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venerdì 29 novembre 2013

Polizia Municipale Roma, i sindacati rilanciano le mobilitazioni


Polizia Municipale Roma, i sindacati rilanciano le mobilitazioni
Male incontro con amministrazione: "gestione volgare e arrogante"

Roma, 29 nov. (TMNews) - A Roma si riaccende lo scontro tra la
polizia municipale di Roma e il sindaco della città Ignazio
Marino. Dopo l'incontro - che di fatto non si è svolto - di
questa mattina con l'amministrazione, i sindacati hanno di nuovo
"minacciato" l'amministrazione di voler intraprendere
mobilitazioni e anche scioperi ("azioni vertenziali") se non
saranno prese in considerazione le loro posizioni sulla
riorganizzazione del corpo.

"Ancora una volta il sindaco Marino ritiene di non avere il
dovere di risolvere i problemi di Roma Capitale", dicono in una
nota Cgil FP Roma e Lazio, Cisl FP Roma, Csa Roma e Diccap Roma:
"Questa mattina al tavolo convocato dal sindaco, a seguito delle
mobilitazioni dei giorni scorsi, per indicare gli indirizzi
politici sul tema della sicurezza della città e della Polizia
Locale si è consumato l`ennesimo atto di una commedia senza
protagonisti. Anche questa volta la politica si è sottratta alle
'facili' promesse fatte in campagna elettorale, tradendo i
cittadini e i 6.000 lavoratori e lavoratrici della Polizia
Locale".

"Al tavolo erano presenti, per conto dell`amministrazione, il
comandante del Corpo Raffaele Clemente e la dottoressa Rossella
Matarazzo che, come si è appreso con stupore al tavolo stesso, ha
un incarico di collaborazione che non le attribuisce alcuna
rappresentanza politica né alcuna competenza in riferimento alla
gestione, organizzazione e potere contrattuale in merito alla
Polizia Locale. Un corpo di 6.000 agenti non può essere pensato
come una Stazione di Polizia. L`assenza dei soggetti negoziali di
parte datoriale non ha consentito l`apertura del tavolo di
confronto".(Segue)

Sav

291655 nov 13
Polizia Municipale Roma, i sindacati rilanciano le mobilitazioni -2-


Roma, 29 nov. (TMNews) - Secondo Cgil Fp Roma e Lazio, Cisl Fp
Roma, Csa Roma e Diccap Roma "questo metodo è inaccettabile, teso
a mortificare il rispetto dei ruoli e delle persone e trova
conferma nella gestione degli ultimi accadimenti che hanno
caratterizzato l`avvicendamento di figure apicali nel Corpo.
Accadimenti, questi, ancora una volta gestiti con forma e metodo
volgari ed arroganti mai conosciuti nella storia e nella cultura
del Corpo della Polizia Locale e dell`Amministrazione Capitolina.
Cgil, Cisl, Csa e Diccap nelle prossime ore convocheranno i
propri quadri dirigenziali per decidere e/o confermare azioni
vertenziali a tutela del Corpo della Polizia Locale Roma
Capitale".

Molto critica anche la Uil Fpl Roma: "Anche oggi al tavolo della
Polizia Locale di Roma Capitale, la Uil Fpl ha dovuto assistere
ad una riunione caotica e sterile. La parte politica avrebbe
dovuto presenziare al tavolo alle ore 9, secondo gli impegni
presi davanti ai lavoratori riuniti in assemblea il 26 novembre.
La presenza della sola dott.ssa Matarazzo e l'annuncio
dell'arrivo del vice sindaco alle 11,30 non sono stati elementi
sufficienti, con molti animi già surriscaldati, a garantire
l`avvio di un tavolo fortemente voluto dalla categoria, esausta
di chiacchiere e proclami e desiderosa di concrete soluzioni alle
innumerevoli problematiche che condizionano il servizio. Un
tavolo che ormai è sotto la lente d`ingrandimento della
cittadinanza e di tutte la parti politiche".

"Alla luce di quanto avvenuto - dice il segretario provinciale
del sindacato Francesco Croce - il nostro sindacato ha inviato
all`attenzione del sindaco Ignazio Marino una richiesta
urgentissima di incontro sindacale, da convocarsi entro e non
oltre la prossima settimana. Sarebbe infatti imperdonabile
sottrarsi alla responsabilità di affrontare tematiche necessarie
e non più rinviabili quali l'organizzazione del Corpo, la sua
dotazione organica e strumentale, le aspettative dei lavoratori
all`interno dell`attuale sistema ordinamentale. È del tutto
evidente - conclude il sindacalista - che se questo appello,
dettato dal grande senso di responsabilità di cui il Corpo
necessita, dovesse rimanere disatteso, sarebbe legittimata ogni
ulteriore azione vertenziale concordata con i lavoratori".

Sav

291655 nov 13

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