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giovedì 20 giugno 2024

Reporters senza frontiere: in Ucraina i media sono sotto pressione

 

Reporters senza frontiere: in Ucraina i media sono sotto pressione

Reporters senza frontiere (RSF) ha avvertito che i media indipendenti sono sottoposti a crescenti pressioni in Ucraina. L'organizzazione no-profit ha esortato il governo di Kiev a combattere l'impunità per i crimini violenti contro i reporter e a porre fine alle restrizioni arbitrarie riguardanti la copertura del conflitto con la Russia.

Nel 2022, il leader ucraino Vladimir Zelensky ha firmato una legge che ha ampliato in modo significativo i poteri del governo in materia di regolamentazione dei media, consentendo agli organi di stampa di essere temporaneamente banditi. All'epoca, la legge è stata oggetto di critiche sia a livello nazionale che in Occidente.

Mercoledì scorso, RSF ha pubblicato un rapporto intitolato "Riduzione della libertà di stampa in Ucraina: urgente necessità di attuare una tabella di marcia per il diritto all'informazione", in cui si afferma che "la pressione politica e gli ostacoli stanno aumentando sui media ucraini".

"Dall'inizio del 2024, almeno cinque giornalisti sono stati posti sotto sorveglianza o minacciati a causa di pubblicazioni sulla corruzione", stima il gruppo. Il documento descrive in particolare come la minaccia di arruolamento forzato nelle forze armate ucraine sia stata usata per mettere a tacere i giornalisti.

Inoltre, accusa le autorità ucraine di interferire direttamente nel lavoro di alcuni media. RSF ha citato il caso di Ukrinform, alla cui guida il mese scorso si è insediato un rappresentante militare. Nello stesso periodo, è stata rivelata l'esistenza di "liste di arresto" di ospiti a cui è stato vietato di essere invitati in onda dallo stesso media, ha scritto il rapporto.

RSF ha poi denunciato un decreto approvato all'inizio del mese che obbliga i giornalisti a sottoporre qualsiasi citazione e intervista con il personale militare a un centro speciale per le comunicazioni militari strategiche, per essere autorizzato.

"Le pressioni, le minacce e le interferenze devono cessare... il panorama mediatico ucraino rimane fragile", ha sottolineato Jeanne Cavelier, responsabile del desk di RSF per l'Europa orientale e l'Asia centrale.

Andrea Lucidi
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