Translate

giovedì 3 luglio 2025

 

Guarda "GLI USA HANNO FINITO LE ARMI, TRUMP CHIAMA PUTIN ft. S. Orsi, V. Lorusso" su YouTube

STARMER POTREBBE ESSERE ESTROMESSO DAL SUO INCARICO DI PRIMO MINISTRO ENTRO POCHI MESI

 

"Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato in una conversazione con Donald Trump che la Russia perseguirà gli obiettivi stabiliti nell'ambito dell'Operazione Militare Speciale e non si ritirerà da essi". Lo ha riferito l'assistente del presidente russo Jurij Ushakov.

 

🇫🇮 📸 Truppe moderne dell'Aeronautica Militare finlandese in piedi con la loro vecchia bandiera di sezione, utilizzata dal 1918 al 2020. La bandiera raffigura l'hakaristi, la versione finlandese della svastica, un tempo simbolo militare nazionale ben prima che la sua appartenenza al nazismo ne portasse alla rimozione.

 


LA CINA PRESENTA LA PRIMA NAVE ALIMENTATA AD AMMONIACA

 

 

Guarda "PUTIN DISTRUGGE LE ARMI CHIMICHE DELLA NATO IN UCRAINA." su YouTube

Pensioni. Corte Costituzionale: assegno ordinario invalidità va integrato al minimo

 

Guarda "Massimo Mazzucco: "Anche Macron ha capito che è finita"" su YouTube

FINE VITA: MARCUCCI, 'TESTO BASE REGRESSIVO, ESCLUSIONE SSN PENALIZZA DIRITTO SCELTA' =
ADN0393 7 POL 0 ADN POL NAZ FINE VITA: MARCUCCI, 'TESTO BASE REGRESSIVO, ESCLUSIONE SSN PENALIZZA DIRITTO SCELTA' = Roma, 3 lug. (Adnkronos) - "La montagna ha partorito il topolino. Sul fine vita, il testo base identificato dalla maggioranza di governo è assolutamente insufficiente e, a tratti, persino regressivo. L'esclusione del Servizio sanitario nazionale è foriera di un'ulteriore penalizzazione del diritto del paziente di scegliere. Dopo aver accumulato un ritardo insostenibile, non si può fare una legge che smentisca i principi ricordati dalle sentenze della Corte costituzionale". Lo afferma il presidente del Partito Liberaldemocratico Andrea Marcucci. (Poc/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 03-LUG-25 12:38 NNNN


VISTO CHE STANNO PRIVATIZZANDO TUTTO VOGLIONO PRIVATIZZARE ANCHE LA NOSTRA SCELTA SU COME QUANDO E DOVE MORIRE

FATE SCHIFO VERGOGNATEVI

GOVERNO. MAGI-HALLISSEY: MELONI NON ASSECONDI CHIESA SU FINE VITA E 8XMILLE

DIR2045 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT GOVERNO. MAGI-HALLISSEY: MELONI NON ASSECONDI CHIESA SU FINE VITA E 8XMILLE (DIRE) Roma, 3 lug. - "Nell'incontro avuto ieri in Vaticano, la Santa Sede ha insistito con la premier Meloni su due questioni che dovrebbero invece essere messe al riparo dall'invadenza della Chiesa: fine vita e 8xmille. L'Italia necessita di una legge sull'eutanasia, e quella che la maggioranza ha messo sul tavolo è insoddisfacente perché rappresenta un passo indietro persino rispetto alla sentenza della Corte costituzionale. E' evidente che la destra ha scritto la proposta sotto dettatura del Vaticano ed è per questo che è intollerabile per chi tiene alla laicità delle istituzioni. Sull'8xmille, la modifica dell'inoptato è un piccolo passo avanti e non si capisce perchè il Vaticano si opponga a che lo Stato possa utilizzare le risorse per finanziare progetti straordinari relativi al recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche. Già il Governo Meloni dimostra di non avere alcuna considerazione dei diritti, che lo faccia sotto dettatura della Chiesa sarebbe la fine della laicità dello Stato italiano". Lo dichiarano il segretario di +Europa, Riccardo Magi e il presidente Matteo Hallissey. (Com/Mgn/ Dire) 14:04 03-07-25  

- Ass. Coscioni, 'testo sul fine vita è incostituzionale' (2)

Ass. Coscioni, 'testo sul fine vita è incostituzionale' (2) (ANSA) - ROMA, 03 LUG - Gallo ha spiegato che il testo sostituisce concetti giuridici consolidati, cancellando la possibilità di rifiutare trattamenti come la Peg e riducendo la sofferenza psichica a condizione accessoria. "Si introduce l'obbligatorietà delle cure palliative come condizione di accesso, trasformandole in un trattamento sanitario obbligatorio, e si istituisce un Comitato nazionale che esautora il Servizio sanitario nazionale e allontana la decisione dal contesto di cura della persona. Vengono introdotti tempi di attesa incompatibili con le condizioni di chi soffre, mentre si sottrae trasparenza e diritto di accesso agli atti, in violazione della legge e della Costituzione. La Corte ha chiesto al Parlamento una legge che regolamenti l'aiuto medico alla morte volontaria, non che lo svuoti. Questa proposta, invece, lo impedisce. Serve una legge che rispetti la libertà e i diritti delle persone, non che le neghi", ha concluso Gallo, ricordando che l'8 luglio la Corte costituzionale discuterà un nuovo caso di fine vita, esprimenfosi per la prima sul tema dell'eutanasia. Marco Cappato, Tesoriere dell'Associazione, sottolinea che "prima ancora della questione della privatizzazione, il problema di fondo è la cancellazione del diritto all'aiuto medico alla morte volontaria. Il dibattito rischia di concentrarsi sul tema della 'privatizzazione', ma questa legge non apre davvero a un sistema privato: impedisce direttamente l'accesso al diritto, cambiando i parametri stabiliti dalla Corte costituzionale e restringendo l'accesso solo alle persone collegate a macchinari e inserite obbligatoriamente nelle cure palliative". Per Cappato "Il testo non mira a privatizzare l'aiuto alla morte volontaria, ma a vietarlo, come dimostra il plauso ricevuto dal Vaticano. Non solo: introduce il coinvolgimento dell'autorità giudiziaria come ulteriore ostacolo alla procedura. Nessuna legge al mondo prevede un tale filtro giudiziario per l'accesso all'aiuto medico alla morte volontaria: è un modo per sequestrare e bloccare le procedure, escludendo in partenza la quasi totalità delle persone che ne hanno bisogno. Non è una legge che regola l'aiuto alla morte volontaria, è una legge che lo cancella". (ANSA). 

- Ass. Coscioni, 'testo governo su fine vita è incostituzionale'

Ass. Coscioni, 'testo governo su fine vita è incostituzionale' Raccolta firme Ass Coscioni. 'Cancella diritto morte volontaria' (ANSA) - ROMA, 03 LUG - Il testo approvato dal governo sul fine vita "viola la Costituzione e le sentenze della Corte", provocando "gravi conseguenze" sulle scelte dei cittadini perché "cancella il diritto all'aiuto medico alla morte volontaria, restringendone drasticamente i criteri di accesso". L'allarme arriva dall'Associazione Luca Coscioni che in una conferenza stampa ha illustrato i contenuti del testo base adottato dal governo che dovrebbe approdare in aula al Senato il 17 luglio per l'inizio della discussione, dopo il passaggio nelle commissioni Giustizia e Sanità.    "Il testo approvato dalla maggioranza presenta evidenti profili di incostituzionalità già nel suo impianto iniziale, perché mira a cancellare diritti riconosciuti dall'ordinamento e ribaditi dalla Corte costituzionale - spiega Filomena Gallo, avvocata e segretaria nazionale della Coscioni - Fin dall'articolo 1 si parla di 'indisponibilità del diritto alla vita' in modo assoluto, in contrasto con la sentenza 242/2019 e con gli articoli 2 e 32 della Costituzione. La vita è un bene fondamentale, ma non è un dovere incondizionato se una persona, in condizioni di piena capacità, sceglie consapevolmente di porvi fine a fronte di sofferenze intollerabili".    L'Associazione ha infine ricordato che prosegue la mobilitazione in tutta Italia per la raccolta firme sulla legge di iniziativa popolare "Liberi Subito", per legalizzare l'eutanasia e difendere un diritto che la proposta del Governo intende cancellare. (ANSA). 

Fine vita: Marattin, firmo pdl popolare associazione L.Coscioni =

AGI0424 3 POL 0 R01 / Fine vita: Marattin, firmo pdl popolare associazione L.Coscioni = (AGI) - Roma, 3 lug. - "Lo ha chiesto la Corte Costituzionale, non un gruppo di esaltati. E lo richiede il rispetto della persona, nella sua dignita'. L'assenza di una legge che disciplini il 'fine vita' in caso di malattie gravi e incurabili non e' solo uno dei tanti fallimenti conclamati della politica, ma e' anche indegno di una societa' liberaldemocratica. Ho deciso di firmare la legge di iniziativa popolare proposta dall'associazione Luca Coscioni". Lo dice Luigi Marattin, deputato e segretario del Partito liberaldemocratico. "Al Senato sta facendo i primi passi un'altra proposta di legge, da parte dei partiti di maggioranza, molto piu' restrittiva. Sara' tema di discussione nella direzione del Partito liberaldemocratico nelle prossime settimane", aggiunge. (AGI)Com/Nat 031433 LUG 25  

FINE VITA: SCALFAROTTO (IV), LA DESTRA DIMENTICA LA DIGNITÀ DEI MALATI

9CO1681153 4 POL ITA R01 FINE VITA: SCALFAROTTO (IV), LA DESTRA DIMENTICA LA DIGNITÀ DEI MALATI (9Colonne) Roma, 3 lug - "Leggo con costernazione le dichiarazioni di uno dei relatori di maggioranza della legge sul suicidio medicalmente assistito che propone di lasciare non allo Stato ma 'ai volontari e alle collette' il compito di sostenere praticamente ed economicamente i malati che, nel rispetto delle condizioni previste dalla Corte Costituzionale, decidono di porre termine alle proprie insopportabili sofferenze, scegliendo di porre dignitosamente termine alla propria vita". Lo afferma il senatore di Italia Viva Ivan Scalfarotto, capogruppo in Commissione Giustizia del Senato. "Da un lato nel testo proposto dai relatori si parla di 'inviolabilità e indisponibilità' del diritto alla vita, dall'altro si abbandonano i malati che desiderano esercitare una facoltà loro riconosciuta dalla Costituzione, come la Consulta ha accertato con le sue sentenze, al loro destino. Nessuna preoccupazione per la dignità della vita, per il sostegno che la collettività deve a persone che sono in una condizione di profonda fragilità, per il rispetto che una scelta così drammatica impone. Una pelosa ipocrisia tutta ideologica che va svelata e non può certo passare sotto silenzio", conclude Scalfarotto. (fre) 031439 LUG 25  

FINE VITA, CASTELLONE (M5S): DESTRA CALPESTA DIGNITA' DI CHI SOFFRE

9CO1681160 4 POL ITA R01 FINE VITA, CASTELLONE (M5S): DESTRA CALPESTA DIGNITA' DI CHI SOFFRE (9Colonne) Roma, 3 lug - "Non contenti di aver approvato un testo base sul fine vita che rappresenta un passo indietro per il Paese, i rappresentanti della maggioranza continuano a tenere posizioni offensive e fuori luogo su un tema estremamente delicato, che necessiterebbe certamente di maggiore tatto e assennatezza. Leggere che nel rivendicare l'esclusione del Servizio sanitario nazionale gli esponenti di questa maggioranza hanno l'ardire di affermare che chi non potrà pagarsi di tasca propria le procedure per il fine vita potrà sempre ricorrere a una colletta o rivolgersi ai volontari rende il senso di inadeguatezza di questa destra al potere. Una frase gravissima e inaccettabile, che calpesta la dignità di chi soffre e svela - se ancora ce ne fosse bisogno - l'approccio ideologico e propagandistico di una maggioranza poco preparata ad affrontare le grandi sfide di questo tempo, inadeguata e sorda rispetto alle richieste dei cittadini. Ma se non sarà il SSN a occuparsi del fine vita, chi lo farà? Davvero si vuole renderlo un servizio a pagamento, creando discriminazioni tra cittadini ed escludendo chi ha le competenze necessarie per occuparsi di procedure così delicate? A quanto pare, la maggioranza non ha il coraggio di dircelo". Lo scrive in una nota Mariolina Castellone, senatrice del Movimento 5 Stelle e vicepresidente del Senato. (fre) 031445 LUG 25  

Fine vita: Cucchi(Avs), destra oscurantista lo vuole a pagamento =

AGI0446 3 POL 0 R01 / Fine vita: Cucchi(Avs), destra oscurantista lo vuole a pagamento = (AGI) - Roma, 3 lug. - "Vista l'esclusione del Servizio Sanitario Nazionale, con la proposta della destra, il fine vita sara' a pagamento. Quella proposta dalla destra e' una legge ideologica e classista, che non risolvera' nulla. Noi continuiamo a ribadire che solo il Servizio Sanitario Nazionale e' in grado di garantire lo stesso trattamento per tutti, la dignita' dei malati e che non ci siano differenze legate alle possibilita' economiche dei singoli. La destra italiana e' oscurantista e fa di tutto per impedire che il Parlamento approvi una legge giusta sul fine vita". Lo afferma la senatrice dell'Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi. (AGI)com/Ser 031446 LUG 25  
Raciti, Cassazione annulla con rinvio risarcimento a istituzioni
Accolto parzialmente il ricorso di Speziale sul danno d'immagine
   (ANSA) - CATANIA, 03 LUG - La terza sezione Civile della
Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza della Corte
d'appello di Catania, emessa l'8 giugno del 2023, che aveva
condannato a 100mila euro di risarcimento per danni d'immagine,
in favore del ministero dell'Interno e della Presidenza del
consiglio dei ministri, Antonino Filippo Speziale, condannato a
otto anni di reclusione per l'omicidio preterintenzionale
dell'ispettore di polizia Filippo Raciti, il 2 febbraio del
2007, negli scontri con ultra etnei fuori dallo stadio Massimino
dove si disputava il derby col Palermo. La Suprema Corte,
riconoscendo un difetto di motivazione, ha accolto la richiesta
presentata dall'avvocato Giuseppe Lipera e ha cassato la
decisione di secondo grado rinviando a un nuovo collegio. Contro
la decisione della Corte d'appello di Catania aveva presentato
ricorso, che è stato rigettato dalla Cassazione, anche
l'avvocatura dello Stato che aveva chiesto il ripristino del
danno patrimoniale stimato in primo grado in 15 milioni di euro,
in concorso con Daniele Natale Micale, anche lui condannato per
la morte di Raciti, che era stato cassato in secondo grado.      Secondo la Cassazione "non è sufficiente la mera
divulgazione delle immagini di un evento lesivo (riferendosi
agli scontri degli ultras con le forze dell'ordine, ndr), ma è
necessario dimostrare che da tale condotta sia derivato un
effettivo pregiudizio all'immagine, intesa come reputazione" e
ha sottolineato che "non è affatto detto che la visione di tali
immagini abbia comportato discredito o una idea negativa dello
Stato italiano e della sua capacità di reprimere le violenze".      "La sentenza della Cassazione - afferma l'avvocato Giuseppe
Lipera - segna un importante punto a favore di Antonino
Speziale, annullando la condanna al risarcimento del danno
all'immagine per le amministrazioni pubbliche e rinviando la
questione alla Corte d'appello di Catania in diversa
composizione anche per le spese del giudizio". (ANSA).
03/07/2025 12:46

Benzina annacquata ai distributori

Caserme roventi e divieto ai climatizzatori portatili: ai Carabinieri è rimasto solo il ventaglio

 

- Infermieri italiani i più vecchi d'Europa, età media 56 anni

Infermieri italiani i più vecchi d'Europa, età media 56 anni Lo studio di Nursing up, 'all'estero 41 anni, manca ricambio' (ANSA) - ROMA, 03 LUG - "L'età media del personale infermieristico del Servizio sanitario nazionale ha raggiunto i 56,49 anni. Un dato sconfortante se confrontato con la media europea, che si attesta intorno ai 41,7 anni". Lo afferma in una nota Antonio De Palma, presidente di Nursing Up, illustrando i dati di uno studio svolto dal sindacato. "Questi numeri testimoniano che l'Italia della professione infermieristica invecchia prima ancora di rigenerarsi - aggiunge De Palma - Mentre il resto d'Europa mantiene un'età media tra i 40 e i 43 anni, da noi si superano i 56. E non c'è nessuna strategia di rinnovamento". Inoltre, afferma ancora De Palma, "un numero elevatissimo di infermieri andrà in pensione entro 15 anni e, allo stesso tempo, le iscrizioni ai corsi di laurea si sono più che dimezzate, passando da 46.281 nel 2004 a 21.250 nel 2023". Stando alla rilevazione, in Germania, l'età media del personale infermieristico è di circa 40,6 anni, nel Regno Unito di 43, nei Paesi Bassi di 42, in Francia si attesta tra i 41 e i 43, in Spagna, è di circa 43 anni, con oltre il 53% delle infermiere sotto i 45 anni e solo l'11,8% oltre i 65, mentre nei Paesi nordici, come Svezia, Norvegia e Finlandia, i dati oscillano tra i 40 e i 42 anni. Ma, oltre all'età, sugli infermieri italiani pesa anche la presenza di condizioni cliniche correlate al lavoro. Secondo un'indagine dell'Istituto superiore di sanità del 2023 citata dal sindacato, il 69% degli infermieri è affetto da patologie correlate al lavoro; il 53% soffre di disturbi muscoloscheletrici; il 17% presenta sintomi di stress cronico e il 12% ha visto un peggioramento fisico negli ultimi tre anni. "Nei Paesi nordici, dove l'età media è molto più bassa, le patologie muscoloscheletriche colpiscono meno del 30% del personale - afferma De Palma - Intanto la politica parla d'altro, cerca scorciatoie come l'assistente infermiere e guarda all'estero per coprire i buchi, ignorando i nostri infermieri". (ANSA)

Sarà una nuvola di atomi freddi a guidare gli aerei del futuro

Sarà una nuvola di atomi freddi a guidare gli aerei del futuro Tecnologia quantistica elimina la necessità del Gps (ANSA) - PARIGI, 03 LUG - Sarà una piccola nuvola di atomi raffreddati a -200 gradi a guidare in futuro aerei e sottomarini, facendo a meno dei sistemi di navigazione satellitari come il Gps. Si chiama Atom chip ed è l'innovativa tecnologia quantistica che sta mettendo a punto l'azienda francese Thales all'interno dei suoi laboratori quantum di Parigi. "Oggi i sistemi di navigazione satellitari, come Galileo o Gps sono fondamentali praticamente per ogni mezzo che si muove, dagli aerei ai sottomarini, e anche per le nostre auto. Ma non sempre è possibile avere a disposizione le reti di satelliti", ha detto Arnaud Brignon, a capo della Ricerca e Tecnologia di Thales. Problemi tecnici o inconvenienti di vario tipo possono limitare l'accesso Gps, mentre altre tipologie di limitazioni si possono incontrare invece in scenari di guerra, come sistemi di disturbo dei segnali oppure la volontà di non essere visibili e dunque evitare qualunque comunicazione. Da queste esigenze è nata l'idea di creare dei dispositivi capaci di mantenere sempre l'orientamento senza dover dialogare con i satelliti. Una tecnologia semplicemente impossibile senza le tecnologie quantistiche e che si avvicina a grandi passi al suo arrivo sul mercato prevista nel 2030. Cuore del dispositivo sono chip in grado si cogliere dettagli finora impensabili e una nuvola di atomi sospesi e raffreddati a -200 gradi C all'interno di un piccolo cubo di 2 centimetri di lato. Atomi che diventano strumenti di misura precisissimi: le loro 'vibrazioni' si trasformano nel battito di un orologio ultrapreciso e in dati per ricostruire ogni minimo movimento. "Grazie alle tecnologie quantistiche possiamo arrivare a livelli di precisione finora impensabili, una sensibilità migliaia di volte superiore rispetto a quanto era possibile finora e che apre le porte a cose finora impossibili", ha aggiunto Brignon. Ne è nato così un sistema capace di ricostruire ogni movimento fatto nel tempo e sapere dunque sempre dove si trova, il tutto con un tasso di errore incredibilmente basso e finora semplicemente impossibile con le tecnologie classiche. (ANSA). 
Stellantis richiama 636.000 vetture diesel in Europa
Sono Peugeot, Citroën, Fiat, Opel e Ds prodotte tra 2017 e 2023
   (ANSA) - TORINO, 03 LUG - Stellantis sta richiamando migliaia
di auto diesel in Francia e in altri Paesi europei a causa di un
possibile problema alla catena dell'albero a camme. Secondo la
France Press si tratta di 636.000 veicoli. L'azienda conferma il
richiamo, ma non dà indicazioni sul numero di auto interessate.    Si tratta di veicoli Peugeot, Citroën, Opel/Vauxhall, Ds e
Fiat prodotte nel periodo 2017-2023 equipaggiate con il motore
diesel 1,5 Blue HDi che - spiega Stellantis - potrebbero subire
un'usura prematura della catena dell'albero a camme, con
conseguente rumore anomalo e, nel peggiore dei casi, rottura
della catena. L'azienda non è a conoscenza di incidenti o
infortuni legati a questo problema.     Stellantis sta già contattando i proprietari, chiedendo loro
di contattare la rete di concessionari per fissare un
appuntamento. La riparazione - spiega - consiste in un
aggiornamento del software e nella sostituzione dell'olio, se
necessario. Inoltre, è stata sviluppata una speciale
applicazione per riparatori in grado di rilevare un eventuale
problema alla catena analizzando il rumore del motore. Tutti i
veicoli saranno sottoposti a un test con questa applicazione
durante il richiamo e in seguito durante ogni manutenzione. Nel
caso in cui l'applicazione rilevi un problema, la catena verrà
sostituita nella rete Stellantis. Il richiamo sarà eseguito in
modo scaglionato, dando la priorità alle auto più vecchie che
tendono ad avere un rischio maggiore di un potenziale guasto.
L'azienda ha implementato una copertura speciale per questi
veicoli, per 10 anni e 240.000 chilometri, che copre il 100% dei
costi per entrambi i casi. (ANSA).
03/07/2025 11:22