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lunedì 21 ottobre 2024

Brics: vertice in Russia contro Fmi, simbolo divario Est-Ovest =

 

LUNEDÌ 21 OTTOBRE 2024 13.53.34

Brics: vertice in Russia contro Fmi, simbolo divario Est-Ovest =

Brics: vertice in Russia contro Fmi, simbolo divario Est-Ovest = (AGI) - Roma, 21 ott. - Mentre in Russia, a Kazan, si riuniranno da domani i Paesi membri del Brics, a Washington si terranno le riunioni annuali della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale. Che sia un caso del calendario o una serie di appuntamenti decisi a tavolino, secondo un'analisi del South Cina Morning Post "i due incontri sono il simbolo di un crescente divario economico e geopolitico tra Est e Ovest, che si manifesta in una crescente competizione per l'influenza tra un blocco centrato sull'Occidente e uno governato da Russia e Cina". In termini di numeri, sottolinea l'analisi, le istituzioni di Bretton Woods hanno un peso maggiore, con 200 nazioni tra i loro membri, contro una ventina di leader al Brics, oltre alla loro esperienza consolidata. Tuttavia, e' l'evoluzione della statura economica e politica piuttosto che il numero di partecipanti che conta. Sul versante economico, secondo il quotidiano, le nazioni Brics esercitano un notevole potere: includendo i suoi quattro nuovi membri, il blocco rappresenta piu' di un terzo del Pil globale ed e' ricco di materie prime in generale. Per giunta, sul piano politico, i partecipanti al vertice di Kazan hanno un peso e un'influenza significativa, tra cui il presidente russo Vladimir Putin, il suo omologo cinese Xi Jinping, oltre al premier indiano Narendra Modi, accanto ai vertici di Egitto, Etiopia, Iran ed Emirati Arabi Uniti. Per giunta, una lista di ospiti pubblicata su Facebook dall'ambasciata russa in Bangladesh includeva leader provenienti da Turchia, Malesia, Mongolia, Armenia e altri Paesi dell'Asia e dell'Europa centrale. Queste nazioni non sono attualmente membri dei Brics, ma molti di loro hanno espresso interesse a unirsi al raggruppamento di Paesi che non appartengono alle coalizioni guidate dagli Stati Uniti o dall'Europa. "I meriti relativi delle coalizioni su entrambi i lati di questa divisione ideologica ed economica sono oggetto di dibattito. Tuttavia, il fatto e' che l'attuale infrastruttura istituzionale dominata dall'Occidente non ha portato a un mondo pacifico e prospero per tutti", fa notare l'editoriale di South Cina Morning Post. Anzi, l'ordine internazionale odierno e' in gran parte caratterizzato da "conflitti sul fronte economico e politico in tutto, dal commercio internazionale agli investimenti, dalla finanza alle risorse fisiche e, naturalmente, dalle questioni di sicurezza". Di conseguenza, non c'e' da stupirsi che alcuni Paesi stiano cercando approcci alternativi alla governance e alla politica economica. Pertanto, argomenta l'analista, "l'Occidente e le sue istituzioni si illudono se pensano che ignorare le richieste del Sud del mondo e preservare lo status quo funzionera'". (AGI)Vqv (Segue) 211353 OCT 24 NNNN

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Brics: vertice in Russia contro Fmi, simbolo divario Est-Ovest (2)=

Brics: vertice in Russia contro Fmi, simbolo divario Est-Ovest (2)= (AGI) - Roma, 21 ott. - In questo contesto quindi, gli incontri di Washington e Kazan vanno considerati come basi politiche in cui si plasmera' il futuro della cooperazione internazionale su questioni economiche e finanziarie critiche. "Il fascino dei Brics e di gruppi simili sembra continuare ad aumentare man mano che sempre piu' potenze medie del mondo, specialmente nel Sud del mondo, reagiscono alla pressione percepita per fare una scelta tra blocchi ideologicamente opposti. Invece, questi Paesi preferiscono la relativa liberta' di non allineamento", valuta il South Cina Morning Post. Il fatto che i Brics rappresentino un quadro per discutere di determinate questioni senza essere obbligati a schierarsi, puo' rappresentare "un potente incentivo verso una maggiore cooperazione in un momento in cui la coercizione sta diventando sempre piu' endemica". Secondo un'analisi di Stewart Patrick del Carnegie Endowment for International Peace, invece "per alcuni in Occidente, l'emergere dei Brics+ suggerisce qualcosa di ancora piu' inquietante: un mondo che si sta frammentando in blocchi in competizione, grazie all'intensificarsi della rivalita' geopolitica tra Est e Ovest e alla crescente alienazione reciproca tra Nord e Sud". L'analisi descrive in dettaglio una mentalita' di alcuni in Occidente in cui la Cina e la Russia sono viste come intenzionate a sfruttare il risentimento di alcuni Paesi nei confronti degli Stati Uniti e dei loro ricchi alleati per consolidare un contrappeso anti-occidentale al Gruppo delle 7 nazioni. Cio' porterebbe poi alla paralisi della cooperazione globale. Nel frattempo, il raggruppamento dei Brics e' visto come una minaccia per il futuro del Gruppo dei 20. Un ulteriore inasprimento delle divisioni minerebbe la missione fondamentale del G20 di colmare i divari tra Paesi che non necessariamente la pensano allo stesso modo e di fare uso delle loro capacita'. Secondo l'analista, l'eterogeneita' dei Brics e il desiderio delle medie potenze di mantenere la flessibilita' diplomatica sono suscettibili, invece, di prevenire l'emergere di rigidi blocchi geopolitici in stile Guerra Fredda. (AGI)Vqv 211353 OCT 24 NNNN

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