Translate

mercoledì 27 aprile 2022

**COVID: INFETTIVILOGO IACOBELLO, 'IN CINA TROPPA OPACITA', OMS INTERVENGA'** =

 

MERCOLEDÌ 27 APRILE 2022 13.28.10

**COVID: INFETTIVILOGO IACOBELLO, 'IN CINA TROPPA OPACITA', OMS INTERVENGA'** =

ADN0667 7 CRO 0 ADN CRO RSI **COVID: INFETTIVILOGO IACOBELLO, 'IN CINA TROPPA OPACITA', OMS INTERVENGA'** = Catania, 27 apr. (Adnkronos) - "La Cina, purtroppo, non è mai stata trasparente, c'è troppa opacità su quanto accade li. Neanche le agenzie internazionali ed i governi hanno la forza di imporre alla Cina una visione adeguata alla pandemia. Non si capisce infatti perché hanno deciso di fare un lockdown come neanche avvenne durante la prima ondata. Tutto questo lascia aperti scenari che non sono in grado che non sono in grado di conoscere". Lo afferma all'AdnKronos l'infettivologo dell'ospedale Cannizzaro di Catania, Carmelo Iacobello. "L'Oms, quanto meno, - aggiunge - dovrebbe imporre alla Cina una chiara definizione di quanto sta avvenendo in quella parte del mondo. Ma considerando come la Cina sovvenziona la stessa Oms, evidentemente c'è un problema di questo genere". Il professor Iacobello sottolinea come "bisogna stare molto attenti a quello che accede. Eventuali varianti e virus devono essere conosciuti perché gli altri paesi del mondo devono essere in grado di approntare una risposta in termini di sanità pubblica". "Il virus continua a circolare - osserva Iacobello - ma evidentemente in Cina si possono permettere di chiudere una città di 26 milioni di abitanti, ovvero quasi la metà dell'intera popolazione italiana. Non credo che questo possa avvenire in altre parti del mondo anche solo per motivi di ordine pubblico". Secondo Iacobello infine "in vista del prossimo autunno ci sono due aspetti che potrebbero rappresentare un pericolo. Quello che succede in Cina, che ribadisco non sappiamo cosa sia, e questa 'famosa' epatite che colpisce i bambini sulla quale al più presto bisogna conoscere esattamente di quale tipologia di virus si tratta". "Stiamo parlando - evidenzia - di 170 casi nel mondo con il 10% che hanno avuto bisogno del trapianto. Stiamo parlando di trapianto a bambini sotto i 5 anni". "Questa in particolare - conclude il professor Iacobello - è una situazione che, o si ferma come in altre patologie diffusive o, se promette uno sviluppo pandemico come ad esempio quello della Sars 2, rischia di avere delle ripercussioni ancora peggiori di quest'ultima". (di Francesco Bianco) (Ftb/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 27-APR-22 13:28 NNNN

Nessun commento: