Translate

domenica 15 aprile 2012

UNO BIANCA: DOMANI COMMEMORAZIONE CARABINIERI UCCISI/ADNKRONOS




UNO BIANCA: DOMANI COMMEMORAZIONE CARABINIERI UCCISI/ADNKRONOS =
I 7 ANNI DI TERRORE FIRMATI DAI POLIZIOTTI ASSASSINI, CONDANNATI
PER 23 OMICIDI

Bologna, 15 apr. - (Adnkronos) - Domani il consiglio provinciale
di Bologna si aprira' con la commemorazione dell'anniversario della
morte dei carabinieri Umberto Erriu e Cataldo Stasi e di Claudio
Bonfiglioli, vittime della banda della Uno Bianca. Per l'occasione
sara' presente in aula a Palazzo Malvezzi anche Rosanna Rossi Zecchi,
presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime della Uno
Bianca.

Una banda che ha seminato il terrore per sette anni. Sette anni
di terrore a Bologna e in Emilia Romagna, seguiti da lunghe e
difficili indagini durante le quali per chiunque era quasi matematico
essere fermati per un controllo se si viaggiava sotto le Due Torri su
di una Fiat Uno bianca. Sette anni di sangue, dal 1987 al 1994, in cui
sono state uccise 23 persone, tra cui anche 5 carabinieri: Cataldo
Stasi e Umberto Erriu nel 1988 e Otello Stefanini, Andrea Moneta e
Mauro Mitilini, freddati nella strage del Pilastro del 1991.

E' la pagina nera, intrisa di sangue, firmata dai 6 membri della
Banda della Uno Bianca di cui facevano parte i tre fratelli Savi,
Roberto, Fabio e Alberto, considerati i leader del gruppo armato,
Pietro Gugliotta, Marino Occhipinti e Luca Valicelli, considerato
membro minore e unico che ha patteggiato tre anni e 8 mesi di carcere.
(segue)

(Rre/Ct/Adnkronos)
15-APR-12 16:06

NNNN
UNO BIANCA: DOMANI COMMEMORAZIONE CARABINIERI UCCISI (2) =
NELL'AGOSTO DEL 2006 ROBERTO SAVI HA PRESENTATO LA RICHIESTA DI
GRAZIA

(Adnkronos) - Valicelli e' attualmente fuori dal carcere cosi'
come Gugliotta che, condannato a 28 anni di reclusione, poi ridotti a
18, e' uscito nel 2008 grazie all'indulto e ai benefici per buona
condotta previsti della legge.

Stessa sorte, a quasi 30 anni dai fatti, tocca ora a Marino
Occhipinti, l'ex agente della Questura di Bologna che oggi ha ottenuto
dal Tribunale di Sorveglianza di Venezia l'accoglimento della sua
richiesta di semiliberta'. Occhipinti fu condannato all'ergastolo per
aver preso parte all'assalto del furgone Coop di Castel Maggiore in
cui mori' una guardia giurata. I tre fratelli Savi sono stati
condannati all'ergastolo.

Ma anche dal carcere i fratelli Savi hanno continuato in questi
anni a far parlare di se'. Sdegno e incredulita' ha investito, in
particolare, l'associazione dei parenti delle vittime, presieduta da
Rosanna Zecchi, quando nell'agosto del 2006, Roberto Savi ha
presentato la richiesta di grazia al tribunale di Bologna, ritirata
pochi giorni dopo dallo stesso detenuto in seguito al parere
sfavorevole della magistratura. (segue)

(Rre/Ct/Adnkronos)
15-APR-12 16:10

NNNN
UNO BIANCA: DOMANI COMMEMORAZIONE CARABINIERI UCCISI (3) =

(Adnkronos) - Tra le notizie dal carcere dei banditi ci sono
anche lo sciopero della fame di Fabio Savi che chiedeva di poter
lavorare e il permesso premio concesso nel 2010 a Marino Occhipinti,
per partecipare ad una Via Crucis nel padovano. Nello stesso anno in
cui Alberto Savi chiese la scarcerazione.

Le indagini sui delitti dal banda, che colpi' inizialmente solo
caselli autostradali, poi banche, supermercati, uffici postali,
negozi, ma anche campi come quello di Santa Caterina di Quarto e poi i
militari dell'arma, apparsero da subito difficoltose.

I killer della Uno bianca, forti dell'esperienza nelle forze
dell'ordine, sapevano alla perfezione come agire e soprattutto come
fuggire. Avevano dimestichezza con le armi, riuscivano ad evitare i
posti di blocco, i controlli, possedevano informazioni riservate, e
studiavano i piani di sorveglianza dei loro obiettivi per poi agire
con azioni, di fatto, militari. Da professionisti. Questa
caratteristica che consenti' loro di agire indisturbati per 7 anni, e'
stata pero' anche l'elemento che ha permesso agli inquirenti di
incastrarli e arrestarli. (segue)

(Rre/Ct/Adnkronos)
15-APR-12 16:20

NNNNUNO BIANCA: DOMANI COMMEMORAZIONE CARABINIERI UCCISI (4) =
FURONO DUE POLIZIOTTI DI RIMINI A DARE UNA SVOLTA AL CASO

(Adnkronos) - Non a caso furono due poliziotti della Questura di
Rimini, Luciano Baglioni e Pietro Costanza, a dare l'attesa svolta
alle indagini e a capire, per primi, che i killer senza volto potevano
essere loro colleghi. Furono loro, insieme al giudice Daniele Paci,
infatti, i primi a mettersi sulle tracce dei fratelli Savi.

Sul caso indagarono senza successo la Criminalpol di Bologna e i
carabinieri, ma le piste seguite, compresa quella mafiosa, si
rivelarono tutte sbagliate. I due agenti riminesi, invece, misero
insieme gli indizi, occupandosi del caso a tempo pieno e comprando
addirittura un computer di tasca loro per condurre l'indagine dello
Stato sullo Stato.

La loro storia e' contenuta anche in un libro di Marco Melega
intitolato 'Baglioni e Costanza, come due investigatori di provincia
hanno risolto il caso della Uno bianca', edito da La Mandragora, la
cui prefazione e' di Antonio Di Pietro. (segue)

(Rre/Ct/Adnkronos)
15-APR-12 16:36

NNNN

Nessun commento: