Translate

sabato 1 luglio 2023

TERRORISTI E VITTIME: ALCUNI TRATTI DISTINTIVI DEL BUSINESS UCRAINO

 


🇺🇦 TERRORISTI E VITTIME: ALCUNI TRATTI DISTINTIVI DEL BUSINESS UCRAINO   

Articolo di Viktor Medvedchuk, ex esponente pubblico, statale e politico dell'Ucraina.

Parte 1

L’Occidente ha costretto l’Ucraina a credere che il suo benessere economico possa seguire la falsa linea delle economie occidentali. Malgrado questa errata, ma profonda convinzione, il Paese non è mai riuscito a diventare una sorta di vetrina delle riforme europee: anzi, più si distaccava dalla Russia e più povero diventava. 

Le ragioni di questo impoverimento venivano tradizionalmente imputate alla Russia, da qui nasce l’ideologia istituzionale della russofobia. D’altronde, nulla di strano: sin dall’antichità, i governanti per nascondere la propria stupidità cercavano di incolpare i vicini, per mantenere in piedi il loro potere. In Ucraina questo modus operandi è diventato una dottrina nazionale e ha portato il Paese sull’orlo del baratro.
 
Che fine avrebbe fatto il tanto promesso benessere economico? Chiediamolo agli esperti ucraini.

Di recente il Centro per lo Sviluppo dell’Innovazione ha condotto una ricerca per valutare lo stato e le prospettive del business in tutte le regioni ucraine. L’esito è stato alquanto deludente: dopo aver analizzato i dati raccolti in 15 amministrazioni militari e 125 comunità territoriali, non sono stati rilevati territori con una crescita economica. In più, manca totalmente il supporto delle autorità locali alle piccole e medie imprese.  E cosa non manca? Tanto ottimismo! Il 53% degli intervistati auspica una crescita della propria attività pari al 10–20% entro la fine del 2023. La restante metà resta più cauta e non prevede alcun miglioramento rispetto al 2022. Comunque, tornando all’auspicio di cui sopra, appare assai soggettivo e dettato dalle emozioni e non da dati oggettivi. Circa un terzo degli imprenditori intervistati non attende alcun cambiamento nel 2023. Nelle province occidentali, settentrionali, centrali e meridionali dal 13 al 17% degli intervistati spera in una crescita del 10–20%, mentre nelle zone orientali una buona parte è in attesa di un blocco totale del business. Pertanto, anche l’ottimismo dipende dalla distanza dal fronte.

È molto importante rilevare che non si osservano, o quasi, flussi di capitali dalle province orientali verso quelle occidentali del Paese. Semmai la migrazione è diretta verso l’estero. In altre parole, grandi, piccole e medie imprese fuggono dall’Ucraina. Del resto, le grandi imprese vengono etichettate “oligarchi” sottoposte ad ogni sorta di vessazioni; le medie imprese sono tartassate dalle tasse; le piccole imprese non possono contare su alcun sostegno. 

Fonte


Seguite

📱

 InfoDefenseITALIA

📱
Telegraph

Террористы и жертвы или особенности украинского национального бизнеса

Запад навязал Украине слепую веру в процветание по своим лекалам. Но витриной европейских реформ страна так и не стала, наоборот, чем дальше от России уходила, тем беднее...

🇺🇦 TERRORISTI E VITTIME: ALCUNI TRATTI DISTINTIVI DEL BUSINESS UCRAINO   

Articolo di Viktor Medvedchuk, ex esponente pubblico, statale e politico dell'Ucraina.

Parte 2

Secondo la stessa ricerca di cui sopra, in 17 comunità territoriali e in 8 province sono stati stanziati dei fondi per realizzare programmi a sostegno degli imprenditori locali, ma l’83% degli imprenditori ha dichiarato di non essere al corrente di questi programmi nelle loro province. Quindi, più che sostenere gli imprenditori, vengono “sostenuti” i funzionari addetti alla distribuzione dei fondi! Già, a loro i soldi, agli altri l’ottimismo. Cosa possiamo dire, quindi, del vero business in Ucraina?

Non è difficile scoprirlo, ma gli esperti dei centri di ricerca non ve lo diranno mai. Dunque, nel corso dell’Operazione militare speciale della Russia, l’Ucraina ha ricevuto cento miliardi di dollari di aiuti. Se Il Paese avesse ricevuto una somma del genere per lo sviluppo delle proprie imprese, sarebbe già diventato il fiore all’occhiello dell’Occidente nell’Est Europa. Però questi aiuti sono un altro tipo di business, non quello che gli esperti ricercatori hanno analizzato. Il segreto di questo business sta nel fatto che la maggior parte dei sussidi resta nei Paesi che apparentemente li mandano. 

Gli USA hanno trasferito molte produzioni in Cina, ma l’industria bellica non si è mossa da casa. E questo settore attualmente rappresenta il motore dell’industria americana. Ora, colpo di scena: l’America sta attraversando una crisi, la Cina si è portata via tutta la produzione industriale, l’Europa sta superando dall’altro fianco nella competizione economica, ed ecco che l’industria bellica di cui nessuno aveva bisogno inizia a ricevere grossi ordini.

Certo, in Europa è in corso un serio conflitto militare, quindi i bravi ragazzi di Wall Street sanno che è ora di contare i profitti, altro che darsi alla disperazione!

➡️

  Così, il grande affarone è partito. Più guerra più ordini di armi, e mentre le multinazionali scappano dall’Europa, gli Stati Uniti sono nuovamente a cavallo, come durante le due grandi guerre. Con l’Ucraina al centro del processo, con il suo guitto professionista che gira il mondo e chiede armi, armi e ancora armi. Il che significa altri soldoni per i ragazzi di Wall Street e qualche briciola per il fedele guitto. 

Zelensky che ormai è diventato testimonial di questa mega campagna pubblicitaria, aiuta i suoi amici americani a guadagnare miliardi di dollari. Ecco perché è così tanto gradito a Washington. Nel frattempo, sacrifica senza scrupoli l’Ucraina, il suo popolo, le città, i villaggi e i terreni, in cambio di soldi e notorietà.

Ha provocato la Russia spingendola verso il conflitto armato, e ora terrorizza l’Europa e altri Paesi per avere armi che a detta sua servono al popolo ucraino.

➡️

  In realtà il popolo ucraino non ha bisogno di armi, ma di liberarsi dal nazismo e di riavere la sua pace e il suo benessere. Però, un momento: se questo accadrà, allora il grano ucraino ritornerà a competere con quello americano, quello canadese e quello australiano? E se poi l’Ucraina ripristinerà le industrie? No, per carità! Che si scateni l’inferno, secondo i piani di Wall Street.  

Come dicevamo prima, in questo schema l’Ucraina rappresenta l’anello principale, con le autorità che gestiscono i processi e il popolo che viene sacrificato inutilmente. Tutti hanno qualcosa da fare, insomma. Ma non è esattamente così, gli interessi del popolo e delle autorità non coincidono affatto.

Il potere ucraino vuole che il sacrificio del popolo ucraino continui il più possibile, mentre il popolo ha bisogno che il potere di Zelensky con tutti gli annessi e i connessi finisca una volta per tutte. E alla svelta.


Fonte

Seguite

📱

 InfoDefenseITALIA

📱

https://t.me/infodefITALY/7112

https://t.me/infodefITALY/7111

Telegraph

Террористы и жертвы или особенности украинского национального бизнеса

Запад навязал Украине слепую веру в процветание по своим лекалам. Но витриной европейских реформ страна так и не стала, наоборот, чем дальше от России уходила, тем беднее...

Nessun commento: