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giovedì 17 maggio 2012

Salute/ A Verona cella per radioisotopi contro tumori del sangue


Salute/ A Verona cella per radioisotopi contro tumori del sangue
La macchina ha già predisposto 'radio farmaci' per 11 pazienti

Venezia, 17 mag. (TMNews) - La medicina nucleare all'Azienda
Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona ha compiuto oggi un
importante passo avanti sul piano delle dotazioni tecnologiche.
Grazie all'impegno dell'Associazione Donatori Midollo Osseo e
Ricerca - Admor, che ha raccolto i 66.000 euro necessari, è stata
infatti acquistata ed è entrata in attività una moderna cella per
la manipolazione dei radioisotopi, particelle che emettono
radiazioni e che possono essere inoculate nei pazienti affetti da
gravi tumori del sangue, principalmente i linfomi, attaccando le
cellule tumorali.

Alla presentazione della macchina c'erano l'assessore regionale
alla sanità, Luca Coletto, il sindaco Flavio Tosi, il direttore
generale Sandro Caffi, il presidente dell'Admor di Verona Renato
Toeschi, il direttore del dipartimento attività integrata medica
generale Giovanni Pizzolo ed il direttore della medicina nucleare
Marco Ferdeghini.

La macchina, che prima di essere inaugurata ha già prodotto la
terapia per 11 pazienti con ottimi risultati, prepara i
cosiddetti "radio farmaci" attraverso la manipolazione di
radioisotopi in maniera "artigianale" ma molto sofisticata,
sicuramente almeno al livello di quanto può fare una grande casa
farmaceutica, che vengono inoculati nel paziente con una semplice
seduta di day hospital e, senza effetti collaterali e con una
tossicità definita "trascurabile" dai clinici, vanno a colpire le
cellule malate presenti nel sangue senza intaccare quelle sane.

(segue)

Bnz/cro



171626 mag 12
Salute/ A Verona cella per radioisotopi contro tumori del ... -2-
Prof. Pizzolo: 'Polpette avvelenate' per le cellule malate

Venezia, 17 mag. (TMNews) - Di fatto, come ha sottolineato il
professor Pizzolo, vengono preparate vere e proprie "polpette
avvelenate", che sono veleno per le cellule tumorali ma non
avvelenano il paziente.

Ringraziando Admor e le altre associazioni volontaristiche
veronesi "per lo straordinario impegno nell'affiancare le
necessità delle strutture sanitarie pubbliche", l'assessore
regionale Coletto ha sottolineato anche che "siamo di fronte
all'ennesimo successo del felice connubio tra sanità pubblica e
mondo del volontariato. Con il nobile supporto di Admor - ha
aggiunto - oggi si preparano anche medicine `intelligenti' per
aumentare ancora le possibilità di guarigione da patologie
estremamente gravi".

Il radiofarmaco che viene prodotto è una delle più moderne
applicazioni in oncoematologia. In sostanza, si utilizzano
anticorpi monoclonali coniugati con sostanze che emettono
radiazioni (i radioisotopi). Si realizza così una sorta di
"radioterapia" che si limita al solo bersaglio cellulare,
risparmiando le parti che non hanno cellule tumorali.

Bnz/Cro



171635 mag 12

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