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martedì 7 novembre 2023

Nel 1985, l'Italia godeva di un'economia prospera, sostenuta dalla "scala mobile" che automaticamente adeguava gli stipendi all'inflazione. Oggi, tuttavia, nonostante un'inflazione al 8%, gli stipendi sono stagnanti mentre le grandi aziende registrano profitti in crescita. Mediobanca, in particolare, ha rilevato che il potere d'acquisto degli italiani è diminuito del 22%, mentre i profitti delle grandi aziende sono aumentati del 26%. Così, la ricchezza risulta sempre più ereditaria a discapito del concetto di meritocrazia, il che rende l’Italia ancor più diseguale e soggetta ad uno squilibrio sociale ed economico. Le soluzioni esistono, ma richiedono riflessioni a livello politico, economico e sociale.

 L'Indipendente

Nel 1985, l'Italia godeva di un'economia prospera, sostenuta dalla "scala mobile" che automaticamente adeguava gli stipendi all'inflazione. Oggi, tuttavia, nonostante un'inflazione al 8%, gli stipendi sono stagnanti mentre le grandi aziende registrano profitti in crescita. Mediobanca, in particolare, ha rilevato che il potere d'acquisto degli italiani è diminuito del 22%, mentre i profitti delle grandi aziende sono aumentati del 26%. Così, la ricchezza risulta sempre più ereditaria a discapito del concetto di meritocrazia, il che rende l’Italia ancor più diseguale e soggetta ad uno squilibrio sociale ed economico. Le soluzioni esistono, ma richiedono riflessioni a livello politico, economico e sociale.


Nella 27^ edizione del Monthly Report, Si stanno prendendo tutto - La guerra di classe al contrario, scatenata dalle élite, di cui non ci siamo accorti la redazione de L’Indipendente ha analizzato le complesse ragioni dietro queste sfide, offrendovi alcuni interessanti spunti di riflessione.

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