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venerdì 5 maggio 2023

**INTERNET: CRIMINALPOL-EURISPES, UN QUINTO ITALIANI VITTIMA DI TRUFFE IN ACQUISTI ONLINE** =

 

VENERDÌ 05 MAGGIO 2023 10.30.11

**INTERNET: CRIMINALPOL-EURISPES, UN QUINTO ITALIANI VITTIMA DI TRUFFE IN ACQUISTI ONLINE** =

ADN0238 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **INTERNET: CRIMINALPOL-EURISPES, UN QUINTO ITALIANI VITTIMA DI TRUFFE IN ACQUISTI ONLINE** = Secondo reato informatico più diffuso le richieste di denaro con inganno, una persona su 10 ha subìto il cyber stalking, 6% ha subito revenge porn Roma, 5 mag. (Adnkronos) - Oltre un quinto degli italiani riferisce di essere stato vittima di truffe negli acquisti online (21,6%). E' quanto emerge dall'indagine 'La criminalità: tra realtà e percezione', realizzata da EURISPES e la Direzione Centrale della Polizia Criminale. Il secondo reato informatico più diffuso - si legge nel report - sono le richieste di denaro con inganno da parte di persone che si fingono amici/parenti in difficoltà (18,7%), il terzo la sottrazione di dati di autenticazione come nome, password, riferimenti bancari, ecc. (17,8%). Segue l'inganno da falsa identità capitato al 14,4% degli intervistati, mentre il 13,7% ha subìto il furto di identità (qualcuno si è appropriato del suo profilo sui Social per sottrarre denaro o per truffe/dichiarazioni false o per inviare mail/virus). Un soggetto su 10 ha subìto il cyber stalking, ossia lo stalking attraverso la Rete e il 9,1% la violazione dell'account di posta elettronica. Leggermente meno diffusi il ransomware (6,5%) ed un'altra odiosa forma di 'violenza digitale': il revenge porn (6%). Un quinto degli intervistati riferisce di aver avvertito una violazione della propria privacy per essere stato contattato online in modo insistente (20,6%); quasi un quinto per aver visto pubblicare online senza consenso foto in cui era presente (19,6%); il 16,4% per la pubblicazione online di frasi che rivelavano questioni personali; il 15,8% per la pubblicazione online senza consenso di video in cui era presente. Più contenuta la percentuale di chi è stato infastidito dalla diffusione online di informazioni false e diffamatorie nei suoi confronti (8,9%). (Sib/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 05-MAG-23 10:30 NNNN

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