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martedì 9 settembre 2014

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-05909 presentato da DI MAIO Luigi testo di Giovedì 4 settembre 2014, seduta n. 283   LUIGI DI MAIO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:    migliaia di operatori delle forze dell'ordine sono quotidianamente impegnati in servizi di accoglienza o gestione a vario titolo dei migranti. Inevitabilmente e loro malgrado, tali migranti provengono da zone del mondo dove esistono e resistono determinate malattie che qui in Italia erano state completamente debellate, ..



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-05909
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Giovedì 4 settembre 2014, seduta n. 283
  LUIGI DI MAIO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   migliaia di operatori delle forze dell'ordine sono quotidianamente impegnati in servizi di accoglienza o gestione a vario titolo dei migranti. Inevitabilmente e loro malgrado, tali migranti provengono da zone del mondo dove esistono e resistono determinate malattie che qui in Italia erano state completamente debellate, come è il caso della tubercolosi; in effetti, secondo le statistiche dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l'incidenza della tubercolosi in Italia è in aumento, tant’è che pare si sia arrivati in media ad un morto al giorno a causa di tale patologia; secondo dati forniti dal sindacato dipolizia CONSAP, ad oggi circa 40 poliziotti sono risultati positivi al test di Mantoux, ovvero il più comune test di verifica della presenza in un individuo di una infezione, anche latente, del micobatterio della tubercolosi;
   sempre secondo la denuncia della predetta organizzazione sindacale, i primi controlli medici sui migranti in arrivo sulle coste italiane sarebbero eccessivamente superficiali e non garantirebbero una adeguata profilassi a tutela degli operatori del settore e della pubblica incolumità onde evitare che dilaghino tra la popolazione, italiana epidemie presenti in zone del mondo da cui i migranti provengono, come nel caso dell'Ebola;
   occorre peraltro segnalare che, anche alla luce delle vicende delle ultime settimane, non è solo la tubercolosi l'agente di rischio a cui sono esposti gli operatori impegnati nell'accoglienza, ma anche altre patologie più o meno gravi e comunque non sempre curabili come il meningococco, l'Ebola o la scabbia; inoltre, un poliziotto infettato, oltre a patire danni personali, entra in contatto con la propria famiglia e i propri conoscenti, diventando a sua volta un involontario vettore di infezione;
   nelle ultime settimane il sindacato di poliziaConsap ha lanciato una class action contro il Ministero dell'interno, dal momento che, secondo quanto sostenuto dalla medesima organizzazione, le forze di polizia impegnate nelle operazioni di accoglienza non erano coperte dalla protezione adeguata e prevista dalla normativa istitutiva dell'operazione cosiddetta Mare Nostrum;
   solo dopo le proteste del CONSAP, sembrerebbe che siano state migliorate le dotazioni in capo alle forze di polizia al fine di garantire una effettiva protezione degli operatori;
   l'azione collettiva posta in essere sta raccogliendo un crescente numero di adesioni –:
   quali provvedimenti intendano assumere i Ministri interrogati al fine di tutelare l'incolumità delle forze di polizia che entrano in contatto con soggetti potenzialmente a rischio, nonché al fine di tutelare la salute pubblica esposta a possibili rischi di epidemia, anche alla luce delle allarmanti notizie provenienti nelle ultime settimane dal continente africano.
(4-05909)

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