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mercoledì 26 agosto 2020

MILANO: MORTO A 94 ANNI ANGELO RATTI, FU DEPORTATO A MAUTHAUSEN =

MERCOLEDÌ 26 AGOSTO 2020 11.06.14

MILANO: MORTO A 94 ANNI ANGELO RATTI, FU DEPORTATO A MAUTHAUSEN =

ADN0302 7 CRO 0 ADN CRO NAZ MILANO: MORTO A 94 ANNI ANGELO RATTI, FU DEPORTATO A MAUTHAUSEN = Milano, 26 ago. (Adnkronos) - E' morto a Milano a 94 anni Angelo Ratti, antifascista, deportato durante la seconda guerra mondiale nel campo di concentramento di Mauthausen. Ne dà notizia il presidente dell'Anpi provinciale di Milano, Roberto Cenati. "Ho avuto modo di conoscere Angelo, punto di forza dell'Aned di Milano. Angelo era sempre disponibile a raccontare le sue terribili vicissitudini. Non si sottraeva mai agli inviti che come Anpi gli rivolgevamo per testimoniare nelle scuole, alle giovani generazioni, con grande sensibilità, la sua tragica esperienza e le nefandezze commesse dai nazifascisti. La notizia della sua scomparsa ci ha profondamente addolorato. Angelo rimarrà sempre nei nostri cuori per il suo instancabile impegno per i valori della Memoria e della conoscenza storica", scrive Cenati. Ratti era nato a Cernusco sul Naviglio il 2 maggio del 1926. Per la sua scelta antifascista (il padre era socialista) viene arrestato dalle SS con cinque suoi compagni. Il 18 dicembre 1943, arrivano da Milano alcuni militari tedeschi che, casa per casa, arrestano tutti i componenti del gruppo: Roberto Camerani, Ennio Sala, Quinto Calloni, Virginio Oriani e Pierino Colombo. Angelo, a soli 17 anni, viene trasportato, con i suoi compagni, nel carcere di San Vittore, a Milano (segue) (Red-Viv/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 26-AGO-20 11:06 NNNN MERCOLEDÌ 26 AGOSTO 2020 11.06.14

MILANO: MORTO A 94 ANNI ANGELO RATTI, FU DEPORTATO A MAUTHAUSEN (2) =

ADN0303 7 CRO 0 ADN CRO NAZ MILANO: MORTO A 94 ANNI ANGELO RATTI, FU DEPORTATO A MAUTHAUSEN (2) = (Adnkronos) - Dopo gli scioperi dei lavoratori contro la guerra e l'occupazione tedesca, il carcere si riempie di operai ed antifascisti. Il 4 marzo del 1944, di notte, con cento prigionieri, Angelo viene chiuso in un vagone merci e fatto partire per la deportazione, con destinazione Mauthausen. Pochi mesi dopo raggiunge il campo dopo una marcia di circa otto chilometri, con i piedi ormai piagati dagli zoccoli di legno completamente rotti. Nel maggio del 1945, Angelo, finalmente libero, torna in Italia, lavora presso una grande industria editoriale a Milano, dove vive con la famiglia. Diventa un prezioso testimone e guida numerosi viaggi a Mauthausen-Gusen. (Red-Viv/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 26-AGO-20 11:06 NNNN 

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