MANOVRA: SIDDI (FNSI), PESANTI INIQUITA' ANCHE PER SETTORE E LAVORO IN
EDITORIA =
INIZIATIVA SOCIALE APERTA PER FARE CHIAREZZA E CANCELLARE
NORME
DANNOSE E SLEALI
Roma, 2 set. (Adnkronos) - ''La confusione che
regna sulla
manovra bis del Governo aggrava il disagio e le preoccupazioni
per
diversi elementi di iniquita' sociale che conteneva all'inizio e
di
cui ora poco o nulla si parla, dandoli evidentemente per
fatti
acquisiti''. E' quanto sottolinea in una nota il Segretario
Generale
della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi,
che
fra l'altro domenica 4 settembre interverra' in Sardegna alla
Marcia
per i diritti, l'integrazione dei popoli e contro la poverta'
promossa
insieme da Cgil, Cisl, Uil, Acli, Coldiretti e Pastorale del
lavoro.
''Il Sindacato dei giornalisti - rispettoso del
pluralismo
dell'informazione e serenamente convinto che i media debbano
fare
comunque ancora di piu' per rendere chiaro l'impatto economico
e
sociale di ogni intervento proposto - non puo' non osservare
con
preoccupazione i tentativi di attacco a un sistema di
welfare
condiviso -continua Siddi-. E' incomprensibile, per esempio, che
si
continui a immaginare come esigenza improcrastinabile l'incisione
sui
redditi di pensione, da colpire con un prelievo che non
riguarda
nessun'altra forma di reddito, mentre si blocca l'incremento
degli
assegni stessi. Non basta: sul sistema previdenziale si sta
facendo
molto chiasso quasi si volesse rompere ad ogni costo la
coesione
sociale tra generazioni''.
''Non si puo' giudicare equo
tassare in forma supplementare le
pensioni e
continuare a tassare i risultati dei rendimenti sugli
investimenti
previdenziali, ancorche' oggi - tra le tante ipotesi -
ritorni l'idea di
mantenere l'aliquota al 12% e non al 20% -continua
Siddi-. Questo e' un
punto dirimente anche per la Previdenza dei
giornalisti (gestita dall'Inpgi)
che, nell'autonomia negoziale delle
parti sociali e nel rispetto degli
obblighi di legge, hanno con
lungimiranza operato scelte coraggiose e nitide
per mettere in
sicurezza i conti e i valori delle pensioni. E quanto a quelle di
anzianita', hanno da
tempo introdotto la 'pensione a punti', ovvero la
possibilita' di anticipare
l'uscita dal lavoro prima del 65° anno di
eta' con penalizzazioni sulla
misura degli assegni, sia per uomini che
per le donne''.
(segue)
(Sec/Ct/Adnkronos)
02-SET-11 18:41
NNNN
MANOVRA: SIDDI (FNSI), PESANTI INIQUITA' ANCHE PER
SETTORE E LAVORO IN EDITORIA (2) =
(Adnkronos) - ''Allo stesso modo
preoccupa l'assenza di misure
efficaci per combattere il precariato, fenomeno
molto diffuso nel
mondo dei media che ne intacca anche le condizioni di
liberta' e di
indipendenza -spiega Siddi-. L'idea
che tutto sia risolvibile
attraverso la contrattazione aziendale appare una
visione politica di
puntiglio e inefficace sul piano concreto. La Fnsi e la
Fieg, nella
recentissima rinnovazione contrattuale, hanno peraltro
riconosciuto la
centralita' del contratto nazionale e l'importanza di
definire,
invece, nel confronto tra parti sociali le materie devolvibili
alla
concertazione decentrata e la messa a fuoco, nel confronto
preventivo,
delle questioni aperte sul lavoro autonomo e precario.
La
contrattazione nazionale. Ancor piu' in questo settore, resta
un
pilastro delle garanzie comuni in tema di diritti e doveri e
l'unico
punto di concorrenza leale del mercato
dell'informazione''.
''Per l'editoria e per il sistema dell'informazione,
infine,
aldila' di ogni autonoma considerazione specifica di singoli,
di
gruppi e della libera espressione delle opinioni diverse sui
giornali,
appare di grave impatto negativo (soprattutto in assenza di riforme
di
sistema) la previsione di drastici tagli alla fiscalita' di
vantaggio
per le cooperative -continua il presidente della Fnsi-. Quelle
dei
giornali, per i quali gia' si prospetta una riduzione
del
finanziamento pubblico, subirebbero una doppia crisi,
irreversibile,
che intaccherebbe in maniera pesante pluralismo e
livelli
occupazionali. Ed e' grave pensare che cio' possa avvenire per
mano
dello Stato, che legittimamente e' chiamato a mettere i conti a
posto;
ma con giustizia''.
''Per queste ragioni la Fnsi e' impegnata
in un dialogo sociale
e istituzionale attivo e in una iniziativa sociale
aperta perche'
siano corrette le cose che debbono essere corrette e eliminate
le cose
che debbono essere cancellate, per il bene di tutti e non di
pochi'',
conclude Siddi.
(Sec/Ct/Adnkronos)
02-SET-11
18:43
NNNNMANOVRA: SIDDI (FNSI), PESANTI INIQUITA' ANCHE PER
EDITORIA
INIZIATIVA SOCIALE PER FARE CHIAREZZA E CANCELLARE NORME
DANNOSE
(ANSA) - ROMA, 2 SET - ''La confusione che regna sulla
manovra bis
del Governo aggrava il disagio e le preoccupazioni
per diversi elementi di
iniquita' sociale che conteneva
all'inizio e di cui ora poco o nulla si
parla, dandoli
evidentemente per fatti acquisiti''. Lo afferma in una nota
il
segretario della Fnsi, Franco Siddi.
''Il
sindacato dei giornalisti non puo' non osservare con
preoccupazione i
tentativi di attacco a un sistema di welfare
condiviso - sostiene Siddi -. E' incomprensibile, per esempio,
che si
continui a immaginare come esigenza improcrastinabile
l'incisione sui redditi
di pensione, da colpire con un prelievo
che non riguarda nessun'altra forma
di reddito, mentre si blocca
l'incremento degli assegni stessi. Allo stesso
modo preoccupa
l'assenza di misure efficaci per combattere il
precariato,
fenomeno molto diffuso nel mondo dei media che ne intacca
anche
le condizioni di liberta' e di indipendenza. L'idea che tutto
sia
risolvibile attraverso la contrattazione aziendale appare
una visione
politica di puntiglio e inefficace sul piano
concreto''.
''Per l'editoria
e per il sistema dell'informazione - si
legge ancora nella nota -, appare di
grave impatto negativo
(soprattutto in assenza di riforme di sistema) la
previsione di
drastici tagli alla fiscalita' di vantaggio per le
cooperative.
Per queste ragioni la Fnsi e' impegnata in un dialogo sociale
e
istituzionale attivo e in una iniziativa sociale aperta perche'
siano
corrette le cose che debbono essere corrette e eliminate
le cose che debbono
essere cancellate, per il bene di tutti e
non di pochi''.
(ANSA).
COM-CAS
02-SET-11 16:49 NNNN
Inizio pubblicazioni 22 agosto 2003 Notizie flash dall'Italia e dal mondo. DAL 2003 ININTERROTTAMENTE E OLTRE 100MILA INFORMAZIONI TOTALMENTE GRATUITE-
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venerdì 2 settembre 2011
SCIOPERO CGIL: MARTEDI' INTERVENTO CAMUSSO IN PIAZZA A ROMA
SCIOPERO CGIL: MARTEDI' INTERVENTO CAMUSSO IN
PIAZZA A ROMA =
(AGI) - Roma, 2 set. - La manifestazione a Roma in occasione
dello sciopero generale di 8 ore per ogni turno indetto dalla
Cgil contro le manovre finanziarie del governo partira' intorno
alle 9 da piazza dei Cinquecento (angolo via Cavour). Il corteo
passera' per via Cavour, sfiorera' la Basilica di Santa Maria
Maggiore, per proseguire su via Merulana, via Labicana, via
Celio e concludersi nei pressi del Colosseo, vicino all'Arco di
Costantino, dove sara' attrezzato il palco per il comizio
finale. Il palco sara' rivolto verso via di San Gregorio, la
via che conduce al Circo Massimo.
Dal palco, informa una nota, parleranno (verso le ore 11)
Claudio Di Berardino, segretario della Cgil di Roma e Lazio e
Susanna Camusso, segretario generale della Cgil. (AGI)
Red/Ila
021908 SET 11
NNNN
(AGI) - Roma, 2 set. - La manifestazione a Roma in occasione
dello sciopero generale di 8 ore per ogni turno indetto dalla
Cgil contro le manovre finanziarie del governo partira' intorno
alle 9 da piazza dei Cinquecento (angolo via Cavour). Il corteo
passera' per via Cavour, sfiorera' la Basilica di Santa Maria
Maggiore, per proseguire su via Merulana, via Labicana, via
Celio e concludersi nei pressi del Colosseo, vicino all'Arco di
Costantino, dove sara' attrezzato il palco per il comizio
finale. Il palco sara' rivolto verso via di San Gregorio, la
via che conduce al Circo Massimo.
Dal palco, informa una nota, parleranno (verso le ore 11)
Claudio Di Berardino, segretario della Cgil di Roma e Lazio e
Susanna Camusso, segretario generale della Cgil. (AGI)
Red/Ila
021908 SET 11
NNNN
11 settembre: studio, per pompieri rischio cancro piu' alto 19%
11 SETTEMBRE: STUDIO, PER POMPIERI RISCHIO CANCRO PIU' ALTO 19% =
(AGI) - Londra, 2 set. - Gli eroici pompieri che intervennero a
Ground Zero l'11 settembre 2001 hanno il 19 per cento di
possibilita' in piu' di contrarre un cancro a causa dei fumi
tossici a cui furono esposti: lo rivela uno studio elaborato da
David Prezant, responsabile medico del New York Fire
Dipartiment, e pubblicato sulla rivista medica Lancet. Secondo
la ricerca, e' "biologicamente plausibile" che esista una
collegamento tra lo sviluppo di un tumore e le molte sostanze
respirate dai vigili del fuoco durante le operazioni di
soccorso. Non solo. Un altro studio, condotto dalla Scuola di
Medicina dell'ospedale Mount Sinai di New York, evidenzia come
tra i soccorritori dell'11 settembre siano stati rilevati alti
tassi di disturbi piscologici: il 32 per cento ha sofferto di
stress post-traumeatico mentre il 28 per cento ha avuto episodi
depressivi; un altro 21 per cento e' stato colpito da attacchi
di panico. Infine, il 42 per cento dei 27mila poliziotti,
pompieri, muratori e addetti municipali, le cui condizioni di
salute sono state costantamente monitorate dopo gli attacchi,
e' affetto da problemi respiratori. (AGI)
Rmi/Sar
021110 SET 11
NNNN
11 Sett./ Per pompieri Ground Zero 19% in più di rischio tumore
A causa dei fumi tossici inalati quel giorno
Roma, 2 set. (TMNews) - I vigili del fuoco che parteciparono alle
operazioni di soccorso al World Trade Center, l'11 settembre del
2001, stanno pagando un alto prezzo in termini di salute. Secondo
uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Lancet, coloro
che misero a rischio la propria vita per salvare le persone
rimaste intrappolate nelle Torri gemelle, hanno il 19% di
possibilità in più di ammalarsi di cancro a causa dei fumi
tossici inalati quel giorno di dieci anni fa. Lo riporta il sito
web del Guardian.
Il dottor David Prezant, capo dei medici dei vigili del fuoco di
New York, ha detto al Guardian che negli anni successivi agli
attentati i pompieri di Ground Zero hanno cominciato a fare
domande sul cancro, perchè erano consapevoli che l'incendio
divampato alle Torri gemelle era stato diverso dal normale. "I
pompieri non sono scienziati ma una volta usciti da quegli
edifici si resero conto che erano stati colpiti in diversi modi",
ha spiegato Prezant. "Molti pompieri hanno imparato che il fuoco
può avere diversi odori, e hanno sempre ripetuto che le fiamme
del World Trade Center avevano un odore particolare".
Ma i pompieri di Ground-Zero non sono solo a rischio tumori. Tra
essi sono state registrate anche malattie mentali, come la
depressione e lo stress post-traumatico.
Plg
020857 set 11
salute: legge su stress lavoratori, solo 2 aziende su 10 la rispettano
SALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO =
BENE GRANDI, INDIETRO PMI E SETTORE PUBBLICO
Roma, 2 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Una legge fantasma.
Nato per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori, il decreto
legislativo che impone l'obbligo per il datore di lavoro di monitorare
oltre ai rischi oggettivi, anche la pericolosita' dello stress a cui
sono sottoposti i dipendenti, e' oggi poco applicato dalle aziende.
"Possiamo stimare che solo il 20% delle piccole e medie imprese
italiane ha in corso oggi l'adempimento, anche se la legge prevedeva
come termine ultimo il 31 dicembre 2010. Ma anche i controlli delle
Asl latitano: solo nel 50% delle ispezioni viene chiesto al datore di
lavoro l'attestazione della valutazione dello stress". A fare il punto
per l'Adnkronos Salute sull'attuazione, a livello nazionale, della
legge in materia di sicurezza e' il dipartimento di prevenzione
dell'Asl Roma H.
L'insieme di norme contenute nel decreto legislativo 81/08,
meglio noto come Testo unico in materia di salute e sicurezza nei
luoghi di lavoro (Tusl), ha riunito e riorganizzato le precedenti
normative in materia di sicurezza e salute per i dipendenti
succedutesi in piu' di cinquant'anni. Riportando l'Italia agli
standard previsti dall'Europa. 8segue)
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 13:35
SALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO (2) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Ma allo stato attuale -
affermano gli esperti - il documento di valutazione dei rischi da
stress (Dvr) viene predisposto solo ora dalle aziende. Le piccole e
medie imprese sono, insieme al settore pubblico (ospedali, scuole,
militari), in ritardo. Vanno meglio le grandi societa' e le
multinazionali". Eppure secondo gli ultimi dati Istat, sono oltre 4
milioni gli italiani che si sentono a rischio stress sul posto di
lavoro.
"La circolare del ministero del Lavoro del 17 novembre 2010 -
chiariscono gli esperti - ha stabilito che la decorrenza del 31
dicembre 2010 prevista dal decreto 81/08 andava intesa come data di
avvio dell'attivita' di revisione del Dvr. E non invece come il giorno
entro cui dovevano essere concluse le pratiche". (segue)
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 13:40
NNNNSALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO (3) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) -Un intervento della commissione
ministeriale, la stessa che ha stabilito le Linee guida per la
valutazione del rischio (non ancora definitive), che ha fatto storcere
il naso a molti addetti ai lavori. "La circolare - sottolineano dal
dipartimento - nonostante la diversa valutazione di alcuni giuristi e
delle Regioni, tenute a vigilare con le Asl i rischi da stress
correlato, ha causato non poca confusione".
Poca informazione, scarsa applicazione e blandi controlli,
evidenziano dunque gli addetti ai lavori. Un quadro poco
incoraggiante. Mentre invece il problema dello stress per i lavoratori
si trasforma in danni alla salute. E in una perdita in produttivita'
per l'azienda. Secondo il rapporto dell'Istat 'Salute sui luoghi di
lavoro' (2008), sono 4 milioni e 58mila "i dipendenti italiani - si
legge nella ricerca - che ritengono di essere esposti ai rischi che
potrebbero pregiudicare il proprio equilibrio psicologico".
I lavoratori che hanno sofferto di problemi di stress,
depressione e ansia, dovuti all'attivita' lavorativa, sono stati il
21% del campione intervistato (19,4% degli uomini e 21,6% delle
donne): il 39,2% dei dirigenti, il 29,1% degli impiegati e il 10,3%
degli operai. (segue)
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 13:45
NNNNSALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO (4) =
(Adnkronos/Aki) - I fattori di rischio di tipo psicologico sono
percepiti soprattutto fra le persone che lavorano nella sanita' (26%),
nei trasporti (24,6%) e nella pubblica amministrazione (23%), in
particolare tra le donne, che ne risentono in modo maggiore rispetto
agli uomini.
Le problematiche legate allo stress devono essere inserite nel
documento di valutazione dei rischi sul lavoro (Dvr) e il monitoraggio
deve essere compiuto su tutti i lavoratori, compresi i dirigenti e gli
impiegati, prendendo in esame non i singoli, ma i gruppi omogenei
esposti ai rischi dello stesso tipo.
Il datore di lavoro deve procedere alla redazione del Dvr,
avvalendosi dell'ausilio del responsabile del servizio di prevenzione
e protezione (Rspp), con il coinvolgimento del medico competente,
laddove presente, e previa consultazione del rappresentante dei
lavoratori. Inoltre dal 30 giugno 2012 le aziende con meno di 10
lavoratori non potranno piu' autocertificare la valutazione del
rischio, come previsto finora, ma dovranno basarsi sulle procedure
standardizzate. (segue)
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 13:54
NNNNSALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO (5) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Ma quello che accade nella
realta' e' ben diverso. "Ogni territorio regionale ha le sue
specificita' settoriali di lavoro - sottolineano i tecnici - e i
controlli delle Asl si concentrano e specializzano su questi. Nel
Lazio, in Piemonte o in Veneto ci sono settori artigianali e
industriali che non troviamo in Sicilia o in Campania. Ecco che il
sistema di controllo della Asl e' ancora troppo variegato. Quando gli
ispettori delle aziende sanitarie verificano i documenti durante i
controlli, nel dubbio non sanzionano penalmente l'azienda se non c'e'
l'assoluta certezza che non abbia neanche iniziato la procedura di
valutazione del rischio".
"Il dato del 20% e' anche sottostimato, moltissime aziende medio
piccole anche al Nord fanno una valutazione generica nel Drv. Seguono
le Linee guida, ma spesso con un approccio superficiale al problema.
Sono piu' attente le multinazionali, ma nelle piccole realta' siamo
ancora molto indietro ", osserva Biagio Calo', direttore del Servizio
di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Spresal) della
Asl di Novara. E aggiunge: "Sul rischio stress non abbiamo effettuato
nessuna sanzione, purtroppo anche qui in Piemonte abbiamo una mancanza
di ispettori che non ci permette di vigilare nei modi opportuni".
La situazione non e' diversa nel Sud del Paese. "Anche in
Sicilia siamo sul dato del 20% - afferma Niccolo' Perrone,
responsabile dello Spresal della Asl 6 di Palermo - ed e' difficile
valutare in strutture medio-piccole lo stress da lavoro correlato. I
datori di lavoro si appoggiano alle Linee guida, ma c'e' poco
coinvolgimento dei dipendenti nella redazione del Dvr. Anche se e'
previsto dalla legge. Il Testo unico in materia di sicurezza sui
luoghi di lavoro - aggiunge Perrone - e' pero' un bel passo avanti
rispetto alla giungla degli anni '90". (segue)
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 14:04
NNNNSALUTE: LEGGE SU STRESS LAVORATORI, SOLO 2 AZIENDE SU 10 LA RISPETTANO (6) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Finora non abbiamo sanzionato
nessuno e stiamo ancora assistendo le aziende, piuttosto che vigilare
con mano pesante - afferma Fulvio D'Orsi, direttore dello Spresal
della Asl Roma C - tuttavia le carenze che riscontriamo piu'
frequentemente sono la mancanza di coinvolgimento dei lavoratori nella
valutazione; l'Rspp compila piu' o meno da solo le liste di controllo
descrivendo spesso un quadro non veritiero dell'azienda".
"E ancora, quando le societa' hanno molto personale non
provvedono a suddividerlo in gruppi omogenei, come prevedono le
metodologie di valutazione delle Linee guida, ma sono valutate
genericamente nella loro globalita'. Cosi' non si riscontrano tutti i
problemi riferibili alle singole articolazioni organizzative. Inoltre,
a fronte di criticita' rilevate non vengono messe in atto misure
correttive", elenca.
Un lavoro non facile per chi non ha spesso i mezzi e gli
ispettori per monitorare un territorio vasto. Ecco che il problema
principale che allarma le Asl, soprattutto nelle regioni sottoposte ai
piani di rientro, sono le risorse umane impegnate nei controlli. "Se
ho pochissimi ispettori a disposizione - sottolinea la direzione
dell'Asl Roma H - e ad esempio ho molti cantieri edili aperti sul
territorio, non andro' a controllare la dichiarazione di valutazione
del rischio, ma mi concentrero' su altro. Sui ponteggi, sui caschi di
sicurezza. O, come spesso accade, se ho un grave problema di sanita'
pubblica sul territorio, i miei sforzi andranno in quella direzione".
Ed ecco che il Dvr e i danni provocati dallo stress, come ansia e
depressione, passano in secondo piano.
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 14:00
NNNNSALUTE: PSICOLOGA, LEGGE SU STRESS LAVORATORI NON PRODUCE CULTURA SICUREZZA =
ANSIA, DEPRESSIONE E ATTACCHI DI PANICO, SIRENE DA NON
SOTTOVALUTARE
Roma, 2 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - "La legge che
dovrebbe monitorare anche lo stress dei dipendenti rimane solo un atto
riempitivo per il datore di lavoro, non produce la cultura della
sicurezza. Necessaria per lavorare sulla prevenzione". Ad affermarlo
all'Adnkronos Salute e' Imma Tomai, responsabile del Gruppo stress
lavoro correlato del Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi.
"Il problema principale della normativa e' che non sara' mai
predittiva - avverte l'esperta - perche' interviene esclusivamente sui
rischi oggettivi, pensando di diminuire cosi' i costi per le aziende
in termine di produttivita'".
Ma secondo l'esperta la problematica e' anche soggettiva, ovvero
la percezione che ha il lavoratore dei rischi che vive in azienda. "Se
non indossa il casco quando dovrebbe - spiega la Tomai - il lavoratore
ha piu' possibilita' di finire vittima di incidenti. Ecco che se non
si lavora sulla percezione di questo pericolo, il personale non
adottera' mai un comportamento che lo aiutera' a prevenirlo". "Inoltre
la normativa - prosegue l'esperta - non richiama esplicitamente le
figura dello psicologo, se non nelle competenze previste dagli
obblighi dell'ordine professionale e presenti in alcuni passaggi".
Eppure e' lo psicologo lo specialista che potrebbe aiutare chi
manifesta i sintomi dello stress: ansia, attacchi di panico e
depressione. (segue)
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 13:45
NNNNSALUTE: PSICOLOGA, LEGGE SU STRESS LAVORATORI NON PRODUCE CULTURA SICUREZZA (2) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Ma quali sono le cause dello
stress lavoro correlato? "Le relazioni tra colleghi, ad esempio -
risponde la psicologa - un pessimo rapporto sociale sul luogo di
lavoro puo' portare il soggetto, se non si prendono i dovuti
provvedimenti, a soffrire di depressione, d'ansia e di attacchi di
panico".
Un problema che puo' connotarsi e aggravarsi a seconda della
struttura in cui si lavora. "Se il mio ambiente e' una multinazionale
- sottolinea la Tomei - avro' maggiori garanzie per la valutazione dei
rischi da stress correlato, grazie alla disponibilita' di risorse e
personale in grado di predisporre tutti gli interventi di
applicabilita' della normativa. Ma e' pur vero - conclude - che
proprio in grandi aziende si assiste ad altri fenomeni scatenanti lo
stress. Come le guerre interne per la progressione di carriere e il
riconoscimento delle competenze".
"Il Testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di
lavoro - spiega la psicologa - prevede che i compiti di vigilanza
siano assunti dal medico del lavoro, dove e' prevista questa figura.
Ma la legge nell'articolato non richiama la figura dello psicologo.
Cosi' quello che accade e' che il documento di valutazione dei rischi
da stress lavoro correlato (Dvr) e' fatto da ingegneri che si limitano
nei loro controlli in azienda a sanzionare solo il rischio oggettivo.
Non entrando mai nella dimensione 'psicologica'".
(Frm/Col/Adnkronos)
02-SET-11 14:07
NNNN
salute:se pazienti diventano numeri meno vantaggi da cure
SALUTE:SE PAZIENTI DIVENTANO NUMERI MENO VANTAGGI
DA CURE
(ANSA) - ROMA, 02 SET - Pillole per la pressione alta,
farmaci contro il colesterolo e per l'iperglicemia: e' da
impazzire, un paziente con una malattia cronica come il diabete
spende ore e ore al giorno dietro terapie, controlli, esami, e'
come un secondo lavoro.
Il motivo di cio', spiega all'ANSA Victor Montori della
Divisione di Endocrinologia e Diabete della Mayo Clinic di
Rochester, e' che i medici ''trattano sempre piu' i numeri e non
i pazienti'', cioe' il loro sta diventando uno spasmodico lavoro
per tenere sotto controllo i parametri (pressione, glicemia,
colesterolo etc) e il paziente e' subissato di pillole da
prendere, controlli da fare per arrivare ai 'numeri giusti'
sulle analisi del sangue. Per un paziente, specie se anziano,
cio' puo' significare di fatto sbagliare la terapia, stressarsi,
insomma l'imperativo ''normalizzare i valori del sangue'' puo'
di fatto far male alla salute del malato. In molti casi, spiega
Montori, meglio dare meno farmaci e terapie piu' semplici anche
se i parametri non si normalizzano a perfezione. Curare i numeri
e' inoltre pericoloso per un altro motivo, sottolinea l'esperto:
se i parametri di riferimento, come spesso avviene, cambiano
(per esempio si abbassa la soglia oltre la quale il colesterolo
e' considerato alto e da curare), aumentano i pazienti da
trattare, ma spesso con scarsi benefici in termini di
aspettativa di vita e molto spreco di risorse. (ANSA).
Y27-BR
02-SET-11 18:18 NNNN
(ANSA) - ROMA, 02 SET - Pillole per la pressione alta,
farmaci contro il colesterolo e per l'iperglicemia: e' da
impazzire, un paziente con una malattia cronica come il diabete
spende ore e ore al giorno dietro terapie, controlli, esami, e'
come un secondo lavoro.
Il motivo di cio', spiega all'ANSA Victor Montori della
Divisione di Endocrinologia e Diabete della Mayo Clinic di
Rochester, e' che i medici ''trattano sempre piu' i numeri e non
i pazienti'', cioe' il loro sta diventando uno spasmodico lavoro
per tenere sotto controllo i parametri (pressione, glicemia,
colesterolo etc) e il paziente e' subissato di pillole da
prendere, controlli da fare per arrivare ai 'numeri giusti'
sulle analisi del sangue. Per un paziente, specie se anziano,
cio' puo' significare di fatto sbagliare la terapia, stressarsi,
insomma l'imperativo ''normalizzare i valori del sangue'' puo'
di fatto far male alla salute del malato. In molti casi, spiega
Montori, meglio dare meno farmaci e terapie piu' semplici anche
se i parametri non si normalizzano a perfezione. Curare i numeri
e' inoltre pericoloso per un altro motivo, sottolinea l'esperto:
se i parametri di riferimento, come spesso avviene, cambiano
(per esempio si abbassa la soglia oltre la quale il colesterolo
e' considerato alto e da curare), aumentano i pazienti da
trattare, ma spesso con scarsi benefici in termini di
aspettativa di vita e molto spreco di risorse. (ANSA).
Y27-BR
02-SET-11 18:18 NNNN
(SM) PENSIONI. OK COMMISSIONE A 1^ PILASTRO: SERVIRANNO 66 ANNI
(SM) PENSIONI. OK COMMISSIONE A 1^ PILASTRO:
SERVIRANNO 66 ANNI
SINISTRA CONTRARIA: SOGLIA TROPPO ALTA,NO A ASSICURAZIONI PRIVATE
(DIRE) San Marino, 2 set. - La riforma previdenziale supera, per
meta', lo scoglio della Commissione consigliare sanita'. Infatti
i lavori si sono interrotti ieri notte con l'approvazione del
progetto di legge sul primo pilastro, mentre l'esame della
seconda normativa, quella che introduce il sistema previdenziale
complementare, e' slittata al 12 settembre. Nove i voti a favore,
mentre l'opposizione si e' divisa tra tre astensioni e due voti
contrari, quelli di Sinistra unita.
"Il primo pilastro ha elementi di equita'- riconosce
Alessandro Rossi, capogruppo di Su- soprattutto rispetto ai
contributi di solidarieta' per le pensioni alte, al maggior
controllo sugli abusi per le pensioni di invalidita',
all'accorpamento dei fondi". Gli elementi positivi quindi non
mancano, "peccato- rileva pero'- che restino elementi di
indottrinamento liberista come l'innalzamento dell'eta'
pensionabile a 66 anni". La soglia attuale dei 65 anni, motiva
Rossi, e' gia' alta e "ancora non sono state introdotte verifiche
per i lavori usuranti".(SEGUE)
(Cri/ Dire)
15:44 02-09-11
NNNN
(SM) PENSIONI. OK COMMISSIONE A 1^ PILASTRO: SERVIRANNO 66 ANNI -2-
(DIRE) San Marino, 2 set. - Questo quindi il punto critico della
riforma sul primo pilastro che ha spinto i commissari di Su a non
condividere il progetto di legge. Piu' critica e' la posizione
sull'introduzione del secondo pilastro previdenziale di cui
"siamo riusciti a rinviare l'esame", aggiunge Rossi che ritiene
necessario introdurre dei correttivi, "richiesti dagli stessi
sindacati".
Su chiede quindi la non obbligatorieta' del contributo
integrativo e, soprattutto, che la gestione del fondo sia
interamente statale, "non affidata a societa' assicurative
private", continua il capogruppo. Infine, l'ultima lamentela: "Ci
pare dubbio l'atteggiamento del governo che porta una riforma
cosi' importante in Aula il 1 settembre, quasi in sordina". Rossi
azzarda: "Forse non vuole affrontare queste tematiche con la
cittadinanza".
(Cri/ Dire)
15:44 02-09-11
SINISTRA CONTRARIA: SOGLIA TROPPO ALTA,NO A ASSICURAZIONI PRIVATE
(DIRE) San Marino, 2 set. - La riforma previdenziale supera, per
meta', lo scoglio della Commissione consigliare sanita'. Infatti
i lavori si sono interrotti ieri notte con l'approvazione del
progetto di legge sul primo pilastro, mentre l'esame della
seconda normativa, quella che introduce il sistema previdenziale
complementare, e' slittata al 12 settembre. Nove i voti a favore,
mentre l'opposizione si e' divisa tra tre astensioni e due voti
contrari, quelli di Sinistra unita.
"Il primo pilastro ha elementi di equita'- riconosce
Alessandro Rossi, capogruppo di Su- soprattutto rispetto ai
contributi di solidarieta' per le pensioni alte, al maggior
controllo sugli abusi per le pensioni di invalidita',
all'accorpamento dei fondi". Gli elementi positivi quindi non
mancano, "peccato- rileva pero'- che restino elementi di
indottrinamento liberista come l'innalzamento dell'eta'
pensionabile a 66 anni". La soglia attuale dei 65 anni, motiva
Rossi, e' gia' alta e "ancora non sono state introdotte verifiche
per i lavori usuranti".(SEGUE)
(Cri/ Dire)
15:44 02-09-11
NNNN
(SM) PENSIONI. OK COMMISSIONE A 1^ PILASTRO: SERVIRANNO 66 ANNI -2-
(DIRE) San Marino, 2 set. - Questo quindi il punto critico della
riforma sul primo pilastro che ha spinto i commissari di Su a non
condividere il progetto di legge. Piu' critica e' la posizione
sull'introduzione del secondo pilastro previdenziale di cui
"siamo riusciti a rinviare l'esame", aggiunge Rossi che ritiene
necessario introdurre dei correttivi, "richiesti dagli stessi
sindacati".
Su chiede quindi la non obbligatorieta' del contributo
integrativo e, soprattutto, che la gestione del fondo sia
interamente statale, "non affidata a societa' assicurative
private", continua il capogruppo. Infine, l'ultima lamentela: "Ci
pare dubbio l'atteggiamento del governo che porta una riforma
cosi' importante in Aula il 1 settembre, quasi in sordina". Rossi
azzarda: "Forse non vuole affrontare queste tematiche con la
cittadinanza".
(Cri/ Dire)
15:44 02-09-11
WIKILEAKS: APPELLO SU TWITTER, PUBBLICATE VOSTRE SCOPERTE
WIKILEAKS: APPELLO SU TWITTER, PUBBLICATE VOSTRE SCOPERTE
STAMPA MONDIALE NON HA MEZZI PER FARLO ED E' FAZIOSA
(ANSA) - ROMA, 2 SET - ''Twittate le vostre scoperte
importanti. L'intera stampa mondiale non ha sufficienti risorse
ed e' sostanzialmente faziosa''. E' questo l'appello rivolto
dallo staff di Wikileaks agli utenti di Twitter, invitati quindi
a dare il proprio contributo nella ricerca di notizie tra i 251
mila cablogrammi del Dipartimento di Stato americano pubblicati
oggi dall'organizzazione.
E sempre su Twitter, lo staff di Wikileaks sta via via
annunciando il numero di dispacci - tra quelli pubblicati -
riguardanti i diversi Paesi del mondo in cui hanno sede le
ambasciate e i consolati americani. (ANSA).
Y66
02-SET-11 15:26 NNNN
STAMPA MONDIALE NON HA MEZZI PER FARLO ED E' FAZIOSA
(ANSA) - ROMA, 2 SET - ''Twittate le vostre scoperte
importanti. L'intera stampa mondiale non ha sufficienti risorse
ed e' sostanzialmente faziosa''. E' questo l'appello rivolto
dallo staff di Wikileaks agli utenti di Twitter, invitati quindi
a dare il proprio contributo nella ricerca di notizie tra i 251
mila cablogrammi del Dipartimento di Stato americano pubblicati
oggi dall'organizzazione.
E sempre su Twitter, lo staff di Wikileaks sta via via
annunciando il numero di dispacci - tra quelli pubblicati -
riguardanti i diversi Paesi del mondo in cui hanno sede le
ambasciate e i consolati americani. (ANSA).
Y66
02-SET-11 15:26 NNNN
WIKILEAKS: USA, IN ITALIA TEMPISTICA GIUDIZIARIA SPESSO POLITICA
WIKILEAKS: USA, IN ITALIA TEMPISTICA GIUDIZIARIA SPESSO POLITICA =
(AGI) - Roma, 2 set. - La "tempistica" delle azioni giudiziarie
in Italia "spesso appare politica", compresa "la sentenza di
una corte civile contro la Finivest di Berlusconi": e' quanto
scrive la numero 2 dell'ambasciata Usa a Roma, Elizabeth
Dibble, in un cablogramma dell'8 ottobre 2009, inviato subito
dopo la bocciatura del lodo Alfano da parte della Corte
Costituzionale, e pubblicato da Wikileaks. La magistratura
italiana, si legge nel cablo, "era un tradizionale rifugio per
i membri del Partito comunista durante la Guerra Fredda".
"Inoltre, la tempistica delle azioni giudiziarie - incluse
alcune contro funzionari di centro-sinistra - spesso appare
politica", annota la diplomatica. Tra questi casi la Dibble
comprende la sentenza "di una corte civile contro la compagnia
Fininvest di Berlusconi riguardo a una causa di lungo corso da
750 milioni di euro promossa da un rivale d'affari". (AGI)
Rmi/Sar
021613 SET 11
NNNN
MANOVRA: FP-CGIL,CON DELEGA SU TRIBUNALI SI VUOLE COLPIRE PM
MANOVRA: FP-CGIL,CON DELEGA SU TRIBUNALI SI VUOLE COLPIRE
PM
(ANSA) - ROMA, 2 SET - ''Colpire ancora una volta l'azione
della magistratura e in particolare dei pubblici ministeri'':
sarebbe questo - secondo Antonio Crispi, Segretario Nazionale
Fp-Cgil- il ''vero intento'' del governo contenuto
nell'emendamento alla manovra ''dopo le belle dichiarazioni di
intenti del ministro Palma sulla revisione della geografia
giudiziaria''
''Da quello che si legge si arriverebbe addirittura ad
accorpare le procure pi— piccole a prescindere dall'accorpamento
dei tribunali: si potrebbe verificare l'assurdo di un tribunale
senza procura. Siamo pi— che disponibili a discutere di una
moderna revisione della geografia giudiziaria - sostiene Fp-Cgil
in una nota - ma che coinvolga tutti gli operatori e tenga
conto di tutte le questioni inerenti i singoli territori; in
questo modo il Governo si attribuisce, per l'ennesima volta, una
delega in bianco''.
''Il neo Ministro non smentisce i suoi predecessori e tira
fuori un provvedimento che - conclude Crispi - produrr… un
indebolimento del nostro sistema giudiziario e del controllo di
legalit… sul territorio. Insomma, meno giustizia''.(ANSA).
COM-BAO
02-SET-11 16:14 NNNN
(ANSA) - ROMA, 2 SET - ''Colpire ancora una volta l'azione
della magistratura e in particolare dei pubblici ministeri'':
sarebbe questo - secondo Antonio Crispi, Segretario Nazionale
Fp-Cgil- il ''vero intento'' del governo contenuto
nell'emendamento alla manovra ''dopo le belle dichiarazioni di
intenti del ministro Palma sulla revisione della geografia
giudiziaria''
''Da quello che si legge si arriverebbe addirittura ad
accorpare le procure pi— piccole a prescindere dall'accorpamento
dei tribunali: si potrebbe verificare l'assurdo di un tribunale
senza procura. Siamo pi— che disponibili a discutere di una
moderna revisione della geografia giudiziaria - sostiene Fp-Cgil
in una nota - ma che coinvolga tutti gli operatori e tenga
conto di tutte le questioni inerenti i singoli territori; in
questo modo il Governo si attribuisce, per l'ennesima volta, una
delega in bianco''.
''Il neo Ministro non smentisce i suoi predecessori e tira
fuori un provvedimento che - conclude Crispi - produrr… un
indebolimento del nostro sistema giudiziario e del controllo di
legalit… sul territorio. Insomma, meno giustizia''.(ANSA).
COM-BAO
02-SET-11 16:14 NNNN
MANOVRA: CAMUSSO, CHI NON HA MAI PAGATO COMINCI A PAGARE
MANOVRA: CAMUSSO, CHI NON HA MAI PAGATO COMINCI A
PAGARE
(ANSA) - MILANO, 2 SET - ''E' evidente che il sistema fiscale
italiano e' ingiusto: si paghi in ragione di quel che si ha, chi
ha di piu' paghi di piu' e chi non ha mai pagato cominci a
pagare''. Lo ha affermato tra forti applausi il segretario
generale della Cgil, Susanna Camusso, intervenendo all'assemblea
dell'organizzazione a Milano in vista dello sciopero del
prossimo 6 settembre.
''Un'altra manovra e' possibile, basta con l'accanimento
contro le persone che lavorano e i pensionati: la manovra che
noi proponiamo - ha aggiunto Camusso - ha gli stessi saldi della
manovra del governo e la prima proposta e' quella del lavoro per
i giovani altrimenti il Paese tracolla''.
Tra le proposte della Cgil per finanziare gli interventi vi
e' il ''ripristino della legge di successione anche per le
societa', perche' non ci siamo dimenticati che quella legge e'
stata cambiata perche' qualcuno curava gli interessi di famiglia
e non del Paese'', ha affermato la leader sindacale. La Cgil
chiede anche ''una tassa straordinaria sui grandi patrimoni
immobiliari come hanno fatto tutti i Paesi europei prima della
crisi puntando sulla crescita, mentre oggi saremmo costretti a
introdurla per richiamare i conti'', ha detto Camusso.(ANSA).
NI/IMP
02-SET-11 13:57 NNNN
(ANSA) - MILANO, 2 SET - ''E' evidente che il sistema fiscale
italiano e' ingiusto: si paghi in ragione di quel che si ha, chi
ha di piu' paghi di piu' e chi non ha mai pagato cominci a
pagare''. Lo ha affermato tra forti applausi il segretario
generale della Cgil, Susanna Camusso, intervenendo all'assemblea
dell'organizzazione a Milano in vista dello sciopero del
prossimo 6 settembre.
''Un'altra manovra e' possibile, basta con l'accanimento
contro le persone che lavorano e i pensionati: la manovra che
noi proponiamo - ha aggiunto Camusso - ha gli stessi saldi della
manovra del governo e la prima proposta e' quella del lavoro per
i giovani altrimenti il Paese tracolla''.
Tra le proposte della Cgil per finanziare gli interventi vi
e' il ''ripristino della legge di successione anche per le
societa', perche' non ci siamo dimenticati che quella legge e'
stata cambiata perche' qualcuno curava gli interessi di famiglia
e non del Paese'', ha affermato la leader sindacale. La Cgil
chiede anche ''una tassa straordinaria sui grandi patrimoni
immobiliari come hanno fatto tutti i Paesi europei prima della
crisi puntando sulla crescita, mentre oggi saremmo costretti a
introdurla per richiamare i conti'', ha detto Camusso.(ANSA).
NI/IMP
02-SET-11 13:57 NNNN
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