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giovedì 5 maggio 2011

INAIL e Polizia di Stato insieme contro gli infortuni sulla strada

INAIL e Polizia di Stato insieme contro gli infortuni sulla strada

Polstrada 23 febbraio 2011. Più della metà dei morti sul lavoro (54%) è dovuto alla circolazione di mezzi e veicoli. Il presidente dell'Istituto Sartori e il prefetto Manganelli hanno firmato un protocollo d'intesa per contrastare il fenomeno. Al via campagne di sensibilizzazione sul tema  e lo scambio di dati tra le parti
ROMA - Contrastare il fenomeno degli infortuni sul lavoro partendo dalla sicurezza nella strada. È questo l'obiettivo del protocollo di collaborazione firmato questa mattina dal capo della Polizia, Antonio Manganelli, e dal presidente dell'INAIL, Marco Fabio Sartori. Oltre la metà dei morti sul lavoro (54,1%), infatti, avviene nell'ambito della circolazione che, nel 2009, su un totale dei 1.053 casi denunciati all'INAIL ne è stata responsabile di 570.
La strada, ancora, è "protagonista" della maggior parte degli incidenti "in itinere" (ovvero nel tragitto casa/lavoro/casa), con 75.048 casi nel 2009 su 93.116 totali (per 262 morti su 274). Da segnalare, inoltre, anche gli incidenti stradali in occasione di lavoro (ovvero nello svolgimento di professioni in cui il viaggio rappresenta un aspetto importante dell'attività - per esempio gli autotrasportatori o gli agenti di commercio - o dove la strada stessa costituisce la sede di lavoro: come gli addetti alla manutenzione): nel 2009 in questa specifica categoria le denunce fatte all'INAIL sono state 50.745, di cui 308 per eventi fatali.
Per far fronte a questa situazione generale, e nella prospettiva di un intervento di sistema, è stato quindi pensato l'accordo INAIL- Polizia di Stato che ha come obiettivo l'avvio di una serie di progetti volti a far crescere la cultura della sicurezza stradale attraverso iniziative nel campo della formazione e della comunicazione. Nell'ambito dell'iniziativa verranno promosse campagne di sensibilizzazione e portati avanti interventi mirati, soprattutto negli ambienti professionali e nel le associazioni di categoria.
"Stanno cambiando la cultura e l'approccio a queste tematiche non solo da parte delle imprese, ma di tutti gli attori del sistema lavoro" sottolinea Sartori. "Segno anche di una forte e capillare presenza dell'INAIL, che ha saputo far penetrare un concetto basilare: la sicurezza prima di tutto. Proprio in quest'ottica muove il protocollo siglato con la Polizia stradale, un passo in avanti che si inserisce a pieno titolo nel complessivo ridisegno del sistema del Welfare che assegna all'INAIL un ruolo di primo piano non solo in campo assicurativo, ma in tutte le fasi della sicurezza sul lavoro. A tale proposito ringrazio la Polizia stradale per la collaborazione e l'interesse dimostrati; sono sicuro che insieme riusciremo a raccogliere buoni risultati". Le parti si sono impegnate anche a condurre un'analisi più approfondita dei fenomeni infortunistici attraverso lo scambio dei dati tra la Polizia e l'Istituto e lo studio di interventi operativi di prevenzione.
"Oggi il lavoro della Polizia Stradale si svolge anche all'interno dei luoghi di lavoro, oltre che sulla strada", aggiunge Manganelli. "L'attenzione al fenomeno degli incidenti sul lavoro, sottolineata costantemente anche dal presidente della Repubblica, ha determinato  infatti un rinnovamento della  nostra attività". Secondo il capo della Polizia, quindi, è necessario un intervento di sensibilizzazione degli studenti sui temi della sicurezza stradale, ma "anche del mondo del lavoro attraverso un linguaggio che sia il più efficace per spiegare i comportamenti a rischio. Sono particolarmente soddisfatto", conclude Manganelli, "dell'intesa con INAIL: ancora una volta si è trattato di confermare un modello di sicurezza partecipata e condivisa con tutti coloro che possono contribuire ad elevare gli standard di prevenzione sulle nostre strade e all'interno dei luoghi di lavoro".

La sicurezza per gli operatori della raccolta dei rifiuti e dell'igiene urbana. L'opuscolo, destinato a datori di lavoro e ad operatori, illustra i sistemi di prevenzione e protezione, di tipo gestionale, organizzativo e tecnologico, indicando gli interventi per migliorare le condizioni di lavoro nella particolare realtà lavorativa della raccolta dei rifiuti. All'interno sono riportate schede informative di sintesi, rivolte principalmente ai lavoratori, che rimandano ai contenuti del testo con differenti richiami cromatici.

  1. Metodologia di valutazione del rischio (.pdf 280 Kb)
  2. Attività di igiene urbana (.pdf 1,25 Mb)
    2.1 - Raccolta dei rifiuti
    2.1.1 - Raccolta manuale
    2.1.2 - Raccolta meccanizzata
    2.2 - Spazzamento stradale
    2.2.1 - Spazzamento meccanizzato
    2.2.2 - Spazzamento manuale
    2.3 - Altre attività
    2.4 - L'innovazione tecnologica nei sistemi e nelle attrezzature per l'igiene urbana
  3. I rischi professionali (.pdf 2,20 Mb)
    3.1 - Rischi per la sicurezza
    3.1.1 - Rischi da lavoro sulla strada
    3.1.2 - Rischi da interazioni con macchine e attrezzature
    3.1.3 - Statistiche
    3.2 - Rischi per la salute
    3.2.1 - Agenti biologici
    3.2.2 - Agenti fisici
    3.2.2.1 - Rischio da Movimentazione Manuale dei Carichi
    3.2.2.2 - Rischio vibrazioni
    3.2.2.3 - Rischio rumore
    3.2.3 - Agenti chimici
    3.3 - Rischi trasversali-organizzativi e da stress lavoro correlato
  4. Sistemi di prevenzione e protezione (.pdf 1,85 Mb)
    4.1 - Sistemi di prevenzione
    4.1.1 - Misure organizzative
    4.1.2 - Misure tecniche
    4.1.3 - Misure procedurali
    4.1.4 - Iniziative "politiche"
    4.2 - Sistemi di protezione
  5. Per ricordare meglio: le schede di rischio e dei sistemi di prevenzione e protezione (.pdf 4,07 Mb)
          APPENDICE 1- Adempimenti normativi (.pdf 374 Kb)
          A1.1 - Rischio infortunistico
          A1.2 - Rischio chimico
          A1.3 - Rischio rumore
          A1.4 - Rischio vibrazioni
          A1.5 - Rischio da Movimentazione Manuale dei Carichi
          A1.6 - Rischio da agenti biologici
          APPENDICE 2 - Sorveglianza sanitaria (.pdf 321 Kb)
          A2.1 - Sorveglianza sanitaria relativa al rischio da agenti biologici
          A2.2 - Sorveglianza sanitaria relativa ad altri rischi
          A2.3 - Protocollo sanitario
          Glossario (.pdf 322 Kb)
          Approfondimenti (.pdf 293 Kb)
  

Tumore della vescica: i rischi professionali





Lavori usuranti - seminario promosso dalla CGIL e dall'INCA sul decreto legislativo sui lavori





































Salute: moltiplicate cellule staminali per nuove cure leucemia

SALUTE: MOLTIPLICATE CELLULE STAMINALI PER NUOVE CURE LEUCEMIA =
(AGI) - Firenze, 5 mag. - Maggiori speranze per coloro che
dovranno essere sottoposti a trapianto di midollo. Oggi e'
possibile aumentare il numero delle cellule staminali cordonali
in laboratorio in modo da trapiantare in tempi rapidi un
maggiore numero di pazienti. E' il risultato di una tecnica
presentata nel corso del V congresso Gitmo (Gruppo italiano
trapianti di midollo osseo) che si e' aperto oggi a Firenze.
"L'esito del trapianto - spiega il Stefano Guidi, direttore del
programma clinico adulti trapianto di cellule staminali
emopoietiche dell'AOU Careggi di Firenze - dipende dalla
quantita' di cellule trapiantate. Spesso le unita' di sangue
placentare hanno una scarsa quantita' di cellule tale da
renderla inadeguata ai pazienti adulti, condizionando
negativamente i risultati dell'intervento". Nei centri
trapianto piu' avanzati e' cominciato un programma di ricerca
per l'espansione di cellule staminali cordonali in laboratorio
in modo da trapiantare in tempi rapidi con cellularita'
adeguata un sempre maggiore numero di pazienti. "Le modalita'
di espansione sono diverse" spiega ancora Guidi. Coltura in
sospensione liquida, sistemi a perfusione continua, co-coltura
con cellule stromali ed altri ancora con risultati clinici sono
in corso di validazione". Il Centro regionale trapianto di
midollo osseo della AOU Careggi di Firenze partecipa ad un
progetto di ricerca internazionale che prevede la selezione di
unita' di sangue placentare conservate in doppia sacca. "In
questo modo - spiega il direttore del programma adulti - e'
possibile utilizzare una parte dell'unita' cordonale per
effettuare il trapianto in modo convenzionale, garantendo
quindi il mantenimento della tecnica ad oggi di uso comune. La
seconda sacca viene espansa 'ex-vivo' per tre settimane in un
laboratorio centralizzato e reinfusa il giorno successivo al
trapianto effettuato in modo convenzionale. La procedura di
espansione ha consentito di incrementare mediamente di 10 volte
la quantita' di cellule staminali emopoietiche trapiantate ai
pazienti. I risultati preliminari sono molto confortanti e
confermano la notevole riduzione del rischio trapiantologico".
In Italia il solo Centro Trapianti della AOU Careggi di Firenze
ha arruolato un paziente in questo programma. Il paziente era
affetto da una leucemia acuta in stato avanzato quindi con
speciale difficolta' ad essere sradicata e ad elevato rischio.
"Il trapianto e' stato effettuato da oltre un anno con bassa
tossicita' e recupero midollare pronto e sostenuto - conferma
Guidi". "Le nuove frontiere della ricerca e della medicina ci
permettono di usare due cordoni per un unico trapianto e di
effettuare espansioni e infusioni intraossee" commenta il
professor Alberto Bosi, presidente Gitmo e ordinario di
malattie del sangue all'Universita' di Firenze. "Tutte queste
possibilita' che migliorano i risultati, ampliando il numero di
cellule reinfuse, per noi fondamentale". (AGI)
Com/Sep
051631 MAG 11

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Salute, melanoma , parte oggi campagna informativa di Sidemast

SALUTE. MELANOMA, PARTE OGGI CAMPAGNA INFORMATIVA DI SIDEMAST
FINO AL 14 MAGGIO VISITE GRATUITE IN STRUTTURE CHE ADERISCONO.

(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 5 mag. - Le donne affette da
melanoma hanno un rischio minore di incorrere in metastasi
rispetto ai maschi e questo comporta una sopravvivenza maggiore
al melanoma, un minor rischio di progressione della malattia con
un minor interessamento dei linfonodi e degli organi interni, e
comunque una sopravvivenza migliore delle donne rispetto agli
uomini in caso di progressione della malattia con metastasi
linfodonali. Sono i risultati di uno studio internazionale
pubblicato recentemente sul Journal of Investigative Dermatology,
condotto su 11.744 pazienti affetti da melanoma e diagnosticati
tra il 1987 e il 2007.
Se ne e' discusso martedi' a Roma, nel corso della
presentazione della seconda edizione italiana dell'Euromelanoma
Day, la campagna informativa organizzata da Sid e Mast - Societa'
italiana di dermatologia e malattie sessualmente trasmesse - che
il prossimo lunedi' 16 maggio prevede incontri informativi con
dermatologi su prevenzione e diagnosi precoce del melanoma e dei
tumori della pelle e screening gratuiti della pelle presso le
strutture ospedaliere.
Dal 5 maggio, quindi, fino al 14 maggio si potra' prenotare
una visita per l'Euromelanoma Day chiamando il numero verde
800591309 dal lunedi' al venerdi' dalle ore 9 alle ore 17.00.
Tutte le strutture che aderiscono all'iniziativa sono
consultabili sul sito: www.sidemast.org.

(Wel/ Dire)
15:57 05-05-11

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Caffé e sesso aumentano rischi aneurisma e ictus

SALUTE: CAFFE' E SESSO AUMENTANO RISCHI ANEURISMA E ICTUS =

Roma, 5 mag. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - (EMBARGO ALLE 16.00)
- Cattive notizie per i golosi di caffe' e gli amanti appassionati. Ma
anche per chi ha spesso il naso che cola o soffre di stitichezza. Bere
caffe', fare sesso, allenarsi in modo intenso e soffiarsi il naso
vigorosamente sono attivita' 'pericolose': possono temporaneamente
aumentare il rischio di rottura di un aneurisma cerebrale e di subire
un ictus. Lo rivela uno studio olandese pubblicato su 'Stroke'.

I ricercatori hanno identificato otto principali - e
insospettabili - cause scatenanti, capaci di aumentare il rischio di
aneurisma intracranico, una fragilita' nella parete di un vaso
sanguigno del cervello che spesso lo porta a gonfiarsi come un
palloncino. Se si rompe, ne puo' derivare una emorragia subaracnoidea.
Ebbene, analizzando la popolazione colpita, a caccia di particolari
fattori scatenanti, il team di Monique Vlak dell'University Medical
Center di Utrecht ha identificato otto 'cattivi', calcolandone il
relativo 'peso' nel determinare un aumento di rischio di aneurisma e
ictus.

Ecco la lista nera delle otto 'insidie', celate nella vita di
tutti i giorni: bere caffe' (10,6%), fare esercizio fisico in modo
intenso (7,9%), soffiarsi il naso (5,4%), avere un rapporto sessuale
(4,3%), difficolta' a evacuare (3,6%), bere cola (3,5%), essere
sorpresi per qualcosa (2,7%), arrabbiarsi (1,3%). Sono tutti
'grilletti' capaci di "indurre un aumento improvviso ma breve della
pressione sanguigna, cosa che sembra una possibile causa comune per la
rottura di un aneurisma", spiega Vlak. (segue)

(Mal/Col/Adnkronos)
05-MAG-11 13:21

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SALUTE: CAFFE' E SESSO AUMENTANO RISCHI ANEURISMA E ICTUS (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Non solo, il pericolo si e'
rivelato piu' alto subito dopo aver bevuto alcol, ma e' anche
diminuito rapidamente, proseguono i ricercatori. "L'emorragia
subaracnoidea causata dalla rottura di un aneurisma intracranico e' un
evento devastante, che spesso colpisce giovani adulti - dice Vlak -
Questi fattori scatenanti che abbiamo scoperto sono sovrapposti ad
altri fattori di rischio noti, tra cui essere donna, avere una certa
eta' e soffrire di ipertensione".

Pochissimi pazienti presentano sintomi prima della rottura (come
vomito, problemi alla vista, perdita di coscienza e mal di testa
particolarmente gravi). Con il crescente utilizzo di tecniche di
neuroimaging, pero', sono stati individuati molti aneurismi che
altrimenti sarebbero sfuggiti ai medici. Per lo studio il team
olandese ha sottoposto a 250 pazienti che avevano subito un'emorragia
subaracnoidea aneurismatica un questionario per 'fotografare' la
possibile esposizione a 30 potenziali fattori scatenanti, nel periodo
immediatamente precedente all'evento. Indagando su stile di vita e
abitudini di ogni soggetto. Gli studiosi hanno quindi valutato il
rischio relativo, usando un metodo che permette di capire se un evento
specifico e' stato innescato da qualcosa che e' accaduto poco prima.

A questo punto, conoscendo i 'cattivi', cosa bisogna fare per
difendersi? Gli esperti non sconsigliano, nonostante tutto,
l'attivita' fisica, "a causa dei molteplici benefici che apporta". Ma
suggeriscono ai pazienti aneurisma intracranico di ridurre il consumo
di caffeina e ricorrere a un trattamento anti-stitichezza, per
"ridurre il rischio di emorragia subaracnoidea - conclude Vlak -
Mentre i vantaggi della prescrizione di farmaci antipertensivi in
questi pazienti devono ancora essere approfonditi".

(Mal/Col/Adnkronos)
05-MAG-11 13:26

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' SPUTTANATO'

"Fascismo e populismo facce della stessa medaglia"






"La mia lunga esperienza di novanta anni di vita mi porta, da semplice cittadino, indipendente da sempre, ad esternare una  mia opinione. Il fascismo di ieri, che ho vissuto nella mia piena giovinezza, e il populismo di oggi che sto vivendo con la mia vecchiaia, sono due analogie che si incontrano. Sia nel primo che nel secondo caso sono emersi due personaggi, che con la loro geniale capacità di ciarlatani trainanti da venditori da fiera, sono riusciti a piegare le regole a loro arbitrio introducendo regimi di impronta personale, favoriti, soprattutto, dall'ambiente in cui hanno operato: l'Italia, un paese dove oggi, dopo settanta anni dalla conquistata libertà, non é riuscito, chiuso nel suo atavico malanno, a raggiungere quella maturità per il buon funzionamento di una corretta democrazia. Pertanto, questo quasi, non auspicabile, ritorno al passato non è imputabile all'assai discussopersonaggio di oggi, imputabili sono la maggioranza degli italiani che l'hanno sostenuto e continuano. Ci sarà un risveglio con un responsabile ripensamento? Rimango con i miei dubbi. Nino Valerio " (lettera tratta da Il Fatto Quotidiano pagina 19 del 4 maggio 2011)