mi pare che ci sia una grave
ingiustizia". E a proposito della mobilitazione sul tema
specifico, "abbiamo preannunciato una mobilitazione il 15 a
partire dal sindacato dei pensionati, ma non solo: pensiamo a
una mobilitazione in tutti i territori che ovviamente guarda al
tema delle pensioni ma guarda anche alla sanita', all'assenza
di politica dela crescita. C'e' una manovra che ancora una
volta e' fatta di tagli e di ricadute sulle persone". (AGI)
Vic
031959 LUG 11

NNNN

Pensioni/ Damiano (Pd): Tremonti colpisce operai e non i ricchi

MANOVRA: DAMIANO, SU PENSIONI TREMONTI COLPISCE OPERAI NON RICCHI =
(AGI) - Roma, 3 lug. - "Forse Tremonti non lo sa, ma toccare
pensioni da 1400 euro lordi mensili vuol dire non colpire i
redditi dei cittadini piu' ricchi, ma quelli degli operai". Lo
afferma Cesare Damiano, capogruppo Pd in commissione Lavoro
della Camera. "Significa diminuire del 55% una indicizzazione
gia' debolmente collegata all'andamento del costo della vita di
pensioni nette mensili di 1050 euro, guadagnate duramente dopo
35/40 anni di lavoro di fabbrica. Non c'e' che dire: una
eccellente manovra all'insegna dell'equita'! Per questo
chiediamo il ritiro di queste misure e una profonda correzione
di una manovra caratterizzata dalla mancanza di efficacia ai
fini dello sviluppo nel Paese e dall'ingiustizia sociale. Il
tema delle pensioni non puo' essere, ancora una volta, oggetto
di un decreto ma deve passare al vaglio preventivo della
concertazione con le parti sociali". (AGI)
Ted
031802 LUG 11

NNNN
 
Pensioni/ Damiano (Pd): Tremonti colpisce operai e non i ricchi
Ritirare misure, questo tema deve essere discusso parti sociali

Roma, 3 lug. (TMNews) - "Forse Tremonti non lo sa, ma toccare
pensioni da 1.400 euro lordi mensili vuol dire non colpire i
redditi dei cittadini pi ricchi, ma quelli degli operai". Lo ha
detto in una nota Cesare Damiano, capogruppo Pd in commissione
Lavoro della Camera.

"Significa - ha aggiunto - diminuire del 55% una indicizzazione
gi debolmente collegata all`andamento del costo della vita di
pensioni nette mensili di 1050 euro, guadagnate duramente dopo
35/40 anni di lavoro di fabbrica. Non c` che dire: una
eccellente manovra all`insegna dell'equit! Per questo chiediamo
il ritiro di queste misure e una profonda correzione di una
manovra caratterizzata dalla mancanza di efficacia ai fini dello
sviluppo nel Paese e dall`ingiustizia sociale. Il tema delle
pensioni non pu essere, ancora una volta, oggetto di un decreto
ma deve passare al vaglio preventivo della concertazione con le
parti sociali".


Red/Bac

031813 lug 11

DI PIETRO, VERTICI RAI RIAPRANO DIALOGO CON SANTORO

SANTORO: DI PIETRO, NO CONFLITTO INTERESSI, RAI RIAPRA DIALOGO =
(AGI) - Roma, 3 lug. - "Da quando Berlusconi e' in politica, in
Italia si parla continuamente di conflitto di interessi, ma
come se fosse una formuletta che non significa niente di
concreto. Non e' cosi'. Il conflitto di interessi non e'
filosofia: e' una cosa molto materiale e lo abbiamo visto bene
negli ultimi giorni, quando Berlusconi ha usato il potere che
gli da' stare al governo per bloccare la firma del contratto
fra Michele Santoro e La7 e impedire cosi' che una televisione
concorrente della sua Mediaset diventasse troppo forte". Lo
scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori, Antonio
Di Pietro, che aggiunge: "Come hanno raccontato lo stesso
Santoro e 'Il Fatto quotidiano', fino alla presentazione della
bozza della manovra economica l'accordo tra il conduttore e la
rete di proprieta' Telecom era cosa fatta. Per fortuna il
proprietario di Mediaset, Silvio Berlusconi, puo' sempre
contare sull'aiuto del presidente del consiglio, Berlusconi
Silvio. Nella manovra ha infilato una norma che poteva costare
a Telecom moltissimo. I proprietari de La7 si sono messi paura
e hanno mandato a gambe per aria l'accordo con Santoro. Manco a
dirlo, appena saltata l'intesa fra La7 e il conduttore la norma
strangola Telecom e' scomparsa dalla manovra. Questo e' il
conflitto di interessi - prosegue Di Pietro - e non credo che i
cittadini italiani, che ne sono la vittima principale, lo
sopporteranno ancora a lungo. Alla festa della Fiom di Bologna
il programma dello stesso Santoro 'Tutti in piedi, entra il
lavoro', diffuso grazie a una piattaforma multimediale, e'
stato seguito da 2 milioni di persone e su Internet ci sono
stati 10 milioni di accessi, come era gia' successo un anno fa
per 'Rai per una notte'. E' segno che se le cose non
cambieranno saranno gli stessi cittadini a organizzarsi da
soli, grazie alla Rete, per liberarsi dal duopolio
Rai-Mediaset". "Anche per questo - dice ancora il presidente
dell'IdV - io mi auguro che i vertici della Rai abbiano ora un
soprassalto di ragionevolezza oltre che di dignita' e riaprano
il dialogo con Santoro e con tutti gli altri conduttori che
sono la ricchezza dell'azienda pubblica. Lo devono fare non
solo per il bene dei cittadini e della liberta' d'informazione,
ma anche nello stesso interesse dell'azienda". "La politica
dovra' pero' decidersi a fare la propria parte. Per questo noi
dell'IdV insistiamo e insisteremo senza tregua perche' nella
prossima legislatura, se il centrosinistra sara' al governo, si
vari una riorganizzazione del servizio pubblico che tenga
finalmente i partiti lontani dalla Rai e contestualmente una
legge rigorosa sul conflitto di interessi", conclude Di Pietro.
(AGI)
Ted
031252 LUG 11

NNNN
TV: TI MEDIA, RICHIESTA SANTORO VIOLAVA REGOLE INTERNE =
'PONEVA INGIUSTIFICATI RISCHI LEGALI DI NATURA PENALE E CIVILE'

Roma, 3 lug. (Adnkronos) - La rottura delle trattative con
Michele Santoro, ''e' dovuta alla richiesta continua e perentoria
effettuata da Santoro di riservarsi il diritto, una volta individuato
il tema della trasmissione, di modificare, anche in senso profondo,
l'eventuale 'premessa', gli ospiti in studio, la scaletta, i filmati
da trasmettere e quanto altro fosse necessario per gestire in totale
autonomia il programma da Lui condotto, senza alcun ragionevole
preavviso (erano stati concessi solo alcuni minuti)''. A precisarlo in
una nota e' la stessa Telecom Italia Media in merito alle
''illazioni''contenute nell'articolo de Il Fatto Quotidiano dello
scorso 2 luglio.

Questa richiesta, sottolinea ancora TI Media, ''che viola le
regole interne, gia' ampiamente rappresentate a Santoro, che
presiedono i rapporti con tutti i volti della rete, pone
ingiustificati rischi legali di natura penale e civile (solo questi in
parte manlevabili) in capo all'Editore che non si e' ritenuto di
correre''.

L'offerta ''generosa'' di Enrico Mentana di includere il
programma di Michele Santoro nella testata giornalistica, sottolinea
ancora TI Media, ''al fine di alleviare i rischi dell'Editore, e'
stata dallo stesso rifiutata poiche' considerata 'artificiosa'''.
(segue)

(Sec-Eca/Ct/Adnkronos)
03-LUG-11 13:04

SANTORO: TI MEDIA, RICHIESTE PERENTORIE DIETRO ROTTURA =
(AGI) - Roma, 3 lug. - "La rottura delle trattavie e' dovuta a
alla richiesta continua e perentoria effettuata dal dott.
Michele Santoro di riservarsi il diritto, una volta individuato
il tema della trasmissione, di modificare, anche in senso
profondo, l'eventuale "premessa", gli ospiti in studio, la
scaletta, i filmati da trasmettere e quanto altro fosse
necessario per gestire in totale autonomia il programma da Lui
condotto, senza alcun ragionevole preavviso (erano stati
concessi solo alcuni minuti)". Lo comunica Ti Media a proposito
del mancato accordo con il giornalista e conduttore televisivo
per il programma Annozero su La7. "Questa richiesta, che viola
le regole interne - spiega ancora Ti Media - gia' ampiamente
rappresentate al dott. Santoro che presiedono i rapporti con
tutti i volti della rete, pone ingiustificati rischi legali di
natura penale e civile (solo questi in parte manlevabili) in
capo all'Editore che non si e' ritenuto di correre. L'offerta
generosa del dott. Enrico Mentana di includere il programma del
dott. Santoro nella testata giornalistica, al fine di alleviare
i rischi dell'Editore, e' stata dallo stesso rifiutata poiche'
considerata 'artificiosa'. In merito al collegamento fra quanto
previsto nella "finanziaria" e la decisione di TI Media di
interrompere le trattative, si conferma che le opinioni delle
parti sulla gestione operativa dei rapporti fra l'Autore e
l'Editore, cosi' come rappresentato in precedenza, sono
risultate inconciliabili ben prima che fosse emessa la bozza di
'finanziaria'". Dunque, precisa ancora Ti Media, quanto
affermato da organi di stampa "e' privo di fondamento reale".
Gia' nel corso della presentazione del palinsesto autunnale di
LA7, svoltasi il 23 giugno scorso, l'Amministratore Delegato di
Telecom Italia Media Giovanni Stella, con riferimento alle
trattative con il dott. Santoro, aveva dichiarato testualmente:
"La trattativa con Santoro e' ancora in corso. Trovare un
accordo con Santoro non e' facile perche' e' un autore e volto
di rete che ha un suo pregio molto importante e che quindi
vuole avere delle tutele e delle caratteristiche proprie. Dal
punto di vista economico non ci sono problemi [?] Stiamo
discutendo altri temi del contratto. Credo che presto usciremo
con un annuncio per verificare se abbiamo poi effettivamente
trovato questo accordo oppure no". (AGI)
com/Mld
031313 LUG 11

NNNNTV: DI PIETRO, VERTICI RAI RIAPRANO DIALOGO CON SANTORO =

Roma, 3 lug. (Adnkronos) - ''Da quando Berlusconi e' in
politica, in Italia si parla continuamente di conflitto di interessi,
ma come se fosse una formuletta che non significa niente di concreto.
Non e' cosi'. Il conflitto di interessi non e' filosofia: e' una cosa
molto materiale e lo abbiamo visto bene negli ultimi giorni, quando
Berlusconi ha usato il potere che gli da' stare al governo per
bloccare la firma del contratto fra Michele Santoro e La7 e impedire
cosi' che una televisione concorrente della sua Mediaset diventasse
troppo forte''. Lo scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei
Valori, Antonio Di Pietro.

''Come hanno raccontato lo stesso Santoro e 'Il Fatto
quotidiano', fino alla presentazione della bozza della manovra
economica l'accordo tra il conduttore e la rete di proprieta' Telecom
era cosa fatta. Per fortuna il proprietario di Mediaset, Silvio
Berlusconi, puo' sempre contare sull'aiuto del presidente del
consiglio, Berlusconi Silvio. Nella manovra ha infilato una norma che
poteva costare a Telecom moltissimo. I proprietari de La7 si sono
messi paura e hanno mandato a gambe per aria l'accordo con Santoro.
Manco a dirlo, appena saltata l'intesa fra La7 e il conduttore la
norma strangola Telecom e' scomparsa dalla manovra''. (segue)

(Pol/Ct/Adnkronos)
03-LUG-11 13:12

NNNNTV: TI MEDIA, RICHIESTA SANTORO VIOLAVA REGOLE INTERNE (2) =

(Adnkronos) - In merito al collegamento fra quanto previsto
nella cosidetta 'finanziaria' e la decisione di TI Media di
interrompere le trattative, sottolinea ancora la societa', ''si
conferma che le opinioni delle parti sulla gestione operativa dei
rapporti fra l'Autore e l'Editore, cosi' come rappresentato in
precedenza, sono risultate inconciliabili ben prima che fosse emessa
la bozza di 'finanziaria', dunque le illazioni formulate da 'Il Fatto
Quotidiano' sono prive di fondamento reale''.

Gia' nel corso della presentazione del palinsesto autunnale di
LA7, svoltasi il 23 giugno scorso, sottolinea TI Media,
''l'Amministratore Delegato di Telecom Italia Media Giovanni Stella,
con riferimento alle trattative con Santoro, aveva dichiarato
testualmente: 'La trattativa con Santoro e' ancora in corso. Trovare
un accordo con Santoro non e' facile perche' e' un autore e volto di
rete che ha un suo pregio molto importante e che quindi vuole avere
delle tutele e delle caratteristiche proprie. Dal punto di vista
economico non ci sono problemi […] Stiamo discutendo altri temi del
contratto. Credo che presto usciremo con un annuncio per verificare se
abbiamo poi effettivamente trovato questo accordo oppure no'''.

(Sec-Eca/Ct/Adnkronos)
03-LUG-11 13:14

NNNNTV: TI MEDIA, NESSUN LEGAME TRA NO A SANTORO E FINANZIARIA

(ANSA) - ROMA, 3 LUG - ''Le illazioni formulate da 'Il Fatto
Quotidiano' sono prive di fondamento reale''. E' quanto si legge
in una nota di TI Media, editore di La7, in risposta
all'articolo apparso sul quotidiano di ieri, dal titolo ''Il
governo salva Telecom e La7 rompe con Santoro'', nel quale si
leggeva che ''nella bozza di finanziaria compariva una norma che
toglieva il controllo della rete a Telecom, poi scomparsa dalla
manovra dopo il no a Santoro''.
''In merito al collegamento fra quanto previsto nella c.d.
'finanziaria' e la decisione di TI Media di interrompere le
trattative - sostiene TI Media -, si conferma che le opinioni
delle parti sulla gestione operativa dei rapporti fra l'Autore e
l'Editore, cosi' come rappresentato in precedenza, sono
risultate inconciliabili ben prima che fosse emessa la bozza di
'finanziaria', dunque le illazioni formulate da 'Il Fatto
Quotidiano' sono prive di fondamento reale''.
(ANSA).

COM-CAS
03-LUG-11 13:13 NNNNTV: DI PIETRO, VERTICI RAI RIAPRANO DIALOGO CON SANTORO (2) =

(Adnkronos) - ''Questo e' il conflitto di interessi - prosegue
Di Pietro - e non credo che i cittadini italiani, che ne sono la
vittima principale, lo sopporteranno ancora a lungo. Alla festa della
Fiom di Bologna il programma dello stesso Santoro 'Tutti in piedi,
entra il lavoro', diffuso grazie a una piattaforma multimediale, e'
stato seguito da 2 milioni di persone e su Internet ci sono stati 10
milioni di accessi, come era gia' successo un anno fa per 'Rai per una
notte'. E' segno che se le cose non cambieranno saranno gli stessi
cittadini a organizzarsi da soli, grazie alla Rete, per liberarsi dal
duopolio Rai-Mediaset''.

''Anche per questo - dice ancora il presidente dell'IdV - io mi
auguro che i vertici della Rai abbiano ora un soprassalto di
ragionevolezza oltre che di dignita' e riaprano il dialogo con Santoro
e con tutti gli altri conduttori che sono la ricchezza dell'azienda
pubblica. Lo devono fare non solo per il bene dei cittadini e della
liberta' d'informazione, ma anche nello stesso interesse dell'azienda.
La politica -dice- dovra' pero' decidersi a fare la propria parte. Per
questo noi dell'IdV insistiamo e insisteremo senza tregua perche'
nella prossima legislatura, se il centrosinistra sara' al governo, si
vari una riorganizzazione del servizio pubblico che tenga finalmente i
partiti lontani dalla Rai e contestualmente una legge rigorosa sul
conflitto di interessi'', conclude Di Pietro.

(Pol/Ct/Adnkronos)
03-LUG-11 13:18

NNNNTV: TI MEDIA, RICHIESTE SANTORO VIOLANO REGOLE INTERNE
'GIORNALISTA VUOLE CAMBIARE PROGRAMMA SENZA CONGRUO PREAVVISO'
(ANSA) - ROMA, 3 LUG - La rottura delle trattative con
Michele Santoro ''e' dovuta alla richiesta continua e
perentoria'' del giornalista ''di riservarsi il diritto, una
volta individuato il tema della trasmissione, di modificare,
anche in senso profondo, l'eventuale 'premessa', gli ospiti in
studio, la scaletta, i filmati da trasmettere e quanto altro
fosse necessario per gestire in totale autonomia il programma da
Lui condotto, senza alcun ragionevole preavviso (erano stati
concessi solo alcuni minuti)''. E' quanto precisa TI Media in
una nota.
''Questa richiesta - sostiene ancora TI Media -, che viola le
regole interne, gia' ampiamente rappresentate al dott. Santoro,
che presiedono i rapporti con tutti i volti della rete, pone
ingiustificati rischi legali di natura penale e civile (solo
questi in parte manlevabili) in capo all'Editore che non si e'
ritenuto di correre. L'offerta generosa del dott. Enrico Mentana
di includere il programma del dott. Santoro nella testata
giornalistica, al fine di alleviare i rischi dell'Editore, e'
stata dallo stesso rifiutata poiche' considerata
'artificiosa'''. (ANSA).

CAS
03-LUG-11 13:20 NNNN

MANOVRA: FERRANTE, RIENTRA NORMA SU TAGLIO INCENTIVI IN BOLLETTA?

MANOVRA: FERRANTE, RIENTRA NORMA SU TAGLIO INCENTIVI IN BOLLETTA? =
(AGI) - Roma, 3 lug. - ?La nota del Quirinale sulla mancata
trasmissione alla Presidenza della Repubblica conferma il fatto
che sulla manovra il Governo e' alle prese con un work in
progress". Lo dichiara il senatore Francesco Ferrante,
responsabile del Pd delle politiche relative ai cambiamenti
climatici, che attacca anche l'ipotesi che nella versione delle
ultime ore "sia stata reinserita la norma 'ammazza rinnovabili'
fortemente voluta dal ministro Calderoli, e che il Consiglio
dei Ministri aveva cassato. Se cosi' fosse sarebbe un atto di
forza gravissimo?. ?Il testo della manovra ? continua Ferrante
- che ha ricevuto la 'bollinatura' della Ragioneria
riporterebbe, negli ultimi due commi dell'articolo 35,
sostanzialmente la norma demagogica e controproducente che
tagliava del 30% la componente della bolletta elettrica e del
gas destinata a finanziare le agevolazioni. Il taglio, che per
I cittadini comporterebbe un quasi impercettibile risparmio in
bolletta aveva trovato la decisa opposizione del Ministro
Romani. Rimettere di nuovo tutto in discussione conclude
Ferrante - vuol dire togliere ogni certezza agli investitori,
colpendo un intero comparto industriale nazionale e
danneggiando la credibilita' del nostro paese di fronte agli
investitori internazionali?. (AGI)
Ted
031321 LUG 11

NNNN

MANOVRA: BELISARIO (IDV), FORTE CAMPANELLO D'ALLARME PER ITALIA

MANOVRA: BELISARIO (IDV), FORTE CAMPANELLO D'ALLARME PER ITALIA =

Roma, 3 lug. (Adnkronos) - ''Il governo si fermi un attimo e
rifletta: una manovra pessima che puo' scatenare tensione sociale e
che per questo non puo' essere imposta con l'ennesimo voto di
fiducia". A dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei Valori in
Senato, Felice Belisario, che aggiunge ''provvedimenti che impattano
in modo cosi' incisivo sulla vita dei cittadini e sul futuro del
nostro Paese devono essere discussi con le parti sociali e sottoposti
ad un serrato confronto parlamentare con l'opposizione''.

''Capisco -continua- che il centrodestra non sia abituato al
linguaggio della responsabilita', ormai ripiegato solo a risolvere i
conflitti interni, ma il campanello di allarme per la nostra Italia
sta risuonando da tempo e questa manovra - con il taglio alle
pensioni, gli aumenti delle tasse locali, gli interventi spot come
quelli sulle accise sulla benzina per finanziarie guerre inutili -
aumenta il declino della nostra economia. Se il governo ha davvero a
cuore il bene degli italiani, faccia marcia indietro, ed accolga
l'allarme che viene dalla societa' smettendo di fare calcoli di
bottega''.

''La Lega -avverte- e' con le spalle al muro e questa volta, se
non vorra' sciogliere del tutto i suoi consensi al sole, dovra' dare
il benservito a Berlusconi. Noi dell'Italia dei Valori - conclude
Belisario - siamo pronti ad affermarci come alternativa seria e
credibile. Sulla manovra abbiamo presentato, nero su bianco, proposte
di governo nell'interesse degli italiani. Questo Paese merita di
voltare pagina al piu' presto''.

(Pol/Ct/Adnkronos)
03-LUG-11 12:29

NNNN

MANOVRA: QUIRINALE, NON ANCORA RICEVUTO TESTO DECRETO

MANOVRA: QUIRINALE, NON ANCORA RICEVUTO TESTO DECRETO ++

(ANSA) - ROMA, 3 LUG - ''Si precisa che a tutt'oggi la
presidenza del consiglio non ha ancora trasmesso al Quirinale il
testo del decreto legge''. E' quanto scritto in una nota diffusa
dalla presidenza della repubblica in merito alla manovra varata
la settimana scorsa dal governo.(SEGUE)

TG-CZ
03-LUG-11 11:14 NNNN
MANOVRA: QUIRINALE, GOVERNO NON ANCORA TRASMESSO TESTO ** =

Roma, 3 lug. (Adnkronos) - Il governo non ha ancora trasmesso al
Quirinale il testo del dl sulla manovra economica. Lo precisa un
comunicato del Colle. (segue)

(Vam/Ct/Adnkronos)
03-LUG-11 11:18

NNNN
MANOVRA: QUIRINALE, NON ANCORA RICEVUTO TESTO DECRETO (2)

(ANSA) - ROMA, 3 LUG - ''Poiche' molti organi di informazione
continuano a ripetere che la manovra finanziaria approvato dal
governo nella seduta di giovedi' scorso sarebbe al vaglio della
Presidenza della Repubblica gia' da venerdi' - si legge nella
nota diffusa dal Quirinale - si precisa a tutto oggi la
presidenza del consiglio non ha ancora trasmesso al Quirinale il
testo del decreto legge''.(ANSA).

TG-CZ/LOI
03-LUG-11 11:22 NNNN MANOVRA: QUIRINALE, TESTO DL NON ANCORA RICEVUTO =
(AGI) - Roma, 3 lug. - Poiche' molti organi di informazione
continuano a ripetere che la manovra finanziaria approvata dal
governo nella seduta di giovedi' scorso sarebbe al vaglio della
Presidenza della Repubblica gia' da venerdi', si precisa che a
tutt'oggi la Presidenza del Consiglio non ha ancora trasmesso
al Quirinale il testo del decreto legge. Lo si legge in una
nota del Quirinale. (AGI)
Ted
031125 LUG 11

NNNNMANOVRA: QUIRINALE, GOVERNO NON HA ANCORA TRASMESSO TESTO (2) =
MOLTI ORGANI INFORMAZIONE RIPETONO CHE E' AL VAGLIO COLLE DA
VENERDI' MA NON RISULTA

(Adnkronos) - Nella nota del Quirinale si legge: ''Poiche' molti
organi di informazione continuano a ripetere che la manovra
finanziaria approvata dal governo nella seduta di giovedi' scorso
sarebbe al vaglio della Presidenza della Repubblica gia' da venerdi',
si precisa che a tutt'oggi la Presidenza del Consiglio non ha ancora
trasmesso al Quirinale il testo del decreto legge''.

(Pol/Ct/Adnkronos)
03-LUG-11 11:27

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 21 aprile 2011 Autorizzazione al Ministero dell'interno ad assumere a tempo indeterminato segretari comunali e provinciali. (11A08690) (GU n. 152 del 2-7-2011 )

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto l'articolo 7, comma 31-ter, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, recante «Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita' economica», che, nel sopprimere l'Agenzia autonoma per la gestione dell'albo dei segretari comunali e provinciali, istituita dall'articolo 102 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, stabilisce che il Ministero dell'interno succede a titolo universale alla predetta Agenzia e le risorse strumentali e di personale ivi in servizio, comprensive del fondo di cassa, sono trasferite al Ministero medesimo; Vista la legge 27 dicembre 2006, n. 296, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2007); Vista la legge 24 dicembre 2007, n. 244, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2008); Visto il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, alla legge del 6 agosto 2008, n. 133, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo, la semplificazione, la competitivita', la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, ed in particolare l'articolo 66 che disciplina il turn over di alcune amministrazioni tra cui quelle elencate nell'articolo 1, comma 523, della predetta legge n. 296 del 2006; Visto l'articolo 97 del decreto legislativo 18 agosto-2000, n. 267, recante «Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali», che prevede l'obbligatorieta', per ogni comune ed ogni provincia, di avere un segretario titolare dipendente dall'Agenzia autonoma per la gestione dell'albo dei segretari comunali e provinciali, iscritto all'apposito albo previsto dal successivo articolo 98 dello stesso decreto; Considerata l'obbligatorieta' della figura di segretario comunale e provinciale e, conseguentemente, la non assoggettabilita' della categoria alla disciplina che limita il turn aver prevista dall'articolo 66 del decreto-legge n. 112 del 2008; Considerata, altresi', la specificita' della predetta figura ed il particolare status giuridico, in forza del quale sono titolari di un rapporto di lavoro con il Ministero dell'interno - ex AGES e di un rapporto di dipendenza funzionale con l'ente comunale e provinciale, il rapporto di lavoro con il Ministero dell'interno - ex AGES si instaura con la prima nomina e la conseguente presa di servizio presso un ente locale quale segretario titolare, e, finche' non interviene la prima nomina agli iscritti all'albo, non viene erogata alcuna retribuzione e, all'atto dell'effettiva assunzione, gli oneri saranno posti a carico dell'ente territoriale con il quale verra' ad instaurarsi il rapporto di servizio; Visto l'articolo 39, comma 3-bis, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, in materia di «Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica», e successive modificazioni, secondo cui la disciplina autorizzatoria delle assunzioni si applica alla generalita' delle Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, e riguarda tutte le procedure di reclutamento e le nuove assunzioni di personale; Visto l'articolo 9, comma 31, del citato decreto-legge n. 78 del 2010, il quale stabilisce che, al fine di agevolare il processo di riduzione degli assetti organizzativi delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto medesimo «fermo il rispetto delle condizioni e delle procedure previste dai commi da 7 a 10 dell'articolo 72 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, i trattenimenti in servizio previsti dalle predette disposizioni possono essere disposti esclusivamente nell'ambito delle facolta' assunzionali consentite dalla legislazione vigente in base alle cessazioni del personale e con il rispetto delle relative procedure autorizzatorie»; Ritenuto che, non essendo applicabile ai segretari comunali e provinciali la disciplina del turn over e dovendo subordinare il loro trattenimento in servizio ad autorizzazione, non sia attuabile la parte del disposto del predetto articolo 9, comma 31, del decreto-legge n. 78 del 2010, secondo cui le risorse destinabili a nuove assunzioni in base alle predette cessazioni di personale sono ridotte in misura pari all'importo del trattamento retributivo derivante dai trattenimenti in servizio; Vista la nota del Ministero dell'interno - ex Agenzia autonoma per la gestione dell'albo dei segretari comunali e provinciali (ex AGES), in data 15 novembre 2010, n. 68474, concernente la richiesta ad assumere n. 365 segretari comunali e provinciali del terzo corso - concorso per l'accesso in carriera (COA III), indetto dal C.d.A. Nazionale dell'ex Agenzia con deliberazione n. 3 del 18 gennaio 2007, n. 1 segretario per il quale e' pervenuta l'individuazione da parte del sindaco di un Comune, nonche' a trattenere in servizio n. 19 segretari comunali e provinciali che hanno presentato istanza di permanenza in servizio dal 65° al 67° anno d'eta'; Viste le note del Ministero dell'interno - ex Agenzia autonoma per la gestione dell'albo dei segretari comunali e provinciali (ex AGES), in data 18 gennaio 2011, n. 2932 ed in data l ° febbraio 2011, n. 6216, concernenti rispettivamente la richiesta a trattenere in servizio n. 7 e n. 5 segretari comunali e provinciali che hanno presentato istanza di permanenza in servizio dal 65° al 67° anno d'eta'; Visto l'articolo 98, comma 2, del citato decreto legislativo n. 267 del 2000, secondo cui il numero complessivo degli iscritti all'albo non puo' essere superiore al numero dei comuni e delle province ridotto del numero delle sedi unificate, maggiorato di una percentuale determinata ogni due anni dal consiglio di amministrazione dell'AGES e funzionale all'esigenza di garantire una adeguata opportunita' di scelta da parte dei sindaci e dei presidenti di provincia; Rilevato che, dalla predetta nota del 15 novembre 2010, n. 68474, alla data del 2 novembre 2010, dai dati dell'albo i segretari in servizio risultavano essere n. 3.596, di cui n. 3.360 titolari di sede, n. 154 in disponibilita', n. 34 in comando o in utilizzo presso altra amministrazione, n. 24 in utilizzo presso il Ministero dell'interno ex Ages e Sspal, n. 20 in aspettativa, n. 2 in distacco sindacale e n. 2 in fuori ruolo; Preso atto, sempre dalla stessa nota del 15 novembre 2010 ed alla stessa data del 2 novembre 2010, che gli enti locali gestiti sono n. 7.788; che i comuni aderenti a convenzioni sono n. 5.414, che le convenzioni sono 2.075, che il totale delle sedi da ricoprire e' n. 4.449, che le sedi con titolare sono n. 3.360 e che le sedi vacanti sono n. 1.089; Considerato che il numero dei segretari in servizio e' sensibilmente inferiore a quello delle sedi e che dai dati sopra riportati risulta che il fabbisogno e' pari a n. 853 unita', ovvero alla differenza tra le sedi di segreteria pari a 4.449 ed i segretari comunali e provinciali in servizio, pari a n. 3.596; Vista la nota del Gabinetto del Ministero dell'economia e delle finanze n. 6690 del 16 marzo 2011, che esprime il proprio assenso all'autorizzazione ad assumere, n. 365 unita' del corso-concorso per l'accesso in carriera (COA III), n. 1 unita' per la quale nel corso dell'anno 2010 e' pervenuta l'individuazione da parte del sindaco di un comune, e a trattenere in servizio un totale di 31 segretari comunali e provinciali; Ritenuto di aderire alle richieste del Ministero dell'interno - ex Agenzia autonoma per la gestione dell'albo dei segretari comunali e provinciali (ex AGES), in quanto coerenti con il fabbisogno di personale, anche alla luce dei previsti pensionamenti; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 31 marzo 2011; Sulla proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione e del Ministro dell'economia e delle finanze; Decreta: Art. 1 1. Il Ministero dell'interno - ex Agenzia autonoma per la gestione dell'Albo dei segretari comunali e provinciali e' autorizzato ad assumere a tempo indeterminato le seguenti unita' di personale: n. 365 unita' di segretari comunali e provinciali del corso-concorso COA III; n. 1 unita' di personale cui e' pervenuta l'individuazione da parte del sindaco di un comune.
Art. 2 1. Il Ministero dell'interno - ex Agenzia autonoma per la gestione dell'Albo dei segretari comunali e provinciali e' autorizzato a trattenere in servizio le seguenti unita' di personale: n. 31 segretari comunali e provinciali che hanno presentato istanza di permanenza in servizio dal 65° al 67° anno di eta'.
Art. 3 1. Gli oneri connessi alle assunzioni di cui all'articolo 1 ed ai trattenimenti in servizio previsti dall'articolo 2, sono posti a carico del bilancio degli enti locali presso i quali i segretari presteranno servizio, in qualita' di titolari. Il presente decreto, previa registrazione da parte della Corte dei conti, sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Dato a Roma, addi' 21 aprile 2011 NAPOLITANO Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri Brunetta, Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione Tremonti, Ministro dell'economia e delle finanze Registrato alla Corte dei conti il 21 giugno 2011 Ministeri istituzionali - Presidenza del Consiglio dei Ministri, registro n. 14, foglio n. 215

Il costo della politica


Non possiamo più permetterci i lussi della politica "dalla culla alla bara". Risparmiare si può e si deve. Sugli sprechi della casta. E riformando la rete delle istituzioni DI GUIDO MELIS, SARDEGNA 24

USA: F-15 INTERCETTA AEREO CIVILE, TROPPO VICINO OBAMA

USA: F-15 INTERCETTA AEREO CIVILE, TROPPO VICINO OBAMA

(ANSA) - NEW YORK, 3 LUG - Un caccia-bombardiere F-15
dell'aeronautica statunitense ha intercettato un piccolo aereo
civile perche' stava volando troppo vicino alla tenuta
presidenziale di Camp David, in Maryland, dove il presidente
degli Stati Uniti Barack Obama sta trascorrendo il ponte del 4
luglio, l'Independence Day Usa.
Secondo fonti militari americane i fatti si sono verificati
intorno alle 13:30 locali di ieri (le 19:30 italiane) quando il
piccolo aereo civile, che non aveva contatti radio, si trovava a
circa 6 miglia dalla tenuta di Camp David.
L'aereo, con due persone a bordo, e' stato fatto atterrare
senza problemi al vicino aeroport di Hagerstown, sempre nel
Maryland. (ANSA).

RL
03-LUG-11 00:02 NNNN

ANSA/RIFIUTI:LEGA ATTACCA COLLE

ANSA/RIFIUTI:LEGA ATTACCA COLLE.E A PREMIER,RISULTATI O VIA
BOSSI,STOP MISSIONI, TANTI SOLDATI IN GIRO COSTANO E MUOIONO
+++AGGIORNA E SOSTITUISCE SERVIZIO DELLE 23.25 DI IERI+++
(ANSA) - ROMA, 3 LUG - Lega all'attacco. Prima Umberto Bossi
Critica Giorgio Napolitano sulla questione dei rifiuti:''firma
il decreto e poi dice che non e' abbastanza, la sua e'
concorrenza sleale, perche' lui e' napoletano'', ha affermato il
senatur durante un comizio tenuto in provincia di Bergamo.
Poi, confermando i Lumbard di 'lotta' degli ultimi giorni, e'
entrato a gamba tesa nella questione delle missioni italiane
all'estero chiedendo, nella sostanza, un loro stop, a cominciare
da quella in Afghanistan. ''Missioni che - ha spiegato - hanno
troppi uomini in giro che ci costano troppo e ogni tanto muoiono
anche''. Il leader del Carroccio ha fatto riferimento, al
riguardo, ad una conversazione tra Silvio Berlusconi e Hillary
Clinton in base alla quale il Cavaliere avrebbe espresso la
volonta' di riportare a casa i militari italiani stanziati in
Afghanistan. Infine, in nottata, con Calderoli, i leghisti hanno
avvertito il presidente del Consiglio: ''O portiamo dei
risultati o ce ne andiamo e lasciamo Berlusconi ai suoi
divertimenti'', ha affermato il ministro aggiungendo: ''Non e'
che le cose vadano tutte cosi' bene. Con le ultime elezioni e i
referendum le balle sono un girate''. Da qui la conferma del
Carroccio di Lotta: ''La Lega e' nata per cambiare le cose non
per amministrare''.
Il Senatur, in precedenza, era stato netto anche sulla Libia:
''le missioni finiscono quando finiscono i soldi- ha
sottolineato - e i soldi sono finiti''.
Quindi ha confermato dell'impegno preso dal governo di
abbassare le tasse: ''Abbiamo gia' preparato il percorso con gli
spazi entro cui agire''. Ritornando ancora alla Lega di 'lotta',
ha difeso le pensioni ( ''non si toccano'', comprese quelle
delle donne) e ha fatto riferimento alla secessione come una
''ottima medicina in grado di guarire tante malattie''.
Infine, l'annuncio della sostituzione di Reguzzoni alla
Camera: ''Giacomo Stucchi sara' capogruppo della Lega tra un
mese. Non lo invidio. E' un mestiere difficile che lo
costringera' a restare a Roma''. (ANSA).

YN2-TG/PL
03-LUG-11 00:30 NNNN

sabato 2 luglio 2011

MANOVRA: INPS, PENSIONI FINO A 1.428 EURO RIVALUTATE 100%

MANOVRA: INPS, PENSIONI FINO A 1.428 EURO RIVALUTATE 100% =
(AGI) - Roma, 2 lug. - I pensionati con redditi pensionistici
lordi tra 3 e 5 volte il minimo risultano essere 3,2 milioni,
quelli con redditi pensionistici oltre 5 volte il minimo
risultano essere 1,2 milioni, su un totale di circa 16 milioni
di pensioni erogate. Quindi la platea interessata e' in tutto
di 4,4 milioni. Lo precisa l'Inps in una nota spiegando che
quello adottato nella manovra e' un meccanismo di rivalutazione
a fasce per cui tutte le pensioni sono oggetto di
rivalutazione, anche se in misura progressivamente inversa
rispetto all'entita' della pensione. In questo modo le pensioni
piu' basse, fino a tre volte il minimo, ovvero fino a un
importo di 1.428 euro mensili, sono rivalutate al 100%. Le
pensioni tra tre e cinque volte il minimo - nello scaglione tra
1.428 e 2.380 euro mensili - saranno rivalutate al 100% nella
fascia fino a 1.428 e al 45% nella fascia fino a 2.380. Le
pensioni oltre cinque volte il minimo - ovvero superiori a
2.380 euro mensili - saranno rivalutare al 100% nella fascia
fino a 1.428 euro, al 45% nella fascia da 1.428 a 2.380, mentre
il blocco della rivalutazione scattera' nella quota superiore a
2.380 euro mensili. (AGI)

Rm1
021810 LUG 11

NNNN

MANOVRA: CGIL, STRETTA PENSIONI INACCETTABILE, CI MOBILITEREMO

MANOVRA: CGIL, STRETTA PENSIONI INACCETTABILE, CI MOBILITEREMO =

Roma, 2 lug. - (Adnkronos) - "Una misura inaccettabile, inserita
in una manovra che ancora una volta colpisce i soliti noti, che non
affronta i temi della crescita e che picchia duro sui lavoratori e sui
pensionati". Cosi' il segretario confederale della Cgil, Vera
Lamonica, commenta la norma contenuta nella manovra che blocca la
rivalutazione delle pensioni, annunciando che il sindacato "si
opporra' con forza anche con la mobilitazione".

Ma la Cgil boccia l'intero impianto della correzione di
bilancio: "gli enti locali, gia' pesantemente tartassati dai passati
tagli che dispiegheranno i nefasti effetti a partire dal prossimo
anno, non potranno garantire servizi ai cittadini con il nuovo
pesantissimo taglio da circa 10 miliardi. Senza dimenticare che anche
la sanita' sara' di nuovo colpita e i cittadini subiranno anche
l'introduzione del ticket", dice.Un insieme di misure per Lamonica
"intollerabili che fanno della manovra un provvedimento iniquo e
vessatorio nei confronti degli stessi mentre rendite e grandi
ricchezze sono ancora una volta tutelate e non minimamente intaccate".

"Non e' possibile e non e' giusto - conclude - scaricare i costi
del risanamento sui lavoratori e sui pensionati senza che si chieda
nulla a chi ha di piu' e dovrebbe dare di piu'".

(Sec-Tes/Zn/Adnkronos)
02-LUG-11 18:16

NNNN

MANOVRA:AVVOCATURA BOCCIA METODO,PERICOLOSO MISURE ERRATICHE

MANOVRA:AVVOCATURA BOCCIA METODO,PERICOLOSO MISURE ERRATICHE

(ANSA) - ROMA, 2 LUG - Tutte le componenti dell'Avvocatura
hanno ''contestato il metodo reiterato e non piu' accettabile di
una tecnica legislativa con la quale si inserisce in un testo
destinato alla stabilizzazione finanziaria misure che riguardano
la disciplina delle professioni, la previdenza professionale,
l'amministrazione della giustizia e addirittura le regole del
processo civile e di modalit… di accesso dei cittadini alla
giustizia''. Lo si legge in un comunicato congiunto di Cnf,
Cassa forenze, Oua, Ordini distrettuali, Unioni distrettuali e
associazioni forensi.
A seguito della riunione convocata oggi nella sede del
Consiglio nazionale forense, tutte le componenti dell'Avvocatura
''in particolare hanno sottolineato che e' pericoloso insistere
su provvedimenti erratici, inseriti in modo repentino e senza
alcuna consultazione con le categorie professionali di
riferimento, estrapolati da un contesto nel quale le difficolta'
economiche non sono cagionate dalla lentezza dei processi ma da
altre cause, internazionali e strutturali, che richiederebbero
misure di ben altro contenuto''.
Ribadiscono inoltre che ''il costo della giustizia non deve
essere un ostacolo alla tutela dei diritti e pertanto contestano
ogni misura destinata ad aumentare in modo irragionevole il
contributo unificato richiesto per promuovere azioni in
giudizio''.
Denunciano inoltre ''ogni tentativo di squalificare la
professione forense con la proposta di soppressione dell'esame
di abilitazione, che priverebbe i cittadini di una difesa
tecnicamente competente come garantita dalla Costituzione''. E
''ribadisce la propria disponibilit… a fornire un fattivo
contributo per migliorare l'assetto della giustizia e la tutela
degli interessi dei cittadini''. (ANSA).

PVN-COM
02-LUG-11 18:17 NNNN

Manovra/ Cgil: Mobilitazione contro norma rivalutazione pensioni Stretta inaccettabile, iniqua e vessatoria

Manovra/ Cgil: Mobilitazione contro norma rivalutazione pensioni
Stretta inaccettabile, iniqua e vessatoria

Roma, 2 lug. (TMNews) - La stretta sulle pensioni contenuta in
manovra " inaccettabile" e "ci opporremo anche con la
mobilitazione". Il segretario confederale della Cgil, Vera
Lamonica, boccia la norma che blocca al 45% la rivalutazione per
gli assegni di valore compreso tra 3 e 5 volte il minimo, quelli
superiori ai 1.428 euro.

"Siamo assolutamente contrari - ha sottolineato Lamonica - e ci
opporremo con tutti gli strumenti della mobilitazione. E' una
misura inaccettabile, iniqua e vessatoria che ancora una volta
colpisce gli stessi e non le grandi ricchezze. E' il segno di una
manovra che scarica su lavoratori e pensionati il costo del
risanamento e non colpisce la ricchezza".

Cos

021823 lug 11

MANOVRA: INPS, NON STOP RIVALUTAZIONE PENSIONI MA RIVISTA PER FASCE

MANOVRA: INPS, NON STOP RIVALUTAZIONE PENSIONI MA RIVISTA PER FASCE =

Roma, 2 lug. - (Adnkronos) - Non c'e' uno stop alla
rivalutazione delle pensioni ma una revisione per fasce, per cui tutte
le pensioni sono oggetto di rivalutazione, anche se in misura
progressivamente inversa rispetto all'entita' della pensione. E'
quanto puntualizza l'Inps, ricordando anche che la rivalutazione
automatica delle pensioni e' stata variamente modulata negli anni. Nel
1995 addirittura il Governo Dini realizzo' il blocco generalizzato per
tutte le pensioni, anche per le piu' basse. Il Governo Prodi blocco'
interamente la rivalutazione delle pensioni oltre cinque volte il
minimo.

Con la misura introdotta dalla manovra, spiega l'Inps, le
pensioni piu' basse, fino a tre volte il minimo, ovvero fino a un
importo di 1428 euro mensili, sono rivalutate al 100 per cento. Le
pensioni tra tre e cinque volte il minimo - nello scaglione tra 1428 e
2380 euro mensili - saranno rivalutate al cento per cento nella fascia
fino a 1428 e al 45 per cento nella fascia fino a 2380. Le pensioni
oltre cinque volte il minimo - ovvero superiori a 2380 euro mensili -
saranno rivalutare al 100 per cento nella fascia fino a 1428 euro, al
45 per cento nella fascia da 1428 a 2380, e solo nella quota superiore
a 2380 euro mensili non avranno rivalutazione.

I pensionati con redditi pensionistici lordi tra 3 e 5 volte il
minimo risultano essere 3,2 milioni, quelli con redditi pensionistici
oltre 5 volte il minimo risultano essere 1,2 milioni, su un totale di
circa 16 milioni di pensioni erogate.

(Sec/Zn/Adnkronos)
02-LUG-11 18:28

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Spagna, il governo cede agli Indignados

Spagna, il governo cede agli Indignados

Articoli Correlati

Il governo spagnolo del premier socialista Josè Luis Zapatero cede alle richieste degli Indignados e adotta nuove norme di protezione delle famiglie che a causa della crisi non sono più in grado di pagare il mutuo della casa, uno dei cavalli di battaglia del movimento di protesta.
Il vicepremier Alfredo Rubalcaba ha annunciato l'adozione di un decreto con il quale viene aumentata la parte di redditi mensili di una famiglia che non può essere sottoposta a prelievo obbligatorio per pagare alle banche il resto del mutuo dopo il sequestro della casa. Il reddito minimo che non potrà essere toccato è stato portato da 700 a 961 euro, e a 1350 euro se vi sono almeno due persone a carico. Il governo Zapatero ha inoltre deciso che in caso di messa all'asta della casa, per il mancato pagamento del mutuo, non potrà essere ceduta a meno del 60% del prezzo iniziale (contro il 50% finora).
Il movimento degli Indignados, attivo da metà maggio, combatte le espulsioni di famiglie che a causa della crisi non sono più in grado di pagare i mutui di casa. I giovani del movimento “Democracia Real Ya!” hanno impedito diverse espulsioni in particolare a Madrid. Gli Indignados denunciano fra l'altro la corruzione della politica e la collusione con i banchieri e indicano come esempio da seguire la “rivoluzione islandese”. In Islanda la popolazione si è infatti opposta per referendum al trasferimento allo Stato dei debiti delle banche.
Redazione agenzie


MANOVRA: SPI CGIL, SITUAZIONE INTOLLERABILE PER I PENSIONATI = IN MOLTI IL 15 LUGLIO DAVANTI A MONTECITORIO

MANOVRA: SPI CGIL, SITUAZIONE INTOLLERABILE PER I PENSIONATI =
IN MOLTI IL 15 LUGLIO DAVANTI A MONTECITORIO

Roma, 2 lug. - (Adnkronos) - ''Saremo molti come sempre, ma con
tanta rabbia in piu' il 15 Luglio davanti Montecitorio per protestare
contro le decisioni del Governo verso i pensionati''. Ad affermarlo e'
Carla Cantone, il segretario generale dello Spi Cgil commentando la
manovra e i tagli previsti alla Previdenza e all'assistenza.

I pensionati, sottolinea la sindacalista, ''cominciano a pagare
subito e subiranno un ulteriore peggioramento della loro condizione
nei prossimi anni. Tra i piu' colpiti saranno gli assegni
previdenziali di importo medio, la maggioranza del totale dei
pensionati, quelli che percepiscono intorno agli 800 euro netti, che
oltre a essere tassati maggiormente avranno una riduzione drastica
dell'assistenza socio sanitaria, un ulteriore balzello per
salvaguardare la loro salute''.

Una situazione intollerabile che vedra' ancora una volta lo Spi
e la Cgil protagonisti nella difesa delle condizioni di vita e nella
dignita' dei milioni di pensionati.

(Sec/Ct/Adnkronos)
02-LUG-11 13:34

NNNN

MOLESTIE A UNA BIMBA DI 13 ANNI: ARRESTATO DA POLIZIA A FIRENZE


MOLESTIE A UNA BIMBA DI 13 ANNI: ARRESTATO DA POLIZIA A FIRENZE =
(AGI) - Firenze, 2 lug. - Una bambina di 13 anni e' stata
violentata a Firenze, arrestato un 65enne. L'episodio e'
accaduto ieri quando alle 19.30 , su disposizione della
centrale operativa, la volante e' intervenuta in Via Cimarosa
per segnalazione di una violenza sessuale in danno di una
bambina, all'interno di un negozio. Giunti sul posto, gli
operatori hanno identificato la richiedente, una senegalese di
43 anni, la quale ha riferito che poco prima, mentre si stava
recando presso un negozio di alimentari assieme a sua figlia di
13 anni, e' stata trattenuta per un' incombenza e percio', come
era accaduto anche altre volte, ha lasciato che a recarsi
presso l'alimentari, per acquistare del riso, fosse solo sua
figlia. Una volta tornata a casa la bambina, in preda alla
disperazione e ad una crisi di pianto, ha riferito alla madre
di essere stata avvicinata dal venditore del negozio e una
volta pagata la merce, trovatisi da soli, di essere stata
abbracciata con forza dall'anziano signore che a fronte della
sua ferma opposizione non la liberava dalla presa, per poi
baciarla ripetutamente sulla bocca e palpeggiarle
insistentemente il seno nonostante le grida e il pianto della
minore, continuando a trascurare le sue dure opposizioni. La
bambina ha descritto accuratamente alla madre l'autore di
quelle molestie, cosi', insieme a sua figlia, la stessa si e'
recata presso il negozio di quell'uomo dove e' stato
immediatamente riconosciuto ed interrogato dalla donna. L'uomo,
palesando un forte imbarazzo, si e' scusato pensando che cio'
fosse sufficiente a risolvere il problema, per poi promettere
di non ripetere mai piu' quel gesto. La donna ha chiesto dunque
aiuto al 113, ricordando almeno altri due episodi che l'avevano
vista vittima di quell'uomo che aveva tentato di abbracciarla e
palpeggiarla dichiarando una passione per le donne africane.
Tali episodi, non furono pero' denunciati dalla donna la quale
non era al corrente che vi fosse la possibilita' di farlo,
anche senza testimoni. La donna, ha riferito inoltre di aver
lasciato andare la piccola in quel negozio, da sola, poiche' di
solito questo e' gestito dal figlio del molestatore che
all'apparenza e' una persona perbene. Gli agenti hanno raccolto
dalle donne residenti nella zona tutte testimonianze di subite
violenze sessuali, utili a dare senza esitazione, un profilo
del molestatore. In particolar modo, due donne senegalesi, una
di 28 anni e l'altra di 41 anni hanno riferito alla Polizia di
essere state vittime del negoziante. Arrestato dalla Polizia,
l'uomo, 65enne del Bangladesh e' stato trasportato nel carcere
fiorentino di Sollicciano a disposizione dell'Autorita'
Giudiziaria. (AGI)
Sep
021434 LUG 11

NNNN

Internet: arriva psicologo360 per consulenze virtuali via web

INTERNET: ARRIVA PSICOLOGO360 PER CONSULENZE VIRTUALI VIA WEB =
RIVOLTO A SINGOLI E AZIENDE

Roma, 2 lug. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Web alleato del
benessere mentale, dalle problematiche sul lavoro al coaching a
distanza. Debutta infatti in questi giorni 'Psicologo360'
(www.psicologo360.it), una piattaforma online popolata da esperti
contattabili in un click, "in grado di assicurare servizi che vanno
dalla consulenza clinica sul benessere mentale, alle problematiche sul
lavoro, fino allo sviluppo professionale". A illustrare il progetto
all'Adnkronos Salute e' lo psicologo di Milano Silvio Giovine,
ideatore dell'iniziativa.

"Attraverso Psicologo360 - spiega - si svolgono delle consulenze
e non psicoterapia a distanza. Il servizio si basa su una piattaforma
di comunicazione e condivisione sviluppata appositamente per questo
specifico utilizzo, che assicura a operatori e utenti tutte le
garanzie del caso. Tanto che ogni 'conversazione' tra utente e
professionista puo' avvenire anche preservando l'anonimato. La
piattaforma consente, infatti, di comunicare a piu' livelli: con
messaggi scritti, in videoconferenza, in chat o con uno scambio di
file". Il tutto senza dover scaricare e installare sul proprio
computer programmi aggiuntivi, e con la massima attenzione a privacy e
sicurezza dei dati.

Da momento che si tratta di consulenze mirate, "questo significa
che un singolo utente - prosegue Giovine - normalmente in pochissimi
contatti puo' arrivare a comprendere la propria situazione". (segue)

(Mal/Zn/Adnkronos)
02-LUG-11 14:48

NNNNiNTE
INTERNET: ARRIVA PSICOLOGO360 PER CONSULENZE VIRTUALI VIA WEB (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Nella maggior parte dei casi -
assicura - gia' questo consente una soluzione al disagio, mentre
laddove si rivelasse necessaria una vera e propria terapia, il
professionista indirizzera' il soggetto verso un proseguimento piu'
approfondito e una vera e propria psicoterapia in studio".

Alle aziende, inoltre, 'Psicologo360' offre la possibilita' "di
attivare una consulenza di lungo periodo che puo' prevedere il
sostegno in vari ambiti: dalla selezione del personale alla
motivazione dei team di lavoro, dalla risoluzione di problematiche
relazionali al coaching. La piattaforma - conclude Giovine - e' gia'
funzionante e operativa, e finora sono stati coinvolti circa venti
professionisti".

(Mal/Zn/Adnkronos)
02-LUG-11 14:50

GIORNALISTI: NATALE, NO A LEGGE BAVAGLIO E A MINACCE ( IO VOGLIO SAPERE)

GIORNALISTI: NATALE, NO A LEGGE BAVAGLIO E A MINACCE

(ANSA) - ROMA, 1 LUG - ''C'e' un bavaglio che, a livello
nazionale, si cerca di stringere in modo metaforico intorno alla
bocca dei giornalisti: e' quello della legge
blocca-intercettazioni, la cui presunta 'urgenza' riprende quota
ogni volta che la pubblicazione degli atti giudiziari scoperchia
un'altra pentola del malaffare italiano (stavolta la P4 di Luigi
Bisignani). E poi ci sono le minacce meno metaforiche: quelle
che diventano attentato diretto e scoperto alla sicurezza di
professionisti colpevoli solo di fare il loro mestiere, contro
la criminalita' e al servizio del diritto dei cittadini a
sapere''. Lo scrive Roberto Natale, presidente della Federazione
nazionale della stampa, in un articolo pubblicato oggi su un
piccolo giornale della Sabina, 'Piccola Citta'', il cui
direttore Beppe Lopez e' stato recentemente aggredito e
minacciato di morte da un imprenditore edile locale, irritato
per la pubblicazione di alcune foto di uno scempio ambientale a
lui attribuito dal mensile.
''Qualche nome - afferma Natale - non lo dimenticheremo piu',
purtroppo per lui: come Giancarlo Siani, Peppino Impastato,
Mauro Rostagno. Qualche altro nome abbiamo imparato a conoscerlo
perche' le minacce hanno superato il livello di guardia: Rosaria
Capacchione o Lirio Abbate pagano il loro coraggio - ma loro
direbbero che fanno semplicemente il loro lavoro - accettando
una vita sotto scorta. Ma i casi 'noti' danno solo una pallida
idea di quanto diffuse siano le intimidazioni ai danni dei
giornalisti: tanto piu' pesanti e invasive quanto piu' lontana
e' la luce dei riflettori nazionali''. (ANSA).

COM-MAJ
01-LUG-11 20:10 NNNN

MANOVRA: ROMANO, TAGLI POLITICA RINVIATI PER NON VIOLARE DIRITTI ACQUISITI ( e dei diritti acquisiti di tutti gli altri cittadini italiani però non ne avete tenuto conto!)

MANOVRA: ROMANO, TAGLI POLITICA RINVIATI PER NON VIOLARE DIRITTI ACQUISITI =

Roma, 2 lug. - (Adnkronos) - "Si e' deciso di rinviare i tagli
alla prossima legislatura non per salvare noi, ma per evitare che la
norma avesse un effetto retroattivo. I contratti di funzionari di
Stato e dei parlamentari sono stati siglati prima dell'approvazione
della manovra". Lo dice Saverio Romano a Libero specificando che,
pero', i "tagli alle auto blu e agli aerei di Stato partono da
subito".

Ma il capitolo piu' importante, il taglio agli stipendi, e'
stato rinviato. Non teme che cio' danneggera' ulteriormente la
popolarita' di questo governo? viene chiesto al ministro che replica:
"No, perche' i tagli agli stipendi sono stati rinviati non per una
carenza di volonta', ma perche' non si possono violare dei diritti
acquisiti".

Quindi nessuna delusione per il fatto che non sia passata la
proposta della soppressione dello stipendio dei ministri: "Zero,
perche' intanto e' passata la linea della riduzione dei costi della
politica. Alcune misure entrano in vigore subito, altre dalla prossima
legislatura. Da questa, se cambia il governo".

(Pol-Mon/Ct/Adnkronos)
02-LUG-11 09:03

NNNN

Pensioni: verso stretta; in prima fascia -45% rivalutazione

PENSIONI: VERSO STRETTA; IN PRIMA FASCIA -45% RIVALUTAZIONE
CORSERA, PERIODO 2012-2013; IL SOLE 24 ORE, TOCCA 5 MLN ASSEGNI
(ANSA) - ROMA, 2 LUG - Le forbici della manovra potrebbero
colpire gli assegni previdenziali anche di importo piu'
relativamente modesto, quelle da 1.400 euro al mese. Secondo
quanto riportato da 'Il Corriere della Sera', il decreto per la
correzione dei conti pubblici prevedrebbe infatti la mancata
rivalutazione per il biennio 2012-2013 delle pensioni superiori
a cinque volte il minimo, cioe' 2.300 euro al mese (il minimo
delle pensioni Inps 2011 e' di 476 euro al mese), mentre quelle
piu' basse, comprese tra 1.428 e 2.380 euro mensili, dovrebbero
saranno essere valutate per tenere conto dell'inflazione, ma
solo nella misura del 45%. A cio' si aggiungerebbe
l'allungamento dell'eta' minima di pensione che dal 2014 salira'
di almeno tre mesi con l'anticipo dell'agganciamento automatico
delle speranze di vita.
La stretta sull'indicizzazione delle pensioni, secondo quanto
rileva 'Il Sole 24 Ore', dovrebbe garantire una minor spesa
cumulata, nel triennio 2012-2014, pari a 2,2 miliardi. La platea
colpita dal blocco sfiorerebbe i 5 milioni di pensionati. Per
quanto riguarda il posticipo di tre mesi del momento del
pensionamento previsto nel 2014, dovrebbe produrre una minor
spesa per 200 milioni nell'anno interessato, mentre il risparmio
cumulato e' stato stimato tra il 2014 e il 2020 in 1,9 miliardi.
(ANSA).

LS
02-LUG-11 09:46 NNNN
PENSIONI: VERSO STRETTA; IN PRIMA FASCIA -45% RIVALUTAZIONE
CORSERA, PERIODO 2012- 2013; IL SOLE 24 ORE, TOCCA 5 MLN ASSEGNI
(ANSA) - ROMA, 2 LUG - Le forbici della manovra potrebbero
colpire gli assegni previdenziali anche di importo piu'
relativamente modesto, quelle da 1.400 euro al mese. Secondo
quanto riportato da 'Il Corriere della Sera', il decreto per la
correzione dei conti pubblici prevedrebbe infatti la mancata
rivalutazione per il biennio 2012-2013 delle pensioni superiori
a cinque volte il minimo, cioe' 2.300 euro al mese (il minimo
delle pensioni Inps 2011 e' di 476 euro al mese), mentre quelle
piu' basse, comprese tra 1.428 e 2.380 euro mensili, dovrebbero
saranno essere valutate per tenere conto dell'inflazione, ma
solo nella misura del 45%. A cio' si aggiungerebbe
l'allungamento dell'eta' minima di pensione che dal 2014 salira'
di almeno tre mesi con l'anticipo dell'agganciamento automatico
delle speranze di vita.
La stretta sull'indicizzazione delle pensioni, secondo quanto
rileva 'Il Sole 24 Ore', dovrebbe garantire una minor spesa
cumulata, nel triennio 2012-2014, pari a 2,2 miliardi. La platea
colpita dal blocco sfiorerebbe i 5 milioni di pensionati. Per
quanto riguarda il posticipo di tre mesi del momento del
pensionamento previsto nel 2014, dovrebbe produrre una minor
spesa per 200 milioni nell'anno interessato, mentre il risparmio
cumulato e' stato stimato tra il 2014 e il 2020 in 1,9 miliardi.
(ANSA).

LS
02-LUG-11 09:48 NNNN

Cari poliziotti, restituite i giubbotti antiproiettile: servono per i politici? .."E' la vecchia storia della coperta troppo corta", dice Claudio Giardullo....'

Cari poliziotti, restituite i giubbotti antiproiettile: servono per i politici? .."E' la vecchia storia della coperta troppo corta", dice Claudio Giardullo....'PDFStampaE-mail

Da il Venerdì di Repubblica del 1° luglio 2011

venerdì 1 luglio 2011

Inpdap 5099/2011 - Accesso casella posta elettronica e rete intranet durante periodi assenza dal lavoro.

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Manovra: sindacati di polizia chiedono confronti con Berlusconi

MANOVRA: SINDACATI DI POLIZIA CHIEDONO CONFRONTO CON BERLUSCONI =

Roma, 1 lug. - (Adnkronos) - In una lettera al presidente del
Consiglio Silvio Berlusconi, i sindacati di polizia esprimono il
proprio ''dissenso'' per una manovra finanziaria ''caratterizzata da
indistinti tagli lineari alle risorse per garantire livelli adeguati
di sicurezza e legalita', nonche' dall'insufficiente volonta' di
salvaguardare la specificita' della funzione dei comparti sicurezza e
difesa''.

Percio', rilevano Siap, Silp Cgil, Coisp e Anfp in una nota, e'
necessario che il presidente del Consiglio ''incontri i sindacati e le
rappresentanze dei comparti per un adeguato confronto, occasione per
chiarire se il Governo da lei presieduto voglia investire in sicurezza
o se invece consideri la sicurezza del Paese una spesa su cui si possa
sforbiciare ulteriormente senza risolvere le questioni aperte''.
(segue)

(Sin/Ct/Adnkronos)
01-LUG-11 18:37

NNNN
MANOVRA: SINDACATI DI POLIZIA CHIEDONO CONFRONTO CON BERLUSCONI (2) =

(Adnkronos) - A giudizio dei sindacati di polizia, ''appare
evidente che non c'e' alcuna chiara volonta' di tagliare gli sprechi,
che avrebbe effetti benefici anche nella lotta alla corruzione, per
recuperare efficienza e risorse da utilizzare anche
sull'infrastruttura sicurezza, ma la volonta' di colpire ancora una
volta le attivita' operative''.

Non possiamo accettare che il blocco del contratto si proroghi
fino a tutto il 2014, ne' che non vi siano risorse per la copertura
delle specifiche indennita', negli anni 2012 e 2013, previste dalla
legge n.74 del 2011, e l'assenza di qualsiasi previsione sul Riordino
delle Carriere del personale del Comparto Sicurezza e Difesa, che il
governo, in piu' occasioni, ha affermato che verra' realizzato in
tempi brevi''. In attesa di essere ricevuti, le organizzazioni
sindacali ''proclamano lo stato di agitazione''.

(Sin/Ct/Adnkronos)
01-LUG-11 18:38

NNNN