Translate

giovedì 15 marzo 2012

ANZIANI: SPI CGIL, ASSISTENZA DOMICILIARE SOLO PER UNO SU 5



ANZIANI: SPI CGIL, ASSISTENZA DOMICILIARE SOLO PER UNO SU 5
INDAGINE, RAGGIUNTI 500 MILA MA NON AUTOSUFFICIENTI SONO 2 MLN
(ANSA) - ROMA, 15 MAR - Solo un anziano non autosufficiente
su 5 usufruisce dell'Assistenza domiciliare integrata (Adi):
502.475 persone sugli oltre 2 milioni di anziani non
autosufficienti residenti in Italia; il 4,1% dell'intera
popolazione anziana, che ha superato quota 12 milioni. Lo rileva
l'indagine conoscitiva Spi-Cgil sulla non autosufficienza e
l'assistenza domiciliare, presentata oggi a Roma.
La maggior parte degli anziani assistiti risiede nelle
regioni del Centro-Nord (414 mila persone). Il primato dell'Adi
spetta all'Emilia-Romagna, che assiste l'11,6% del totale della
popolazione anziana locale. Seguono Umbria (7,7%), Friuli
Venezia Giulia (6,8%), Veneto (5,5%) e Basilicata (5%).
''Parzialmente soddisfacenti'', secondo l'indagine, sono le
quote di assistiti in Abruzzo (4,9%), Lazio (4,7%) e Lombardia
(4,3%). Valori piu' bassi della media si registrano invece in
Piemonte (2,2%), Trentino Alto Adige (2,1%), Campania (2,1%),
Puglia (1,8%), Sicilia (1,5%) e Valle d'Aosta (0,4%). Con ''il
governo Berlusconi'', denuncia la Spi Cgil, ''il fondo per la
non autosufficienza di 400 milioni di euro e' stato annullato.
Tagli e ritardi si sono registrati anche nell'erogazione dei
Fondi di Premialita' per otto regioni del Sud e in particolare
nell'erogazione di quei 345 milioni di euro destinati all'Adi.
La domanda di servizi di assistenza per anziani non
autosufficienti e' molto forte, ma e' attualmente sopperita dal
ricorso ad assistenti familiari, 780 mila colf su tutto il
territorio nazionale. Il welfare pubblico e' stato
sostanzialmente sostituito da quello 'familiare', privato o da
ricoveri presso strutture residenziali''.(ANSA).

YZD/DZ
15-MAR-12 09:37 NNNN


WELFARE: SPI CGIL, 2,6 MLN NON AUTOSUFFICIENTI, SOLO 4,1% CON ASSISTENZA =
ASSISTENZA DOMICILIARE INTERESSA SOLO UN ANZIANO SU CINQUE

Roma, 15 mar. - (Adnkronos) - Il numero degli anziani in Italia
e' in costante aumento e ha superato quota 12 milioni: dal 2005 al
2010 gli over 65 sono cresciuti di 768 mila unita', di cui 207mila al
Sud. Le persone non autosufficienti attualmente sono circa 2 milioni e
600mila: di questi ben 2 milioni sono persone anziane. Nei prossimi
anni i non autosufficienti toccheranno quota 3 milioni. E' quanto
emerge dall'indagine conoscitiva dello Spi-Cgil sulla non
autosufficienza, sull'assistenza domiciliare integrata (Adi) e, piu'
in generale, sullo stato di salute dell'organizzazione dei servizi
sanitari e sociali rivolti alle persone anziane.

Il governo Berlusconi, denuncia lo Spi Cgil, ''ha fortemente
ridotto se non, rispetto ad alcune specifiche voci, del tutto azzerato
la spesa sociale nel nostro paese. E' il caso del Fondo per le
Politiche sociali, che e' passato da 930 milioni di euro a 43 mln. Il
Fondo per la non autosufficienza di 400 mln di euro e' stato, invece,
annullato. Tagli e ritardi si sono registrati anche nell'erogazione
dei Fondi di Premialita' per otto regioni del Sud e in particolare di
quei 345 milioni di euro destinati all'Assistenza domiciliare
integrata (Adi)''.

La domanda di servizi di assistenza per anziani non
autosufficienti e' molto forte. Tale domanda, pero', rileva lo Spi, e'
attualmente sopperita dal ricorso ad assistenti familiari (colf) che
hanno raggiunto quota 780mila su tutto il territorio nazionale. Il
welfare pubblico, rileva l'indagine conoscitiva, e' stato
sostanzialmente sostituito da quello 'familiare', privato o da
ricoveri presso strutture residenziali. Solo il 4,1% del totale della
popolazione anziana usufruisce dell'Assistenza domiciliare integrata:
si tratta di 502.475 persone, ovvero solo di un anziano su cinque.
(segue)

(Sec/Ct/Adnkronos)
15-MAR-12 09:31

NNNN

WELFARE: SPI CGIL, 2,6 MLN NON AUTOSUFFICIENTI, SOLO 4,1% CON ASSISTENZA (2) =
PRIMATO ALL'EMILIA-ROMAGNA - MALE PIEMONTE, CAMPANIA, PUGLIA E
SICILIA

(Adnkronos) - Di questi oltre 414mila (4,9% della popolazione
anziana) risiedono nelle regioni del Centro-Nord, 192mila (7,9%) in
quelle del Nord-Est, 121mila (3,5%) in quelle del Nord-Ovest, 101mila
(3,9%) in quelle del Centro e 88mila (2,3%) in quelle del Sud.

Il primato dell'Assistenza domiciliare integrata spetta
all'Emilia-Romagna che assiste l'11,6% del totale della popolazione
anziana presente nella regione. Seguono l'Umbria con il 7,7%, il
Friuli Venezia Giulia con il 6,8%, il Veneto con il 5,5% e la
Basilicata (unica regione del Mezzogiorno) con il 5%.

Parzialmente soddisfacente e' la quota di assistenza in Abruzzo
(4,9%), nel Lazio (4,7%) e Lombardia (4,3%), con una prevalenza pero'
di interventi sanitari. Ritardi nell'attivazione e scarsa integrazione
dei servizi territoriali si registrano in Liguria e Marche dove e'
assistito il 3,5% della popolazione anziana e in Molise dove la
percentuale e' del 3,3%. In Calabria, invece, la percentuale non
supera il 2,8% ma a fronte di un quadro regionale non positivo in
alcune Asl il processo di realizzazione dell'Assistenza domiciliare
integrata e' ben impostato. (segue)

(Sec/Ct/Adnkronos)
15-MAR-12 09:34

NNNN
WELFARE: SPI CGIL, 2,6 MLN NON AUTOSUFFICIENTI, SOLO 4,1% CON ASSISTENZA (3) =
PARTENARIATO SUGLI INTERVENTI SOCIALI ANCORA TROPPO DISOMOGENEO

(Adnkronos) - Percentuali inferiori alla media si registrano,
inoltre, in Sardegna (2,5%), in Piemonte (2,2%), in Trentino Alto
Adige (2,1%) e in Valle d'Aosta (0,4%). Gravi problemi ci sono in
Campania (2,1%) e in Sicilia (1,5%) dove la struttura degli interventi
e' prettamente ''ospedalocentrica''. Anche in Puglia la percentuale e'
bassa e si attesta all'1,8%.

La situazione in questa regione e' disomogenea sul territorio e
sconta il ritardo dell'attivazione della rete di servizi
socio-sanitari. Particolare, infine, e' il caso della Toscana. In
questo caso il metodo di valutazione e' diverso e dove e' stato
definito il primo Piano socio-sanitario integrato e dove l'assistenza
e' affidata alle Case della Salute.

Particolarmente disomogenea e' la situazione che riguarda il
partenariato, ovvero il confronto tra diversi soggetti sulla
realizzazione di interventi finalizzati allo sviluppo economico, per
il territorio e per l'integrazione sociale. Non si attua, infatti, in
Calabria e nel Lazio. In Veneto, invece, si sviluppa a livello
regionale mentre in Campania, Friuli Venezia Giulia e Val d'Aosta e'
piu' sviluppato a livello territoriale con Enti locali e Asl.
Relazioni strutturate e ben avviate, invece, si registrano in
Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana, Basilicata, Piemonte e Umbria. I
confronti sono aperti e in fase di attivazione nelle Marche e in
Abruzzo.

(Sec/Ct/Adnkronos)
15-MAR-12 09:39

NNNNANZIANI: CANTONE, GOVERNO VARI PIANO PER NON AUTOSUFFICIENTI

(ANSA) - ROMA, 15 MAR - ''Chiediamo con forza al governo di
adoperarsi per definire nel piu' breve tempo possibile un Piano
nazionale per la non autosufficienza, che dia risposte concrete
a tutti quegli anziani che vivono in una condizione di profondo
bisogno e strumenti di sostegno alle loro famiglie''. Lo afferma
il Segretario generale Spi-Cgil, Carla Cantone, commentando i
dati dell'indagine conoscitiva sulla non autosufficienza e l'
assistenza domiciliare.
''Siamo in una situazione di vera emergenza sociale - avverte
Cantone - perche' per colpa delle scelte scellerate e vergognose
operate dal precedente governo milioni di persone sono state
lasciate da sole senza alcuna forma di supporto''. Per il
segretario generale e' ''giunta l'ora di rimettere il welfare e
l'assistenza domiciliare integrata delle persone piu' fragili al
centro dell'agenda politica di questo paese. Chiediamo al
governo - conclude - di ripristinare quei diritti universali di
cittadinanza che per troppo tempo sono stati calpestati e non
rispettati''.(ANSA).

YZD/DZ
15-MAR-12 09:38 NNNN

Nessun commento: