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martedì 24 aprile 2012

ANSA/ GELO SINDACATI-FORNERO; MINISTRO PARLA,LEADER VANNO VIA



ANSA/ GELO SINDACATI-FORNERO; MINISTRO PARLA,LEADER VANNO VIA
ATTESA SU ESODATI. DIVISI SU SCIOPERO: ANGELETTI, PESA 0, 5% PIL
(ANSA) - ROMA, 24 APR - E' gelo tra i sindacati ed il
ministro del Lavoro, il cui intervento i segretari generali di
Cgil, Cisl e Uil non si fermano ad ascoltare.
Elsa Fornero partecipa ad un convegno sulla sicurezza sul
lavoro organizzato da Confindustria e Inail; sono presenti,
insieme con la padrona di casa Emma Marcegaglia, i leader delle
tre organizzazioni, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi
Angeletti. Terminata la tavola rotonda con protagonisti i
rappresentanti delle parti sociali, la parola passa al ministro,
arrivata poco prima, per le conclusioni. I tre segretari
scendono dal palco. Si incrociano con Fornero mentre si danno il
cambio ma senza scambiarsi alcuna battuta. Il ministro comincia
a parlare e subito puntualizza: ''Deludero' molti di voi ma mi
atterro' scrupolosamente al tema per il quale sono stata
invitata: non entrero' minimamente nelle considerazioni sul ddl
lavoro''. I leader sindacali non tornano a sedersi in platea,
escono dalla sala, si fermano a parlare tra loro e poi vanno
via.
Nessun intento polemico o di protesta, fanno sapere dalle
rispettive confederazioni, spiegando che i tre leader sindacali
avevano altri impegni non rinviabili. Di fatto il gesto a molti
e' apparso quantomeno poco cortese.
Sulla riforma del mercato del lavoro, e ancor prima sulle
pensioni, e ancor piu' sugli esodati negli ultimi giorni le
scintille non sono mancate, con i sindacati che continuano a
sollecitare un incontro, con una data fissata, per risolvere un
problema che, sostengono, ha creato il governo e deve essere
sciolto garantendo una soluzione per queste persone (oltre le 65
mila salvaguardate) che rischiano di restare senza reddito e
senza pensione. I sindacati dicono di essere fermi alla lettera
del ministro ma che ancora non hanno ricevuto una convocazione.
Il tavolo potrebbe tenersi dopo il passaggio del ddl lavoro al
Senato. Alle organizzazioni sindacali, Cgil e Cisl in testa, non
e' neanche piaciuta la scelta del ministro di andare in
fabbrica, ieri all'Alenia di Torino, per spiegare le riforme.
Sulle scelte sindacali da mettere in campo, invece, i
sindacati non si compattano sullo sciopero generale. Prospettiva
che la Cgil conferma per continuare a presidiare l'iter
parlamentare della riforma del mercato del lavoro (che,
ribadisce Camusso, con le pressanti richieste delle imprese
sulla flessibilita' in entrata ''si rischia di peggiorare''), ma
anche per sollecitare la crescita e diminuire il peso fiscale
sui lavoratori e i pensionati. Motivazioni condivise, non pero'
lo strumento: Angeletti dice no perche' con una giornata di
sciopero generale ''si avrebbe un calo del Pil di quasi lo
0,5%''. Un ''conto un po' strano'', replica Camusso. E' ''uno
strumento estremo'' che va utilizzato ''quando ci vuole, ma non
tutti i giorni anche perche' pesa molto sulle buste paga'', dice
anche Bonanni (che sul ddl parla di ''equilibrio precario'' che
e' meglio non toccare). In ogni caso, assicura il leader della
Uil, ''stiamo pensando a iniziative diverse. Dovremo fare cose
meno costose e di maggior impatto politico''.
Le imprese insistono a chiedere ''modifiche'' al ddl ''troppo
irrigidito'' sulla flessibilita' in entrata, altrimenti - dice
Marcegaglia - ''rischiamo di distruggere alcuni posti di lavoro,
di creare un danno ad imprese e lavoratori''.
Al termine del convegno, Fornero si ferma a salutare,
commossa, alcuni familiari delle vittime della ThyssenKrupp. Poi
incontra brevemente Marcegaglia insieme al direttore generale di
Confindustria, Giampaolo Galli, e al presidente designato
Giorgio Squinzi. (ANSA).

MRG
24-APR-12 20:02 NNNN

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