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mercoledì 16 gennaio 2013

MAFIA: MESSINEO, NON ESISTONO NASTRI INTERCETTAZIONI NAPOLITANO MA TRACCE INFORMATICHE =



MAFIA: MESSINEO, NON ESISTONO NASTRI INTERCETTAZIONI NAPOLITANO MA TRACCE INFORMATICHE =

Palermo, 16 gen.- (Adnkronos) - "Vorrei che fosse chiaro una
volta per tutte che non ci sono nastri contenenti le intercettazioni
tra il capo dello Stato e l'ex ministro Nicola Mancino, non usiamo i
nastri da anni, ma si tratta di tracce informatiche". Lo ha detto il
Procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo parlando con
giornalisti sulla sentenza della Consulta sul conflitto d'atribuzione
tra il Quirinale e la Procura nell'ambito dell'indagine sulla
trattativa tra Stato e mafia.

(Ter/Opr/Adnkronos)
16-GEN-13 11:22
STATO MAFIA: MESSINEO, SU INTERCETTAZIONI COLLE MAI VIOLATA LEGGE =
(AGI) - Palermo, 16 gen. - "La Corte Costituzionale ha
stabilito un percorso molto complesso, ma va riconosciuto che
la Procura di Palermo non ha commesso violazioni di norme
specifiche e in generale di norme". Lo ha detto il procuratore
di Palermo Francesco Messineo commentando la sentenza della
Consulta con cui e' stata disposta la distruzione delle
intercettazioni di conversazioni del Capo dello Stato con il
senatore Nicola Mancino. Messineo, assieme al suo aggiunto
Vittorio Teresi, ha convocato i giornalisti per sottolineare
alcuni aspetti della decisione: "E' stata riconosciuta -ha
sostenuto- la correttezza dell'azione della Procura nel
disporre le intercettazioni e nell'effettuare le registrazioni.
La Consulta riconosce che erano ascolti occasionali, per cio'
stesso insuscettibili di essere oggetto di un divieto". (AGI)
Pa1/Rap/Mzu (Segue)
161137 GEN 13

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STATO MAFIA: MESSINEO, SU INTERCETTAZIONI COLLE MAI VIOLATA LEGGE (2)=
(AGI) - Palermo, 16 gen. - Secondo Messineo, "sotto un altro
aspetto la sentenza e' fortemente innovativa, perche' ha
costruito un percorso non in base a singole norme ma ai
principi costituzionali riguardanti la figura e le funzioni del
Presidente della Repubblica nel loro complesso". Per Teresi, la
sentenza esclude "la spaccatura violenta tra due istituzioni
dello Stato, il Presidente da una parte, la Procura di Palermo
dall'altra: questo -ha proseguito il vice di Messineo- dovrebbe
attenuare i toni di questa vicenda".
Rispondendo a una domanda, sia Messineo sia Teresi hannno
escluso di sentirsi "vittime di un'ingiustizia" con riferimento
al diverso trattamento di altre intercettazioni riguardanti i
Presidenti della Repubblica Scalfaro e lo stesso Napolitano che
furono pubblicate senza alcun ricorso da parte dei due Capi
dello Stato: "Noi abbiamo esposto anche questi precedenti,
nella nostra memoria alla Corte Costituzionale -ha precisato
Messineo- ma non abbiamo mai insistito per utilizzare le
intercettazioni. E' anche questa la differenza". (AGI)
Pa1/Rap/Mzu (Segue)
161137 GEN 13

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STATO MAFIA: MESSINEO, SU INTERCETTAZIONI COLLE MAI VIOLATA LEGGE (3)=
(AGI) - Palermo, 16 gen. - Riguardo al passaggio in cui la
Consulta fa esplicito riferimento a un'intervista rilasciata
dal Pm Nino Di Matteo, Messineo e Teresi hanno ricordato che la
notizia dell'esistenza delle intercettazioni era stata
pubblicata prima di quella intervista sul settimanale
'Panorama': "Sia Di Matteo che Messineo -ha specificato Teresi-
ritennero di dovere intervenire per ''evitare il panico'' che
si poteva ingenerare con la notizia dell'esistenza di
intercettazioni della massima carica dello Stato. Volevano
soltanto dire che, qualora fossero esistite, quelle
conversazioni, erano comunque irrilevanti". I due magistrati
dunque difendono e sostengono l'operato del loro sostituto.
(AGI)
Pa1/Rap/Mzu
161137 GEN 13

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MAFIA: MESSINEO, NOSTRA VALUTAZIONE NON RIGUARDAVA NAPOLITANO MA MANCINO =

Palermo, 16 gen.- (Adnkronos) - "Non abbiamo mai detto che
avremmo valutato le parole o le espressioni adoperate dal Capo dello
Stato Giorgio Napolitano nell'intercettazione con Nicola Mancino. La
nostra valutazione non riguardava cio' che diceva il Capo dello Stato,
perche' siamo sempre stati d'accordo che non poteva essere oggetto di
valutazione. Avevamo giudicato e valutato irrilevanti le espressioni
di Nicola Mancino e avevamo il potere di farlo, perche' anche se non
era indagato era assoggettata legittimamente e intercettazioni". Lo ha
detto il Procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo parlando con
i giornalisti della sentenza depositata ieri dalla Consulta sul
conflitto d'attribuzione tra Quirinale e Procura Palermo nell'ambito
dell'indagine sulla trattativa tra Stato e mafia. E il Procuratore
aggiunto Vittorio Teresi ha aggiunto: "Qualora fossero esistite quelle
telefonate sarebbero state ininfluenti, da questo piunto di vista in
punta di fatto la Consulta accenna a questa cosa ma poi la lascia
cadere perche' non ci torna piu' sulla vicenda che riguarda questo
aspetto".

(Ter/Opr/Adnkronos)
16-GEN-13 11:40

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