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venerdì 28 febbraio 2014

Atto Senato Interrogazione a risposta orale 3-00761 presentata da DONATELLA ALBANO giovedì 27 febbraio 2014, seduta n.199..il comune di Cogoleto (Genova) rischia di trovarsi privo della stazione dell'Arma dei Carabinieri nel giro di pochi giorni;..


Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00761
presentata da
DONATELLA ALBANO
giovedì 27 febbraio 2014, seduta n.199

ALBANO - Al Ministro della difesa - Premesso che:

il comune di Cogoleto (Genova) rischia di trovarsi privo della stazione dell'Arma dei Carabinieri nel giro di pochi giorni;

la stazione era ubicata in un immobile privato in una posizione centrale dietro il centro storico (via Gioiello) della cittadina. Attualmente non sono presenti altri punti di pubblica sicurezza come i commissariati della Polizia di Stato nelle vicinanze. La Polizia locale con organico anch'esso molto esiguo non riesce a coprire tutte le mansioni che le sono assegnate per competenza;

questi sono elementi che fanno emergere la necessità di fornire un'adeguata e maggiore attenzione alle problematiche di ordine pubblico, rafforzando e non riducendo la presenza delle forze direttamente poste alla tutela della sicurezza, pubblica e privata;

quella di Cogoleto è una comunità di oltre 9.000 residenti che d'estate vede triplicarsi le presenze abitative, essendo un'importante meta turistica della riviera ligure, con tutte le conseguenze in termini di esigenze di sicurezza e controllo del territorio;

considerato che:

da molto tempo si cerca di risolvere, con varie proposte, la questione della sede della stazione dei Carabinieri di Cogoleto, ma non si è giunti alla soluzione della riattivazione. La situazione si è aggravata nel 2008 quando, a causa del mancato pagamento del canone di affitto della sede di via Gioiello, il personale fu costretto a confluire presso la compagnia di Arenzano;

nel corso di questi anni le unità dei Carabinieri in servizio di pattugliamento nel comune sono passate da 8 a 4 con le conseguenti notevoli difficoltà di operatività per il controllo del territorio;

l'amministrazione comunale precedente, su iniziativa del sindaco Attilio Zanetti, aveva proposto una nuova ubicazione per la stazione stessa, senza però ricevere da parte del comando di Genova un parere positivo in quanto l'immobile individuato non aveva gli spazi adeguati e funzionali alle esigenze che una caserma comporta;

considerato inoltre che:

nel maggio 2013 l'attuale amministrazione comunale, guidata dal sindaco Anita Venturi, ha approvato all'unanimità un ordine del giorno in cui si esprime la volontà della città di Cogoleto di mantenere la stazione dell'Arma dei Carabinieri nel proprio territorio;

nel contempo si è costituito un comitato cittadino che in tempi brevissimi ha raccolto oltre 2000 firme a sottoscrizione di una petizione rivolta alle istituzioni affinché la stazione sia ripristinata;

l'amministrazione comunale ha inoltre avanzato la proposta di concedere gratuitamente un immobile con spazi adeguati e funzionali alle esigenze della caserma, individuando l'immobile presso i locali della dismessa area dell'azienda "ex Tubi Ghisa", impegnandosi, inoltre, a pagare sia il canone di locazione sia le relative utenze, pur di scongiurare che l'Arma dei Carabinieri chiuda definitivamente il proprio presidio di Cogoleto;

il 20 gennaio 2014 il Consiglio comunale ha approvato un nuovo ordine del giorno attraverso il quale è stata ribadita l'assoluta priorità di mantenere la presenza della stazione dei Carabinieri nel comune in relazione alle problematiche di ordine pubblico,

si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda attivare presso gli organi istituzionali a livello centrale, i comandanti dell'Arma dei Carabinieri e il prefetto di Genova, al fine di verificare la possibilità del mantenimento della stazione di Cogoleto, con un adeguato organico, evidenziando quanto espresso dal Comune, come risulta dal verbale della seduta del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica del 16 maggio 2013 rispetto alle soluzioni necessarie, ed avendo il Comune stesso dato la disponibilità sia dell'immobile per ospitare la stazione, sia del pagamento del canone di locazione e delle relative utenze.

(3-00761)

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