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venerdì 11 luglio 2014

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-05475 presentato da MOLTENI Nicola testo di Giovedì 10 luglio 2014, seduta n. 261   MOLTENI e FEDRIGA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:    secondo quanto riportato recentemente da diversi articoli di stampa, a Catania 8 marinai e 5 poliziotti, impegnati anche nei servizi sugli sbarchi nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum, sono risultati positivi al test sulla TBC;



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05475
presentato da
MOLTENI Nicola
testo di
Giovedì 10 luglio 2014, seduta n. 261

MOLTENI e FEDRIGA. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto riportato recentemente da diversi articoli di stampa, a Catania 8 marinai e 5 poliziotti, impegnati anche nei servizi sugli sbarchi nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum, sono risultati positivi al test sulla TBC;
   il dipartimento di pubblica sicurezza, confermando quanto sopra, si è limitato a dire che i militari risultati positivi al test non sono contagiosi, che avranno ulteriori controlli e che nella maggior parte dei casi la «loro positività alla TBC può farsi risalire ad epoca precedente l'espletamento del servizio, verosimilmente anche in età infantile»;
   la TBC in Italia è sotto controllo da molti anni, con un'incidenza di 7 casi su 100.000 persone all'anno, di cui la metà straniera, e che pertanto è quasi impossibile che i poliziotti possano avere contratto la malattia al di fuori dell'attuale contesto lavorativo;
   il sindacato di Polizia Sap ha annunciato azioni legali a tutela dei propri agenti, sia per la tardiva comunicazione «del fatto che durante uno degli sbarchi ai primi di giugno è stata riscontrata la presenza di infezione TBC» e solo «Dopo una lunga meditazione, 20 giorni... tutto il personale impiegato in quei servizi è stato sottoposto al test di Mantoux, che ha evidenziato un'infezione tubercolare latente» sia perché nonostante tra maggio e giugno siano sbarcati al porto di Catania circa 2.650 immigrati clandestini «Tutti i servizi sono stati effettuati dai poliziotti senza adeguata profilassi preventiva, protezione individuali e una debita cabina di regia da parte della Prefettura»;
   è un dato oggettivo che il numero delle persone in arrivo clandestinamente è altissimo e in continua crescita, solo 65.000 dall'inizio dell'anno, rispetto al nostro personale sanitario con la conseguenza che dallo sbarco a quando arrivano nelle nostre città e nelle questure per l'identificazione, la gran parte di loro non è stata visitata a sufficienza;
   altrettanti numerosi articoli di stampa riportano casi in cui i clandestini fuggono dai centri di accoglienza, ancora prima di aver effettuato i controlli sanitari o addirittura quando è stata accertata una qualche patologia infettiva, come accaduto a Varese Ligure il 19 aprile che tra i 18 clandestini fuggiti uno aveva la scabbia;
   da consolidata giurisprudenza costituzionale, la regolamentazione dell'ingresso e del soggiorno degli stranieri nel territorio dello Stato è «collegata alla ponderazione di svariati interessi pubblici, quali, ad esempio, la sicurezza e la sanità pubblica, l'ordine pubblico» (sent. n. 148/2008, n. 206/2006 e n. 62/1994 Corte Cost.);
   la sopra evidenziata mancanza di adeguati controlli sanitari e di azioni a tutela della sanità pubblica, ha messo invece a serio rischio la salute di tutti i cittadini, ponendosi in contrasto con gli interessi pubblici costituzionalmente indicati quale fine dell'attività del potere esecutivo;
   anziché affrontare il problema garantendo in primo luogo la sicurezza delle forze armate adoperate nell'operazione Mare Nostrum quelle di polizia che si adoperano all'identificazione nelle questure e di tutti i cittadini che si troveranno a contatto con gli immigrati liberi di circolare nel nostro territorio, il Dipartimento per nascondere le responsabilità dello Stato ha banalizzato quello che è un fenomeno che preoccupa moltissime persone –:
   se il Ministro sia a conoscenza di quanto sopra esposto, quali azioni immediate intenda porre in essere al fine di tutelare la salute e la sicurezza delle forze dell'ordine e dei cittadini, quale sia il numero effettivo di clandestini allontanatisi dalle strutture di accoglienza senza effettuare controlli sanitari o che si siano rifiutati di sottoporvisi, il numero di quanti sono stati identificati, quale sia il numero dei controlli sanitari effettuati per patologie contagiose e quanti abbiano dato esito positivo e tra questi quanti attualmente siano presenti nelle singole province; se non ritenga opportuno fermare subito l'operazione Mare Nostrum, anche alla luce degli interessi pubblici sopra evidenziati e indicati dalla costante giurisprudenza costituzionale. (4-05475)

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