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martedì 8 settembre 2020

ANSA/Polizia uccide ragazzo down, Sudafrica chiede giustizia

 

MARTEDÌ 08 SETTEMBRE 2020 18.21.49


ANSA/Polizia uccide ragazzo down, Sudafrica chiede giustizia

ZCZC3944/SXB XAI20252005005_SXB_QBXB R EST S0B QBXB ANSA/Polizia uccide ragazzo down, Sudafrica chiede giustizia Arrestati due agenti, rischiano l'ergastolo (di Valentina Maresca) (ANSA) - ROMA, 08 SET - Una storia come purtroppo tante, in Sudafrica e non solo, ma che sembra aver portato gli animi all'esasperazione. Non si placa la furiosa indignazione di famiglia e comunita' dell'adolescente con sindrome di Down, Nathaniel Julies, ucciso a colpi di arma da fuoco lo scorso 26 agosto. Stando ai resoconti ricostruiti da un servizio della Bbc, il ragazzino e' stato vittima di agenti della Polizia che gli hanno sparato "a sangue freddo" mentre mangiava biscotti nei pressi della propria abitazione situata nel sobborgo di Eldorado Park, a sud di Johannesburg. La Polizia ha replicato che il ragazzino e' stato vittima di una sparatoria tra agenti e membri di bande criminali, ma le violente proteste della sua comunita' hanno portato all'arresto di Simon Ndyalvana e Caylene Whiteboy, due poliziotti di 46 e 23 anni, accusati di essere responsabili dell'uccisione. Gli abusi della Polizia sono aumentati con le misure imposte per arginare la diffusione del coronavirus, e la tragica media e' di almeno un morto al giorno per mano delle forze dell'ordine. La Bbc ha trasmesso anche una testimonianza secondo la quale il cadavere del ragazzino sarebbe stato trascinato via da dove era caduto dopo il colpo mortale. "Adesso basta, vogliamo giustizia", ha urlato la sorella di Nathaniel mentre la sua comunita' bruciava pneumatici e marciava furiosa per le strade. Il ministro della Polizia, generale Bheki Cele, e' andato incontro ai manifestanti affermando che "non risparmieremo nessuno. Chiunque abbia commesso questo crimine, dovra' risponderne di fronte alla legge". Sebbene gli arrestati tra gli agenti siano stati tre, sono due gli accusati non solo di omicidio premeditato, ma anche di aver insabbiato il crimine: se condannati, rischiano l'ergastolo. Decine di persone con cartelli dalla scritta "Giustizia per Nathaniel" hanno partecipato alla prima udienza nel tribunale di Soweto. Il rilascio su cauzionoe e' stato negato ai due imputati, che rimangono quindi in arresto fino alla prossima udienza. Ma questo non spegne la rabbia delle persone, familiari e non, desiderose di una sentenza finale per la quale potrebbero volerci degli anni. E intanto la crepa tra Polizia e cittadini si divarica, creando un solco difficilmente sanabile. (ANSA). YBQ-ZC 08-SET-20 18:20 NNNN

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